Vi segnalo quest'interessantissimo articolo comparso oggi su Huffington Post:
"Google, Vint Cerf lancia l'allarme: "Dietro di noi un deserto digitale, un altro Medioevo. Se tenete a una foto, stampatela"
http://www.huffingtonpost.it/2015/02/13 ... 77452.html
L'allarme, esattamente negli stessi termini, era stato lanciato qualche anno fa da Piero Angela, nel corso di una puntata di Superquark. Le considerazioni fatte sono ineccepibili.
Lunga vita alla pellicola!
Il deserto digitale
Moderatore: etrusco
Il deserto digitale
"C'è differenza tra una bella ed una buona fotografia. La prima risponde all'estetica, la seconda risponde alla realtà, al racconto veritiero di una storia, scolpita nella lingua della vita e non solo nella forma".
Gianni Berengo Gardin
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Re: Il deserto digitale
la questione è molto più seria di quanto si possa pensare, non è solo una questione di ricordi personali che possono andare smarriti, ma di memoria storica.
Il fatto è che nel silenzio generale già questo problema si sta presentando per quanto riguarda tutto ciò che è video girato negli ultimi 30 anni, fateci caso quando si tratta di fare un programma con immagini di archivio rai si vedono sempre cose pre 1974...
il fatto è che fino a quel punto telegiornali e trasmissioni era archiviate su pellicola, quindi ancora ampiamente disponibili, tutto quello che c'è dopo è in larga parte smagnetizzato e perso per sempre....
Fateci caso quanti programmi mediaset vedete con materiale di archivio? e sarebbe molto vantaggioso economicamente riempire il palinsesto con materiale che si ha gratis a casa... eppure quasi il nulla...
Km di nastri smagnetizzati per sempre.
Ora col digitale è lo stesso se non peggio, perchè gli archivi non sono organizzati nella maniera migliore.
Attualmente il sistema di backup migliore e più sicuro è LTO, nastro garantito per circa 30 anni...
credete che chi fa materiale video, archivi fotografici etc etc etc si sia dotato di tale tecnologia?
... centinaia di HD su scaffali, fatti in doppia copia ok, ma lasciati su scaffali con la convinzione che fra 10 anni si accendano e partano....
nessun protocollo di controllo nel tempo dei dati scritti, nessuna cura nel tenere il materiale in zona a bassa umidità o altro.... tutto nella convinzione che se fra 10 anni si vuole il dato video o la data foto sia lì a disposizione....
IMHO da quello che vedo in giro è già tardi... 30 anni di storia in immagini sono già ampiamente perdute.
si salvano i film semplicemente perchè gli archivi nazionali prevedono la copia in pellicola.... per ora
Il fatto è che nel silenzio generale già questo problema si sta presentando per quanto riguarda tutto ciò che è video girato negli ultimi 30 anni, fateci caso quando si tratta di fare un programma con immagini di archivio rai si vedono sempre cose pre 1974...
il fatto è che fino a quel punto telegiornali e trasmissioni era archiviate su pellicola, quindi ancora ampiamente disponibili, tutto quello che c'è dopo è in larga parte smagnetizzato e perso per sempre....
Fateci caso quanti programmi mediaset vedete con materiale di archivio? e sarebbe molto vantaggioso economicamente riempire il palinsesto con materiale che si ha gratis a casa... eppure quasi il nulla...
Km di nastri smagnetizzati per sempre.
Ora col digitale è lo stesso se non peggio, perchè gli archivi non sono organizzati nella maniera migliore.
Attualmente il sistema di backup migliore e più sicuro è LTO, nastro garantito per circa 30 anni...
credete che chi fa materiale video, archivi fotografici etc etc etc si sia dotato di tale tecnologia?
... centinaia di HD su scaffali, fatti in doppia copia ok, ma lasciati su scaffali con la convinzione che fra 10 anni si accendano e partano....
nessun protocollo di controllo nel tempo dei dati scritti, nessuna cura nel tenere il materiale in zona a bassa umidità o altro.... tutto nella convinzione che se fra 10 anni si vuole il dato video o la data foto sia lì a disposizione....
IMHO da quello che vedo in giro è già tardi... 30 anni di storia in immagini sono già ampiamente perdute.
si salvano i film semplicemente perchè gli archivi nazionali prevedono la copia in pellicola.... per ora
Re: Il deserto digitale
Sei sicuro che l'archivio RAI funzioni così? Mi pare strano.
Comunque neanche la celluloide è eterna....
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Il deserto digitale
Niente è eterno; qui però si tratta di dare il giusto, valore, ridimensionandolo in questo caso, a quello che si credeva il miglior modo di archiviare le nestre memorie personali e sociali.durstm850 ha scritto:Sei sicuro che l'archivio RAI funzioni così? Mi pare strano.
Comunque neanche la celluloide è eterna....
Ultima modifica di Alessio Forconi il 18/03/2015, 15:42, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il deserto digitale
Ora digitalizzano, ma guardati uno qualsiasi dei programmi di archivio rai e guarda quanti filmati rai mandano in onda degli anni '80...durstm850 ha scritto:Sei sicuro che l'archivio RAI funzioni così? Mi pare strano.
Comunque neanche la celluloide è eterna....
La pellicola non sarà eterna ma per ora abbiamo la prova fisica che 100/120 anni dura...
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Re: Il deserto digitale
I negativi in carta di Fox-Talbot (1841-'45) sono ancora lì...
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
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Re: Il deserto digitale
Allora è semplice: digitalizziamo i supporti e stampiamo i dati su lunghissimi rotoli in carta, codificandoli con un sistema grafico di spazi variabili bianchi e neri. Sul frontespizio si riporterà in chiaro la descrizione dell'algoritmo di decodifica. Tre copie in tre diversi depositi ed è fatta!Elmar Lang ha scritto:I negativi in carta di Fox-Talbot (1841-'45) sono ancora lì...
Andrea - le mie foto analogiche sul digitalissimo Flickr
A fare a gara a fare i puri, troverai sempre uno più puro... che ti epura.
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Re: Il deserto digitale
In biblioteca ho visto un esemplare della Cosmographia Universalis di Sebastian Münster, edita a Basilea nel 1558 e sembra stampata ieri da tanto è fresca.
Un conoscente, ha rotto il coso con cui legge gli e-books e gli han detto che è irreparabile (meno di un anno di vita) ed a quanto mi ha detto, ci ha perso una "biblioteca" intera.
Allora, meglio la casa piena di libri che incendi a parte, dureranno secoli, che un comodo tablet, che una volta rotto, al 90% va buttato, con conseguente perdita di dati.
Senza nulla togliere alla comodità di questi mezzi moderni; mezzi cui mai e poi mai affiderei la conservazione a lungo termine di dati veramente importanti.
Tanto, poi, arriveranno i tagliagole dell'IS a bruciare biblioteche e tablets...
Un conoscente, ha rotto il coso con cui legge gli e-books e gli han detto che è irreparabile (meno di un anno di vita) ed a quanto mi ha detto, ci ha perso una "biblioteca" intera.
Allora, meglio la casa piena di libri che incendi a parte, dureranno secoli, che un comodo tablet, che una volta rotto, al 90% va buttato, con conseguente perdita di dati.
Senza nulla togliere alla comodità di questi mezzi moderni; mezzi cui mai e poi mai affiderei la conservazione a lungo termine di dati veramente importanti.
Tanto, poi, arriveranno i tagliagole dell'IS a bruciare biblioteche e tablets...
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Re: Il deserto digitale
Ho letto l 'articolo tempo fa quando uscì
La riflessione fatta è interessante ed è legata al concetto di memoria , con il digitale si corre il rischio di perderla proprio perché ci si impigrisce e si rischia di perdere tutto ...
La riflessione fatta è interessante ed è legata al concetto di memoria , con il digitale si corre il rischio di perderla proprio perché ci si impigrisce e si rischia di perdere tutto ...
Pssss, Hei! ... Ti sei ricordato di registrare la tua camera oscura su darkroom locator?
pensando - offerte sconti
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- davdesmo
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Re: Il deserto digitale
Ho personalmente - e fortunosamente aggiungerei - avuto il privilegio irripetibile di tenere per pochi minuti tra le mani una copia originale della Bibbia di Gutemberg, sì, proprio quella che si studia a scuola.Elmar Lang ha scritto:In biblioteca ho visto un esemplare della Cosmographia Universalis di Sebastian Münster, edita a Basilea nel 1558 e sembra stampata ieri da tanto è fresca.
L'emozione che provai quando mi fu detto che cosa stavo reggendo in mano fu realmente una delle massime scariche di adrenalina che ricordo di aver provato nel mio mezzo secolo di vita.
Beh, pur non conoscendo il tedesco del XV secolo, quelle pagine mi parlavano, erano lì davanti a me, ai miei occhi spalancati e sbalorditi.
Tra pochi istanti spegnerò il pc da cui sto scrivendo queste poche stupide righe, con la serena consapevolezza che nessuno, tra sei secoli, si potrà porre il problema di decifrarle
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