-Sandro- ha scritto:La diapositiva è nata per essere proiettata, questo è lo scopo per cui la si utilizza.
La scansione non ha senso, quindi meglio levarsela dalla testa, a meno che tu abbia il folle bisogno di "condividere" quello che fai a tutti i costi.
Se ti attrezzi per svilupparle da solo i costi scendono e la qualità sale, ma l'impegno iniziale non è da poco.
La stampa del colore si fa con i negativi. Vengono meglio, ed i colori sono più delicati e meno fasulli.
Io ho iniziato a lavorare in uno studio fotografico con le diapositive, non le ho mai viste proiettate, ma solo stampate nei cataloghi dopo essere state scansionate.
Lavoravano così da 20 anni piu o meno, hanno forse sbagliato per tutto questo tempo? Accidenti.
chromemax ha scritto:Le diapositive sono fatte solo per essere proiettate ed era così anche prima quando c'era il ciba/ilfo-chrome,
[...]
A guardarla bene la dia ha i colori più falsi del mondo, un crossover indecente, una resa innaturale, la stessa scena ripresa con due pellicole diverse pare ripresa in orari diversi e in periodi dell'anno diversi; dal punto di vista colorimetrico le dia fanno abbastanza schifo, ma quando le proietti sono la cosa più bella che i tuoi occhi possano vedere.
La stampa della dia deve essere un evento eccezionale e come tale va affrontato, se è lo scatto della vita spendi quello che c'è da spendere per lo scanner a tamburo e la stampa ink-jet o laser/chimica, se sono scatti ricordo le passi in uno scanner casalingo che non sia una cacca e le stampi come meglio credi, tanto dovrebbero rimanere piccole.
Se vuoi solo stampe su carta, un negativo colore, magari medio formato, stampato 30x40 come si deve ha ancora qualcosa da dire, anche alle stampe su ciba.
Pensa te che usavamo le diapositive per la fedeltà cromatica e per avere un riscontro rapido con le essenze dei legni e i colori dei tessuti (e i mobilieri hanno l'occhio fino per queste cose).