Il valore aggiunto della fotografia analogica

Discussioni sull'etica e sulla filosofia applicata alla fotografia

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MarcoV95
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Il valore aggiunto della fotografia analogica

Messaggio da MarcoV95 »

Salve a tutti, spero di non sbagliare sezione,
Vi volevo porre un quesito a cui non riesco a dare risposta, ma prima lasciatemi partite da lontano

Tutti noi siamo appassionati di fotografia analogica (sennò non saremmo qui a parlarne) abbiamo fatto questa scelta non per convenienza o per immediatezza del mezzo, ma per un milione di piccoli fattori che noi abbiamo reputato di rilevanza in confronto alla fotografia digitale.

La domanda è:
In un ottica "lavorativa" come si fa a spiegare ai clienti che non sono mossi dalla nostra passione il valore aggiunto del mezzo analogico?
E ancora più nello specifico, si può far diventare la fotografia analogica un lavoro?
O il business della fotografia analogica è rilegato solo a noi "consumatori di rullini"

Faccio un esempio,
Se io mi dovessi proporre ad un gruppo musicale di fare loro delle foto in analogico, sarei sicuramente diverso dalla massa, ma come far capire alle persone il valore aggiunto di tutto questo?
E che il mio lavoro vale di più in confronto al primo che passa con una reflex digitale, che si puó permettere un prezzo più concorrenziale



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ammazzafotoni
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Re: Il valore aggiunto della fotografia analogica

Messaggio da ammazzafotoni »

Beh, nell'esempio del gruppo musicale, è un po' lo stesso perché dei musicisti che scelgono di incidere (anche) su dischi in vinile piuttosto che solo su CD o distribuire online file zeppi di DRM.
Il valore aggiunto secondo me è nella cultura del beneficiario, c'è da aspettarsi che un cliente, come per l'acquisto del vinile, avverta, apprezzi e di conseguenza paghi il valore aggiunto e le sensazioni che la solida materia, nel caso della fotografia anche la lavorazione artigianale, può regalare.

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Re: Il valore aggiunto della fotografia analogica

Messaggio da Silverprint »

Io credo che non sia sempre un valore aggiunto, per che lo sia il prodotto deve essere eccellente e sopratutto appropriato all'uso.

Ho passato le ultime 6 settimane tra le vigne lavorando in analogico e col banco ottico, ma questo bellissimo incarico dipende dalla sensibilità e dall'affinità etica ed estetica di quei due vignaioli con i miei lavori artistici. Da parte mia per poter svolgere il compito con la dovuta attenzione era necessaria una certa conoscenza critica del vino e dell'attività agricola che mi mettesse in grado di capire e mettere in immagini poetiche la profonda diversità di questi produttori.

Insomma direi che sia cosa rara e fortunata.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Re: Il valore aggiunto della fotografia analogica

Messaggio da Pacher »

E secondo te quale sarebbe il valore aggiunto?

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Re: Il valore aggiunto della fotografia analogica

Messaggio da Supernaut »

La risposta è da qualche parte nel milione di piccoli fattori che noi abbiamo reputato di rilevanza in confronto alla fotografia digitale
_Francesco

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MarcoV95
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Re: Il valore aggiunto della fotografia analogica

Messaggio da MarcoV95 »

Ringrazio tutti per le risposte,
quindi mi sembra di capire da quello che dice silverprint che non è il mezzo il valore in più, ma il fotografo, giusto? Quindi l'analogico sarebbe solo una scelta di "stile", partendo dal presupposto che alla gente poco frega con cosa vengono fatte le foto, conta solo il risultato finale

Per rispondere a pacher:

Per me il valore aggiunto è la mentalità con cui vengono fuori le foto analogiche, è una cosa impossibile da far capire alle persone e da questo deriva la mia domanda.
L'attenzione per la foto in stampa e in ripresa, data anche dalla limitazione degli scatti disponibili, ti fa ragionare di più ed è più soddisfacente verso il prodotto finito.
Un altro valore aggiunto è la fisicità del supporto che è una delle cose più importanti insieme all'esteticità inconfondibile che può avere una foto analogica

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Silverprint
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Re: Il valore aggiunto della fotografia analogica

Messaggio da Silverprint »

Non intendevo esattamente ciò.

Il mezzo usato è coerente con le mie scelte etiche ed estetiche e lo è stato, in questo caso, anche con quelle dei committenti.
Non si possono mica fotografare vigne biodinamiche, dove non entra neanche un legaccino sintetico, per non parlare di robaccia chimica, in digitale! B-)
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Re: Il valore aggiunto della fotografia analogica

Messaggio da ammazzafotoni »

Aggiungo: quanto pagheresti un ritratto al carboncino, veloce e imperfetto, a un artista di strada? Spenderesti gli stessi soldi per un'elaborazione automatica di tipo "cerca contorni" di una tua foto digitale stampata a getto d'inchiostro, benché sicuramente più "fedele" al tuo aspetto?
Quello che dice Andrea è certamente molto pragmatico e da professionista; al "nostro livello" possiamo giocare molto di più sul fattore emozionale, che poi è ciò che realmente ci anima e sulla faticosa originalità di ogni stampa.

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Pacher
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Re: Il valore aggiunto della fotografia analogica

Messaggio da Pacher »

MarcoV95 ha scritto: Per rispondere a pacher:
Per me il valore aggiunto è la mentalità con cui vengono fuori le foto analogiche, è una cosa impossibile da far capire alle persone e da questo deriva la mia domanda.
L'attenzione per la foto in stampa e in ripresa, data anche dalla limitazione degli scatti disponibili, ti fa ragionare di più ed è più soddisfacente verso il prodotto finito.
Un altro valore aggiunto è la fisicità del supporto che è una delle cose più importanti insieme all'esteticità inconfondibile che può avere una foto analogica
Tutti i valori che hai elencato sono soggettivi e legati alla tua professione, non al prodotto. Se vuoi vendere analogico devi trovare il "valore aggiunto" per il cliente.

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ammazzafotoni
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Re: Il valore aggiunto della fotografia analogica

Messaggio da ammazzafotoni »

Anche acquistare ed esporre un'opera di un artista-artigiano è di per sé un valore aggiunto per il cliente.
Potrà dire che quella magnetica stampa è stata ripresa, sviluppata, stampata e preparata da tal fotografo specializzato nell'analogico.

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