Buongiorno a tutti (e buon 2021),
dopo anni di inattività e 2 traslochi sto finalmente riprendendo sviluppo e stampa cercando di smaltire la mia ruggine. Mi son ritrovato diversi rulli di Delta 3200 esposti sicuramente da qualche anno e vorrei provare a recuperarli sapendo che non sarà semplice. I rulli erano in un armadio lontani da calore ma immagino che le radiazioni cosmiche nel tempo abbiano velato una emulsione così sensibile che credo di avere esposto a 3200 iso, cosa mi consigliate?
Grazie,
Walter
Ilford Delta 3200 esposte da anni: che fare?
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Re: Ilford Delta 3200 esposte da anni: che fare?
Il microphen secondo le indicazioni del produttore; non ci sono ricette magiche
Re: Ilford Delta 3200 esposte da anni: che fare?
Vorrei capire meglio la questione delle radiazioni cosmiche.
A livello del mare sono capaci a lungo termine di inficiare su una emulsione molto sensibile???
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A livello del mare sono capaci a lungo termine di inficiare su una emulsione molto sensibile???
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Re: Ilford Delta 3200 esposte da anni: che fare?
Ahhh, alla niubbagine non vi è mai fine...
Per le pellicole, ho riconvertito un frigorifero non funzionante ad armadio per materiale fotografico.
Ha lo chassis in acciaio, dici che le mie Delta 3200 sono più al sicuro?
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Re: Ilford Delta 3200 esposte da anni: che fare?
Io ho fregato al lattoniere che m'ha fatto il tetto un bel pezzo di piombo bello spesso e mi sono fatto una bella scatola di piombo per le pellicola.
Per il Bn è praticamente l'unica causa di degrado assieme all'umidità.
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Re: Ilford Delta 3200 esposte da anni: che fare?
Vedo che non sono l'unico a fare cose estreme mi conforta. Io per l'umido uso il sottovuoto + silicagel. Sarà una mia pippa mentale...impressionando ha scritto:Io ho fregato al lattoniere che m'ha fatto il tetto un bel pezzo di piombo bello spesso e mi sono fatto una bella scatola di piombo per le pellicola.
Per il Bn è praticamente l'unica causa di degrado assieme all'umidità.
I rulli (135) così fatti si conservano bene persino in frigorifero insieme "alla birra" (citazione a Diego)
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Re: Ilford Delta 3200 esposte da anni: che fare?
io questa estate ho sviluppato una delta 3200 esposta a sensibilità nominale che avevo scattato nel settembre 2018, quindi circa 2 anni prima. ho usato microphen stock usando il tempo indicato per 6400 di indice di esposizione (sembra opinione comune che i tempi indicati da ilford per questa accoppiata film/dev siano sbagliati e si debba sempre usare come riferimento il tempo di uno stop sopra). Ad ogni modo è uscita piuttosto bene, spero di esserti stato di aiuto!Apelle13 ha scritto: ↑02/01/2021, 11:05Buongiorno a tutti (e buon 2021),
dopo anni di inattività e 2 traslochi sto finalmente riprendendo sviluppo e stampa cercando di smaltire la mia ruggine. Mi son ritrovato diversi rulli di Delta 3200 esposti sicuramente da qualche anno e vorrei provare a recuperarli sapendo che non sarà semplice. I rulli erano in un armadio lontani da calore ma immagino che le radiazioni cosmiche nel tempo abbiano velato una emulsione così sensibile che credo di avere esposto a 3200 iso, cosa mi consigliate?
Grazie,
Walter
Re: Ilford Delta 3200 esposte da anni: che fare?
La scatola di piombo... geniale. Non vivrò in pace finché non ne avrò anch'io una...impressionando ha scritto: ↑02/01/2021, 15:32Io ho fregato al lattoniere che m'ha fatto il tetto un bel pezzo di piombo bello spesso e mi sono fatto una bella scatola di piombo per le pellicola.
Per il Bn è praticamente l'unica causa di degrado assieme all'umidità.
Ma allora, avendoceli, sarebbe forse il caso di usare sempre i contenitori al piombo che si usano per gli scanner aeroportuali anche per la conservazione ordinaria delle pellicole?
Re: Ilford Delta 3200 esposte da anni: che fare?
Però, attenti al saturnismo!
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