ILFORD DELTA 400 / 120
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SALVE , MI SAPETE DIRE QUALE UN BUON SVILUPPO NEGATIVO PER AVERE UN BEL CONTRASTO CON QUESTA PELLICOLA ?


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Re: ILFORD DELTA 400 / 120
Salve Robi,
Puoi ottenere qualsiasi contrasto praticamente con ogni rivelatore semplicemente variando il tempo di sviluppo e/o la concentrazione.
Aumentando il tempo di sviluppo o usandolo più concentrato ottieni un contrasto più alto e viceversa.
Puoi ottenere qualsiasi contrasto praticamente con ogni rivelatore semplicemente variando il tempo di sviluppo e/o la concentrazione.
Aumentando il tempo di sviluppo o usandolo più concentrato ottieni un contrasto più alto e viceversa.
Re: ILFORD DELTA 400 / 120
e' un po' che sto usando la pellicola 120, non sono mai riuscito a farla rendere come il 35 mm fotografando il paesaggio . grazie per il consiglio provero' a fare come come dici tu.
Re: ILFORD DELTA 400 / 120
Ma non sarebbe meglio gestire il contrasto in stampa piuttosto che in ripresa?
Massimiliano
Re: ILFORD DELTA 400 / 120
Credo sia meglio avere gia' un buon negativo con le giuste densita' per poter avere margini di manovra in stampa senza sacrificare troppo le tonalita. 

Re: ILFORD DELTA 400 / 120
ero stato troppo sintetico...marco66 ha scritto:Credo sia meglio avere gia' un buon negativo con le giuste densita' per poter avere margini di manovra in stampa senza sacrificare troppo le tonalita.
In realtà era proprio quello che intendevo...ossia che la richiesta di avere un "bel contrasto" non sia preferibile soddisfarla in stampa piuttosto che in ripresa proprio per non sacrificare le tonalità...
Massimiliano
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Re: ILFORD DELTA 400 / 120
La mia risposta è tale perché non so cosa si possa intendere per "buon contrasto", ho quindi detto come si può regolarlo a piacimento.
"Buon contrasto" per alcuni può voler dire amplia gamma tonale e scene di ripresa contrastate, per altri può voler immagini senza mezzi toni (bianco e nero e basta) a partire da scene di basso contrasto. Se ipotizziamo condizioni di lavoro anche estreme, che nella realtà poi tanto estreme non sono, gestire il contrasto solamente in stampa NON è sufficiente ed occorre quindi gestirlo anche in fase di sviluppo del negativo.

"Buon contrasto" per alcuni può voler dire amplia gamma tonale e scene di ripresa contrastate, per altri può voler immagini senza mezzi toni (bianco e nero e basta) a partire da scene di basso contrasto. Se ipotizziamo condizioni di lavoro anche estreme, che nella realtà poi tanto estreme non sono, gestire il contrasto solamente in stampa NON è sufficiente ed occorre quindi gestirlo anche in fase di sviluppo del negativo.

