ilford ID-11 (kodak D76)

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Pierpaolo B
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Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Messaggio da Pierpaolo B »

Kodak dice che servono almeno 237cc di stock ogni rullo quindi se vuoi fare 1+1 devi avere almeno 474cc di 1+1 per ogni rullo.....
....matematicamente serve ½litro 1+1 per sviluppare indifferentemente un 35mm o un 120.
2 35mm o 2 120 li puoi cuocere in 1litro di brodo 1+1.


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iz7nct
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Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Messaggio da iz7nct »

Ora non ho sottomano il bugiardino, ma se devo fare la diluizione 1+3? E sempre quello il minimo di stock?

Tony

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NikMik
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Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Messaggio da NikMik »

@Paolo: a me pare invece che loro dicano chiaramente come quantità minima 273cc di soluzione 1+1, non di stock.
Ho sottomano il foglio di Kodak sul D76 e dice:

You can develop one 135-36 roll in 473ml or two rolls together in 946ml of DILUTED developer. If you process one 135 135-36 roll in a 237ml tank or TWO 135-36 ROLLS IN A 473ml tank, increase the development time by 10 percent.

Si riferisce INEQUIVOCABILMENTE alla soluzione diluita 1:1, mi pare di una chiarezza cristallina: puoi sviluppare due rullini insieme in 946ml di soluzione diluita 1:1 o anche in una tank da 473ml, e in quel caso aumenti il tempo di 10%. Altro discorso è che, sperimentalmente, tutti voi non siate d'accordo e troviate che invece si sbaglino e che la quantità di rivelatore sia insufficiente (e io vi credo ciecamente). Ma Kodak dice un'altra cosa, questo volevo sottolineare e cercare di farmene una ragione...

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Silverprint
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Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Messaggio da Silverprint »

Ciao Nicola!

Si dice tutti la stessa cosa.

Quando Kodak dice che riducendo la quantità occorre aumentare il tempo del 10% significa che il rivelatore in quelle condizioni lavora in parziale esaurimento. Se così non fosse non direbbe di aumentare il tempo. ;)
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NikMik
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Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Messaggio da NikMik »

Ciao Andrea ! Intanto grazie a te, a Paolo e a tutti per la pazienza.
Il mio impegno testardo pancia a terra per capire questo aspetto della questione si spiega con il fatto che io ho finora sviluppato circa 120 rullini (quasi tutti Tri-x, poche FP4) appunto a coppie in piccole tank con D76 1+1, e sto continuando così !!!.... e l'ho fatto seguendo inizialmente alla lettera le istruzioni Kodak, e poi aggiustando via via (ora sono attestato sui 9 minuti di sviluppo) ... se mi sto sbagliando, vorrei capirlo e cambiare direzione... È vero che, evidentemente, in queste condizioni il rivelatore lavora al limite, tanto che Kodak suggerisce un aumento del tempo di sviluppo, ma - questo ribadivo - Kodak NON sconsiglia la pratica (non è che dice: "se proprio volete farlo, a vostro rischio e pericolo, attenti meglio di no perché rischiate il sottosviluppo, ecc. " ), la elenca come una possibilità normale.
La mia esperienza personale, sebbene finora molto limitata (e per quel poco che significa), non mi ha portato a situazioni di sottosviluppo, anzi: dagli inziali 10 minuti che mi ero dato, sto scendendo, perché ottenevo spesso negativi troppo contrastati; soltanto in un caso, avevo sperimentato per prova un'agitazione davvero minima (un ribaltamento al minuto), giusto per vedere cosa succedeva, e mi sono usciti rullini sottosviluppati, ma questo è un caso a parte; ribaltando tre o quattro volte al minuto ho dovuto anzi, come ho detto, ridurre un po' il tempo. Naturalmente, studiando quel che tu hai scritto, se ho rullini scattati in situazioni di alto contrasto, abbasso ancora di un po' il tempo di sviluppo: provando con 8 minuti e quindici secondi ho ottenuto negativi secondo me a posto.
Certo, se ho due rullini scattati sul ghiacciaio del Monte Bianco, magari evito di metterli a coppia col D76 1+1 in una piccola tank. Ma tutti voi, mi pare di capire, sareste per evitare la tankima matrimoniale anche in situazioni "normali", vero?

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Silverprint
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Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Messaggio da Silverprint »

Ovviamente le indicazioni di Kodak sono prudenziali e tese a fornire sempre e comunque ripetibilità dei risultati, da tenere bene a mente quando, appunto, si sviluppi il rullino del ghiacciaio.

Un produttore serio come Kodak non potendo sapere che rulli si svilupperanno e che livello di esposizione abbiano ricevuto fa un conto "matematico", ovvero quanti agenti rivelatori servano a sviluppare anche un rullo tutto esposto su valori alti.

Questo significa che in condizioni normali, cioè con rulli dall'esposizione variata, è possibile che anche col rivelatore diluito usato in quantità ridotta non si notino cali di contrasto perché non si è portato il rivelatore al parziale esaurimento. È comunque una condizione in cui è possibile che i risultati non siano sempre esattamente ripetibili.

Tieni anche conto che una variazione del tempo di sviluppo del 10% è una variazione abbastanza modesta e che essa sarà visibile misurando le densità del negativo rispetto a valori di esposizione noti, ma probabilmente in stampa non sarà rilevante operando normalmente. La differenza si potrà però vedere se si sviluppano due scatti identici e con zone chiare nel rivelatore 1+1 in quantità ridotta e in quantità ottimale.

Il procedimento che usi è comunque corretto
. Quando però aumenterai il livello di precisione nella valutazione di esposizione e contrasto (per esempio col sistema zonale) è possibile che incapperai in risultati non esattamente ripetibili.
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Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Messaggio da NikMik »

Grazie mille, trovo un po' di pace... Il sistema zonale un po' mi spaventa, non mi sento ancora in grado di affrontarlo...
Ora comunque, quando avrò tempo, farò qualche rullino di prova, con scatti identici, per provare l'HC110 che un amico mi ha prestato. Già che ci sono potrei tagliare la pellicola in varie parti e sviluppare uno stesso scatto in HC110 a diverse dliuzioni (pensavo di provare 1+31 e 1+47, quelle che mi interessano di più), D76 stock, D76 diluito, Rodinal 1+25 e 1+50 (insomma con gli sviluppi che ho in casa). Ho qualche problema per scegliere i tempi iniziali dell'HC110, ci sono voci molto discordanti, molti dicono che quelli dati da Kodak sono sballati...
Poi stamperei dei dettagli ingranditi per vedere le differenze...
È una cattiva idea?

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isos1977
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Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Messaggio da isos1977 »

Silverprint ha scritto: vviamente le indicazioni di Kodak sono prudenziali e tese a fornire sempre e comunque ripetibilità dei risultati, da tenere bene a mente quando, appunto, si sviluppi il rullino del ghiacciaio.

Un produttore serio come Kodak non potendo sapere che rulli si svilupperanno e che livello di esposizione abbiano ricevuto fa un conto "matematico", ovvero quanti agenti rivelatori servano a sviluppare anche un rullo tutto esposto su valori alti.

Questo significa che in condizioni normali, cioè con rulli dall'esposizione variata, è possibile che anche col rivelatore diluito usato in quantità ridotta non si notino cali di contrasto perché non si è portato il rivelatore al parziale esaurimento. È comunque una condizione in cui è possibile che i risultati non siano sempre esattamente ripetibili.

Tieni anche conto che una variazione del tempo di sviluppo del 10% è una variazione abbastanza modesta e che essa sarà visibile misurando le densità del negativo rispetto a valori di esposizione noti, ma probabilmente in stampa non sarà rilevante operando normalmente. La differenza si potrà però vedere se si sviluppano due scatti identici e con zone chiare nel rivelatore 1+1 in quantità ridotta e in quantità ottimale.

Il procedimento che usi è comunque corretto. Quando però aumenterai il livello di precisione nella valutazione di esposizione e contrasto (per esempio col sistema zonale) è possibile che incapperai in risultati non esattamente ripetibili.
Ecco, grazie anche da parte mia per questa spiegazione!

per come sono fatto ho bisogno di risposte che argomentano in modo logico alcune cose. In sostanza, lavorando in parziale esaurimento c'è un rischio minimo di non ripetibilità. Questo minimo rischio è trascurabile in situazioni standard, mentre va tenuto in considerazione in caso di valutazioni estremamente precise.
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Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Messaggio da Silverprint »

NikMik ha scritto:Poi stamperei dei dettagli ingranditi per vedere le differenze...
È una cattiva idea?
Ni... :p

Nel senso che le differenze più vistose saranno dovute al contrasto diverso e al diverso sfruttamento della sensibilità effettiva. E quelle differenze invece andrebbero annullate per confrontare i rivelatori in parità di condizioni.
Per valutare correttamente dovresti produrre negativi con lo stesso contrasto e con lo stesso livello effettivo di esposizione... il che significa che dovresti fare un bracketing fine su una bella serie di scatti, ripetuto su vari rulli in modo da poter poi variare il tempo di sviluppo per ottenere lo stesso contrasto. Insomma, fatto tanto saresti già ben addentro le sperimentazioni del sistema zonale che tanto ti spaventa. :))
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Pierpaolo B
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Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Messaggio da Pierpaolo B »

isos1977 ha scritto:In sostanza, lavorando in parziale esaurimento c'è un rischio minimo di non ripetibilità. Questo minimo rischio è trascurabile in situazioni standard, mentre va tenuto in considerazione in caso di valutazioni estremamente precise.
No, c'è un rischio certo di non ripetibilità documentato da kodak. Questo rischio è trascurabile per chi non bada più di tanto ai risultati ma chi s'è fatto tutta la trafila del test ecc.... è un paradosso che si sottoponga al rischio di risultati "diversi" da quelli previsti.
Ribadisco inoltre che due rulli 120 in una spirale cotti in 1/2litro di D76 1+1 escono diversi dalla cottura di un solo rullo. Se uno affina la catena su questa cosa potrebbe pure andar bene ma se nella tank poi si mettono 2 400 al posto di 2 100 le cose cambiano ancora e non in modo trascurabile.

Poi, naturalmente si vive felici anche con i rulli trattati a coppie ;)
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