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ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 12/05/2011, 20:40
da etrusco
ID-11 (D76)

H20 tiepida … 750 ml
Metolo … 2 gr
Sodio Solfito Anidro … 100 gr
Idrochinone … 5 gr
Borace … 2 gr
Potassio Bromuro … 1 gr
H20 per arrivare ad un litro

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 24/11/2011, 19:52
da marco.romano
Ciao etrusco,

non sono molto pratico di sviluppi, lo fatto poche volte ma voglio riprendere a farlo.
questo tipo di chimico è simile all'ilfordtec dd-x?

un'altra cosa, per le dosi di utilizzo e la procedura di miscelamento le trovo su internet o me le forniscono quando compro il prodotto?

grazie mille!

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 24/11/2011, 21:31
da guarrellam
Alessandro,non era Kodak D76?

Marco,ti sei presentato?

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 24/11/2011, 23:11
da marco.romano
sorry! me ne sono dimenticato.
vado a scrivere il post...

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 26/11/2011, 23:01
da franny71
riguardo l'ID-11, è meglio usarlo puro o 1+1?

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 26/11/2011, 23:37
da chromemax
Non c'è un meglio o un peggio, si comporta in maniera diversa. 1+1 è un ottimo sviluppo PER ME

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 26/11/2011, 23:58
da franny71
chromemax ha scritto:Non c'è un meglio o un peggio, si comporta in maniera diversa. 1+1 è un ottimo sviluppo PER ME
mi spieghi meglio su cosa va ad influire la diluizione, a parte o tempi più lunghi?

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 27/11/2011, 19:51
da marco.romano
si è una cosa che vorrei capire anche io, a quanto ho capito la diluizione influisce sul tempo di sviluppo che a sua volta influisce sul tipo di qualità del negativo.
(se ho capito bene)
ma in pratica che differenza c'è utilizzando i tempi lunghi o quelli corti?

un'altra cosa, il D-11 essendo in polvere, per me che inizio è più facile utilizzare quelli liquidi o non è cosi difficile utilizzare quelli in polvere? io in alternativa volevo usare il DD-X... (ho due rullini ilford HP5 e HP4)

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 27/11/2011, 19:55
da franny71
ho appena sviluppato con l'id11 ed è uno spettacolo...
rispetto ai chimici liquidi non c'è differenza, anzi, quelli in polvere se non li diluisci in stock durano per sempre.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 27/11/2011, 22:39
da chromemax
mi spieghi meglio su cosa va ad influire la diluizione, a parte o tempi più lunghi?
ma in pratica che differenza c'è utilizzando i tempi lunghi o quelli corti?
Discorso lungo e complesso. A grandi linee, giusto per far venire voglia di approfondire :) , non è solo questione di tempo lungo o corto.
Esistono centinaia di sviluppi diversi, composti da miscele diverse di prodotti chimici i cui effetti si armonizzano per ottenere determinate caratteristiche; la diluizione influisce sui rapporti tra le varie sostanze cambiando le caratteristiche finali e, dato che gli sviluppi non sono tutti uguali, gli effetti della diluizione non sono sempre gli stessi ma dipendono dalla classe dello svilupo e dalla specifica composizione chimica.
Nel caso del ID-11/D-76, questo sviluppo ha nella sua formula stock 100g/l di solfito di sodio; il solfito di sodio, tra le altre cose, ha anche un effetto finegranulante dovuto alla sua capacità di sciogliere parzialmente l'argento sviluppato. Quindi mentre l'idrochinone e il metolo insieme trasformano in argento il granulo di alogenuro esposto il solfito ne "mangiucchia" un po', riducendone la dimensione. Ma questo effetto crea una grana della pellicola un spappolata e fioccosa e riduce l'acutanza. Quindi grana più fine ma acutanza minore.
Diluendo 1+1 si dovrà compensare il tempo perché ci sarà meno energia a causa di meno agenti rivelatori ma anche la quantità di solfito si ridurrà a 50g/l; quindi grana un po' più grossa ma più acutanza. Inoltre quando la tank è ferma il liquido di sviluppo a contatto con le parti più esposte (ad esempio il cielo), a causa degli agenti rivelatori più diluiti, si esaurirà presto e l'annerimento di queste zone tenderà a diminuire. Per contro nelle zone trasparenti (le ombre) dove lo sviluppo si è esaurito poco perché c'era poco argento da sviluppare, lo sviluppo continuerà con più energia aumentando dettaglio e contrasto. Quando si agita tutto lo sviluppo si rimescola e questo meccanismo riparte. Quindi diluendo aumenta anche l'effetto compensatore, cioé le parti più chiare del soggetto (scure sul negativo) non anneriscono troppo e si stampano più facilmente, ma perdono anche un po' di contasto.
La diluizione 1+3 del D-76 accentua ancora di più queste caratteristiche.
Diluire di più si può ma i tempi diventano molto lunghi e per mantenere una quantità minima di agenti sviluppatori, che altrimenti non sarebbero in rapporto alla quantità di argento da sviluppare, sarebbe necessario usare grandi volumi di sviluppo e tutto sommato si otterebbero scadenti rispetto ad usare sviluppi più specifici per gli efetti che si vogliono ottenere.
Personalmente trovo la diluizione 1+1 il miglior compromesso per come sono le mie immagini e il mio metodo di sviluppo e stampa, ma c'è chi si trova meglio con lo stock e chi con l'1+3.
Spero di essere stato chiaro.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 27/11/2011, 22:47
da franny71
io per ora ho provato la diluizione stock, e devo dire che da una prima prova sommaria (ad occhio) sembrano buoni...
in settimana mi arriverà il plustek, dato che non ho spazio a sufficienza per stampare, vedo di metter qualcosa qui...
quindi, tornando a noi, più diluizione= meno contrasto e + acutanza?

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 27/11/2011, 23:40
da marco.romano
Premesso che domani me lo rileggo....

Penso di aver capito alcune cose importanti su come sviluppare i miei rullini per avere gli "effetti" che voglio ottenere dalla foto che faccio.
Grazie mille, sperò di mettermi presto alla prova, sono davvero curioso di vedere che mi esce fuori!! devo solo radunare un po' di attrezzatura che mi manca.
mi sa che mi divertirò...

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 28/11/2011, 1:55
da chromemax
io per ora ho provato la diluizione stock, e devo dire che da una prima prova sommaria (ad occhio) sembrano buoni...
in settimana mi arriverà il plustek, dato che non ho spazio a sufficienza per stampare, vedo di metter qualcosa qui...
quindi, tornando a noi, più diluizione= meno contrasto e + acutanza?
Vengono buoni negativi sempre se lo sviluppo viene usato bene, le differenze non sono macroscopiche.
Il concetto è come preparare un piatto; se si segue scrupolosamente la ricetta del libro di cucina si riuscirà ad ottenere quasi sempre un piatto piuttosto buono; più avanti, presa maggior sicurezza e coscienza, si riescono a valutare meglio piccoli dettagli e sfumature di sapore e ci si allontanerà un po' dalla ricetta per ricercare il giusto equilibrio tra i sapori che piace a noi, fino al punto in cui usare un olio ligure o pugliese farà una certa differenza sulla resa del piatto. Ma prima di preoccuparci dei dettagli più fini, che potrebbero essere importanti per un top chef, stiamo attenti a non bruciare il risotto e concentriamoci sull'ottenere un piatto con un buon sapore. Il resto verrà da solo quando sarà il momento.

Tornando a noi per il D-76/ID-11 più diluizione=grana più grossa e più acutanza e con poca agitazione (schema ilford) anche un po' più di compensazione. Sta scritto anche sulle istruzioni!!! Poi ogni sviluppo ha storia a se.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 28/11/2011, 8:10
da franny71
ok chrome, vedrò per il momento di conoscere meglio questo ID11, poi sperimenterò un pò.
altro rivelatore che mi ispira è il microphen, ed anche il rodinal, ma andiamo per gradi...

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 22/01/2012, 12:33
da rgart1983
etrusco ha scritto:ID-11 (D76)

H20 tiepida … 750 ml
Metolo … 2 gr
Sodio Solfito Anidro … 100 gr
Idrochinone … 5 gr
Borace … 2 gr
Potassio Bromuro … 1 gr
H20 per arrivare ad un litro

Ma come mai la preparazione commerciale prevede due buste mentre qui si devono miscelare tutti i componenti assieme?

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 12/06/2012, 18:56
da RagazzoElfo
Citando da The Darkroom Cookbook 3th ed. pag 218:
Variations on D-76: The packaged Kodak formula contains a number of additional chemicals
to prevent the metol from deteriorating in the presence of the sodium sulfite and enable it
to mix easily in all types of hard and soft water. This allows the formula to be sold as a single
package.
Ilford markets the formula in two packages, separating the metol from the sulfite, under
the name ID-11. This eliminates some, though not all, of the extra chemicals found in the
Kodak version.
Many photographers feel that the original formula, as given in the Cookbook, without the
“extras” is superior to either commercial product.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 02/04/2013, 19:19
da zone-seven
ma nel d76 non ci sta il potassio bromuro...ma forse ho un'altra formula io???

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 14/06/2013, 22:47
da Maxis
Da quando svilluppiamo il B/N casalingo, io e il mio vecchio abbiamo sempre puntato sulla qualità dell'ottimo Kodak D-76, poi in seguito siamo passati all'altrettanto ottimo Ilford ID-11 (purtroppo con il D-76 ci voleva troppo tempo per scioglierlo e ultimamente costava molto) sempre usati entrambi in diluizione stock, e entambi davano dei grandiosi risultati, finchè non abbiamo più trovato in commercio l'ID-11....così dopo lunghe ricerce abbiamo finalmente trovato una valida alternativa all'ID-11, cioè un rivelatore venduto in polvere da una farmacia qui a Genova (posso farne il nome)?

la formula è sempre quella dell'ID-11, solo in versione "artigianale" (vendono anche arresto e fissaggio versioni "artigianali") una sera l'abbiamo provato, e siamo rimasti stupefatti dalla qualità generale di quel rivelatore: contrasto alto e forte (come scritto nell'etichetta), nitidezza incredibile, in poche parole, semplicemente ottimo! :)

Un'ottima alternativa per chi non riesce più a trovare i citati rivelatori nei negozi....anche se a volte ho nostalgia dei cari vecchi ID-11e D-76, ma purtroppo il digitale ha quasi ucciso del tutto il piacere di svilupare B/N casalingo, motivo della scomparsa della maggior parte dei chimici per il B/N dai negozi di fotografia genovesi.... :(

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 14/06/2013, 22:58
da guarrellam
Maxis,io i chimici li compro in rete.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 15/06/2013, 15:00
da Maxis
guarrellam ha scritto:Maxis,io i chimici li compro in rete.
Ma però non tutti possono ordinare in rete, per chi non può, come me o il mio vecchio, è una cosa un pò problematica....per quello ci siamo rivolti a quella farmacia....

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 28/07/2013, 9:37
da rgart1983
Maxis ha scritto: la formula è sempre quella dell'ID-11, solo in versione "artigianale" (vendono anche arresto e fissaggio versioni "artigianali") una sera l'abbiamo provato, e siamo rimasti stupefatti dalla qualità generale di quel rivelatore: contrasto alto e forte (come scritto nell'etichetta), nitidezza incredibile, in poche parole, semplicemente ottimo! :)
Se la formula è uguale all'ID11 il risultato dovrà essere il medesimo :D

hai confrontato le specifiche?


Comunque ho appena acquistato una bilancia di precisione 0,1g così finalmente me li faccio in casa!

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 05/08/2013, 14:00
da Maxis
rgart1983 ha scritto:
Maxis ha scritto: la formula è sempre quella dell'ID-11, solo in versione "artigianale" (vendono anche arresto e fissaggio versioni "artigianali") una sera l'abbiamo provato, e siamo rimasti stupefatti dalla qualità generale di quel rivelatore: contrasto alto e forte (come scritto nell'etichetta), nitidezza incredibile, in poche parole, semplicemente ottimo! :)
Se la formula è uguale all'ID11 il risultato dovrà essere il medesimo :D

hai confrontato le specifiche?


Comunque ho appena acquistato una bilancia di precisione 0,1g così finalmente me li faccio in casa!

Beh, ho guardato il foglio delle istruzioni, non ci sono scritti i nomi dei materiali usati, ma il procedimento di preparazione è lo stesso dell'ID-11, con le classiche buste "A" e "B", lo stesso per i trattamenti

Dal mio punto di vista, questa formula artigianale sembra essere migliore dell'originale, già l'ID-11 era ottimo, ma questa mi sembra un pò meglio...

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 18/10/2013, 6:34
da teogamba
Scusate,
una curiosità: la ricetta nel primo post dice "acqua tiepida". Io ho preparato L'ID'11/D76 seguendo l'indicazione datami in camera oscura (dove sto facendo un "corso"), ovverro acqua tra i 40 ed i 50 °C. Va bene?

Ricordo che il termometro segnava 40 °C. Ho fatto giusto?

Grazie,
un saluto a tutti.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 18/10/2013, 12:12
da chromemax
Ho fatto giusto?
Si, va bene. L'indicazione di usare acqua a ca 50° deriva dal permettere ai chimici di sciogliersi con facilità e inpoco tempo; va bene anche preparare la soluzione con acqua a temperatura ambiente (20° ca) ma ci vuole molto più tempo e più agitazione per mandare in soluzione le polveri. Non bisogna invece esagerare con la temperatura dato che alcuni composti chimici potrebbero alterarsi con temperature troppo alte. I classici 50-52° sono il compromesso tra velocità e preservazione dei chimici sciolti per la maggior parte delle formule fotografiche, ma non per tutte, quindi è sempre bene attenersi alle istruzioni fornite nella formula.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 20/10/2013, 11:00
da teogamba
Ok grazie del chiarimento.
Ho letto da qualche parte qui nel forum che la quantità minima di D76/ID11 è 237ml a rullo.
La tank che uso in camera oscura contiene 300ml di soluzione.
Sono quelle in acciaio dove l'avvolgimento avviene dal centro verso l'esterno... Contengono appena appena solo la spirale...

Come fare quindi?
Cambiare con una tank più grande?

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 20/10/2013, 20:35
da Pierpaolo B
Il problema si pone se lo vuoi usare 1+1....
....l'unica soluzione è comprare una tank appropriata o usare i metodi a spanne consigliati da Kodak.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 21/10/2013, 6:25
da teogamba
Ok perfetto grazie dei chiarimenti.
Si il mio intento è usarlo 1+1. Quindi vedo di procurarmi una tank che contenga almeno 500ml di soluzione (250+250)

Vorrei chiedere un'altra cosa: ho preparato il D76/ID11 dagli ingredienti base (seguendo la ricetta del primo post) giovedì 17/10/2013. Ne ho preparati due litri e messi in una fiaschetta di vetro da circa 3.5 lt. Ora leggo che ci possono essere problemi di ossidazione.

Sono ancora in tempo a trasferire il composto in bottigliette di plastica per schiacciarle e eliminare l'aria o è già troppo tardi?

Grazie di cuore per l'aiuto.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 21/10/2013, 8:28
da Pierpaolo B
Si, sei ancora in tempo.....
...ma puoi anche evitare l'operazione se fai come insegna Sandro....
....metti nella bottiglia una spruzzata di gas da accendino. E' più pesante dell'aria e fa in modo che l'ossigeno stia sopra.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 21/10/2013, 9:12
da NikMik
teogamba ha scritto:Ok grazie del chiarimento.
Ho letto da qualche parte qui nel forum che la quantità minima di D76/ID11 è 237ml a rullo.
La tank che uso in camera oscura contiene 300ml di soluzione.
Sono quelle in acciaio dove l'avvolgimento avviene dal centro verso l'esterno... Contengono appena appena solo la spirale...

Come fare quindi?
Cambiare con una tank più grande?
impressionando ha scritto:Il problema si pone se lo vuoi usare 1+1....
....l'unica soluzione è comprare una tank appropriata o usare i metodi a spanne consigliati da Kodak.
...Scusate, forse son io che son duro, ma io dal foglio Kodak, che ho davanti al naso, capisco quanto segue.
Loro dicono che:
1) SE usi il D76 diluito 1:1, puoi sviluppare un rullino in 473ml di soluzione o due rullini in 946ml. MA:
2) SE invece hai tank piccole, allora PUOI lo stesso sviluppare (con D76 1:1) un rullino in 237ml oppure due rullini in 473ml, però AUMENTANDO il tempo di sviluppo del 10%.

Considerando però che le nostre tank piccole con due spirali sono più grandi di 473ml (sono di 600ml), e in realtà, in molti modelli, puoi metterci anche più soluzione (arrivando ad almeno 650), allora in teoria (siamo nella spannometria, come giustamente ricorda Paolo), l'aumento dovrebbe essere un po' meno del 10%, e io di fatto l'ho ignorato (anche perché stampo con luce condensata). Sviluppando due rullini di Tri-x alla volta in tank piccole non ho mai avuto problemi di sottosviluppo (finora almeno, in circa un centinaio di sviluppi), anzi: rispetto al tempo Kodak di 9 minuti e 3/4, ho ridotto lo sviluppo della Tri-x fino a circa 9 minuti - e continuo a calare poco a poco -, agitando alla Ilford (una volta al minuto per una decina di secondi). Bisogna comunque agitare adeguatamente, e aver cura di non mettere due rullini scattati sulla neve insieme nella stessa tank.
Poi, come ricordavo, mi è stato insegnato che va anche considerato il proprio ingranditore. Io stampo a luce condensata, mentre i tempi Kodak sono pensati per dare al negativo un contrasto di 0,65 (mediamente più adatto a luce diffusa); i tempi Ilford invece mi pare che siano pensati per dare un contrasto minore, di 0,55, più adeguato per luce condensata.
Insomma, per quel che vedo, non mi pare ci siano problemi nello sviluppare due rullini in una tank da 600 con il D76 1:1, anzi, con i tempi e l'agitazione Kodak vengono secondo me anche troppo sviluppati...
Naturalmente se uno mette sempre il doppio di soluzione in una tank doppia da 946ml sta certo più tranquillo, (e se ne mette il triplo sta ancora più tranquillo, ecc.), ma spende il doppio (e se sviluppa più di cento rullini all'anno la spesa ne risente).
Mi sbaglio? (temo di sì...)

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 21/10/2013, 9:38
da teogamba
OK vedo se riesco a trovare una bomboletta di gas per accendini, altrimenti farò 4 bottigliette e le spremo per far uscire l'aria.

Tenendo in considerazione che D76 e ID11 sono la stessa cosa, idem con quello fatto in casa, ho notato che a parità di pellicola, Kodak e Ilford riportano tempi diversi.
E' perchè le agitazioni delle due case sono diverse?

Dico una scemenza se,
- tempi Kodak con agitazione Kodak,
- tempi Ilford con agitazione Ilford.

Ho detto giusto?

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 21/10/2013, 9:49
da NikMik
Da quel che so Ilford e Kodak riportano tempi diversi perché, come dicevo sopra, Kodak si regola per ottenere un contrasto del negativo di 0,65 (pensando a stampe con luce diffusa), mentre Ilford si regola per ottenere un contrasto più basso (0,55); di qui le differenze indicate talvolta da queste due case a parità di rivelatore.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 21/10/2013, 9:55
da isos1977
NikMik ha scritto: ...Scusate, forse son io che son duro, ma io dal foglio Kodak, che ho davanti al naso, capisco quanto segue.
Loro dicono che:
1) SE usi il D76 diluito 1:1, puoi sviluppare un rullino in 473ml di soluzione o due rullini in 946ml. MA:
2) SE invece hai tank piccole, allora PUOI lo stesso sviluppare (con D76 1:1) un rullino in 237ml oppure due rullini in 473ml, però AUMENTANDO il tempo di sviluppo del 10%.
si infatti. Anche perchè non è proprio corretto parlare di spannometria. Lo sarebbe se ci fossero delle variabili non controllabili, che rendono non ripetibile lo sviluppo.

Sappiamo tutti che i tempi del produttore sono sempre indicativi. Se si tengono buoni i 237 ml minimi di sviluppo (e sotto non si scende!) si possono fare tutte le prove del caso e quando si sono trovati i tempi corretti, si replica il risultato in modo preciso. se si stampa a condensatori, togliere il 10% è un tempo di partenza abbastanza ragionevole. Se si sviluppa con i 473 a 1+1 si può partire dal tempo indicato senza togliere quel 10%...

aggiungo anche, che il comportamento del rivelatore più diluito, che ha un parziale esaurimento durante lo sviluppo, può anche avere un suo perchè

concludendo. bisogna leggere bene i bugiardini e sapere quali sono le variabili in gioco... fatto questo, secondo me, è meglio non assolutizzare dei concetti che in realtà hanno delle sfumature non indifferenti...

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 21/10/2013, 9:56
da NikMik
...e perciò io, che stampo in luce condensata e ho bisogno di meno contrasto, mi sto assestando bene con tempi minori di quelli indicati da Kodak, e tenendo sempre un'agitazione alla Ilford. Ma sono aggiustamenti molto personali, che ognuno si trova da sé. Se agiti alla Ilford (ogni minutoi invece che ogni trenta secondi) avrai un po' più di effetto compensatore, dipende da te, ma non c'è una proibizione di legge a usare tempi Kodak con agitazioni Ilford. Sperimentando uno trova la sua strada.

Re: ilford ID-11 (agfa D76)

Inviato: 21/10/2013, 11:26
da Pierpaolo B
isos1977 ha scritto:
NikMik ha scritto: ...Scusate, forse son io che son duro, ma io dal foglio Kodak, che ho davanti al naso, capisco quanto segue.
Loro dicono che:
1) SE usi il D76 diluito 1:1, puoi sviluppare un rullino in 473ml di soluzione o due rullini in 946ml. MA:
2) SE invece hai tank piccole, allora PUOI lo stesso sviluppare (con D76 1:1) un rullino in 237ml oppure due rullini in 473ml, però AUMENTANDO il tempo di sviluppo del 10%.
si infatti. Anche perchè non è proprio corretto parlare di spannometria. Lo sarebbe se ci fossero delle variabili non controllabili, che rendono non ripetibile lo sviluppo.

Sappiamo tutti che i tempi del produttore sono sempre indicativi. Se si tengono buoni i 237 ml minimi di sviluppo (e sotto non si scende!) si possono fare tutte le prove del caso e quando si sono trovati i tempi corretti, si replica il risultato in modo preciso. se si stampa a condensatori, togliere il 10% è un tempo di partenza abbastanza ragionevole. Se si sviluppa con i 473 a 1+1 si può partire dal tempo indicato senza togliere quel 10%...

aggiungo anche, che il comportamento del rivelatore più diluito, che ha un parziale esaurimento durante lo sviluppo, può anche avere un suo perchè

concludendo. bisogna leggere bene i bugiardini e sapere quali sono le variabili in gioco... fatto questo, secondo me, è meglio non assolutizzare dei concetti che in realtà hanno delle sfumature non indifferenti...
Per me è proprio un concetto a spanne assolutamente non applicabile soprattutto se si ha dato almeno una scorsa a "lezioni di fotografia" di Andrea. Le variabili in gioco sono tante tra cui una può essere la quantità di esposizione e il tipo di emulsione più o meno atta ad esaurire il rivelatore. Dopo svariate prove ho rinunciato pure ad usare il D76 stock con la spannometrica indicazione del +10% a rullo. Ho provato diverse volte a rivelare 2 120 in 500cc di 1+1 il risultato è sempre un sottosviluppo... ma non del 10%.... è un sottosviluppo random che può esserci con evidenza o appena accennato.
Insomma i metodi per rivelare un rullo sono tanti... dallo stand al +10% ma non si pensi di ottenere risultati ripetibili e soprattutto coerenti con una cultura tecnica

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 21/10/2013, 15:01
da isos1977
:-? ovviamente senza polemica... ma solo perchè a me piace capire i ragionamenti e vorrei imparare qualcosa di più... e magari mi sfugge qualcosa...

Se, per dire, si fanno i test della sensibilità i parametri che blocco sono:
1. tipo di rivelatore
2. diluizione
3. quantità di rilevatore
4. temperatura
5. modalità di agitazione
6. tipo di pellicola (ovviamente..)

altri paramentri sono:
1. il livello di contrasto (che faccio diventare "fisso", nel senso che cerco diversi tempi di sviluppo in base al contrasto della scena)
2. la presenza di alte luci (e quindi, ad esempio, la superficie su cui lo sviluppo agisce con più forza e lo esaurisce)

dando per buono quanto sopra (ora non mi viene in mente altro, ma chi vuole aggiungere aggiunga!), la cosa che può influenzare il risultato finale è la presenza di alte luci.... più alte luci, più esaurimento e quindi rischio di sottosviluppo... però questo dovrebbe essere implicito nella valutazione del contrasto e quindi nella scelta della sensibilità effettiva e del tempo di sviluppo. No?

mi sfuggono i parametri che non si controllano...

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 21/10/2013, 17:11
da chromemax
mi sfuggono i parametri che non si controllano...
In teoria nella tank dovrebbe esserci tanto agente sviluppante per ridurre tutto l'argento presente nella pellicola, oltre a sostanze di supporto nello sviluppo in grado di ammortizzare quel livello di ossidazione, insomma lo sviluppo deve essere tanto e anche ben proporzionato chimicamente dal suo ideatore.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 21/10/2013, 17:20
da isos1977
chromemax ha scritto:
mi sfuggono i parametri che non si controllano...
In teoria nella tank dovrebbe esserci tanto agente sviluppante per ridurre tutto l'argento presente nella pellicola, oltre a sostanze di supporto nello sviluppo in grado di ammortizzare quel livello di ossidazione, insomma lo sviluppo deve essere tanto e anche ben proporzionato chimicamente dal suo ideatore.
:-? si...ma anche se si rimane sopra al minimo previsto dal produttore si corre questo rischio? in questo caso ai famigerati 237ml di stock?

il fatto è che, ad esempio, non mi fido a riutilizzare lo stesso stock aumentando del 10% il tempo di sviluppo, perchè non sviluppi sempre la stessa cosa. Ma in questo caso, mi sfugge un po' il "pericolo"... nel senso che mi immagino che se kodak dice che si possono usare 237 ml per sviluppare un tot di pellicola, lo dice perchè ha calcolato che quella quantità è sufficiente a ridurre tutto l'argento... oppure no?

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 21/10/2013, 23:26
da NikMik
@paolo: perdonami, vorrei capire meglio il tuo risultato di sottosviluppo con i due rulli da 120 in 500cc di D76 1+1.
Kodak NON autorizzerebbe a farlo: Kodak parla con precisione di due rullini di piccolo formato da sviluppare in 237x2cc di D76 diluito 1+1 (con il tempo di sviluppo da aumentare del 10%), non di due da 120.
In effetti, se non sbaglio i conti, la superficie da sviluppare per due pellicole 35mm è di circa 622 centimetri quadrati, mentre quella per due pellicole 120 è di 864 centimetri quadrati, cioè maggiore di 242 centimetri quadrati (che è quasi il 40% in più rispetto ai 622 di due rullini da 35mm). E perciò mi torna molto bene che i due 120 ti venissero sottosviluppati: Kodak dice che con la quantità minima 237x2cc di rivelatore D76 diluito 1+1 puoi sviluppare due rullini da 35mm (sviluppando un 10% in più). Ma se invece ci metti due pellicole da 120 la superficie da sviluppare è maggiore di quasi il 40% e il rivelatore ovviamente non basta più.
(Nelle mie tank piccole io riesco a mettere due rullini da 35mm, ma di spirale da 120 ne entra una sola, anche volendo non potrei mai svilupparne due in 500cc di soluzione. Le mie tank piccole sono fatte per sviluppare due rullini da 35mm o uno da 120...).

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 0:05
da Pierpaolo B
Stasera il forum funzia a singhiozzo....
Se non erro un film
120 è lungo 76cm 76x6=456cm²
35mm è lungo 165cm 165x3,5=577,5cm²
Da considerare che il 35mm ha i buchi che non sono da sviluppare e uno spezzone all'inizio e alla fine viene tagliato quindi più o meno le superfici sono uguali.

Generalmente 2 35mm si trattano in 600cc di brodo 300cc per ogni pellicola
Generalmente 1 120 si tratta in 500cc di brodo ma se nella spirale metti 2 pellicole avrai 250cc di brodo per ogni pellicola.

In entrambi i casi i conti tornano e in entrambi i casi il D76 1+1 non è sufficiente.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 0:29
da NikMik
impressionando ha scritto:Stasera il forum funzia a singhiozzo....
Se non erro un film
120 è lungo 76cm 76x6=456cm²
35mm è lungo 165cm 165x3,5=577,5cm²
Da considerare che il 35mm ha i buchi che non sono da sviluppare e uno spezzone all'inizio e alla fine viene tagliato quindi più o meno le superfici sono uguali.

Generalmente 2 35mm si trattano in 600cc di brodo 300cc per ogni pellicola
Generalmente 1 120 si tratta in 500cc di brodo ma se nella spirale metti 2 pellicole avrai 250cc di brodo per ogni pellicola.

In entrambi i casi i conti tornano e in entrambi i casi il D76 1+1 non è sufficiente.
Sî, scusa, avevo fatto i calcoli a bischero, soltanto contando le superfici nette dei fotogrammi, con 2,4x3,6x36 e 6X6X12. Oltre ai miei limiti intrinseci, si aggiunge l'ora tarda, la giornata di lavoro sulle spalle e internet che fa le bizze...
Se mi dici che il rivelatore è insufficiente, ti credo sulla parola. CIò che non capisco è perché allora la Kodak ci dice che 472cc di soluzione D76 1+1 sono sufficienti a sviluppare due rullini... non mi entra in testa proprio, perché lo dicono ? Converrebbe loro dire che ce ne vuole il doppio, così noi compreremmo il doppio di rivelatore, no?... Mi rileggerò il thread mitico "lezioni di fotografia", è più di un mese che non lo rileggo.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 0:40
da Pierpaolo B
Kodak dice che servono almeno 237cc di stock ogni rullo quindi se vuoi fare 1+1 devi avere almeno 474cc di 1+1 per ogni rullo.....
....matematicamente serve ½litro 1+1 per sviluppare indifferentemente un 35mm o un 120.
2 35mm o 2 120 li puoi cuocere in 1litro di brodo 1+1.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 6:58
da iz7nct
Ora non ho sottomano il bugiardino, ma se devo fare la diluizione 1+3? E sempre quello il minimo di stock?

Tony

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 8:15
da NikMik
@Paolo: a me pare invece che loro dicano chiaramente come quantità minima 273cc di soluzione 1+1, non di stock.
Ho sottomano il foglio di Kodak sul D76 e dice:

You can develop one 135-36 roll in 473ml or two rolls together in 946ml of DILUTED developer. If you process one 135 135-36 roll in a 237ml tank or TWO 135-36 ROLLS IN A 473ml tank, increase the development time by 10 percent.

Si riferisce INEQUIVOCABILMENTE alla soluzione diluita 1:1, mi pare di una chiarezza cristallina: puoi sviluppare due rullini insieme in 946ml di soluzione diluita 1:1 o anche in una tank da 473ml, e in quel caso aumenti il tempo di 10%. Altro discorso è che, sperimentalmente, tutti voi non siate d'accordo e troviate che invece si sbaglino e che la quantità di rivelatore sia insufficiente (e io vi credo ciecamente). Ma Kodak dice un'altra cosa, questo volevo sottolineare e cercare di farmene una ragione...

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 10:34
da Silverprint
Ciao Nicola!

Si dice tutti la stessa cosa.

Quando Kodak dice che riducendo la quantità occorre aumentare il tempo del 10% significa che il rivelatore in quelle condizioni lavora in parziale esaurimento. Se così non fosse non direbbe di aumentare il tempo. ;)

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 10:58
da NikMik
Ciao Andrea ! Intanto grazie a te, a Paolo e a tutti per la pazienza.
Il mio impegno testardo pancia a terra per capire questo aspetto della questione si spiega con il fatto che io ho finora sviluppato circa 120 rullini (quasi tutti Tri-x, poche FP4) appunto a coppie in piccole tank con D76 1+1, e sto continuando così !!!.... e l'ho fatto seguendo inizialmente alla lettera le istruzioni Kodak, e poi aggiustando via via (ora sono attestato sui 9 minuti di sviluppo) ... se mi sto sbagliando, vorrei capirlo e cambiare direzione... È vero che, evidentemente, in queste condizioni il rivelatore lavora al limite, tanto che Kodak suggerisce un aumento del tempo di sviluppo, ma - questo ribadivo - Kodak NON sconsiglia la pratica (non è che dice: "se proprio volete farlo, a vostro rischio e pericolo, attenti meglio di no perché rischiate il sottosviluppo, ecc. " ), la elenca come una possibilità normale.
La mia esperienza personale, sebbene finora molto limitata (e per quel poco che significa), non mi ha portato a situazioni di sottosviluppo, anzi: dagli inziali 10 minuti che mi ero dato, sto scendendo, perché ottenevo spesso negativi troppo contrastati; soltanto in un caso, avevo sperimentato per prova un'agitazione davvero minima (un ribaltamento al minuto), giusto per vedere cosa succedeva, e mi sono usciti rullini sottosviluppati, ma questo è un caso a parte; ribaltando tre o quattro volte al minuto ho dovuto anzi, come ho detto, ridurre un po' il tempo. Naturalmente, studiando quel che tu hai scritto, se ho rullini scattati in situazioni di alto contrasto, abbasso ancora di un po' il tempo di sviluppo: provando con 8 minuti e quindici secondi ho ottenuto negativi secondo me a posto.
Certo, se ho due rullini scattati sul ghiacciaio del Monte Bianco, magari evito di metterli a coppia col D76 1+1 in una piccola tank. Ma tutti voi, mi pare di capire, sareste per evitare la tankima matrimoniale anche in situazioni "normali", vero?

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 11:18
da Silverprint
Ovviamente le indicazioni di Kodak sono prudenziali e tese a fornire sempre e comunque ripetibilità dei risultati, da tenere bene a mente quando, appunto, si sviluppi il rullino del ghiacciaio.

Un produttore serio come Kodak non potendo sapere che rulli si svilupperanno e che livello di esposizione abbiano ricevuto fa un conto "matematico", ovvero quanti agenti rivelatori servano a sviluppare anche un rullo tutto esposto su valori alti.

Questo significa che in condizioni normali, cioè con rulli dall'esposizione variata, è possibile che anche col rivelatore diluito usato in quantità ridotta non si notino cali di contrasto perché non si è portato il rivelatore al parziale esaurimento. È comunque una condizione in cui è possibile che i risultati non siano sempre esattamente ripetibili.

Tieni anche conto che una variazione del tempo di sviluppo del 10% è una variazione abbastanza modesta e che essa sarà visibile misurando le densità del negativo rispetto a valori di esposizione noti, ma probabilmente in stampa non sarà rilevante operando normalmente. La differenza si potrà però vedere se si sviluppano due scatti identici e con zone chiare nel rivelatore 1+1 in quantità ridotta e in quantità ottimale.

Il procedimento che usi è comunque corretto
. Quando però aumenterai il livello di precisione nella valutazione di esposizione e contrasto (per esempio col sistema zonale) è possibile che incapperai in risultati non esattamente ripetibili.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 11:32
da NikMik
Grazie mille, trovo un po' di pace... Il sistema zonale un po' mi spaventa, non mi sento ancora in grado di affrontarlo...
Ora comunque, quando avrò tempo, farò qualche rullino di prova, con scatti identici, per provare l'HC110 che un amico mi ha prestato. Già che ci sono potrei tagliare la pellicola in varie parti e sviluppare uno stesso scatto in HC110 a diverse dliuzioni (pensavo di provare 1+31 e 1+47, quelle che mi interessano di più), D76 stock, D76 diluito, Rodinal 1+25 e 1+50 (insomma con gli sviluppi che ho in casa). Ho qualche problema per scegliere i tempi iniziali dell'HC110, ci sono voci molto discordanti, molti dicono che quelli dati da Kodak sono sballati...
Poi stamperei dei dettagli ingranditi per vedere le differenze...
È una cattiva idea?

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 11:33
da isos1977
Silverprint ha scritto: vviamente le indicazioni di Kodak sono prudenziali e tese a fornire sempre e comunque ripetibilità dei risultati, da tenere bene a mente quando, appunto, si sviluppi il rullino del ghiacciaio.

Un produttore serio come Kodak non potendo sapere che rulli si svilupperanno e che livello di esposizione abbiano ricevuto fa un conto "matematico", ovvero quanti agenti rivelatori servano a sviluppare anche un rullo tutto esposto su valori alti.

Questo significa che in condizioni normali, cioè con rulli dall'esposizione variata, è possibile che anche col rivelatore diluito usato in quantità ridotta non si notino cali di contrasto perché non si è portato il rivelatore al parziale esaurimento. È comunque una condizione in cui è possibile che i risultati non siano sempre esattamente ripetibili.

Tieni anche conto che una variazione del tempo di sviluppo del 10% è una variazione abbastanza modesta e che essa sarà visibile misurando le densità del negativo rispetto a valori di esposizione noti, ma probabilmente in stampa non sarà rilevante operando normalmente. La differenza si potrà però vedere se si sviluppano due scatti identici e con zone chiare nel rivelatore 1+1 in quantità ridotta e in quantità ottimale.

Il procedimento che usi è comunque corretto. Quando però aumenterai il livello di precisione nella valutazione di esposizione e contrasto (per esempio col sistema zonale) è possibile che incapperai in risultati non esattamente ripetibili.
Ecco, grazie anche da parte mia per questa spiegazione!

per come sono fatto ho bisogno di risposte che argomentano in modo logico alcune cose. In sostanza, lavorando in parziale esaurimento c'è un rischio minimo di non ripetibilità. Questo minimo rischio è trascurabile in situazioni standard, mentre va tenuto in considerazione in caso di valutazioni estremamente precise.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 12:00
da Silverprint
NikMik ha scritto:Poi stamperei dei dettagli ingranditi per vedere le differenze...
È una cattiva idea?
Ni... :p

Nel senso che le differenze più vistose saranno dovute al contrasto diverso e al diverso sfruttamento della sensibilità effettiva. E quelle differenze invece andrebbero annullate per confrontare i rivelatori in parità di condizioni.
Per valutare correttamente dovresti produrre negativi con lo stesso contrasto e con lo stesso livello effettivo di esposizione... il che significa che dovresti fare un bracketing fine su una bella serie di scatti, ripetuto su vari rulli in modo da poter poi variare il tempo di sviluppo per ottenere lo stesso contrasto. Insomma, fatto tanto saresti già ben addentro le sperimentazioni del sistema zonale che tanto ti spaventa. :))

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 12:02
da Pierpaolo B
isos1977 ha scritto:In sostanza, lavorando in parziale esaurimento c'è un rischio minimo di non ripetibilità. Questo minimo rischio è trascurabile in situazioni standard, mentre va tenuto in considerazione in caso di valutazioni estremamente precise.
No, c'è un rischio certo di non ripetibilità documentato da kodak. Questo rischio è trascurabile per chi non bada più di tanto ai risultati ma chi s'è fatto tutta la trafila del test ecc.... è un paradosso che si sottoponga al rischio di risultati "diversi" da quelli previsti.
Ribadisco inoltre che due rulli 120 in una spirale cotti in 1/2litro di D76 1+1 escono diversi dalla cottura di un solo rullo. Se uno affina la catena su questa cosa potrebbe pure andar bene ma se nella tank poi si mettono 2 400 al posto di 2 100 le cose cambiano ancora e non in modo trascurabile.

Poi, naturalmente si vive felici anche con i rulli trattati a coppie ;)

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 12:14
da Silverprint
NikMik ha scritto:Ho qualche problema per scegliere i tempi iniziali dell'HC110, ci sono voci molto discordanti, molti dicono che quelli dati da Kodak sono sballati...
No, no sono giusti. Kodak ti da anche il grafico della variazione dell'indice di contrasto al variare del tempo di sviluppo, non si può sbagliare facendo così. È matematico.

Quel che invece è successo è che hanno cambiato le pellicole e la gente a continuato a svilupparle coi vecchi tempi e non con quelli nuovi.

Se poi osi dire che la nuova Tri-x (che è un tutta un altra pellicola con lo stesso nome e qualcosa in comune con le vecchie sull'inviluppo della curva caratteristica) vuole un tempo diverso dai 7' in diluzione B che si usava sulla Tri-x di tre generazioni fa (anni '80!!! :-o ), allora si scatena il putiferio e l'anatema... roba da web. :(

Kodak però è stata assai pigra e non ha mai rifatto l'etichetta dell'HC-110... X( e li c'è ancora scritto 7' e sul data sheet invece 3'45". Ecco. Ora sai tutto.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 12:29
da isos1977
impressionando ha scritto:c'è un rischio certo di non ripetibilità documentato da kodak.
mmm... questo però dov'è scritto nella documentazione kodak? io leggo solo che si deve aumentare del 10% il tempo....
impressionando ha scritto:Ribadisco inoltre che due rulli 120 in una spirale cotti in 1/2litro di D76 1+1 escono diversi dalla cottura di un solo rullo. Se uno affina la catena su questa cosa potrebbe pure andar bene ma se nella tank poi si mettono 2 400 al posto di 2 100 le cose cambiano ancora e non in modo trascurabile.
questo che dici è, ovviamente, certo. Però il punto è leggermente diverso... è chiaro che se fai un test e cambi la pellicola, i risultati cambiano.... come è chiaro che se cambi quantità di sviluppo il risultato cambia...

Il concetto di ripetibilità è un altro... non ripetibile significa cuocere due volte lo stesso tipo di pellicola, nello stessa quantità di sviluppo, con contrasto della scena ed esposizione simile e avere due risultati completamente diversi. Io volevo capire se siamo in questa situazione e dalle parole di Silverprint mi sembra che la ripetibilità non è garantita al 100%, ma è comunque accettabile

capiamoci, io se faccio un test rigoroso elimino anche quell' 1% di rischio e uso la quantità di d76 che mi permette di lavorare in totale sicurezza. Però so che se voglio fare qualche prova per vedere come si comporta lo sviluppo variando un paramentro, lo posso fare con un certo margine di sicurezza...

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 13:17
da bafman
Silverprint ha scritto:la nuova Tri-x (che è un tutta un altra pellicola con lo stesso nome e qualcosa in comune con le vecchie sull'inviluppo della curva caratteristica) vuole un tempo diverso dai 7' in diluzione B che si usava sulla Tri-x di tre generazioni fa (anni '80!!! :-o )
[...]
Kodak però è stata assai pigra e non ha mai rifatto l'etichetta dell'HC-110... X( e li c'è ancora scritto 7' e sul data sheet invece 3'45"
per curiosità quali ritieni siano le maggiori differenze di resa della nuova Tri-X (che a me piace, più della HP5+, e che sviluppo tra i 6 e i 7 minuti e rotti ma in 1+47) rispetto alla versione degli ´80? (che non ho mai usato)

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 13:42
da Silverprint
Eh... quella degli '80 la conosco solo per aver stampato qualcosa di altri e molto non so dirti.

Quelle anni '90 avevano la grana un po' più grossa, volevano un tempo di sviluppo più lungo, ma scendevano meglio di contrasto senza perdere micro-contrasto e troppa sensibilità. Io ci facevo anche N-3 col Neofin Red (che non c'è più... che perdita! :( ).

Quella nuova ha forse anche il piede un pelo più breve, ma i test misurati ancora mi mancano. Forse è anche meno sensibile a parità di contrasto. E forse anche un filino meno sensibile al blu.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 14:16
da Pierpaolo B
isos1977 ha scritto:
impressionando ha scritto:c'è un rischio certo di non ripetibilità documentato da kodak.
mmm... questo però dov'è scritto nella documentazione kodak? io leggo solo che si deve aumentare del 10% il tempo....
Appunto... lo scrivere di aumentare il tempo sott'intende la certezza del bisogno d'aumentarlo.

isos1977 ha scritto:
impressionando ha scritto:Ribadisco inoltre che due rulli 120 in una spirale cotti in 1/2litro di D76 1+1 escono diversi dalla cottura di un solo rullo. Se uno affina la catena su questa cosa potrebbe pure andar bene ma se nella tank poi si mettono 2 400 al posto di 2 100 le cose cambiano ancora e non in modo trascurabile.
questo che dici è, ovviamente, certo. Però il punto è leggermente diverso... è chiaro che se fai un test e cambi la pellicola, i risultati cambiano.... come è chiaro che se cambi quantità di sviluppo il risultato cambia...
Il concetto di ripetibilità è un altro... non ripetibile significa cuocere due volte lo stesso tipo di pellicola, nello stessa quantità di sviluppo, con contrasto della scena ed esposizione simile e avere due risultati completamente diversi. Io volevo capire se siamo in questa situazione e dalle parole di Silverprint mi sembra che la ripetibilità non è garantita al 100%, ma è comunque accettabile
capiamoci, io se faccio un test rigoroso elimino anche quell' 1% di rischio e uso la quantità di d76 che mi permette di lavorare in totale sicurezza. Però so che se voglio fare qualche prova per vedere come si comporta lo sviluppo variando un paramentro, lo posso fare con un certo margine di sicurezza...
Io ti rispondo per come la vedo io..... magari Silverprint con la sua esperienza mi smentisce clamorosamente ma son qui pure io per imparare :))
Trattare le pellicole come dici ti fa camminare sulla lama del rasoio. Se usi il rivelatore ad esaurimento non hai la sicurezza di dove arrivi appunto perchè metti in campo diverse variabili impreviste. Il rivelatore quando comincerà a perdere colpi...? Dipende...
...dipende da quanto tempo è che lo hai preparato..... che acqua hai usato.... come lo hai conservato....
I margini di sicurezza consigliati da Kodak servono per scavalcare questi problemi imprevisti, imprevedibili e non misurabili. A me comunque non piace il generico +10% perchè in vero l'effettivo bisogno di allungare i tempi è misurabile con test che comunque non sono ripetibili per quanto sopra.
i miei 2cent ;)

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 14:26
da bafman
Silverprint ha scritto:scendevano meglio di contrasto senza perdere micro-contrasto e troppa sensibilità

interessante, però l`ho capita a metà e provo a tradurre:
[con la vecchia Tri-X più che con la nuova] in caso di alti contrasti si poteva diminuire (anche parecchio) il tempo di sviluppo e l`"appiattimento" della curva non pregiudicava comunque il micro-contrasto... in che senso? in quale zona? e anche al riguardo della perdita di sensibilità, con un piede più breve mi aspetterei piuttosto un vantaggio con le nuove. sto pensando a voce alta...

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 14:28
da bafman
leggo ora l`intervento di Paolo riguardo al 10% e la presunta ripetibilità e mi sembra che questo sia lo stesso ragionamento alla base del non preferire le soluzioni stock da ri-usare con incrementi successivi (cosa che invece faccio col microphen, avendo appurato tuttavia che ogni tanto "sbalestra" e il 10% mi sembra spesso eccessivo)

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 16:36
da chromemax
Non vi seguo più, mi sono perso :)
Spero che questo possa essere di aiuto a tutti:
superficie di pellicola equivalente
1 x 35mm 36exp
1 x 120
4 x 4x4
2 x 13x18
1 x 8x10
...However, to ensure full development of all images on the roll at least 250ml of undiluited D-76 should be used, no matter what any manufacturer says to the contrary. To maintain quality and consistency usa the following volumes for each 8x10 inches of film, regardless of the processing method --even rotary processing.
Undiluite developers -- at least 250ml (D-76, Microdlo-X, XTOL)
Diluite developers -- at least 500ml (D-76 1:1, Rodinal 1:25 to 1:50, FX-1, FX-2, HC-110 1:31 from concentrate, PMK)
Very diluite developers -- 1 liter (D-76 1.3, Rodinal 1:100, FX-2 1:1, HC-110 1:90 from concentrate.
[The Film Developing Cooklbook; S. Anchell, B. Troop]

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 16:52
da NikMik
impressionando ha scritto: Poi, naturalmente si vive felici anche con i rulli trattati a coppie ;)
... più che altro si vive meno poveri e si sviluppa nella metà del tempo ! (si risparmia tempo e denaro, appunto...).
Ma ormai il dubbio scava dentro di me... quando riterrò di fare fotografie che meritino l'affinamento e il tormento delle prove seriali suggerite da Andrea, giuro che lo farò... per ora rischierò di non riuscire a ripetere qualcosa di preciso di cui non vado ancora in cerca (non me ne accorgerò)... ma il tarlo lavora in me, e alla fine anche questa trincea cadrà, lo so.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 17:02
da NikMik
Silverprint ha scritto:
NikMik ha scritto:Ho qualche problema per scegliere i tempi iniziali dell'HC110, ci sono voci molto discordanti, molti dicono che quelli dati da Kodak sono sballati...
No, no sono giusti. Kodak ti da anche il grafico della variazione dell'indice di contrasto al variare del tempo di sviluppo, non si può sbagliare facendo così. È matematico.

Quel che invece è successo è che hanno cambiato le pellicole e la gente a continuato a svilupparle coi vecchi tempi e non con quelli nuovi.

Se poi osi dire che la nuova Tri-x (che è un tutta un altra pellicola con lo stesso nome e qualcosa in comune con le vecchie sull'inviluppo della curva caratteristica) vuole un tempo diverso dai 7' in diluzione B che si usava sulla Tri-x di tre generazioni fa (anni '80!!! :-o ), allora si scatena il putiferio e l'anatema... roba da web. :(

Kodak però è stata assai pigra e non ha mai rifatto l'etichetta dell'HC-110... X( e li c'è ancora scritto 7' e sul data sheet invece 3'45". Ecco. Ora sai tutto.
No, per carità, se sapessi tutto dove starebbe il divertimento?
Bene, 3' 45'' saranno, per cominciare. Lo proverò, ma (liberazione) senza test, ancora non riuscirei a controllare tutto il processo che mi hai descritto ! Arriverà il momento. Per ora mi limito a sviluppare con HC110 e stampare, e guardare...

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 22/10/2013, 17:26
da NikMik
E grazie mille !

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 23/10/2013, 18:14
da DanieleLucarelli
NikMik ha scritto: No, per carità, se sapessi tutto dove starebbe il divertimento?
Bene, 3' 45'' saranno, per cominciare. Lo proverò, ma (liberazione) senza test, ancora non riuscirei a controllare tutto il processo che mi hai descritto ! Arriverà il momento. Per ora mi limito a sviluppare con HC110 e stampare, e guardare...
Diluisci di più e allunga il tempo che 3' e 45" è troppo rischioso per un processo in tank piccola.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 23/10/2013, 20:17
da NikMik
Grazie mille. diluisco 1:47 ?

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 23/10/2013, 21:33
da bafman
sì, 1+47 ...che fa 48, una volta e mezza la diluizione 1+31.
i tempi orientativi li ho scritti prima, comincia le tue prove tra i 6 e i 7 minuti e regolati (1,5 volte i 3:45 dichiarati per la dil. B mi sembra troppo poco, a IE 400)

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 23/10/2013, 22:30
da NikMik
Certo, sì, 1 + 47... grazie.
Ma allora mi sono imbattuto in qualcuno che sviluppa la (nuova) Tri-x con HC110? Lo preferisci al D76 (per la Tri-x) ? E, se sì, perché ?

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 23/10/2013, 23:09
da bafman
NikMik ha scritto:Certo, sì, 1 + 47... grazie.
Ma allora mi sono imbattuto in qualcuno che sviluppa la (nuova) Tri-x con HC110? Lo preferisci al D76 (per la Tri-x) ? E, se sì, perché ?
mai usato il D76 :ymblushing: ...d'altronde più decantano la sua polivalenza e meno m'affascina :))
posso dirti di preferire l'HC110 al Rodinal 1:50 per la maggior flessibilità che mi sembra abbia, ma non nella totalità dei casi (e al netto di una certa parentela)

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 23/10/2013, 23:21
da NikMik
Interessante. A cosa ti riferisci con "flessibilità" ? E cosa ha, nella maggior parte dei casi, che ti piace più del Rodinal?
(Io ho sviluppato e stampato qualche Tri-x nel Rodinal 1+50; mi risulta un po' "ruvido", in stampa, rispetto al D76, ma non ho fatto prove serie.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 24/10/2013, 0:17
da bafman
NikMik ha scritto:Interessante. A cosa ti riferisci con "flessibilità" ? E cosa ha, nella maggior parte dei casi, che ti piace più del Rodinal?
(Io ho sviluppato e stampato qualche Tri-x nel Rodinal 1+50; mi risulta un po' "ruvido", in stampa, rispetto al D76, ma non ho fatto prove serie.
lo trovo più flessibile per non caricare di grana quei fotogrammi che non vuoi siano resi in quel modo (ma la grana del Rodinal secca e sincera - ruvida come dici te - in certi generi mi garba e per questo non ho generalizzato), e perchè per ogni caspita di rullo e di temperatura dei bagni una diluizione comoda tra le tante disponibili "a letteratura" la trovi (fatto salvo il prenderci confidenza ovviamente), e infine perchè ho rovinato abbastanza pellicole pretendendo di sottoesporle e di cucinarle poi in Rodinal... situazioni in cui con l'HC dil. A ne sono uscito invece fuori.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 24/10/2013, 6:39
da DanieleLucarelli
Hc110 sfrutta un po' meglio la sensibilità ed evidenzia meno la grana è un pochino meno pratico del Rodinal e l'investimento iniziale è più alto.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 25/10/2013, 16:39
da teogamba
Sono corso in camera oscura a trasferire il D76/ID11, preparato in casa, dalla fiaschetta da 3.5 litri in bottigliette di plastica...

Le prime due travasate sono belle limpide e trasparenti.
Ho notato che la terza aveva dei riflessi rosastri, il liquido era leggermente torbido e ho visto micro bolle in sospensione...
È normale?? Ha fatto solo un po' di deposito e l'ultimo travaso ha raccolto il tutto??

Premetto che la soluzione e stock è stata preparata 5 giorni prima dagli ingredienti base...

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 25/10/2013, 23:31
da Pierpaolo B
Il D76 buono non dovrebbe essere rossastro, torbido e con bolle.....
....nella fiaschetta cosa c'era prima?

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 26/10/2013, 0:06
da bafman
lambrusco.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 27/10/2013, 10:14
da teogamba
impressionando ha scritto:Il D76 buono non dovrebbe essere rossastro, torbido e con bolle.....
....nella fiaschetta cosa c'era prima?
Eh non ne ho idea... Prima di metterci il rivelatore, l'ho sciacquata bene solo con acqua.

O sbatto via tutto e rifaccio da zero mettendo subito dentro a bottigliette di plastica o prendo qualcosa di commerciale...

Per il discorso dei 250ml di soluzione stock minimi alla soluzione 1+1, Ilford non fa riferimento nel suo bugiardino... Perché?

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 27/10/2013, 22:14
da Pierpaolo B
Boh.... forse danno per scontato che due rulli 120 nessuno li mette nella spirale ;)

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 28/10/2013, 22:04
da NikMik
bafman ha scritto:sì, 1+47 ...che fa 48, una volta e mezza la diluizione 1+31.
i tempi orientativi li ho scritti prima, comincia le tue prove tra i 6 e i 7 minuti e regolati (1,5 volte i 3:45 dichiarati per la dil. B mi sembra troppo poco, a IE 400)
Ho sviluppato due rullini seguendo alla lettera la tua indicazione: 6 minuti e mezzo, ribaltando tre volte (4-5 secondi) ogni trenta secondi, stile Kodak. I negativi a occhio non mi paiono "sbagliati", non sono né troppo contrastati, né ovviamente sbiaditi da sottosviluppo (e questo era davvero improbabile, agendo così...), a prima vista mi pare ci sia tutto. Ma devo fare provini a contatto e stampe, poi vedremo.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 30/10/2013, 4:30
da teogamba
impressionando ha scritto:Boh.... forse danno per scontato che due rulli 120 nessuno li mette nella spirale ;)
Uhhhhh aahhhh che confusione... Non ho capito :-?

Abbiamo detto 250 ml di stock per un 35mm o un 120 (stassa superficie).

Mi spiegheresti la tua frase dei due 120 nella spirale?

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 30/10/2013, 11:53
da chromemax
La pellicola 120 è molto più corta di una 135, quindi in una singola spirale si possono mettere 2 pellicole 120 una dietro l'altra, ci stanno comodamente, con qualche accorgimento per evitare che la coda di una non scivoli sulla testa dell'altra (la pellicola si muove anche parecchio dentro la spirale). E' un metodo comodo per sviluppare contemporaneamente 2 pellicole 120 senza comprare una tank più grande in grado di alloggiare 2 spirali da 120.
La situazione in cui ci si ritrova però è che la superficie da sviluppare è quella di 2 pellicole ma, essendoci una sola spirale, si può essere portati a riempire la tank solo con la dose consiglita di 500 ml di d-76 1+1 (250ml di stock quindi) e questo causerebbe un sottosviluppo. Con questa modalità, anche se c'è una sola spirale, la tank va riempita con 1litro di d-76 1+1 (250ml di stock per ogni pellicola, quindi 500 ml di stock in totale).
Il punto è che nelle tank piccole 1 litro di soluzione non ci sta e bisognerebbe in ogni caso usare una tank più alta adatta a montare 2 spirali 120, quindi mettere 2 pellicole 120 nella stessa siprale non avrebbe molto senso e tutta la comodità (e il risparmio) di questa tecnica verrebbe meno (col d-76 almeno)

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 30/10/2013, 17:41
da teogamba
Wow grandissimo! Spiegazione chiarissima.
Ora ho capito: 250 ml di stock minimi ogni 130 o una 120 per la soluzione 1+1. 500ml di brodo totale. Punto.

Ho controllato le bottigliette preparate due settimane fa. Il colore è bello trasparente, niente micro bolle o colori strani.
La prima bottiglietta riempita (con la soluzione stock dalla fiaschetta presa in superficie) è ok; la seconda e di più la terza hanno del sedimento grigiastro sul fondo.

Che cosa è successo? Rimane utilizzabile?

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 08/11/2013, 18:43
da LORRAIN
usato stock avrai una maggiore fluidità tonale, più plasticità ma meno acutanza...ed ovviamente più contrasto...

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 08/11/2013, 19:03
da chromemax
LORRAIN ha scritto:usato stock avrai una maggiore fluidità tonale, più plasticità ma meno acutanza...ed ovviamente più contrasto...
Lorrain, scusa ma non capisco cosa intendi con fluidità tonale e plasticità. Per il contrasto dipende da quanto sviluppi.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 11/08/2014, 11:25
da alexmare93
Questa è la formula per farselo coi chimici puri, giusto?

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 12/08/2014, 8:43
da iz7nct
Si è qyella

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 03/03/2015, 15:18
da alexmare93
Scusate, riuppo per avere un chiarimento: anche per sviluppare un rullino 135 con ID-11 1+1 devo comunque usare 500ml totali (cioè i minimi 250l)?

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 03/03/2015, 15:20
da Silverprint
Yes, sir.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 03/03/2015, 15:21
da alexmare93
Ma è una barbarie!!


Alessandro

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 03/03/2015, 15:29
da Silverprint
Ahahah!

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 07/03/2015, 12:58
da alexmare93
Volevo rimettere in gioco la mia reputazione (anzi giocarmela completamente) muovendo alcune considerazioni: nel fare lo stock ID11 ho notato che sulla confezione c'è questo Immagine dove non si specificano quantità minime, come anche da datasheet. Ma questo è stato già detto.
Quello che però mi ha fatto scrivere qui è la composizione dei pacchi A e B, con alcune varianti sugli ingredienti: Immagine Immagine ed è proprio qui la differenza: il sodio tiosolfato, che dovrebbe essere l'alcanizzante (no?).
Quello che mi chiedo è se il fatto di avere un agente acceleratore in più elimini il bisogno di una quantità minima di processo.
Sto parlando esclusivamente di ID11!


Alessandro

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 07/03/2015, 13:30
da -Sandro-
Stai confondendo il tiosolfato (o iposolfito) di sodio, Na2S2O3, con il solfito di sodio Na2SO3, che è quello in etichetta.
Il tiosolfato ha come uso principale la formazione di complessi argento solubili in acqua ed è quindi usato nei bagni di fissaggio.

Il solfito di sodio è un riducente che viene usato per ritardare l'ossidazione degli agenti sviluppatori. Ha come "effetto collaterale" quello di essere un solvente degli alogenuri.

Gli alcalinizzanti, che servono ad accelerare l'azione dello sviluppo, sono, in ordine di forza, Soda caustica o potassa caustica, Sodio o potassio carbonato.

La mancanza di cognizioni approfondite di chimica rende tutto più nebuloso...

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 07/03/2015, 13:35
da alexmare93
No intendevo l'ultimo della lista nella seconda foto, e inoltre mi sono accorto che in realtà è tripolifosfato di sodio... Errore mio


Alessandro

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 07/03/2015, 13:39
da -Sandro-
alexmare93 ha scritto:No intendevo l'ultimo della lista nella seconda foto, e inoltre mi sono accorto che in realtà è tripolifosfato di sodio... Errore mio Immagine


Alessandro
Non l'avevo visto. E' un anticalcio.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 07/03/2015, 14:18
da chromemax
Accanto è riportato il numero CAS, una ricerca su internet ti dice cos'è e a cosa serve; la nomenclatura chimica spesso lascia il tempo che trova, soprattutto coi composti organici

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 23/01/2023, 15:33
da molokaio
Anche se è un thread vecchissimo, volevo ringraziare @chromemax per la perfetta spiegazione.
Stavo proprio cercando di capire qualcosa in più sugli effetti e motivi sulle diluizioni, visto che inizierò tra poco a sviluppare con id11.

Edit: mi ero perso le altre pagine. Ringrazio anche gli altri per aver spiegato la quantità di liquido diluito da usare PER pellicola e la motivazione.

Re: ilford ID-11 (kodak D76)

Inviato: 20/05/2023, 23:08
da utente_23321324
Si dice che la formula che si trova del D76 e dell'ID-11 non sia rappresentativa del prodotto commercializzato rispettivamente da Kodak e Ilford. La formula del D76 è stata rivisitata negli anni poiché Kodak si accorse che l'idrochinone, in presenza di ossigeno, reagisce dando il chinone il quale a sua volta reagisce con il sodio solfito dando idrochinone-mono sulfonato e idrossido, quest'ultimo è responsabile dell'elevazione del pH da 8.3 a circa 9.
Questo avviene con il tempo. Quindi il D76 che fate a casa NON è equivalente, alla lunga, al D76 che comprate già bello che fatto.