Industrial and Rural Decay
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Industrial and Rural Decay
Vi presento Ikumi, giapponese, eta indefinita, fa la game designer per un importante compagnia di videogiochi, non ho ancora avuto il piacere di conoscerla (mi verra presentata nelle prossime settimane), fin qui tutto nella norma se non fosse per il piccolo particolare che programma ogni suo viaggio/vacanza, corto o lungo che sia in base a luoghi abbandonati esplorabili. Ora, la particolarita di esplorare rovine industriali / rurali abbandonate in Giappone sta nel fatto che a differenza che in Italia i giovani non hanno come hobby quello dell'andare a distruggere cose (come ho fatto anch'io a 13 anni...) di conseguenza un ipotetico ospedale abbandonato o una fabbria o un intero parco giochi vengono lasciati invecchiare in pace negli anni, disturbati escusivamente da questi casuali/seriali esploratori di luoghi abbandonati. Io che nella vita ho sempre trovato affascinante fotografare cose vecchie e abbandonate non mi sono lasciato sfuggire l'occasione di conoscere persone che potrebbero aprirmi una porta verso questo incredibile mondo delle rovine giapponesi. (sono cresciuto a pane e manga daltronde...). Prima di storcere il naso andatevi a guardare che panorami suggestivi escono fuori dall'isola di "Gunkanjima" o dalla "Fabrica Rossa". Non fatevi spaventare dal giapponese, se guardate bene c'e anche una descrizione in inglese. Il tutto e corredato da una mappa per raggiungere il posto, ovviamente se siete in giappone...e non SOLO, ci sono una miriade di posti che la nostra IKUMI si e andata ad esplorare in Belgio, Germania, Spagna etc etc...
Buona visione.
http://www.tomboy-urbex.com/category/urbex/
R.
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- chromemax
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Re: Industrial and Rural Decay
Impressionante. Conoscevo già Hashima, abbastanza famosa anche internazionalmente, ma non pensavo esistesse un'intera dimensione spazio/temporale di luoghi abbandonati. Grazie della segnalazione, adesso non ce la faccio a commentare, devo digerirla bene.
"They say my prints are bad, darling they should see my negatives!"
Lisette Model
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Re: Industrial and Rural Decay
Grazie della segnalazione, sito splendido, mi ripropongo di tornare a visitarlo con una connessione più veloce.
Cioa Lu.
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"La mia non è arte. Faccio il fotografo. Quello che è impresso nel negativo è quello che c'è in realtà" H. Newton
- anidridecarbonica
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Re: Industrial and Rural Decay
Molto interessante. Grazie della segnalazione 

Re: Industrial and Rural Decay
Molto interessante grazie ,sono rimasto colpito dalle foto fatte nella clinica abbandonata,e sopratutto dalla situazione in cui si trovano molti edifici con ancora molto materiale originale e mai toccato...impressionante..
http://www.flickr.com/photos/devilkawa
Canon Eos 3 -50mm 1.8f - 24-70mm 2.8f Sigma
Fujica STX-1 - 50mm 1.9f - 28mm 2.8f
Pentax ME Super (Black) - 50mm 1.4f
Minolta Dimage Scan Dual II
Canon Eos 3 -50mm 1.8f - 24-70mm 2.8f Sigma
Fujica STX-1 - 50mm 1.9f - 28mm 2.8f
Pentax ME Super (Black) - 50mm 1.4f
Minolta Dimage Scan Dual II
Re: Industrial and Rural Decay
è un spettacolo... anche se dopo la lunga serie di film horror giapponesi non so se avrei il coraggio di addentrarmi in posti del genere, soprattutto da solo
- Edoardo1985
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Re: Industrial and Rural Decay
molto interessante. io sono stato allo ex dinamitificio (adesso bonificato) Nobel a Signa, in provincia di Firenze. bel posto, enorme, immerso nel bosco.
- Edoardo1985
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Re: Industrial and Rural Decay
È una proprietà privata. Quindi non ci si potrebbe andare. La recinzione consiste in una rete con molti passaggi aperti, io e un mio amico ne abbiamo sfruttato uno
- Elmar Lang
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Re: Industrial and Rural Decay
Nulla di nuovo sotto il sole, se non magari lo stile. E' un fatto che ultimamente sta tornando molto in auge la fotografia di luoghi derelitti.
Rammenterei il bellissimo volume di Woodall e Watkins: "Taken by the Wind: Vanishing Architecture of the West"; New York Graphic Society, 1977; dedicato alla documentazione, attraverso notevoli immagini a colori di grande impatto artistico ed emotivo, delle architetture rurali, industriali e residenziali dell'Ovest americano, in stato di abbandono.
Le immagini, accompagnate da interessanti testi descrittivi.
E' un'opera che ebbe alcune ristampe ed ancor oggi, cercandola, si trova senza eccessive difficoltà. Il mio esemplare, lo ricevetti proprio nel 1977, quale regalo di compleanno, da un parente che viveva negli USA.
Rammenterei il bellissimo volume di Woodall e Watkins: "Taken by the Wind: Vanishing Architecture of the West"; New York Graphic Society, 1977; dedicato alla documentazione, attraverso notevoli immagini a colori di grande impatto artistico ed emotivo, delle architetture rurali, industriali e residenziali dell'Ovest americano, in stato di abbandono.
Le immagini, accompagnate da interessanti testi descrittivi.
E' un'opera che ebbe alcune ristampe ed ancor oggi, cercandola, si trova senza eccessive difficoltà. Il mio esemplare, lo ricevetti proprio nel 1977, quale regalo di compleanno, da un parente che viveva negli USA.
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
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