Cacchiarola, se non fossimo uno qua ed uno la, potremmo mettere in piedi una sorta di "consorzio" in modo da vere un ritiro annuale o semestrale, da effettuarsi in un paio di punti "baricentrici" con prezzo di favore...
1) trovare una ditta che faccia il prezzo buono/migliore
2) individuare le c.o. più "baricentriche" rispetto alla locazione della suddetta ditta
3) chiamare la ditta per il ritiro da farsi il giorno X, dopo essersi messi d'accordo tra noi ( o fissare dei giorni predeterminati)
4) trasportare 1-2 volte l'anno (entro il giorno X-1 !!) presso la/le c.o. dei volonterosi utenti le tanichette dei liquidi, lasciandogli la cifra da versare al trasportatore !
in questo modo si smaltirebbero in un colpo solo centinaia di litri con la coscienza a posto...
io mi presterei (visto il mestiere che fa la mia donna...non avrei difficoltà ad avere sconti) ma sono in Friuli: decisamente...non baricentrico ! Comunque proverò a chiedergli il prezzo per quantità diverse....mah.
Ovviamente è fantasia, poichè bisognerebbe coniugare
1) rigore e costanza di molte persone
2) posto per tenere molte tanichette di liquidi esausti
3) posto per tenere (anche diversi giorni ) moooOOOOOoooolte tanichette di liquidi esausti presso i punti di raccolta
4) responsabilità dei soldi e del pagamento da parte dei...volonterosi baricentrici.
rimane in sospeso l'atra idea (lecita !) che ho e che vi comunicherò qualora risulti fattibile...
inquinamento chimici e carte
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Re: inquinamento chimici e carte
Secondo me non è un'idea così difficile da realizzare.... se un gruppo di persone che abita in una zona si mette d'accordo si può provare! Se c'è qualcuno in zona Milano interessato a provare a organizzare la cosa ci possiamo sentire via email!luca_dega ha scritto:Cacchiarola, se non fossimo uno qua ed uno la, potremmo mettere in piedi una sorta di "consorzio" in modo da vere un ritiro annuale o semestrale, da effettuarsi in un paio di punti "baricentrici" con prezzo di favore...
1) trovare una ditta che faccia il prezzo buono/migliore
2) individuare le c.o. più "baricentriche" rispetto alla locazione della suddetta ditta
3) chiamare la ditta per il ritiro da farsi il giorno X, dopo essersi messi d'accordo tra noi ( o fissare dei giorni predeterminati)
4) trasportare 1-2 volte l'anno (entro il giorno X-1 !!) presso la/le c.o. dei volonterosi utenti le tanichette dei liquidi, lasciandogli la cifra da versare al trasportatore !
in questo modo si smaltirebbero in un colpo solo centinaia di litri con la coscienza a posto...
io mi presterei (visto il mestiere che fa la mia donna...non avrei difficoltà ad avere sconti) ma sono in Friuli: decisamente...non baricentrico ! Comunque proverò a chiedergli il prezzo per quantità diverse....mah.
Ovviamente è fantasia, poichè bisognerebbe coniugare
1) rigore e costanza di molte persone
2) posto per tenere molte tanichette di liquidi esausti
3) posto per tenere (anche diversi giorni ) moooOOOOOoooolte tanichette di liquidi esausti presso i punti di raccolta
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rimane in sospeso l'atra idea (lecita !) che ho e che vi comunicherò qualora risulti fattibile...
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Re: inquinamento chimici e carte
ma allora trovandovi a Milano potete chiedere direttamente ai laboratori come funziona la "procedura", + che altro x avere un'approccio + diretto sul tutto....
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inquinamento chimici e carte
grazie mille per tutti i contributi.
la lista con gli asterischi è ufficiale, vero? cioè, se vado a chiedere alla "mia" isola ecologica, ottengo le stesse risposte, giusto?
fff, brutta storia.
produrre consapevolmente inquinamento mi turba non poco.
vorrei sapere almeno se i nostri chimici siano davvero, quanto e quali pericolosi.
davvero il bn fai da te può essere considerato meno inquinante?
ps: ho fatto una ricerchina sulle carte da stampa. aprirò una discussione per condividere i risultati
la lista con gli asterischi è ufficiale, vero? cioè, se vado a chiedere alla "mia" isola ecologica, ottengo le stesse risposte, giusto?
fff, brutta storia.
produrre consapevolmente inquinamento mi turba non poco.
vorrei sapere almeno se i nostri chimici siano davvero, quanto e quali pericolosi.
davvero il bn fai da te può essere considerato meno inquinante?
ps: ho fatto una ricerchina sulle carte da stampa. aprirò una discussione per condividere i risultati
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Re: inquinamento chimici e carte
Bisogna intenderci sull'inquinamento, ogni essere vivente ha un "impatto" ambientale, ma l'ambiente a sua volta è composto dall'insieme di quegli esserei viventi. Una mandria di elefanti lascia la desolazione più completa dietro di sè quando passa, ma penso che abbattere gli elefanti perché "inquinano" non sia una cosa molto intelligenteprodurre consapevolmente inquinamento mi turba non poco.
Si, i chimici fotografici sono abbastanza inquinanti e pericolosi, almeno per l'odierna sensibilità che si è molto alzata negli ultimi anni. Idrochinone e metolo nello sviluppo e l'argento presente nel fissaggio esaurito sono, a quanto ne so, i componenti più "pericolosi", ma non sono un chimico e neanche un esperto in tematiche ambientali. Poi, come detto sopra, dipende sempre da cosa si intende per inquinamento e qual è il punto di compromesso, o equilibrio, che si intende raggiungere tra l'esistenza e l'ambiente. Se mi scaldo col fuoco di legna consumo una fonte energetica rinnovabile e non aumento il livello di CO2 (almeno su scala temporale umana, per un batterio non sarebbe così, e qui imho si apre un enorme contraddizione, ma è un altro discorso) ma contribuisco ad alzare il livello delle polveri sottili e a liberare gas tossici nell'atmosfera. Se compro un'auto ibrida sono convinto di contribuire a tutelare l'ambiente ma l'impronta ecologica di queste automobili è maggiore di quella di un suvvorrei sapere almeno se i nostri chimici siano davvero, quanto e quali pericolosi.
No, anzi forse lo è di più, proprio perché i chimici esauriti di solito non vengono smaltiti, inoltre in genere c'è anche un maggior consumo d'acqua, a parità di superficie di pellicola o carta, rispetto ad un laboratorio industriale.davvero il bn fai da te può essere considerato meno inquinante?
Passiamo tutti alla fotografia digitale per inquinare meno? Boh... io non so se è stata calcolata l'impronta ecologica di una fotografia digitale rispetto ad una analogica, magari, come nel caso delle macchine ibride, si scopre che una stampa baritata 30x40 incide meno sull'ambiente di una stampa a pigmenti stampata con l'inkjet. O magari no.....
Re: inquinamento chimici e carte
si, è una lista normalizzata (il SISTRI è in vigore a livello nazionale) e ci sono controlli a volte quasi "deliranti" da parte delle autorità. Poi, se dove vivi tu c'è più....elasticità non lo so, certo è che sarebbe illecito tutto quel che esula dal trattamento adatto e normalizzato dei rifiuti presenti nella suddetta lista.liberalemucche ha scritto:la lista con gli asterischi è ufficiale, vero? cioè, se vado a chiedere alla "mia" isola ecologica, ottengo le stesse risposte, giusto?
Il chiedere ai laboratori presenti (a Milano o in altre città dove ce ne siano ancora...) mi sembra una buona idea, sempre che siano disposti a rispondere.... dopotutto per loro non siamo la concorrenza ma comunque dei... non-clienti ! potrebbero benissimo risponderti: << ah, ti sviluppi e stampi da solo, comprando la roba su Internet ? bene, arrangiati !>>...
le idee comunque affiorano ed è buona cosa , vuol dire che la maggior parte di noi vuole fare la propria parte per l'ambiente.
concordo sostanzialmente con quanto scritto da chromemax ma aggiungo che se qualcuno evesse qualche remora, a mio avviso il passaggio al digitale NON è la soluzione a tutti i mali: senza fare funanbolici discorsi sul "mercato del silicio", colpevole di danni socialio-politico-economici nonchè ambientali in paesi...non sospetti, pensiamo all'inquinamento "collegato" a tale mercato. Le fotocamere (vendute come il pane perchè rese subito "obsolete" dalle strategie di mercato) sono tutte prodotte e trasportate dall'altra parte del mondo, con inquinanti di ogni genere e senza il rispetto per l'uomo e la natura. Idem per schede di memoria, batterie, (stupidamente dedicate e non riusabili), stampanti, inchiostri per stampa ecc...............e quando sono rotte, vanno smaltite come se fossero radioattive
insomma, non è proprio green photography , poi se ti accontenti di scattare e vederle a monitor probabilmente lo è un pò di più, ma quella io non la vedo nemmeno come fotografia...
a conti fatti, per ora siamo a queste idee:
1) buttare tutto giù dallo scarico
2) "consorziarsi" e trovare qualcuno che ti faccia un prezzo di favore *
3) chiedere lumi/collaborazione a chi smaltisce di norma per lavoro (es. laboratori, ospedali...)
4) portare tutto a chi smaltisce e pagare quel che ti chiedono*
in merito ai punti 2 e 4, ieri ho chiesto alla donna che prezzo mi fanno per tot litri da ritirare, anche nel caso si tratti di TOT litri... mi ha detto che la cifra che a loro (ricordo che la suddetta lavora per una ditta che ritira e trasporto rifiuti pericolosi...) la quantità minima costa 85 Euro (e dovrebbero essere 30 litri). per cui meno di 85 Euro per 30 litri non se ne parla....
in merito al punto 3, ribadisco che avrei ancora un'idea da vedere se è percorribile...e poi farò sapere.
e ribadisco pure che secondo me non vale la pena farsi tante paranoie con l'arresto ed il fissaggio, quanto per lo sviluppo e l'eventuale viraggio.
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Re: inquinamento chimici e carte
Io invece sapevo che il problema maggiore era proprio l'argento presente nel fix esaurito, l'argento è un battericida micidiale e può mettere in crisi i sistemi di depurazione.secondo me non vale la pena farsi tante paranoie con l'arresto ed il fissaggio, quanto per lo sviluppo e l'eventuale viraggio.
Poi c'è sviluppo e sviluppo http://www.apug.org/forums/forum37/9825 ... ccoli.html
Forse questo può essere un alettura istruttiva:
http://www.kodak.com/global/en/corp/env ... s/j300.pdf
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Re: inquinamento chimici e carte
io sapevo che (in proporzione) é molto + inquinante e pericoloso smaltire i chimici x colore dal momento che contengono metalli pesanti, quindi credo non solubili...
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Re: inquinamento chimici e carte
Ragazzi è vero che sono sostanze pericolose ed inquinanti però pensate anche alle esigue quantità del materiale trattato dal fotoamatore medio ed alle diluizioni per non parlare delle infime quantità di argento, sinceramente non penso che possiamo rischiare addirittura di "mettere in crisi un depuratore"! Con questo non voglio dire che non sia giusto smaltire anzi, smaltisco abitualmente gli oli esausti quindi, se ne avessi l'opportunità, smaltirei tranquillamente anche i chimici... ma ribadisco il concetto che inquina molto ma molto di più mia madre che lava i piatti ogni giorno ;)
Re: inquinamento chimici e carte
ne sono convinto anch'io, però questo significa che dovrebbero cercare di inquinare meno anche tua (e mia) mammaWilly985 ha scritto: ma ribadisco il concetto che inquina molto ma molto di più mia madre che lava i piatti ogni giorno ;)
non mi va di assumere l'italianissimo atteggiamento del "tanto lo fan tutti" dovremmo fare tutti la nostra parte, nel nostro piccolo.... lo so che le diluizioni sono elevate, che la quantità d'argento di una vita di camera oscura non basterebbe nemmeno per farci una collanina e che le cose che inquinano il mondo sono ben altre, però....a buttar giù dallo scarico quella roba colorata, mi fa una roba....
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