invertibili
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invertibili
Buongiorno a tutti, mi sono appena iscritto al forum.
Premetto che ho sempre sviluppato pellicole invertibili a colori processo E6 e invertibili b/w, non ho mai processato negative, questo perchè sviluppo in casa "film" super 8 doppio e 16mm.
Spero ci sia qualcuno tra voi che mi può aiutare a risolvere un problema sullo sviluppo delle bianco nero invertibili, infatti stranamente non ho mai avuto problemi col più complesso processo e6 che mi ha sempre dato enormi soddisfazioni sopratutto con le Velvia 50 in formato 16mm.
Una breve premessa è d'obbligo per introdurre il mio problema.
Spero di non annoiare voi fotografi.
Allora, incominciai a processare le invertibili bianco nero FOMA utilizzando il kit della casa composto da sviluppo , sbianca chiarificatore e fissaggio, ottenendo ottimi risultati, in seguito visto il costo eccessivo di tale kit e la bassa resa, dopo aver aquisito esperienza decisi di procurarmi i chimici puri.
Mi sono quindi procurato:
AGFA NEUTOL per il primo e il secondo sviluppo,
ACIDO SOLFORICO al 96% e PERMANGANATO DI POTASSIO entrambi prodotti carlo erba per la soluzione di sbianca
METABISOLFITO DI SODIO ornano per il bagno chiarificatore
SUPERFIX ornano per il fissaggio.
Ora il primo sviluppo con i chimici puri fù un disastro perchè la soluzione di sbianca realizzata con i puri è molto più aggressiva di quella "preparata" da FOMA che avevo utilizzato fino ad allora.
Riusci a mettere a punto i tempi corretti per la sbianca riuscendo finalmente a non fare più danno all'emulsione.
Devo spiegare che dopo il primo sviluppo di un invertibile bianco nero e il successivo bagno di sbianca e chiarificatore la pellicola si presenta di unn bel colore giallo crema pronta al successivo passaggio di "inversione" tramite riesposizione sotto un lampada, quindi niente emulsione rovinata o che tende a staccarsi bella come il sole e come deve essere.
Succede che dopo il secondo sviluppo e successivo fissaggio 4 min. e lavaggio in acqua corrente per 10 minuti al momento di stendere la pellicola ad asciugare l'emulsione si presenta come "coperta da goccie di acqua" nelle aree più scure dei fotogrammi, sembra quasi che sia "sollevata" l'emulsione. Ad asiugatura avvenuta la pellicola in realta non presenta alcun danno evidente tranne il fatto che in proiezione si possono notale delle macchie, sembra quasi che da bagnata l'emulsione sia effettivamente sollevata dal supporto e che dopo l'asciugatura torni al suo posto, lasciano ovviamente le traccie di tutto ciò.
Non riesco a venirne a capo, o meglio alle volte il processo và a buon fine altre no, mi sono anche attenuto scrupolosamente alle istruzione della ILFORD,
http://www.ilfordphoto.com/Webfiles/20061291034093.pdf
ma i risultati sono sempre difficilmente ripetibili.
forse la sbianca è troppo energica?
il fissaggio inadeguato?
servirebbe una soluzione indurente?
Accetto consigli da voi esperti.
Premetto che ho sempre sviluppato pellicole invertibili a colori processo E6 e invertibili b/w, non ho mai processato negative, questo perchè sviluppo in casa "film" super 8 doppio e 16mm.
Spero ci sia qualcuno tra voi che mi può aiutare a risolvere un problema sullo sviluppo delle bianco nero invertibili, infatti stranamente non ho mai avuto problemi col più complesso processo e6 che mi ha sempre dato enormi soddisfazioni sopratutto con le Velvia 50 in formato 16mm.
Una breve premessa è d'obbligo per introdurre il mio problema.
Spero di non annoiare voi fotografi.
Allora, incominciai a processare le invertibili bianco nero FOMA utilizzando il kit della casa composto da sviluppo , sbianca chiarificatore e fissaggio, ottenendo ottimi risultati, in seguito visto il costo eccessivo di tale kit e la bassa resa, dopo aver aquisito esperienza decisi di procurarmi i chimici puri.
Mi sono quindi procurato:
AGFA NEUTOL per il primo e il secondo sviluppo,
ACIDO SOLFORICO al 96% e PERMANGANATO DI POTASSIO entrambi prodotti carlo erba per la soluzione di sbianca
METABISOLFITO DI SODIO ornano per il bagno chiarificatore
SUPERFIX ornano per il fissaggio.
Ora il primo sviluppo con i chimici puri fù un disastro perchè la soluzione di sbianca realizzata con i puri è molto più aggressiva di quella "preparata" da FOMA che avevo utilizzato fino ad allora.
Riusci a mettere a punto i tempi corretti per la sbianca riuscendo finalmente a non fare più danno all'emulsione.
Devo spiegare che dopo il primo sviluppo di un invertibile bianco nero e il successivo bagno di sbianca e chiarificatore la pellicola si presenta di unn bel colore giallo crema pronta al successivo passaggio di "inversione" tramite riesposizione sotto un lampada, quindi niente emulsione rovinata o che tende a staccarsi bella come il sole e come deve essere.
Succede che dopo il secondo sviluppo e successivo fissaggio 4 min. e lavaggio in acqua corrente per 10 minuti al momento di stendere la pellicola ad asciugare l'emulsione si presenta come "coperta da goccie di acqua" nelle aree più scure dei fotogrammi, sembra quasi che sia "sollevata" l'emulsione. Ad asiugatura avvenuta la pellicola in realta non presenta alcun danno evidente tranne il fatto che in proiezione si possono notale delle macchie, sembra quasi che da bagnata l'emulsione sia effettivamente sollevata dal supporto e che dopo l'asciugatura torni al suo posto, lasciano ovviamente le traccie di tutto ciò.
Non riesco a venirne a capo, o meglio alle volte il processo và a buon fine altre no, mi sono anche attenuto scrupolosamente alle istruzione della ILFORD,
http://www.ilfordphoto.com/Webfiles/20061291034093.pdf
ma i risultati sono sempre difficilmente ripetibili.
forse la sbianca è troppo energica?
il fissaggio inadeguato?
servirebbe una soluzione indurente?
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Re: invertibili
Mai fatto il trattamento invertibile BN, posso solo fare delle ipotesi, dopo qualche ricerca su internet, sperando di non dire castronerie. Magari ragionando insieme si riesce a tirare fuori un po' di ipotesi da verificare poi con prove sul campo.
Partendo dalla considerazione che il difetto che riscontri è effettivamente un distacco della gelatina e che la procedura che usi è quella suggerita da Ilford, forse le pellicole Foma non sono pre-indurite tanto quanto le Ilford e risentono del trattamento più brusco dell'inversione. In effetti nel passaggio Neutol -> Sbianca il cambiamento del pH è brusco e notevole e un'altro sbalzo avviene passando poi dal metabisolfito al secondo sviluppo. Secondo me, sempre se l'ipotesi di partenza è corretta, bisogna intervenire in queste fasi e ammorbidire gli sbalzi di pH. Si potrebbe tentare ad aumentare --di molto-- i lavaggi, così da liberare l'emulsione dai residui dei chimici del bagno precedente, oppure ad abbassare la temperatura di trattamento dai 20°C consigliati a 18°C, riaggiustando i tempi. Altre cose che mi vengono in mente sono una sbianca meno aggressiva --che è quella che ti ha dato problemi all'inizio proprio intaccando l'emulsione-- diluendola del 50% ed aumentando di conseguenza il tempo, o di cambiare il bagno chiarificatore e sostituirlo con una soluzione di solfito di sodio (in rete ho trovato delle formule di chiarificazione a base di solfito), che avendo un pH più alto del metabisolfito prepara meglio il terreno al secondo sviluppo.
Ma prima di tutto io proverei a cambiare sviluppo, magari è una incompatibilità chimica tra il Neutol e gli altri bagni.
L'ultima cosa che mi viene in mente è che sul gruppo "Fotografia Analogica Italia" di Flickr ho letto dei post di persone abbastanza ferrate sulle pellicole cine, magari prova a chiedere anche li.
Spero almeno di averti dato qualche spunto.
Scusa me esiste anche un Super8 doppio? Io sapevo dell'8mm doppio.
Partendo dalla considerazione che il difetto che riscontri è effettivamente un distacco della gelatina e che la procedura che usi è quella suggerita da Ilford, forse le pellicole Foma non sono pre-indurite tanto quanto le Ilford e risentono del trattamento più brusco dell'inversione. In effetti nel passaggio Neutol -> Sbianca il cambiamento del pH è brusco e notevole e un'altro sbalzo avviene passando poi dal metabisolfito al secondo sviluppo. Secondo me, sempre se l'ipotesi di partenza è corretta, bisogna intervenire in queste fasi e ammorbidire gli sbalzi di pH. Si potrebbe tentare ad aumentare --di molto-- i lavaggi, così da liberare l'emulsione dai residui dei chimici del bagno precedente, oppure ad abbassare la temperatura di trattamento dai 20°C consigliati a 18°C, riaggiustando i tempi. Altre cose che mi vengono in mente sono una sbianca meno aggressiva --che è quella che ti ha dato problemi all'inizio proprio intaccando l'emulsione-- diluendola del 50% ed aumentando di conseguenza il tempo, o di cambiare il bagno chiarificatore e sostituirlo con una soluzione di solfito di sodio (in rete ho trovato delle formule di chiarificazione a base di solfito), che avendo un pH più alto del metabisolfito prepara meglio il terreno al secondo sviluppo.
Ma prima di tutto io proverei a cambiare sviluppo, magari è una incompatibilità chimica tra il Neutol e gli altri bagni.
L'ultima cosa che mi viene in mente è che sul gruppo "Fotografia Analogica Italia" di Flickr ho letto dei post di persone abbastanza ferrate sulle pellicole cine, magari prova a chiedere anche li.
Spero almeno di averti dato qualche spunto.
Scusa me esiste anche un Super8 doppio? Io sapevo dell'8mm doppio.
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Re: invertibili
Mi hai chiarito si!
prima di tutto proverei a preparare una sbianca meno agressiva, magari dimezzando le concentrazioni, visto che il kit foma prevede la bellezza di 8 minuti di sbianca anzi, devo dire che io dopo le prime prove lo portai a 10 per avere un effetto uniforme su tutta la pellicola.
Certo esiste il doppio super 8, questo formato prevedeva come il doppio 8 l'uso di bobine da 7,5 metri e non il caricatore da 15 come il super 8 che tutti conoscono.
prima di tutto proverei a preparare una sbianca meno agressiva, magari dimezzando le concentrazioni, visto che il kit foma prevede la bellezza di 8 minuti di sbianca anzi, devo dire che io dopo le prime prove lo portai a 10 per avere un effetto uniforme su tutta la pellicola.
Certo esiste il doppio super 8, questo formato prevedeva come il doppio 8 l'uso di bobine da 7,5 metri e non il caricatore da 15 come il super 8 che tutti conoscono.
- danovagius
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Re: invertibili
Aggiornamento, ho provato a processare le mie pellicole con un altro sviluppo, il FOMATOL P Sviluppo carta universale,
I risultati finalmente sono ottimi, anche se le immagini appaiono meno contrastate che con il Neutol.
Domanda, potrebbe essere che il Neutol che mi dava problemi sia scaduto?
I risultati finalmente sono ottimi, anche se le immagini appaiono meno contrastate che con il Neutol.
Domanda, potrebbe essere che il Neutol che mi dava problemi sia scaduto?
- chromemax
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Re: invertibili
Di solito uno sviluppo "scaduto" cioé ossidato, sviluppa di meno o per niente, quindi darebbe un contrasto più basso e dei neri poco neri.
Ma ripeto che non conosco il processo di inversione BN.
Se hai ottenuto dei buoni risultati cambiando lo sviluppo, fai ancora qualche prova con altre formule.
Ma tienici informati dei risultati. Grazie
Ma ripeto che non conosco il processo di inversione BN.
Se hai ottenuto dei buoni risultati cambiando lo sviluppo, fai ancora qualche prova con altre formule.
Ma tienici informati dei risultati. Grazie
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Re: invertibili
Ma certo,
Sarebbe interessante provare la Kodak PLUS TRI-X col NEUTOL e vedere se il difetto a parità di trattamento con l'emulsione FOMA non dà problemi.
Sarebbe interessante provare la Kodak PLUS TRI-X col NEUTOL e vedere se il difetto a parità di trattamento con l'emulsione FOMA non dà problemi.
Re: invertibili
Mi sono appena iscritto al forum e, come voi, continuo a coltivare instancabilmente la pellicola in bianco e nero che, credo, durerà nel tempo molto di più di qualsiasi file digitale.
Condivido con danovagius l'esperienza dell'inversione delle pellicole in bianco nero.
Ho avuto dei buoni risultati con il Kit della Foma e le pellicole R 100.
Il limite del Kit, sufficiente per otto pellicole, sta nella rapida ossidazione dello sviluppo.
Con lo stesso Kit ho provato a sviluppare, con inversione, anche una TMAX 100, con risultati un po' deludenti, a causa del persistente colore opaco del film. Ci sono comunque margini di miglioramento.
Tramite il negozio - drogheria vecchio stile Dalena di Roma (via Cavour) ho acquistato tutto quanto serve per lo sviluppo in proprio con i chimici puri.
Su internet ci sono dei pregevoli saggi per sviluppare in proprio le dia in bianco e nero, fra cui segnalo http://home.snafu.de/jens.osbahr/photog ... versal.pdf ed anche http://www.galerie-photo.com/inversion- ... blanc.html oltre al foglio della Ilford per le pellicole pan F, fp4, Delta 100, al sito http://www.ilfordphoto.com/Webfiles/20061291034093.pdf
Anche io ho appena acquistato l'ottimo fotoricettario di Ghedina e tuttavia devo segnalare, a tutti gli appassionati, che a pag. 314 vi è un gravissimo errore ove, per la preparazione della sbianca prescrive di versare lentamente l'acqua sull'acido solforico e non, come invece è corretto, versare la piccola quantità di acido solforico nell'acqua, mediante una siringa, essedo sufficienti 10 cc.
Tutte le altre trattazioni, ove non abbiano sostituito, per l'acidificazione della sbianca, l'acido solforico con il solfato di sodio, avvertono che è assolutamente da evitare di versare acqua sull'acido, creando una reazione violenta e schizzi molto pericolosi per la salute. La corretta miscelazione, previa adegauta protezione delle mani con guanti e degli occhi con occhiali venduti in ferramente, è pertanto quella di versare lentamente, con una siringa graduata, la piccola quantità di acido solforico puro (10 c.c.) in 490 cc di acqua e quindi miscelare con la soluzione al permanganato di potassio con massimo 4 grammi per litro, anche se, il Kit della Foma contiene una quantità notevolmente inferiore per una preparazione di 330 cc.
Mi farebbe piacere confrontare i risultati ottenuti.
P.S. quanto all'acido solforico, notoriamente corrosivo, ove dovesse capitare che qualche schizzo vada sulla pelle o sui vestiti, bisogna EVITARE DI PULIRE CON ACQUA, perchè in tal caso espode tutta la forza corrosiva, mentre lo schizzo va rimosso con un batuffolo di cotone o anche con un fazzoletto di carta e, se si provvede con sufficiente tempestività, non lascia alcun segno sulla pelle.
Soltanto dopo la perfetta asciugatura e pulizia asciutta, anche con polvere di bicarbonato di sodio, si può utilizzare l'acqua per il lavaggio della pelle "schizzata".
I consigli mi sono stati dati dalla negoziante di cui sopra, per esperienza vissuta.
Grazie.
Condivido con danovagius l'esperienza dell'inversione delle pellicole in bianco nero.
Ho avuto dei buoni risultati con il Kit della Foma e le pellicole R 100.
Il limite del Kit, sufficiente per otto pellicole, sta nella rapida ossidazione dello sviluppo.
Con lo stesso Kit ho provato a sviluppare, con inversione, anche una TMAX 100, con risultati un po' deludenti, a causa del persistente colore opaco del film. Ci sono comunque margini di miglioramento.
Tramite il negozio - drogheria vecchio stile Dalena di Roma (via Cavour) ho acquistato tutto quanto serve per lo sviluppo in proprio con i chimici puri.
Su internet ci sono dei pregevoli saggi per sviluppare in proprio le dia in bianco e nero, fra cui segnalo http://home.snafu.de/jens.osbahr/photog ... versal.pdf ed anche http://www.galerie-photo.com/inversion- ... blanc.html oltre al foglio della Ilford per le pellicole pan F, fp4, Delta 100, al sito http://www.ilfordphoto.com/Webfiles/20061291034093.pdf
Anche io ho appena acquistato l'ottimo fotoricettario di Ghedina e tuttavia devo segnalare, a tutti gli appassionati, che a pag. 314 vi è un gravissimo errore ove, per la preparazione della sbianca prescrive di versare lentamente l'acqua sull'acido solforico e non, come invece è corretto, versare la piccola quantità di acido solforico nell'acqua, mediante una siringa, essedo sufficienti 10 cc.
Tutte le altre trattazioni, ove non abbiano sostituito, per l'acidificazione della sbianca, l'acido solforico con il solfato di sodio, avvertono che è assolutamente da evitare di versare acqua sull'acido, creando una reazione violenta e schizzi molto pericolosi per la salute. La corretta miscelazione, previa adegauta protezione delle mani con guanti e degli occhi con occhiali venduti in ferramente, è pertanto quella di versare lentamente, con una siringa graduata, la piccola quantità di acido solforico puro (10 c.c.) in 490 cc di acqua e quindi miscelare con la soluzione al permanganato di potassio con massimo 4 grammi per litro, anche se, il Kit della Foma contiene una quantità notevolmente inferiore per una preparazione di 330 cc.
Mi farebbe piacere confrontare i risultati ottenuti.
P.S. quanto all'acido solforico, notoriamente corrosivo, ove dovesse capitare che qualche schizzo vada sulla pelle o sui vestiti, bisogna EVITARE DI PULIRE CON ACQUA, perchè in tal caso espode tutta la forza corrosiva, mentre lo schizzo va rimosso con un batuffolo di cotone o anche con un fazzoletto di carta e, se si provvede con sufficiente tempestività, non lascia alcun segno sulla pelle.
Soltanto dopo la perfetta asciugatura e pulizia asciutta, anche con polvere di bicarbonato di sodio, si può utilizzare l'acqua per il lavaggio della pelle "schizzata".
I consigli mi sono stati dati dalla negoziante di cui sopra, per esperienza vissuta.
Grazie.
- etrusco
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Re: invertibili
benvenuto tra noi!!!
Pssss, Hei! ... Ti sei ricordato di registrare la tua camera oscura su darkroom locator?
pensando - offerte sconti
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Re: invertibili
Benvenuto da parte mia e grazie per i preziosi consigli sulla sicurezza, ai quali mi associo e a cui invito tutti gli utenti.
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Re: invertibili
Ciao e benvenuto anche da parte miapinomar ha scritto: Il limite del Kit, sufficiente per otto pellicole, sta nella rapida ossidazione dello sviluppo.
Ti ringrazio delle informazioni che hai voluto darci e in particolare sulla diluizione dell'acido solforico che è una precauzione direi obbligatoria.
In passato, in quanto mi ero imbarcato nella fotografia stereoscopica, ho più volte fatto la inversione dei "comuni" negativi, ma sono sicuro di non aver utilizzato la sbianca al permanganato
ma altra formulazione a base di bicromato di potassio che fra l'altro, noto ora, essere proprio a pag 314 del fotoricettario Ghedina. Non so se era proprio quella ma comunque molto simile
Ho anche provato la sbianca al permanganato ma l'ho subito abbandonata in quanto mi aveva provocato un certo distacco della emulsione e una persistente "macchiatura" di fondo.
In merito all'esaurimento dello sviluppo (quante pellicole in quanti cc ?) direi che è più che naturale che questo avvenga.
Ad evitare questo si potrebbe utilizzare come usa e getta - o comunque da cambiare spesso - un normale sviluppo per carta al limite un poco diluito. Ovviamente ci sarà da fare delle
prove su qualche spezzone di pellicola ma non mi ricordo eccessive difficoltà in questo punto del procedimento. Il compito del primo bagno è quello di sviluppare a Gamma infinito (cioè tutto quello
che è sviluppabile) quindi qualsiasi cosa sufficientemente potente e di buona alcalinità dovrebbe andare bene. Questa immagine va poi distrutta quindi anche una eventuale "intonazione" risulta
innocua.
Ciao
W
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