Kodak e la pellicola
Moderatore: etrusco
Kodak e la pellicola
Kodak, malgrado tutti i guai e il fallimento controllato, dichiara che si possono ancora fare affari con la pellicola
http://www.bjp-online.com/british-journ ... able-kodak
ultima spiaggia o orgoglio disperato?
Pierpaolo
http://www.bjp-online.com/british-journ ... able-kodak
ultima spiaggia o orgoglio disperato?
Pierpaolo


Re: Kodak e la pellicola
L'intelligenza e la cultura non si esauriranno mai.
Il futuro della pellicola è positivo, immensamente positivo, anche e soprattutto alla luce della abnorme quantità di porcheria digitale presente sui vari forum di pseudofotografia.
La Fotografia,sempre, mi regala momenti di intensa passione...il digitale, sempre, mi regala momenti di grandi risate ma anche momenti di insopportabile nausea.
Sursum corda!
edo
Il futuro della pellicola è positivo, immensamente positivo, anche e soprattutto alla luce della abnorme quantità di porcheria digitale presente sui vari forum di pseudofotografia.
La Fotografia,sempre, mi regala momenti di intensa passione...il digitale, sempre, mi regala momenti di grandi risate ma anche momenti di insopportabile nausea.
Sursum corda!
edo
Re: Kodak e la pellicola
purtroppo il problema del quasi fallimento di Kodak riguarda solo in piccola parte la pellicola:
- dato che Kodak nel 1975 aveva creato la prima macchina digitale, ma non ci ha creduto
- dato che Kodak nel 2000 aveva ancora 50.000 dipendenti e ora ne ha 14.000
- dato che la fotografia in USA e non solo si è sviluppata con macchine, pellicole, carte, proiettori Kodak, e dato che alcuni obiettivi specialistici Kodak in uso militare, mi spiace dirlo, surclassavano gli Zeiss alla fine degli anni quaranta, costruiti con una tecnologia, specie nei vetri, di valore assoluto
- dato che Kodak aveva 1100 brevetti
la domanda che occorre porsi é: che razza di manegment esce dalla famose e prestigiose Università americane? e come mai le industrie americane che per decenni hanno creato tecnologia ora sono ridotte a semplici scatole vuote che generano solo perdite?
queste sono le domande che mi pongo, di cui parzialmente conosco la risposta, ma che indicano un'irreversibile declino del mondo occidentale.
Kodak NON è un'industria come tante altre, ma sommata ai fallimenti di Polaroid, Pentax, Olympus, Agfa, Pentacon e altri mostra un declino trasversale non solo legato alla fotografia, ma anche alla 'conduzione' di queste società.
Una crisi di 'visione' economica e se vogliamo, di politica economica, che lascia storditi e svuotati.
Pierpaolo
- dato che Kodak nel 1975 aveva creato la prima macchina digitale, ma non ci ha creduto
- dato che Kodak nel 2000 aveva ancora 50.000 dipendenti e ora ne ha 14.000
- dato che la fotografia in USA e non solo si è sviluppata con macchine, pellicole, carte, proiettori Kodak, e dato che alcuni obiettivi specialistici Kodak in uso militare, mi spiace dirlo, surclassavano gli Zeiss alla fine degli anni quaranta, costruiti con una tecnologia, specie nei vetri, di valore assoluto
- dato che Kodak aveva 1100 brevetti
la domanda che occorre porsi é: che razza di manegment esce dalla famose e prestigiose Università americane? e come mai le industrie americane che per decenni hanno creato tecnologia ora sono ridotte a semplici scatole vuote che generano solo perdite?
queste sono le domande che mi pongo, di cui parzialmente conosco la risposta, ma che indicano un'irreversibile declino del mondo occidentale.
Kodak NON è un'industria come tante altre, ma sommata ai fallimenti di Polaroid, Pentax, Olympus, Agfa, Pentacon e altri mostra un declino trasversale non solo legato alla fotografia, ma anche alla 'conduzione' di queste società.
Una crisi di 'visione' economica e se vogliamo, di politica economica, che lascia storditi e svuotati.
Pierpaolo
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Kodak e la pellicola
Ottima riflessione Pierpaolo ... Noi siamo tutti qua a riflettere sul perché le società legate alla fotografia tradizionale falliscano quando invece la domanda vera è perché le società falliscono! Probabilmente la risposta è molto più complessa di quanto noi possiamo immaginare.
Dico solo questo, lavoro per una delle più grandi aziende italiane del settore IT (se non la più grande), siamo in pieno boom tecnologico/informatico e nonostante questo la mia azienda è in sofferenza.... Un giorno a settimana sto a casa (contratto di solidarietà si chiama) ... Allora? Come vogliamo metterla? Non credo che l'informatica
in questo periodo sia stata 'superata' da una tecnologia diversa come avvenuto per la fotografia ... Eppure l'azienda 'soffre' ... Spero non fallisca , comunque è in sofferenza!
Il discorso è molto più ampio, molto più complesso .... A mio avviso è la società occidentale bel suo insieme ad essere in crisi, con l'insieme di 'regole' ( o paeudo regole) che si è data.
Etrusco.
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Dico solo questo, lavoro per una delle più grandi aziende italiane del settore IT (se non la più grande), siamo in pieno boom tecnologico/informatico e nonostante questo la mia azienda è in sofferenza.... Un giorno a settimana sto a casa (contratto di solidarietà si chiama) ... Allora? Come vogliamo metterla? Non credo che l'informatica
in questo periodo sia stata 'superata' da una tecnologia diversa come avvenuto per la fotografia ... Eppure l'azienda 'soffre' ... Spero non fallisca , comunque è in sofferenza!
Il discorso è molto più ampio, molto più complesso .... A mio avviso è la società occidentale bel suo insieme ad essere in crisi, con l'insieme di 'regole' ( o paeudo regole) che si è data.
Etrusco.
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Re: Kodak e la pellicola
Da buon Pentaxiano ;), faccio presente che a me Pentax sembra viva e vegeta!PIERPAOLO ha scritto: .... ma sommata ai fallimenti di ... Pentax ...Pierpaolo
Per il resto, non ricordo dove, ho letto un illuminante articolo su come Fuji, grazie ad un management con le P***e quadre, si sia saputa rilanciare facendo rilevanti investimenti anche nel campo digitale, mentro Kodak ...
Nadir
Re: Kodak e la pellicola
Pentax è diventato prima il marchio fotografico di Hoya e ora di Ricoh, non solo perdendo la propria autonomia, ma con perdite enormi. Ma, rifacendomi a quanto detto da Etrusco, solo nel 2005 il presidente affermava che Pentax, con l'avvento del digitale, aveva venduto macchine come mai prima. E solo poco dopo c'è stato il crollo, con l'incapacità di autofinanziarsi e conseguenti perdite. E i profitti generati dal digitale?
Ora: o non è vero, o queste società non hanno abbastanza profitti (o non si accontentano abbastanza) oppure, come nel caso di Olympus, qualcuno ci fa la cresta..
Oppure: tutti 3 i casi!
Pierpaolo
per la situazione Pentax si può leggere
http://www.reflex.it/news/2011/10/nasce ... g-company/
---------
tra parentesi la cifra pagata per Pentax, 85 milioni di euro, in confronto allle cifre che ballano per Kodak, è veramente una piccolezza...
Ora: o non è vero, o queste società non hanno abbastanza profitti (o non si accontentano abbastanza) oppure, come nel caso di Olympus, qualcuno ci fa la cresta..
Oppure: tutti 3 i casi!
Pierpaolo
per la situazione Pentax si può leggere
http://www.reflex.it/news/2011/10/nasce ... g-company/
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tra parentesi la cifra pagata per Pentax, 85 milioni di euro, in confronto allle cifre che ballano per Kodak, è veramente una piccolezza...
Re: Kodak e la pellicola
La storia di Pentax ben la conosco. Non voglio essere pignolo, ma qui non si tratta delle dimensioni più o meno grandi di un'azienda (da cui dipendono, in una qualche misura, le cifre da te menzionate) ... il fatto è che Pentax non è fallita, nè produce le perdite rilevanti da te adombrate. Pentax si è dimensionata "verso il basso", riducendo il proprio settore di mercato, abbandonando in particolare la fascia "Pro". Ma questo gli ha consentito di continuare utilmente il proprio business. Meglio piccoli ma sani e in attivo che giganteschi e in perdita (Kodak), no?PIERPAOLO ha scritto:Pentax è diventato prima il marchio fotografico di Hoya e ora di Ricoh, non solo perdendo la propria autonomia, ma con perdite enormi. Ma, rifacendomi a quanto detto da Etrusco, solo nel 2005 il presidente affermava che Pentax, con l'avvento del digitale, aveva venduto macchine come mai prima. E solo poco dopo c'è stato il crollo, con l'incapacità di autofinanziarsi e conseguenti perdite. E i profitti generati dal digitale?
Ora: o non è vero, o queste società non hanno abbastanza profitti (o non si accontentano abbastanza) oppure, come nel caso di Olympus, qualcuno ci fa la cresta..
Oppure: tutti 3 i casi!
Pierpaolo
per la situazione Pentax si può leggere
http://www.reflex.it/news/2011/10/nasce ... g-company/
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tra parentesi la cifra pagata per Pentax, 85 milioni di euro, in confronto allle cifre che ballano per Kodak, è veramente una piccolezza...
Nadir
Re: Kodak e la pellicola
il fatto che il settore fotografico di Pentax sia passato già due volte di proprietà, è la dimostrazione non solo che è una impresa 'scalabile', ma che d'ora in poi seguirà la volontà del gruppo principale, attualmete Ricoh. Anche se tecnicamente non fallita, Pentax seguirà una traiettoria tecnica e commerciale decisa da altri-
Tutte le altre considerazioni rimangono valide, ovvero, se Pentax produceva così tante macchine digitali, come è stato possibile che sia diventata così debole da essere acquistata?
Pierpaolo
Tutte le altre considerazioni rimangono valide, ovvero, se Pentax produceva così tante macchine digitali, come è stato possibile che sia diventata così debole da essere acquistata?
Pierpaolo
Re: Kodak e la pellicola
secondo me digitale e analogico non centrano niente , è solo finanza ............molto probabilmente i manager della kodak hanno investito male magari avevano il conto alla Lheman brothers ....si scrive così bho
Ciao a tutti ,
Matteo
Matteo
Re: Kodak e la pellicola
aggiungo, a tutto quanto scritto nel post precedente, con cui concordo in toto, che Pentax ha usufruito, come tutte le industrie fotografiche giapponesi (vedi mio post apposito su Nikon e gli altri) di tecnologia altrui sia nel caso dell'innesto K (messo a punto da Zeiss nel 1973 nel breve periodo di collaborazione post Contarex in cerca di un partner per la futura Contax RTS), sia nel caso del trattamento multistrato, uno dei tanti brevetti americani che l'industria giapponese ha inglobato pagandola a caro prezzo.
Ovvero che già alla metà degli anni Settanta, per stare al passo, Pentax non produceva più tecnologia autonoma; se aggiungiamo il flop della LX (magnifica macchina su cui Pentax aveva puntato moltissimo, ma rifiutata dal mercato), l'ulteriore flop nelle reflex autofocus (nessuna macchina che stesse al passo, anche perchè i brevetti Heneywell erano stati acquistati da Minolta, e Pentax non aveva la tecnologia per sviluppare un autofocus autonomamente, come ad esempio Canon) e la complessiva debolezza del marchio nel settore digitale, si arriva appunto alla situazione degli anni duemila, con due cambi di proprietà.
Se poi sia colpa di scelte strategiche (analogico o digitale) o di un gruppo di manager incompetenti e disonesti (come nel caso Olympus), o della base degli azionisti che non intendono rinunciare ai guadagni di oggi per investire nel futuro ( come sembra sia stato il caso Kodak), rimane il fatto che uno dei marchi storici della fotografia (ricordiamoci che Asahi è stata la prima reflex con ritorno istantaneo dello specchio e ha sempre offerto prodotti con un preciso rapporto qualità-prezzo) è molto, ma molto vicino a diventare un semplice nome senza niente dietro
Pierpaolo
Ovvero che già alla metà degli anni Settanta, per stare al passo, Pentax non produceva più tecnologia autonoma; se aggiungiamo il flop della LX (magnifica macchina su cui Pentax aveva puntato moltissimo, ma rifiutata dal mercato), l'ulteriore flop nelle reflex autofocus (nessuna macchina che stesse al passo, anche perchè i brevetti Heneywell erano stati acquistati da Minolta, e Pentax non aveva la tecnologia per sviluppare un autofocus autonomamente, come ad esempio Canon) e la complessiva debolezza del marchio nel settore digitale, si arriva appunto alla situazione degli anni duemila, con due cambi di proprietà.
Se poi sia colpa di scelte strategiche (analogico o digitale) o di un gruppo di manager incompetenti e disonesti (come nel caso Olympus), o della base degli azionisti che non intendono rinunciare ai guadagni di oggi per investire nel futuro ( come sembra sia stato il caso Kodak), rimane il fatto che uno dei marchi storici della fotografia (ricordiamoci che Asahi è stata la prima reflex con ritorno istantaneo dello specchio e ha sempre offerto prodotti con un preciso rapporto qualità-prezzo) è molto, ma molto vicino a diventare un semplice nome senza niente dietro
Pierpaolo

