La lunga strada… per il grigio medio
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La lunga strada… per il grigio medio
Diverse volte ho letto sul forum che in camera oscura occorre studiare. E allora studiamo.
E quindi occorre anche fare i test suggeriti. Bene: Ansel Adams raccomanda di iniziare dalla scala esposimetrica. Individuare il grigio medio-zona V e poi tutte le altre zone. Poi fare gli sviluppi N+1 e N-1. Non sembra facile!
Lo scopo è quello di capire come funziona l’accoppiata pellicola rivelatore e tutto il restante processo di stampa.
Prima di iniziare ho dei problemi:
- Non ho il cartoncino grigio al 18% per il confronto con le stampe finali. Come posso ovviare?
- Quale pellicola? Pensavo di prendere le foma 100 (da utilizzare in accoppiata con il rodinal). Notoriamente la sensibilità effettiva è all’incirca la metà… non sarebbe più sensato utilizzare una pellicola con sensibilità effettiva 100 (foma 200)? Quale consigliate fra le due? (la scelta è importante in quanto quella poi sarà la mia pellicola base per un bel pò)
- Utilizzando una pellicola 35mm penso di esporre le dieci pose e poi aprire direttamente la macchina (al buio) senza ritirare la pellicola, in maniera tale da poter fare due set di pose per rullino. Per lo sviluppo dovrò utilizzare la stessa quantità di acqua e rivelatore che utilizzo per il rullino intero? E poi per l’altro set dovrò utilizzare sviluppo fresco?
- Per la prima prova utilizzo il tempo normale indicato per gli iso effettivi? O parto direttamente da un tempo più breve? Per sparare un numero… l’80%?
Forse sono troppe domande assieme. Suggerimenti?
E quindi occorre anche fare i test suggeriti. Bene: Ansel Adams raccomanda di iniziare dalla scala esposimetrica. Individuare il grigio medio-zona V e poi tutte le altre zone. Poi fare gli sviluppi N+1 e N-1. Non sembra facile!
Lo scopo è quello di capire come funziona l’accoppiata pellicola rivelatore e tutto il restante processo di stampa.
Prima di iniziare ho dei problemi:
- Non ho il cartoncino grigio al 18% per il confronto con le stampe finali. Come posso ovviare?
- Quale pellicola? Pensavo di prendere le foma 100 (da utilizzare in accoppiata con il rodinal). Notoriamente la sensibilità effettiva è all’incirca la metà… non sarebbe più sensato utilizzare una pellicola con sensibilità effettiva 100 (foma 200)? Quale consigliate fra le due? (la scelta è importante in quanto quella poi sarà la mia pellicola base per un bel pò)
- Utilizzando una pellicola 35mm penso di esporre le dieci pose e poi aprire direttamente la macchina (al buio) senza ritirare la pellicola, in maniera tale da poter fare due set di pose per rullino. Per lo sviluppo dovrò utilizzare la stessa quantità di acqua e rivelatore che utilizzo per il rullino intero? E poi per l’altro set dovrò utilizzare sviluppo fresco?
- Per la prima prova utilizzo il tempo normale indicato per gli iso effettivi? O parto direttamente da un tempo più breve? Per sparare un numero… l’80%?
Forse sono troppe domande assieme. Suggerimenti?
Salvatore
l'equivalente di quanto vidi e sentii. Alfred Stieglitz
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Re: La lunga strada… per il grigio medio
Uno ce l'ho... non ti crucciar del grigio medio!
Pensa solo agli estremi di gamma, cioè a determinare la sensibilità effettiva ed il contrasto. Il grigio medio non sarà mai "proprio quello", dipenderà dalla somma delle curve caratteristiche di carta e pellicola, dall'ingranditore, etc... sará un grigio che sta nel mezzo della scala tonale, nulla di più.
Una delle poche cose che Adams ha fatto bene
è la descrizione VERBALE delle zone, che è giustamente verbale proprio perché (estremi esclusi che li decide il fotografo con esposizione e sviluppo) nel mezzo i toni hanno delle caratteristiche visive verbalmente descrivibili, ma non una densità precisa, cioè un certo grigio (se non fosse così tutte le pellicole, le carte, etc sarebbero uguali)!
Per fare i test e per valutarli c'è un post sul blog... è una delle prime cose che scrissi (che tenerezza
).
Qui: http://blog.analogica.it/analogica-it/2 ... nsitomero/
Come base di partenza su una cento iso io userei il 50% della sensibilità dichiarata unito ad una riduzione di 1/3 (33%) del tempo di sviluppo. Per fare i test non occorre tagliare i rulli a pezzettini, meglio usarlo intero provando 11-12 zone e variando contemporaneamente la sensibilità. È descritto tutto bene (credo, casomai chiedi) nel post sul blog.

Pensa solo agli estremi di gamma, cioè a determinare la sensibilità effettiva ed il contrasto. Il grigio medio non sarà mai "proprio quello", dipenderà dalla somma delle curve caratteristiche di carta e pellicola, dall'ingranditore, etc... sará un grigio che sta nel mezzo della scala tonale, nulla di più.
Una delle poche cose che Adams ha fatto bene

Per fare i test e per valutarli c'è un post sul blog... è una delle prime cose che scrissi (che tenerezza

Qui: http://blog.analogica.it/analogica-it/2 ... nsitomero/
Come base di partenza su una cento iso io userei il 50% della sensibilità dichiarata unito ad una riduzione di 1/3 (33%) del tempo di sviluppo. Per fare i test non occorre tagliare i rulli a pezzettini, meglio usarlo intero provando 11-12 zone e variando contemporaneamente la sensibilità. È descritto tutto bene (credo, casomai chiedi) nel post sul blog.
Re: La lunga strada… per il grigio medio
ho letto.
devo rileggerlo ancora...
devo rileggerlo ancora...
Salvatore
l'equivalente di quanto vidi e sentii. Alfred Stieglitz
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Re: La lunga strada… per il grigio medio
Io di solito quello che scrive lui lo rileggo dieci volte e alla fine sono ancora più confuso. Poi prendo un aspirina e accendo la tv e passa tuttoslv ha scritto:ho letto.
devo rileggerlo ancora...

A volte mi sento un alunno delle elementari a cui per sbaglio,invece della maestra di scienze, hanno mandato il docente in astrofisica dei sistemi stellari oltre la nebulosa di Orione...

Andrea
Re: La lunga strada… per il grigio medio
altro che elementari... non è tutto chiaro.
ricerca sensibilità effettiva ed analisi contrasto facendo riferimento alla descrizione delle zone.
alla fine dei test si avrà la scala esposimetrica per la sensibilità effettiva, la scala con estensione di 1 valore e la scala con contrazione di (quasi) 1.
ho capito bene?
per il test uso carta politenata lucida 10x15?
p.s.: quando ho finito di scrivere il post pensavo di avere tutto chiaro in testa. poi ho riletto... domani ci riprovo.
ricerca sensibilità effettiva ed analisi contrasto facendo riferimento alla descrizione delle zone.
alla fine dei test si avrà la scala esposimetrica per la sensibilità effettiva, la scala con estensione di 1 valore e la scala con contrazione di (quasi) 1.
ho capito bene?
per il test uso carta politenata lucida 10x15?
p.s.: quando ho finito di scrivere il post pensavo di avere tutto chiaro in testa. poi ho riletto... domani ci riprovo.
Salvatore
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Re: La lunga strada… per il grigio medio

Riguardo la carta da usare invece dovresti usare la carta su cui pensi che farai le stampe buone, non ha senso tarare il sistema su una roba con cui farai i provini a contatto... ;)
Re: La lunga strada… per il grigio medio
dopo un mese...
ho provato a fare i test suggeriti... pronto per partire... mi sono accorto che la mia macchina ha solo variazioni di uno stop. visto che il test è molto preciso, prevede variazioni di 1/3 di stop... pazienza.
comunque ho provato a fare il test per la S.E. presunta (metà degli iso nominali), ho fatto la scala.
ho avuto notevoli difficoltà a trovare il nero sulla carta. messo il negativo non esposto nell'ingranditore ho provato diverse (tante) volte... ma non ho avuto un risultato soddisfacente. alla fine il nero è uscito fuori da una esposizione di 10 secondi, con diaframma 2.8 e uno sviluppo di 4 minuti. non è troppo esagerato?
con queste impostazioni ho stampato tutta la scala. facendo un controllo veloce (ma la carta stamattina era ancora un pò bagnata). le tonalità di grigio +- corrispondono (ad occhio) con i grigi riportati sul libro di Adams (per quello che vale come confronto ovviamente). per i toni più scuri ho qualche dubbio (aspetto che asciughino).
mi sono reso conto che le stampe non sono di un grigio compatto, nel senso che ci sono macchie (o qualcosa di simile). presumo che il problema sia il rivelatore carta (vecchiotto). pensate ci possano essere altri problemi?
stasera scansiono un paio di stampe e le posto.
ho provato a fare i test suggeriti... pronto per partire... mi sono accorto che la mia macchina ha solo variazioni di uno stop. visto che il test è molto preciso, prevede variazioni di 1/3 di stop... pazienza.
comunque ho provato a fare il test per la S.E. presunta (metà degli iso nominali), ho fatto la scala.
ho avuto notevoli difficoltà a trovare il nero sulla carta. messo il negativo non esposto nell'ingranditore ho provato diverse (tante) volte... ma non ho avuto un risultato soddisfacente. alla fine il nero è uscito fuori da una esposizione di 10 secondi, con diaframma 2.8 e uno sviluppo di 4 minuti. non è troppo esagerato?
con queste impostazioni ho stampato tutta la scala. facendo un controllo veloce (ma la carta stamattina era ancora un pò bagnata). le tonalità di grigio +- corrispondono (ad occhio) con i grigi riportati sul libro di Adams (per quello che vale come confronto ovviamente). per i toni più scuri ho qualche dubbio (aspetto che asciughino).
mi sono reso conto che le stampe non sono di un grigio compatto, nel senso che ci sono macchie (o qualcosa di simile). presumo che il problema sia il rivelatore carta (vecchiotto). pensate ci possano essere altri problemi?
stasera scansiono un paio di stampe e le posto.
Salvatore
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Re: La lunga strada… per il grigio medio
Ciao!
In effetti è un po' difficile regolarsi sul nero "assoluto" ovvero senza una immagine a confronto, ma con l'esperienza poi s'impara.
Anche se la macchina permette solo gli stop interi il diaframma è comunque continuo, cioè possono essere impostati diaframmi intermedi anche se non c'è il click. Con una macchina così conviene lavorare quanto più possibile sui tempi e sugli iso (che dovrebbero avere il terzo di stop) eventualmente impostando un valore intermedio dei diaframma.
4 minuti di sviluppo per la carta non sono né tanti, né pochi in assoluto... potrebbero essere o tanti o pochi o anche "giusti" dipende dalla carta e dal rivelatore.
Le macchie potrebbero essere dovute a cattiva agitazione della stampa nel rivelatore (ma con 4 minuti di solito si pareggia da sé), o alla mancanza o inefficacia del bagno di arresto. Meno probabile che sia colpa del rivelatore vecchiotto che, se lo è, più che sviluppare in maniera non uniforme sviluppa poco.
In effetti è un po' difficile regolarsi sul nero "assoluto" ovvero senza una immagine a confronto, ma con l'esperienza poi s'impara.
Anche se la macchina permette solo gli stop interi il diaframma è comunque continuo, cioè possono essere impostati diaframmi intermedi anche se non c'è il click. Con una macchina così conviene lavorare quanto più possibile sui tempi e sugli iso (che dovrebbero avere il terzo di stop) eventualmente impostando un valore intermedio dei diaframma.
4 minuti di sviluppo per la carta non sono né tanti, né pochi in assoluto... potrebbero essere o tanti o pochi o anche "giusti" dipende dalla carta e dal rivelatore.
Le macchie potrebbero essere dovute a cattiva agitazione della stampa nel rivelatore (ma con 4 minuti di solito si pareggia da sé), o alla mancanza o inefficacia del bagno di arresto. Meno probabile che sia colpa del rivelatore vecchiotto che, se lo è, più che sviluppare in maniera non uniforme sviluppa poco.
Re: La lunga strada… per il grigio medio
effettivamente c'era il bagno di arresto che non mi convinceva... ma mi son detto che era un test. avevo finito il chimico ed ho usato del fissaggio usato (mi son detto che a qualcosa doveva pur fare...). lo butto via subito! la carta è la foma variant opaca e il tempo di comparsa è intorno ai 40 secondi (quindi +- 4 minuti per avere un buon nero). comunque ho già fatto un altro rullino di test, nel fine settimana lo sviluppo.
ho scannerizzato i risultati di ieri:
dall'alto zona I fino a zona V

e dalla zona VI alla X (XI e XII sono completamente bianche)

oltre al bagno di arresto sembra che ci sia qualche residuo del lavaggio (avevo finito l'acqua distillata!!!).
ho scannerizzato i risultati di ieri:
dall'alto zona I fino a zona V
e dalla zona VI alla X (XI e XII sono completamente bianche)
oltre al bagno di arresto sembra che ci sia qualche residuo del lavaggio (avevo finito l'acqua distillata!!!).
Salvatore
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Re: La lunga strada… per il grigio medio



Le macchie sono quel fissagino diluito che hai usato invece dello stop. Per maculare le stampe non c'è niente di meglio. Il rivelatore era andato, con quella carta 40 secondi sono troppi.
Le scansioni... va be'

Non servirebbero comunque a molto, ma in queste condizioni...
Pure le macchie sul negativo... L'acqua demineralizzata non serve (quasi mai) basterebbe usare un buon imbibente e sopratutto dosarlo bene, né poco (lascia le gocce), né troppo (lascia le strisce).


