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Raccontaci come hai creato, allestito ed eventualmente ampliato la tua camera oscura. Immagini, trucchi, idee e consigli per la creazione di una camera oscura fai da te.
Anch'io,negli ultimi giorni,ho avuto una gran delusione dallo sviluppo di un rullino scattato con il nuovo obiettivo...(vedi mio post). Ieri notte,non sarei andato a dormire se prima non sviluppavo il secondo rullino con altro rivelatore...Ho cambiato e finalmente ho avuto soddisfazione con rinnovata voglia di scattare e sviluppare in bn. Bisogna avere tanta passione per il bn analogico. Non scoraggiarti!
Ora non vedo l'ora di tornare in C.O. a stampare i nuovi negativi.
Certo,sarà imbarazzante spiegare a mia figlia (14anni) che le foto che le ho scattato con il tanto decantato Planar 85/1.4 fanno cagare perché l'accoppiata pellicola-Rivelatore non si è rivelata giusta,mentre quelle che le ho scattato con la sua 600D e il plasticone 50/1,8 sono perfette.....
Chi guarda una mia fotografia sta guardando i miei pensieri.(Mimmo Iodice)
Un negativo e' per sempre. (Kodak?! :-))
Maucas69 ha scritto:Anch'io,negli ultimi giorni,ho avuto una gran delusione dallo sviluppo di un rullino scattato con il nuovo obiettivo...(vedi mio post). Ieri notte,non sarei andato a dormire se prima non sviluppavo il secondo rullino con altro rivelatore...Ho cambiato e finalmente ho avuto soddisfazione con rinnovata voglia di scattare e sviluppare in bn. Bisogna avere tanta passione per il bn analogico. Non scoraggiarti!
Ora non vedo l'ora di tornare in C.O. a stampare i nuovi negativi.
Certo,sarà imbarazzante spiegare a mia figlia (14anni) che le foto che le ho scattato con il tanto decantato Planar 85/1.4 fanno cagare perché l'accoppiata pellicola-Rivelatore non si è rivelata giusta,mentre quelle che le ho scattato con la sua 600D e il plasticone 50/1,8 sono perfette.....
se senti che la stampa non fà per te la trovo una decisione che mi rattrista ma la comprendo,per il discorso negativo-scanner lo trovo ad oggi francamente senza senso,a mio parere ti troveresti a metà tra il mondo analogico e quello digitale, con gli svantaggi sommati di entrambi.
ad oggi penso che non siano sensate situazioni di grigio intermedio o bianco o nero(scusate la metafora), se digitale deve essere digitale sia senza rimpianti per te, per noi un compagno in meno ma una persona più felice.
p.s. io sono una pippa, ma mi diverto e finche la situazione sarà tale continuero,se per te il divertimento è finito cambia aria per un pò, che poi ritorni ... un abbracio
DanieleLucarelli ha scritto:
c) provino a scalare con 2 o al max 3 strisce larghe centrate sul tempo di esposizione individuato al punto b (precisione 1/10 di stop circa);
Domanda da scemo neofita.
Come trovi questa precisione di 1/10 di stop?
Cioé io ancora utilizzo il metodo aritmetico...devo prendermi un Rh design o posso farlo normalemente? come?
victorserri ha scritto:Come trovi questa precisione di 1/10 di stop?
Dividendo per 10?
Alla fine che sia 1/10 o 1/11 o 1/9 non cambia nulla. Puoi benissimo fare 18/20/22 secondi, per esempio.
È importante invece, per determinare accuratamente l'esposizione osservare una larga porzione di immagine con differenze di esposizione sottili, anche più del decimo (circa) a volte.
Non ci vedo nulla di male e non capisco cosa intende emimanc quando dice "gli svantaggi sommati di entrambi".
Se uno non ha tempo o possibilità per stampare in camera oscura meglio passare alla stampa digitale professionale prendendo uno scanner a tamburo o Imacon.
Di sicuro i risultati saranno diversi dalla stampa tradizionale ma almeno avrà delle stampe finite che lo soddisfino invece di rincorrere il sogno della camera oscura per forza.
A me una bella workstation, un paio di monitor come si deve, uno scanner a tamburo, una stampante seria in stanzetta asettica e climatizzata e qualche strumento di calibrazione non dispiacerebbero affatto! Sul colore si possono fare cose che mi interessano.
Mi mancano giusto qualche decina di migliaia di euro e i 10 anni di tempo libero, che ci vogliono ad un professionista già ben preparato, per imparare ad usarli.
Credo che il problema di Giorgio70 non sia scegliere la tecnologia più adatta; credo sia mancanza di metodo e pazienza.
Anche in digitale, quando si passa dal monitor alla stampa, vengono fuori le rogne...
victorserri ha scritto:Come trovi questa precisione di 1/10 di stop?
Dividendo per 10?
Alla fine che sia 1/10 o 1/11 o 1/9 non cambia nulla. Puoi benissimo fare 18/20/22 secondi, per esempio.
È importante invece, per determinare accuratamente l'esposizione osservare una larga porzione di immagine con differenze di esposizione sottili, anche più del decimo (circa) a volte.
e come sempre ho detto la cazzata.
Cmq, digitale a parte, etc etc, secondo me la differenza lo fanno i costi, piu che la differenza, visto che non credo ci voglia solo metodo in camera oscura, ma anche qualcosa in piu'.
Io ne so poco di stampa digitale ma concordo con Silver: non credo sia una passeggiata di salute.
La teNNologia digitale ci illude sempre che sia tutto facile e immediato. Ma non è certo come stampare un documento di Word.
Poi è ovvio che "quando la fatica supera il gusto, molla tutto e datti al Lambrusco"; ma i momenti di sconforto sono anche fatti per imparare la lezione, superandoli.
A volte è sufficiente fare un bel punto zero e ripartire... magari leggendo qualche sacro testo come quello di Adams, giusto per sbollirsi un po'.
Poi, sì, credo che il metodo e l'organizzazione aiutino molto. Io sono smemoratissimo e perennemente insicuro, quindi ho l'abitudine a farmi moduli di registrazione e appunti; e questo aiuta, alla lunga, a trovare una certa ripetibilità.
«Oggi siamo più abili di ieri, domani saremo più abili di oggi. Per tutta la vita, giorno per giorno, siamo sempre migliori» (Hagakure) http://www.nicolafocci.com