Analogica.it

Io in Islanda ci sono stato diverse volte. E' una terra veramente incredibile. In fase continua di trasformazione con i suoi vulcani e ghiacciai. Guidando per diversi chilometri il paesaggio circostante cambia. Si passa da zone verdissime a deserti lavici, da cascate mozzafiato a lagune ghiacciate dove nascono gli iceberg....la macchina fotografica costantemente in mano.
Capisco però la tua preoccupazione circa l'uso del 21mm. Effettivamente i grandangolari hanno bisogno di una visione diversa rispetto agli obiettivi più standard (35 e 50..).
Però sanno regalare delle foto incredibili. Per questo io lo porterei comunque.
Che giro hai intenzione di fare?

Io non ci sono stato in Islanda (ancora ), ma in un viaggio del genere porterei tutti gli obiettivi, che tra l'altro non sono neanche tanto ingombranti

ciao ragazzi grazie dei vostri consigli
dovrei copire l'intero perimetro in 15 giorni.

non posso portarli tutti in quando già ho un corredino digitale che anche se minimale
ha i suoi ingombri e pesi, OMD EM-1 con 12-40/2.8 + 17/1.8 + Tripod Benro + Filtri Lee e accessori vari.
Portare anche tutti gli obiettivi analogici diventa troppo per me.

io lascerei a casa il 17/ 1.8 della digitale

scherzi a parte. Ovviamente dipende da quanto spazio hai, che tipo di bagaglio puoi o vuoi portare, ecc... ma se vuoi un parere generale, sono talmente piccoli, che nell'economia di un viaggio del genere sono un peso quasi ininfluente... però la risposta soggettiva dipende da te... da che foto vuoi fare e con quali focali ti trovi più a tuo agio

col doppio corredo il discorso cambia e sarebbe opportuno fare una scelta più a monte...
non sto uscendomene con la solita solfa del soloanalogicoosolodigitale, ma di decidere a cosa (soggetti/descrizione/documento/racconto/suggestione/visivo di chi/cosa) destinare cosa (analogico/digitale/b&n/colore).

queste parole "Tripod Benro + Filtri Lee e accessori vari" mi fanno ripensare a certi posticini sul web dove si fa a gara a produrre cartoline con le ombre recuperate e i toni-caldi-e-fveddi e le acque setose e l'USM ma naturalmente non sto dicendo che questo varrà per te... semmai ti auguro di andare, semplicemente, oltre.

di strumenti per farlo ne hai (pure troppi).
buon viaggio

In Islanda non ci sono stato, ma in generale noto che quando ho "molti" obiettivi al seguito mi perdo un pochino.
Io prenderei solo il 50 e il 24 così da non perdere troppo tempo a cambiare focali intermedie alla ricerca della inquadratura migliore.

Buon divertimento.

Ciao.

Perdonami vic.thor, prendo spunto dal tuo post per un predicozzo!

vic.thor ha scritto:... cambiare focali intermedie alla ricerca della inquadratura migliore.

Managgia... parlo complicato. Prima si cerca il punto da cui fotografare, poi la focale adatta ad inquadrare quel che si desidera.
Altrimenti vengono fuori quelle "foto fatte nel mirino" che stufano subito.

Silverprint ha scritto:... La prospettiva dipende infatti solo dal punto di osservazione.

Il cervello è sempre in grado di ricostruire il punto di osservazione, esso è quindi il primo e più importante atto del fotografo. È un atto significativo perché da esso dipende la relazione che intercorre tra i vari oggetti presenti nell'immagine e da esso si desume la relazione che il fotografo aveva con quello che ha fotografato. Dalle foto si capisce subito se sono fatte da uno che è abituato a zoomare invece che a camminare. Hai voglia a regolette per la buona composizione! Se non si è al posto giusto non ci sono terzi, sezioni auree, o quinte ben messe che tengano! Ma se si è al posto giusto, le regolette possono anche finire nel dimenticatoio.

si andrei con l'analogico solo in Bianco e Nero
il resto di digitale.

L'uso dei filtri nella paesaggistica è quasi dobbligo in determinate occasioni,
esempio cielo bruciato, forti contrapposizioni di alte luci, ecc..
in ogni caso non mi piace l'uso estremo... ma ponderato.

marisa ha scritto:L'uso dei filtri nella paesaggistica è quasi dobbligo in determinate occasioni,
esempio cielo bruciato, forti contrapposizioni di alte luci, ecc..

Be' in questo l'analogico da meno problemi. La latitudine di posa è più estesa che non in digitale ed è anche regolabile, specialmente col Bianco e Nero.

mmm... penso che sia una scelta molto personale, comunque noto una certa sovrapposizione di 24 e 35 con la digitale.
io viaggio con 2 lenti, massimo 3 e ho notato che non mi capita quasi mai di rimpiangere quelle che ho lasciato a casa. per risparmiare peso ho preso gli adattatori, solitamente mi porto dietro 24 e 50 sulla analogica e il 14-40 sulla digitale. spesso le foto meno banali le faccio con il 50 montato sopra la digitale.

molte delle foto che faccio con il 24 mi sembrano "cartoline" che metto via e non tiro più fuori, quindi un 21mm anche a me spaventa un pò ma chi può dirlo?
come dicono i grandangolari rendono bene quando si fanno stampe un pò generose ma a quel punto bisogna essere attenti a mettere a fuoco.