La mia prima avventura in analogico con una AE1 program
Moderatore: etrusco
Re: La mia prima avventura in analogico con una AE1 program
Eccone unaltro, secondo me le diapositive SI PROIETTANO
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
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Re: La mia prima avventura in analogico con una AE1 program
La prima, palesemente la prima
E perché mai? Mi pare di aver argomentato il mio punto di vista. Non c'ho fatto il trattato, questo è vero.
Parlavo di negativi, non metto bocca sulle dia.
Senza nulla togliere alla tecnologia della d810 che personalmente ho trovato davvero comoda quanto complessa e "lunga" secondo un'accezione chromemaxiana, non ci vuole molto a far vincere a mani basse la pellicola. Mi ha restituito i raw che - come dice Paolo - mi meritavo.
“quando ci penso vorrei tornare
dalla mia bella al casolare
Emilia mia Emilia in fiore
tu sei la stella tu sei l’amore”
dalla mia bella al casolare
Emilia mia Emilia in fiore
tu sei la stella tu sei l’amore”
Re: La mia prima avventura in analogico con una AE1 program
Canon 50 1.2, pellicola, Instagram? Ho capito bene? Ma un telefono cosa ha che non va?
C'è una miriade di App per simulare tutte le pellicole del mondo
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Re: La mia prima avventura in analogico con una AE1 program
Goditi la macchina fotografica, scatta e come ti hano detto se vuoi segnati le situazioni, ma non è semplice ricostruire a tavolino la realtà immortalata.
Non ti preoccupare delle dominanti, spesso sono proprio queste a dare una forte connotazione emotiva alla realtà riprodotta.
Studiati, se ti va, le pubblicità e vedrai come una forte compenente calda possa generare intimità, la classica è il rosso del fuoco,con una coppia o una famiglia davanti, o viceversa una foto scattata in una corsia di ospedale con una luce fredda, possa esasperare il senso di angoscia che un luogo del genere crea.
Non ti preoccupare delle dominanti, spesso sono proprio queste a dare una forte connotazione emotiva alla realtà riprodotta.
Studiati, se ti va, le pubblicità e vedrai come una forte compenente calda possa generare intimità, la classica è il rosso del fuoco,con una coppia o una famiglia davanti, o viceversa una foto scattata in una corsia di ospedale con una luce fredda, possa esasperare il senso di angoscia che un luogo del genere crea.
Re: La mia prima avventura in analogico con una AE1 program
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Re: La mia prima avventura in analogico con una AE1 program
Eh, vedi la mancanza di paragoni validi che danni combina....
Re: La mia prima avventura in analogico con una AE1 program
eh no, è proprio perché ho fatto un sacco di paragoni che alla fine sono arrivato ad una mia conclusione.
A causa di un padre fotografo anche di professione ho avuto la fortuna/sfortuna di essere sommerso di fotografie da che ho ricordi, dall'analogico sino al digitale. Ci sono cresciuto talmente dentro che mi sono appassionato a fare fotografia anch'io molto tardi tanto l'ho data per scontata! Escludendo il contatto diretto col banco ottico che invece veniva usato da altri suoi amici e colleghi, le ho viste e le vedo praticamente di tutte i colori. Dacché in pensione non si è poi minimamente sprecato nel decuplicare la sua attrezzatura, dandomi ulteriore modo di continuare a farmi le mie idee... a sue spese
Alla base non ho dei numeri da cellòlunghissimo : D di contro fiumi di stampe con le quali ho tirato le mie somme puramente soggettive; il colore non mi piace ma SE un giorno mi girerà di darci seriamente col colore, lo farò col MF perché soggettivamente noto un gap notevole tra 35mm e MF colore, come ho altrettanto apprezzato soggettivamente attrezzatura digitale produrre un gap anche su costose pellicole 35mm colore. Siamo come cane e gatto sulla fotografia, perennemente in contrasto, ma almeno su una cosa concordiamo: il colore a modo viene col MF (analogico).
Chiaramente ora sono stracuriosissimo di ascoltare @chromemax perché conoscendo ormai il suo modus operandi so che mi porterà tanta bella roba all'attenzione : D
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Re: La mia prima avventura in analogico con una AE1 program
A me un po’ dispiace che questo thread e il suo autore siano stati trattati con questa ruvida supponenza. La presentazione è stata poco brillante, per nulla umile e forse un po’ presuntuosa, ma non a livello di essere accusati di “trollare” o comunque di essere censurati perché si osa scattare a pellicola per i social. Che, è un reato? Non sapevo.
Magari con la pratica e l’approfondimento si accorgeva anche lui delle differenze radicali tra digitale e analogico, tra stampa e social, ecc ecc, ma così credo che non si incoraggi un percorso personale, al contrario si rimarca un giudizio di valore che induce ad allontanarsi.
Magari con la pratica e l’approfondimento si accorgeva anche lui delle differenze radicali tra digitale e analogico, tra stampa e social, ecc ecc, ma così credo che non si incoraggi un percorso personale, al contrario si rimarca un giudizio di valore che induce ad allontanarsi.
M. N.
Re: La mia prima avventura in analogico con una AE1 program
Il problema dei raw piatti e talvolta brutti nasce dal fatto che di sensori ce ne sono di diversi tipi, ho avuto una d3x che era un dinosauro, grossa, pesante ed ingonbrante, ma tra tutte le digitali che ho provato, e posso dire che in questi tre anni di università di averne provate parecchie, è la macchina che mi ha sfornato i migliori file raw in assoluto..ila. ha scritto: ↑17/03/2021, 16:39La prima, palesemente la prima
E perché mai? Mi pare di aver argomentato il mio punto di vista. Non c'ho fatto il trattato, questo è vero.
Parlavo di negativi, non metto bocca sulle dia.
Senza nulla togliere alla tecnologia della d810 che personalmente ho trovato davvero comoda quanto complessa e "lunga" secondo un'accezione chromemaxiana, non ci vuole molto a far vincere a mani basse la pellicola. Mi ha restituito i raw che - come dice Paolo - mi meritavo.
Per il discorso sul colore dipende dai punti di vista e secondo me dipende molto con che ottiche lavori, ho usato delle sinar 4x5, hasselblad, pentax 6x4,5 e giornalmente la mia nikon (a pellicola ). In tutti i casi non ho avuto nessun problema, ho investito in pellicole professionali e in tutti i formati i risultati sono stati perfetti. E' ovvio che il medio formato, e ancor di più il grande formato abbiano una qualità altissima, ma non è da meno il 35, che se trattato a modo da A a Z è comunque un bel modo di lavorare, e per il mio metodo di lavoro, il migliore.
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