La "morte" del bianco e nero è il bianco e nero?

Discussioni sull'etica e sulla filosofia applicata alla fotografia

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emag
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La "morte" del bianco e nero è il bianco e nero?

Messaggio da emag »

Ciao ragazzi! Per me scattare, sviluppare e stampare il bianco e nero è così bello! Mi permette di realizzare le mie fantasie, rappresentare le mie idee, documentare le mie giornate.. Tutto questo posso farlo in autonomia, divertendomi molto e spendendo il giusto. È per questo motivo concreto che uso il bianco nero, aldilà di scelte linguistiche ed estetiche che per altre persone possono invece essere più importanti. Una cosa però mi crea qualche disappunto, ed è su questo che vorrei sentire voi. Sarà forse per via del suo ingombrante passato che molto spesso ho la sensazione di creare cose.. "vecchie". La fotografia bianco e nero raffigurante per esempio una ragazza, per quanto in abiti e acconciature chiaramente moderni, ricorda il passato. La fotografia in bianco e nero raffigurante per esempio un luogo, per quanto esso moderno, ricorda il passato. La fotografia stessa in bianco e nero, insomma, ricorda sempre il passato! Vorrei tanto che le mie foto perdessero questa sudicia veste di vecchiume, per diventare fresche, giovani e moderne, ma non so come fare. Inoltre questa percezione non è solo mia, ma anche dell'osservatore: il commento più odioso è "belle foto, molto vintage!". l'eventuale messaggio non arriva diretto, ma gli tocca essere filtrato da questo insopportabile preconcetto. Temo che in futuro questo sarà sempre peggio: nel mondo digitale (ehm, il mondo attuale) il bianco e nero non è altro che una desaturazione del colore, eseguita a posteriori proprio per dare una veste "oltre ogni tempo" alla propria immagine. Non vedo grandi prospettive che possano ridare al bianco e nero un vero senso di esistere se non, appunto, una elucubrazione dei bei tempi andati.



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valgian
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Re: La "morte" del bianco e nero è il bianco e nero?

Messaggio da valgian »

Ciao,
Il problema a parer mio potrebbe non essere il b&w tout court, ma nel modo in cui viene usato.
Michael Kenna, Alan Ross, Tim Rudman, Francesco Bosso, Andra Calabresi, George Tatge, Antonio Biagiotti e molti altri, usano il b&W analogico come mezzo espressivo senza, a parer mio, essere o sembrare vintage.
Valentino Giannini, alias valgian
Luci e ombre d'argento
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-MarcoN-
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Re: La "morte" del bianco e nero è il bianco e nero?

Messaggio da -MarcoN- »

Un po’ credo dipenda anche dagli obiettivi e dal formato del negativo. I miei Zuiko OM sono obiettivi “vintage” (e pure economici...) e hanno tutti i limiti che al tempo della loro progettazione potevano avere delle lenti economiche, e che secondo me con il formato piccolo sono anche più evidenti. Con il 6x6, pur con obiettivi “vintage”, ma con caratteristiche ben più sofisticate come i miei Zeiss Hasselblad, associati magari a pellicole dalle caratteristiche un po’ moderne, l’effetto “vecchiume” scompare. Quindi secondo me il b/n non è intrappolato nei limiti del “vecchio”, tutt’altro...
M. N.

user20190605

Re: La "morte" del bianco e nero è il bianco e nero?

Messaggio da user20190605 »

emag ha scritto:Vorrei tanto che le mie foto perdessero questa sudicia veste di vecchiume, per diventare fresche, giovani e moderne, ma non so come fare. ...il bianco e nero non è altro che una desaturazione del colore, eseguita a posteriori proprio per dare una veste "oltre ogni tempo" alla propria immagine. Non vedo grandi prospettive che possano ridare al bianco e nero un vero senso di esistere se non, appunto, una elucubrazione dei bei tempi andati.
A mio avviso, non tutti i temi sono idonei per b/n o per colori.

Detto meglio: i temi per il b/n dovrebbero essere più eterni, il riflesso culturale del comune ethos - e perciò più semplici, più grafici al livello di simbolismo, riprodotti e ri-disegnati nella c/o con dei metodi che esaltano queste caratteristiche invariabili del tempo.

Nel libro di cui recentemente abbiamo discusso - Geoff Dyer - "L'infinito istante - saggio sulla fotografia", l'autore cita numerosissimi casi dei fotografi che si tenevano lontani dal fotografare a colori e di quelli che, una volta scoperto il colore, si accorgevano che i soggetti per le foto a colori, dovevano essere ben diversi. Aggiungerei: piuttosto che "diversi" possono essere meno metaforici e simile.

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NikMik
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Re: La "morte" del bianco e nero è il bianco e nero?

Messaggio da NikMik »

Il fatto di identificare "tout court" il bianco e nero con qualcosa di "vintage" a volte è soltanto questione di ignoranza da parte dell'osservatore, e a volte invece questione di stile "vecchio" del fotografo. Ma non dipende a mio parere dal mezzo in sé.
Il BN fotografico è tutt'altro che morto o ridotto a un'estetica vintage, ed è utilizzato sia in analogico sia in digitale (indipendentemente dal fatto che a noi di questo forum piacciano o meno i suoi risultati), e anche nel cinema al più alto livello. Basti pensare che il film vincitore dell'ultimo Leone d'oro a Venezia, intitolato "Roma" (di Cuarón) - che per inciso è a mio parere un film di rara poesia e bellezza - è in bianco e nero, prodotto da Netflix, girato in digitale con una cinepresa Alexa con sensore da 65mm; ci sarà di sicuro qualcuno che vedendolo dirà "molto vintage", ma non sa quel che dice.
Forse un modo di fotografare in BN nei modi consueti del reportage (o "street") o un certo approccio nel fare ritratti potrà sembrare "vintage", ma è appunto lo stile ad essere "vecchio" (il mio lo è, per esempio), non il mezzo in sé. Nessuno, guardando una statua di marmo di un artista contemporaneo dirà "vintage" (nonostante il marmo sia usato da migliaia di anni come materiale artistico), se non è lo stile a suggerirglielo.
Sta agli artisti (e lo fanno) innovare e trovare altri modi per fare BN. A un amatore come me basta anche fare l'epigono nostalgico, se mi diverte, io non devo mica esporre al MOMA... ;-)

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massimof
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Re: La "morte" del bianco e nero è il bianco e nero?

Messaggio da massimof »

Probabilmente non è il bianco e nero a apparire vintage e non sarà il solo; lo è la fotografia stampata!
Le persone individuano una sorta di "ritorno al passato" quando si trovano davanti ad una foto stampata, dopo che per molti anni le hanno viste solo sugli schermi dei pc e, negli ultimi dieci, anche su smartphone e tablet!

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ammazzafotoni
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Re: La "morte" del bianco e nero è il bianco e nero?

Messaggio da ammazzafotoni »

Mah, posso comprendere la "preoccupazione" ma personalmente non ci sbatterei la testa.

Primo: lagggente è ignorante in vari campi, anche molto pii seri e non possiamo disperarci quotidianamente per ciò; la comprensione "attiva" dell'immagine è uno di questi.

Secondo: l'immagine, nei suoi aspetti più svariati, è ormai, o meglio, da sempre, veicolata secondo format prestabiliti in funzione di vari aspetti del "mercato" del momento: dalle pubblicità ai cartelloni alle serie TV, passando per i "meme", sono stati creati dei redditizi archetipi ormai facenti parte della visione (passiva) dei più, gente "normale" la quale, nella stragrande maggioranza dei casi, abdica ad una propria libertà "impressiva" e rinuncia allo sforzo di cercare una "propria visione".

Il semplice e potente rigore di un'immagine (ovviamente dipende dall'immagine...) in scala di grigi, una gamma nel nostro caso potenzialmente "infinita" per altro, non viene quasi mai percepita e interrogata alla luce del proprio sentire ma inscatolata in un format che, ignoranza nell'ignoranza, la dà per "vintage", visto che, contrariamente, assistiamo al dispiegarsi di una moderna "New wave" di riscoperta del "bianco e nero" (bellissimo il citato "Roma", ultimo di molti esempi).
Sarai più giovane di me, ma io, ad esempio, piuttosto che il perfetto bianconero, percepisco decisamente come più "antica" un'immagine seppiata e persino una a colori, se dai tipici toni amatoriali un po' sballati di qualche decennio fa; alla luce del fatto che riconosco ciò come un bias culturale ma riesco a separarlo dalla mia vera visione, visto che qualche viraggio seppia e qualche stampa a colori l'ho fatti.

"Svecchiare", tecnicamente, poi cosa dovrebbe significare?
Se non fotografare in digitale, producendo per altro immagini spesso assai anonime, restando nella fotografia forse sottoesporre e sovrasviluppare per riportare immagini dalla gamma tonale mozzata che fanno tanto "moderno bianco e nero"...?
Come già detto, poi, è la stampa in sé, soprattutto se su una carta non dozzinale, che appare antica, come concetto.

Purtroppo, o per fortuna, talvolta ci sentiamo umilmente "in torto" su alcune cose che conosciamo discretamente quando, in realtà, decisamente meno umilmente ma illuso dalla forza del branco, è il "resto del mondo", ignorante dell'argomento, a ciarlare troppo e pretendere, ancora una volta, la pappa col cucchiaino dritta nel cervello.

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herma
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Re: La

Messaggio da herma »

ammazzafotoni ha scritto: Sarai più giovane di me, ma io, ad esempio, piuttosto che il perfetto bianconero, percepisco decisamente come più "antica" un'immagine seppiata e persino una a colori, se dai tipici toni amatoriali un po' sballati di qualche decennio fa ...

... è la stampa in sé, soprattutto se su una carta non dozzinale, che appare antica ...
nulla da aggiungere, sottoscrivo

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guerié
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Re: La "morte" del bianco e nero è il bianco e nero?

Messaggio da guerié »

emag ha scritto:Ciao ragazzi! Per me scattare, sviluppare giornate.. Tutto questo posso farlo in autonomia, divertendomi molto e spendendo il giusto. È per questo motivo concreto...
... Temo che in futuro questo sarà sempre peggio: nel mondo digitale (ehm, il mondo attuale) il bianco e nero non è altro che una desaturazione del colore, eseguita a posteriori proprio per dare una veste "oltre ogni tempo" alla propria immagine. Non vedo grandi prospettive che possano ridare al bianco e nero un vero senso di esistere se non, appunto, una elucubrazione dei bei tempi andati.
Il futuro è tanta roba conoscerlo. A un corso di marketing che seguo mi dicevano che oggi la gente è talmente infognata sui social network e sugli smartphone che non riesce a percepire più una realtà alternativa. Insomma ciò che non viene fuori dallo schermo del nostro cellulare è bollato come vecchio ma anche come fallace. Questo molto di più dai millenials e dai post millenials. Personalmente a 45anni mi ritrovo a spaesato le cose che per me hanno un valore per altri non hanno più valore e non parlo di confronto generazionale... è trasversale la cosa. Ma è vero sono considerato un amante del vintage. Certo non sono il solo, ma la cosa che è veramente cambiato nelle ultime generazioni è il grado di attenzione. Quelli nati dopo il 2000 non sono quasi più capaci di vedersi un film, troppo lento come genere, si sono abituati ad una maggiore velocità di stimolazione visiva e non riescono per più di 5' a seguire un solo stimolo continuo di un video. Figuriamoci guardare una foto stampata. Non la guardano nemmeno di striscio, la considerano una specie di oggetto decorativo. Naturalmente ci sono le eccezioni... o almeno spero.



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marco guerriero

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SweetCake84
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Re: La

Messaggio da SweetCake84 »

guerié ha scritto:
emag ha scritto:Ciao ragazzi! Per me scattare, sviluppare giornate.. Tutto questo posso farlo in autonomia, divertendomi molto e spendendo il giusto. È per questo motivo concreto...
... Temo che in futuro questo sarà sempre peggio: nel mondo digitale (ehm, il mondo attuale) il bianco e nero non è altro che una desaturazione del colore, eseguita a posteriori proprio per dare una veste "oltre ogni tempo" alla propria immagine. Non vedo grandi prospettive che possano ridare al bianco e nero un vero senso di esistere se non, appunto, una elucubrazione dei bei tempi andati.
Il futuro è tanta roba conoscerlo. A un corso di marketing che seguo mi dicevano che oggi la gente è talmente infognata sui social network e sugli smartphone che non riesce a percepire più una realtà alternativa. Insomma ciò che non viene fuori dallo schermo del nostro cellulare è bollato come vecchio ma anche come fallace. Questo molto di più dai millenials e dai post millenials. Personalmente a 45anni mi ritrovo a spaesato le cose che per me hanno un valore per altri non hanno più valore e non parlo di confronto generazionale... è trasversale la cosa. Ma è vero sono considerato un amante del vintage. Certo non sono il solo, ma la cosa che è veramente cambiato nelle ultime generazioni è il grado di attenzione. Quelli nati dopo il 2000 non sono quasi più capaci di vedersi un film, troppo lento come genere, si sono abituati ad una maggiore velocità di stimolazione visiva e non riescono per più di 5' a seguire un solo stimolo continuo di un video. Figuriamoci guardare una foto stampata. Non la guardano nemmeno di striscio, la considerano una specie di oggetto decorativo. Naturalmente ci sono le eccezioni... o almeno spero.



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Tranquillo che non siamo tutti così.
Io i film me li gusto tutti da Ėjzenštejn ai fratelli Coen senza eccezzioni, il cinema commerciale di oggi propone tutti film uguali in sala Hollywoodiana con quel color grading Teal&Orange che trovo odioso. Tutt'altro equilibrio avevano invece altri film e da qui ritorno al discorso principale: prendi un film di Orson Welles e vedi che 60/70 anni fa lui introduceva dei movimenti di camera così ganzi e narrativi che il cinema di oggi si sogna!

Un esempio di quanto il bianco e nero sia eterno a mio parere è La Haine di Kassovitz (senza nulla togliere a Roma, l'esempio calza perché l'Odio è ambientato 20 anni dopo), nessun vecchiume, anzi la scelta del B/N calza perfettamente con il resto del film.
Sempre il bianco e nero permette di ottenere dei risultati estremi, molto rappresentativi, a prescindere dall'età e per questo possiamo vedere degli esempi dai classici dell'espressionismo tedesco a film moderni come Pi di Aronofsky.

Il vero problema è che oggi si devono consumare le foto, caricarle di ogni filtro possibile a caso (e da lì inizia il confronto pellicola=vintage) e pubblicarle su qualche profilo, e che venendo rappresentate su troppi schermi diversi tra loro non potranno manco avere una rappresentazione oggettiva che invece una stampa ha.
Il cinema digitale di oggi filma con le Arri e le Red, ma poi quando è l'ora di fare il color grading emula la VisionT (a mio parere anche con ottimi risultati) e questo perché? Perché la pellicola ha una resa pazzesca, che a differenza dell'immagine standard che si ha oggi nel digitale, che è quella dei render della computer grafica :ymsick: , risulta vintage.

Parlando con chi usa il digitale tutte le ottiche manuali diventano vintage... :-? Mi è stato detto così dei obiettivi Contax (mica delle Petzval [-( ), io ho fatto semplicemente notare che il Planar ZF che fanno oggi per le digitali ha lo schema del mio 50 1.4 ed è manuale e che il modello di Contax che ho io (Aria) è uscito di produzione nel 2005.

Scusate lo sfogo e l'off topic, ma ritengo che oggi non venga catalogato come vintage soltanto il bianco e nero, ma tutta una serie di cose e tecniche che non fanno parte di questo consumo sfrenato che regola la società oggi.

(d'altronde siamo in Etica e Filosofia :D)

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