La pre-velatura

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

Moderatori: chromemax, Silverprint

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Silverprint
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Re: La pre-velatura

Messaggio da Silverprint »

Ottima spiegazione davvero, molto più chiara di quella fatte usando le "unità di luce"... che ogni volta ci passo mezz'ora a spiegare che roba siano. Te la copio. :D


Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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PiercarloT
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Re: La pre-velatura

Messaggio da PiercarloT »

Buongiorno a tutti.
Argomento interessante, desideravo fare un piccolo riferimento alla fotografia a foro stenopeico dove questa tecnica viene spesso usata quando al posto della pellicola, come negativo, viene impiegata la carta fotografica. Effettivamente se trovato il giusto tempo di pre-velatura i risultati sono veramente interessanti e restituiscono una stampa più equilibrata.

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amonxxx
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Re: La pre-velatura

Messaggio da amonxxx »

Proprio qualche sessione fa mi sono cimentato in questa tecnica e devo dire che è davvero potente. L'ho trovata molto utile in situazioni di paesaggistica (o simili) in cui ho la zona del negativo del cielo risulta molto più densa della zona in primo piano. Ci affranca mascherature lunghe e difficili in cui inevitabilmente si vedono le magagne. Riduce leggermente il contrasto nei grigi e poco nei neri effettivamente ma si può sempre fare una prevelatura locale andando a prevalere solo la parte di carta interessata. Si possono fare prevelature con filtri diversi e vedere cosa ne viene fuori.
L'unico inghippo sta nel realizzare la prevelatura, io non avendo due ingranditori mi sono regolato così:
1) Levo il portanegativi
2) Con un telo nero delle dimensioni giuste (ho usato un sacco dell'immondizia spesso ripiegato più volte) copro la parte frontale e laterali della testa per evitare di mandare la luce ovunque
3) Senza toccare la testa e la messa a fuoco faccio i vari provini
4) Ricarico il portanegativi e espongo la carta col negativo.

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dannyvec75
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Re: La pre-velatura

Messaggio da dannyvec75 »

Caspita, ogni volta che vi leggo mi rendo conto di quanto non so un c...o e di quanto si deve sapere. Complimenti a chi da spiegazioni in maniera super

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Experience
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Re: La pre-velatura

Messaggio da Experience »

Questo sito ha una miriade di informazioni, interessante tecnica da applicare.

Forse a saperlo prima avrei potuto utilizzare la pre-velatura nella stampa fatta qualche giorno fa, per il viso. Fortunatamente ho informazione su quei bianchi e anche alle spalle si vede un muro molto grigio, ma la foto da smartphone e il riflesso non rendono giustizia.
IMG_6259.JPG

Consigliate il libro Way Beyond Monochrome? o altri, sulla tecnica bianco/nero in camera oscura? un utente all'inizio della discussione l'ha menzionato.

Per la pratica, ho letto quelli di Ansel Adams (negativo, stampa), Langford - Nuovo trattato di fotografia moderna - e Fondamenti di fotografia. Materiali e processi della Zanichelli, purtroppo ora tutti i volumi sono in Italia e non posso consultarli e ne avrei bisogno.

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maxpina
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Re: La pre-velatura

Messaggio da maxpina »

Silverprint ha scritto:
17/01/2012, 9:52
'Giornooo! :)
paolob74 ha scritto: Non ho mai utilizzato la tecnica della pre-velatura.... Come funziona?
Come devo procedere?
La pre-velatura è una moderata pre-esposizione della carta che si usa per ridurre il contrasto in alte luci.
"Naturalmente" se si fa prima o dopo l'esposizione per la stampa è lo stesso quindi si potrebbe semplicemente chiamare velatura, senza il pre :)).

Supponiamo di avere un negativo la cui stampa risulti ottimale per tutti i toni escluse le alte luci che risultano troppo chiare, abbiamo 3 possibilità per portare le alte luci al giusto grado di annerimento:
1) Abbassare il contrasto, ma se lo facciamo cambieremo di conseguenza tutti i toni dell'immagine (il cambiamento ci sarà maggiormente in alte luci e sarà via via meno influente mano a mano che il tono scurisce).
2) Fare delle bruciature, ma non sempre è praticabile.
3) La pre-velatura che, a differenza di una riduzione globale del contrasto ha un'azione molto più concentrata sui toni più chiari.

Come funziona?

Se esponiamo la carta per un tempo molto breve, con il diaframma piuttosto chiuso anche sviluppando a fondo (se l'esposizione è, appunto, minima) non otteniamo alcun annerimento della stessa. Eppure luce ne ha ricevuta...
Esiste quindi un "livello" di esposizione della carta che non produce annerimento visibile.

Prendiamo ora l'immagine di cui sopra abbiamo ipotizzato l'esistenza (ottimale, escluse alte luci), è un'immagine in cui l'esposizione attraverso le parti più dense del negativo non produce sulla carta un annerimento sufficiente. Eppure un poco di luce sulla carta c'è andata...

Cosa succede se per fare questa stampa usiamo un foglio di carta a cui facciamo prendere un pochino di luce (prima o dopo l'esposizione principale), quel pochino di luce che da solo non è sufficiente a produrre un annerimento visibile?
Succede che le due quantità minime di luce, singolarmente insufficienti a produrre un annerimento della carta, si sommeranno producendo (se opportunamente regolate) il giusto grado di annerimento.

Come procedere in pratica?
La prima cosa da fare è determinare la quantità massima di luce che la carta può ricevere senza che con uno sviluppo prolungato (il nostro tempo massimo di sviluppo, cioè) si produca un annerimento visibile. Per far ciò (di luce ne serve poca) bisogna portare l'ingranditore alla massima altezza e chiudere tutto il diaframma. Si farà poi un provino scalare (senza negativo) ad intervalli ravvicinati (1 secondo, per es.) contando il numero di esposizioni fatte (questo perché le più brevi saranno probabilmente invisibili). Il foglio così esposto va poi sviluppato a fondo, lavato e naturalmente asciugato per evitare di scambiar per bianco qualcosa che con la carta asciutta bianco non sarà. Su questo provino scalare andremo a cercare il tempo più lungo che NON ha prodotto annerimento visibile. Di solito pochi (o pochissimi) secondi.

Questo tempo trovato è il tempo massimo di pre-velatura. Se usiamo un foglio così pre-velato per fare una stampa l'effetto di riduzione del contrasto sarà piuttosto deciso. Possiamo quindi usare anche pre-velature meno forti esponendo meno.
Variare il tempo di pre-velatura è un modo (a volte l'unico) abbastanza pratico per regolare "di fino" l'annerimento delle alte luci più alte.
Con le carte a contrasto variabile si può anche giocare a fare le pre-velature con contrasti diversi (naturalmente i tempi di esposizione cambiano cambiando gradazione), l'effetto un pochino cambia.

Buon divertimento!
Ciao @Silverprint riprendo questo post per chiederti gentilmente se questo procedimento di pre-velatura lo posso utilizzare per preparare la carta che utilizzerò per fare il test delle luci di sicurezza ? Oppure devo procedere in modo diverso ?
Grazie !

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chromemax
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Re: La pre-velatura

Messaggio da chromemax »

Il test per la luce di sicurezza è meglio farlo con una carta pre-esposta ad un grigio molto chiaro, cioè andare un po' oltre la pre-velatura e sconfinare nella velatura vera e proria, il motivo è che la carta esposta è più sensibile proprio per il meccanismo spiegato sopra.

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maxpina
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Re: La pre-velatura

Messaggio da maxpina »

chromemax ha scritto:
31/08/2020, 15:43
Il test per la luce di sicurezza è meglio farlo con una carta pre-esposta ad un grigio molto chiaro, cioè andare un po' oltre la pre-velatura e sconfinare nella velatura vera e proria, il motivo è che la carta esposta è più sensibile proprio per il meccanismo spiegato sopra.
Ti ringrazio, quindi quale parametro potrei utilizzare per esporre la carta ad un grigio giusto, cioè quanti secondi per una Ilford multigrade IV matte ? Chiedo troppo ?

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chromemax
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Re: La pre-velatura

Messaggio da chromemax »

Oddio proprio i secondi è un po' troppo :D (non so nemmeno con che cosa la esponi). Fai un veloce provino con la luce di sicurezza spenta e senza negativo nello ingranditore, trova l'esposizione per una zona vii. Esponi un ritaglio di carta sempre al buio completo quindi copri parte del foglio con un cartoncino e accendi la luce di sicurezza. Dopo 1 minuto sposta il cartoncino a coprire ancora un po' il foglio e vai avanti cosi per almeno una decina di minuti, facendo una sorta di provino a scalare con la luce di sicurezza. Sviluppa e vedi fino a quanto tempo la luce di sicurezza è effettivamente sicura

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maxpina
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Re: La pre-velatura

Messaggio da maxpina »

chromemax ha scritto:
01/09/2020, 1:05
Oddio proprio i secondi è un po' troppo :D (non so nemmeno con che cosa la esponi). Fai un veloce provino con la luce di sicurezza spenta e senza negativo nello ingranditore, trova l'esposizione per una zona vii. Esponi un ritaglio di carta sempre al buio completo quindi copri parte del foglio con un cartoncino e accendi la luce di sicurezza. Dopo 1 minuto sposta il cartoncino a coprire ancora un po' il foglio e vai avanti cosi per almeno una decina di minuti, facendo una sorta di provino a scalare con la luce di sicurezza. Sviluppa e vedi fino a quanto tempo la luce di sicurezza è effettivamente sicura
Grazie @chromemax il mio dubbio è proprio cogliere il leggero grigio della zona VII , utilizzo un ingranditore Durst M605 Color con Componon S 80 mm f4 , lo metterò al massimo della sua altezza chiudendo tutto il diaframma , ma poi non ho proprio idea di quanto possa essere il tempo per avere la zona VII, questa se ho ben capito dovrebbe essere il mio riferimento vero ? Cioè non dovrei avere ulteriore annerimento in più alla zona VII ? 3 secondi ?
Grazie

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