La stampa SPLIT funziona?
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Re: La stampa SPLIT funziona?
Qui c'è una delle tante versioni di "Split grade":
https://www.ilfordphoto.com/split-grade-printing/
premetto che non saprei se porta vantaggi o meno al sistema dei provini, ma vorrei a breve provarla.
https://www.ilfordphoto.com/split-grade-printing/
premetto che non saprei se porta vantaggi o meno al sistema dei provini, ma vorrei a breve provarla.
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Re: La stampa SPLIT funziona?
Il bello di chi scrive senza prima leggere. Impagabile.
@mickey. E niente, la procedura proposta nell'articolo aggiunge casino al casino. Ma con simpatia.
Giustamente Ilford ha il massimo interesse che si usi più carta possibile per fare una stampa.
@mickey. E niente, la procedura proposta nell'articolo aggiunge casino al casino. Ma con simpatia.
Giustamente Ilford ha il massimo interesse che si usi più carta possibile per fare una stampa.
Re: La stampa SPLIT funziona?
...Silverprint ha scritto: ↑23/01/2022, 18:43Giustamente Ilford ha il massimo interesse che si usi più carta possibile per fare una stampa.
- Federico Pari
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Re: La stampa SPLIT funziona?
No dai il titolo lo ha letto, forse non ha visto il "?" 
Re: La stampa SPLIT funziona?
Provai la stampa split tempo fa senza riuscire a raggiungere il risultato desiderato, dopo qualche tentativo la abbandonai pensando di aver sbagliato qualcosa... ma soprattutto avevo l'impressione di non avere il controllo su ciò che stavo facendo, frustrante. Da molto adopero invece il metodo mostrato da Andrea e normalmente non vado oltre i due scalari, più eventualmente qualche ritocco minimale di maschera e brucia e a volte prevelatura; che dire, il metodo funziona egregiamente, ti mette subito nella direzione di poter ragionare sullo scalare e capire come agire per ottenere la stampa desiderata, il che non è affatto poco.
Re: La stampa SPLIT funziona?
..ma certo anche da parte mia. Avevo linkato un'altro sistema o interpretazione del metodo, che non ho messo in pratica e quindi leggevo con curiosità gli interventi.@mickey. E niente, la procedura proposta nell'articolo aggiunge casino al casino. Ma con simpatia.
Re: La stampa SPLIT funziona?
Oggi mi sono documentato sul forum, mi erano scappati diversi post vecchi, assai validi. Grazie ad @Federico Pari, che ha spiegato ad altri, tempo fa, la corrispondenza tra differenze di esposizione e modifica del contrasto, usando degli esempi numerici. Così mi sono studiato la teoria-pratica dell'isoR suggerita anche da Andrea. Ricorrendo alle solite fonti (Diego).
Per fare le cose bene, bisognerebbe ogni tanto fare il test della carta e dei filtri colore con le stouffer. Ma le grandezze numeriche in gioco sono più d'una e non immediatamente intuitive. Ho dovuto studiare, un poco.
A questo punto il metodo pratico di Andrea (mezzo stop di scarto espositivo = 1 grado di contrasto da togliere o aggiungere) è il più veloce, adatto a chi non vuol scervellarsi.
Insomma, oggi ho capito che gestire con controllo numerico la carta è un affare non proprio semplicissimo. Anche perché la gestione è diversa a seconda dell'estensione tonale del negativo che sta tra i vetrini.
Da poco esperto quale sono, tendo a trascurare le caratteristiche misurabili della carta, concentrandomi soprattutto su sensibilità del film, esposizione e tempi di sviluppo dello stesso, "tanto poi in stampa aggiusto ad occhio". Infatti in questi anni non ho affinato una vera sensibilità alle diverse carte, superficie a parte. Vedo che un pò tutti, tendiamo a parlare di più di pellicole e del loro trattamento, che delle carte.
Forse invece, fare il secondo scalare con una direzione operativa basata sui numeri, può effettivamente accelerare la faccenda e renderla più sicura, controllabile.
Ciao!
A.
Per fare le cose bene, bisognerebbe ogni tanto fare il test della carta e dei filtri colore con le stouffer. Ma le grandezze numeriche in gioco sono più d'una e non immediatamente intuitive. Ho dovuto studiare, un poco.
A questo punto il metodo pratico di Andrea (mezzo stop di scarto espositivo = 1 grado di contrasto da togliere o aggiungere) è il più veloce, adatto a chi non vuol scervellarsi.
Insomma, oggi ho capito che gestire con controllo numerico la carta è un affare non proprio semplicissimo. Anche perché la gestione è diversa a seconda dell'estensione tonale del negativo che sta tra i vetrini.
Da poco esperto quale sono, tendo a trascurare le caratteristiche misurabili della carta, concentrandomi soprattutto su sensibilità del film, esposizione e tempi di sviluppo dello stesso, "tanto poi in stampa aggiusto ad occhio". Infatti in questi anni non ho affinato una vera sensibilità alle diverse carte, superficie a parte. Vedo che un pò tutti, tendiamo a parlare di più di pellicole e del loro trattamento, che delle carte.
Forse invece, fare il secondo scalare con una direzione operativa basata sui numeri, può effettivamente accelerare la faccenda e renderla più sicura, controllabile.
Ciao!
A.
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Re: La stampa SPLIT funziona?
Spero proprio di imparare il tuo metodo il 19 e 20 febbraio ..... Sto Split lo lascio ad altri ... ;)Silverprint ha scritto: ↑23/01/2022, 10:07Il mio post voleva evidenziare una questione di metodo e (anche a livello personale) un problema didattico.
La stampa Split va per la maggiore, c'è il famoso "Way beyond monochrome", moltissimi video, se ne parla sui social, etc. etc. Eppure non è un metodo né preciso, né corretto. Non lo è perché seguendo la procedura NON è possibile riottenere quei toni che sui provini si sono scelti.
Prendiamo "Way beyond monochrome", ci sono argomenti trattati con grande impegno alla ricerca di soluzioni rigorose, per es. tutta la questione dello speed point, ma il libro è famoso per la stampa split... che, metodologicamente, si trova all'opposto.
Un sistema il cui errore aumenta, man mano che scende il contrasto del negativo, vi pare che sia un sistema accettabile? Vi pare sia giusto dargli tanto credito?
Facciamo tanto sforzo per ridurre al minimo errori e casualità e poi in stampa ci affidiamo ad una procedura in cui non si può evitare di tirare ad indovinare?
Il punto è che l'alternativa c'è sempre stata. Il metodo che ho proposto nel video, e il suo approfondimento sull'uso pratico dell'IsoR, non li ho mica inventati io ieri. Manca forse letteratura in proposito, non so. Certo richiede un minimo di pensiero, ma non è così difficile... Illuminatemi.
- Elmar Lang
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Re: La stampa SPLIT funziona?
Salve,
per restare in argomento, ho trovato anche questo interessante articolo:
https://www.nadir.it/tecnica/MULTIGRADE ... wkUD29zlrE
per restare in argomento, ho trovato anche questo interessante articolo:
https://www.nadir.it/tecnica/MULTIGRADE ... wkUD29zlrE
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
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Re: La stampa SPLIT funziona?
Èh... dramma. Ho provato a correggerlo, ma ne hanno accolto solo alcune parti. Insomma l'articolo è solo un poco meno peggio di come era all'inizio. Da cestinare, è ancora quasi tutto sbagliato...