laboratori inversione bn

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia a colori

Moderatori: Silverprint, chromemax

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porcospino99
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Re: laboratori inversione bn

Messaggio da porcospino99 »

chromemax ha scritto:.... mutogeno;....

mutogeno è la cosa che mi preoccupa di più: e se poi esco dalla camera oscura con un sensore digitale al posto delle pupille?



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Pierpaolo B
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Re: laboratori inversione bn

Messaggio da Pierpaolo B »

Come in tutte le cose occorre usare il buon senso.
La polvere è più infida anche se non svolazza..... una volta bagnato almeno sai dove cade. Occorre usare i guanti e si prepara in luogo non abitato o all'aperto (ma senza vento). Importante non usare attrezzi contaminabili.... pentole posate. Tutto ciò che usi deve nascere esistere e morire per lo scopo.
Si può anche usare il permanganato ma tande a rammollire esageratamente l'emulsione. Il bicromato invece la concia e l'indurisce rendendola perfetta.
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upupup
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Re: laboratori inversione bn

Messaggio da upupup »

Per l emulsione strapazzata , mi ricordo che usavo per fissare la pellicola L ornano presto F90 (fissaggio rapido-induritore)....comunque va bene qualsiasi induritore

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Attilio Canella
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Re: laboratori inversione bn

Messaggio da Attilio Canella »

Ragazzi, molto tempo indietro la dia in B.N. le ottenevo con un procedimento molto semplice : Quando lavoravo in lab cine. e mi davano il permesso lo eseguivo in lab. ma se non era possibile mi facevo regalare un paio di metri di pellicola cinematografica Positiva B.N.Estman o altra marca (Con una nitidezza ottima) con sensibilità =25 o 50 asa . Oggi non so se sia reperibile ancora, all'ora si trovava anche in scatole da 30mt ed ad un costo inferiore al negativo. Bastava che si sviluppasse il neg normalmente poi lo si tagliava in striscette da 5 o 6 fotogrammi . poi alla luce rossa (per che la pell.. positiva e come la carta fotografica B.N.) si prendeva un pezzo di pellicola cine positiva uguale alla striscetta del negativo e lo si stampava come fosse una stampa a contatto ,a registro sotto un vetro sotto l'ingranditore a luce bianca e con un F medio, logico che si doveva provinare prima con dei pezzetti per trovare il tempo di esp.ma la cosa bella che si sviluppava con un comune rivelatore per carte stesso procedimento e con ottimi risultati :) OGGI non lo so se sia più reperibile informatevi se la trovate SPERIMENTATE vedrete che avrete soddisfazione senza complicarvi la vita .... per chi abita nei dintorni di Roma, se non si trova a corte metrature, provate in cinecittà se qualcuno ve ne vende qualche metro , per che solito sono PIZZE da 300 mt. ...........CIAO :ymhug:

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porcospino99
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Re: laboratori inversione bn

Messaggio da porcospino99 »

Un sistema simile a quello di Attilio e tuttora percorribile è fare una stama a contatto di un degati BN qualunque su della pellicola in fogli tipo LITH, è facilmente acquistabile (la fa la rollei ad esempio) e si lavora con luce rossa accesa.
Non è facilissimo trovare il giusto contrasto. Di contro ha il vantaggio di poter provare a trasformare qualunque scatto BN in diapositiva BN, cosa comoda se è uno scatto non ripetibile.

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Pierpaolo B
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Re: laboratori inversione bn

Messaggio da Pierpaolo B »

Si, l'ho fatto diverse volte ma che sudata! Per le pellicole lith non esiste una sensibilità e ogni scatola è diversa dall'altra. Poi occorre andare a stampare in un locale asettico... senza pulviscolo atmosferico.... senza armosfera.
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