chromemax ha scritto:
Quanta co2 si produce a tirar fuori dalla terra le materie prime per fare alimentatore, il led, il bulbo in vetro, la calotta in plastica e l'attacco E27?
E bada che questa cosa della CO2 prodotta dall'uomo che modifichi sostanzialmente il clima del pianeta è solo una congettura per ora non verificata sperimentalmente né accuratamente predetta da modelli matematici, che vengono anzi puntualmente smentiti e "aggiustati" per compensare una scomoda verità. Chi viene beccato a taroccare numeri viene invece perdonato perché ha imbrogliato per un supposto bene superiore.
Intanto però si legifera su tale congettura e la cosa piace, perché permette di creare dal nulla prodotti/servizi/mercati. Tout se tient.
graic ha scritto:
Magari vi sarà la convinzione che tutti gli scienziati siano corrotti e comperati dalle multinazionali, io, nel mio piccolo, posso testimoniare cinquant'anni di attività di ricerca senza intrusioni.
È più sottile di così: chi non è allineato non riceve fondi e non viene nemmeno citato/pubblicato, ma sono contento che non ti sia mai successo.
Nel caso dei due paper da te citati, magari i numeri sono giusti, ma sono basati sulla congettura di cui sopra, che non viene messa in discussione. Caro scienziato, mi fai una ricerca che evidenzi il bilancio di emissioni di CO2 nel passaggio da tecnologia A a tecnologia B? E lui esegue, senza discutere se la premessa sia scientificamente interessante. Forse non è nemmeno suo compito, d'accordo, ma il risultato è questo: i media diranno che il 95% degli scienziati è concorde che passare da A a B abbassi le emissioni di CO2, però nessuno avrà la medesima visibilità se risponderà con "embè?", sia pure con controdeduzioni scientifiche.
Circa l'elettronica che dire se una cosa è progettata male è sicuro che si possa guastare, resta il fatto che un alimentatore a corrente costante ben fatto per alimentare LED se ben progettato e costruito con componenti di qualità ha durata praticamente infinita.
Questo è certamente vero, ma se fai produrre in Cina e tiri il collo sul prezzo, puoi stare sicuro che il prototipo funzioni perfettamente e per sempre, mentre la produzione di serie avrà una serie di ottimizzazioni di costo occulte a scapito della qualità (o talvolta presenza!) dei componenti. Però a nessuno interessa perché le garanzie minime sono fissate per legge e in ogni caso nel mondo prevale proprio la mentalità transattiva della garanzia: costa meno sostituire un alimentatore durante il periodo di garanzia minima che produrre qualcosa che duri per sempre. Inoltre, forse non a torto, si pensa che:
chromemax ha scritto:
il sistema economico attuale non può permettersi di produrre un prodotto che dura troppo
.
che nel breve periodo è probabilmente vero, certo che anche una delocalizzazione aggressiva non è che porti vantaggi nel lungo periodo, anzi!
Ma se il lungo periodo non interessa a chi governa, perché dovrebbe interessare a chi produce?