Latitudine di esposizione della pellicola

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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franz
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Re: Latitudine di esposizione della pellicola

Messaggio da franz »

impressionando ha scritto: Il tuo intervento si apre con uno sputo in un occhio e si chiude con un calcio nei maroni.

Non mi sembrava di essere stato in alcun modo offensivo nei tuoi confronti ne di aver lanciato "sputi" ne "calci".

Se ho volutamente invertito i termini della tua "presentazione" era per farti capire che se uno chiede una cosa non è giusto rispondigliene un'altra.

Comunque sia è già la seconda volta che intervieni con eccessiva acredine nei miei confronti e non ne capisco il perché.

Visto che questo è un "covo" di amici prima di inalberarti a questo modo - per nessun motivo - potresti anche chiedere spiegazioni e - quanto meno - confidare sulla buona fede degli altri.

Non ho preteso scuse l'altra volta (ne tu me le hai fatte) ne le voglio ora ma avrei piacere che tu mettessi in atto una maggiore sensibilità nei miei confronti.


Che tu mi abbia risposto la stessa cosa di Silverprint è un dato di fatto.

Se vuoi ci sentiamo in privato...per mail.



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Silverprint
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Re: Latitudine di esposizione della pellicola

Messaggio da Silverprint »

franz ha scritto: Poter valutare la estensione della curva caratteristica (che è la latitudine di esposizione) è - ripeto - appunto quello che mi interessa fare. Che sia inutile...dipende da cosa ci sai fare con la sensitometria/densitometria e mi piacerebbe deciderlo da me :D :D
Leggendo queste righe temo, purtroppo, che nessuno di noi sia stato chiaro a sufficienza e che sostanzialmente tu non abbia compreso la questione.

NOTA del MOD. Moderate i termini. La discussione è interessante e sarebbe un peccato chiuderla.
Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Pierpaolo B
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Re: Latitudine di esposizione della pellicola

Messaggio da Pierpaolo B »

franz ha scritto:
impressionando ha scritto: Il tuo intervento si apre con uno sputo in un occhio e si chiude con un calcio nei maroni.

Non mi sembrava di essere stato in alcun modo offensivo nei tuoi confronti ne di aver lanciato "sputi" ne "calci".

Se ho volutamente invertito i termini della tua "presentazione" era per farti capire che se uno chiede una cosa non è giusto rispondigliene un'altra.

Comunque sia è già la seconda volta che intervieni con eccessiva acredine nei miei confronti e non ne capisco il perché.

Visto che questo è un "covo" di amici prima di inalberarti a questo modo - per nessun motivo - potresti anche chiedere spiegazioni e - quanto meno - confidare sulla buona fede degli altri.

Non ho preteso scuse l'altra volta (ne tu me le hai fatte) ne le voglio ora ma avrei piacere che tu mettessi in atto una maggiore sensibilità nei miei confronti.


Che tu mi abbia risposto la stessa cosa di Silverprint è un dato di fatto.

Se vuoi ci sentiamo in privato...per mail.
Premetto che mi dispiace replicare ma non posso farne a meno dato che nella replica si auspica un mio intervento. Mi dispiace soprattutto per la richiesta di Andrea di non “sporcare” l’argomento.

Gli errori li riconosco sempre e le scuse dovute non sono mai mancate!
La mia risposta era in funzione del fatto che il testo suggerito contiene note ed immagini esplicative di immediata fruizione che ai miei tempi mi furono di gran aiuto per capire concetti non al tempo fruibili dal web.

L’interpretazione del tuo messaggio anche nella rilettura è univoca e non equivocabile.

Se gradisci risposte solo da chi ti pare occorre che lo anticipi. Se non dici nulla ti becchi le risposte di tutti quelli a cui pare risponderti.
Ora lo sappiamo e staremo ben alla larga.

Con questo chiudo.
Hai la certezza che non interverrò più
Cercherò di ricordarmi di evitare di rispondere a tue domande ma sarebbe auspicabile che mettessi in calce alle domande da chi gradisci le risposte.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

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franz
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Re: Latitudine di esposizione della pellicola

Messaggio da franz »

Salve

Chiedo scusa a Diego
Chiedo scusa ad Andrea
Chiedo scusa a Palo.

Non sto prendendovi in giro sono scuse sincere in quanto mi sono reso conto che ho perso la facoltà di farmi comprendere.
Se tre persone su tre non capiscono quello che dico evidentemente non è colpa loro, ma mia.

Non scrivo per polemica ma per spiegare in quanto in questo forum vorrei restarci...cosa che sarebbe del tutto inutile fare se come dice Paolo "Ora lo sappiamo e staremo ben alla larga". Al Plurale.

Spero quindi che accettiate questa mia spiegazione.

La domanda che ho fatto (e che confermo) mi sembrava chiara e non la ripeto ed Andrea mi ha dato la risposta che cercavo.

Perché ho fatto quella domanda e perché mi interessa sapere sulla "latitudine di esposizione di una pellicola" non in funzione di una stampa convenzionale su carta B&N e/o simili concetti inerenti il Sitema Zonale classico?

Lo spiego:

Devo fotografare un soggetto che ha un intervallo di brillanza che va da 15 a 20 stop e siccome devo registrare necessariamente tutte le brillanze devo trovare il modo di farlo.

Il soggetto non è modificabile ne illuminabile diversamente (non è il mio)
Il negativo ottenuto (probabilmente 30x40 cm) non va stampato su carta.
Andrà scandito con uno scanner a tamburo di altissima qualità
Una volta fatta la scansione potrebbe (potrebbe) essere stampato su una carta particolare ad immagine apparente (automascherante) che potrebbe essere assimilata come capacità di registrazione ad una carta con valore ISO R superiore a 300

Alla luce di quanto sopra detto vorrei capire di che utilità mi dovrebbero essere le vostre indicazioni inerenti " il dilatarsi delle zone in funzione dello sviluppo all'interno del range di stampa" o concetti simili da voi espressi che evito di riportare solo per brevità.

Benché frequenti il forum da un po di tempo non mi sembrava che fosse necessario dare spiegazioni dettagliate del perché si fa una domanda.
A volte il "fatto" interessa anche terze persone (istituzioni) e non è possibile farlo.

Grazie della attenzione.

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kiodo
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Re: Latitudine di esposizione della pellicola

Messaggio da kiodo »

Quindi un uso non convenzionale, ok. Ma ti importa che il negativo ottenuto abbia una riproduzione dei toni lineare, o ti basta che siano differenziati?
Nel secondo caso, pur non avendone esperienza personale, non credo che puntare ad una scala di quindici stop sia proibitivo: basterà ridurre lo sviluppo, e sperimentare la sensibilità reale della pellicola così sviluppata. Se li vuoi riprodotti lineari, però, la vedo più complessa, e mi ritiro...
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Re: Latitudine di esposizione della pellicola

Messaggio da Silverprint »

15 stop son ben diversi da 20. Comunque sulla pellicola ci possono stare, il punto cruciale però rimane: lo scanner sarà in grado di leggere l'intervallo di densità che verrà fuori sulla pellicola?

Non è affatto detto che sia in grado, definizione e gamma dinamica sono due cose differenti. La definizione può essere altissima e nel caso dello scanner a tamburo lo è, ma se sarà in grado di leggere correttamente la gamma dinamica del negativo dipende e dipende soprattutto dalla densità massima che il negativo raggiungerà, col trattamento scelto , in corrispondenza del livello di esposizione più elevato.

Riprendendo il discorso dall'inizio, il Sistema Zonale è classicamente riferito ad una catena analogica, ma funziona esattamente nello stesso modo in una catena ibrida, saranno solamente diversi i valori di densità che converrà utilizzare.

Insomma, la critica che ti viene mossa è che NON è possibile, qualunque sia il medium intermedio, prescindere dalla range di densità che verranno prodotte sul negativo.

Nello specifico dovrai trovare la combinazione pellicola/trattamento che non solo produca in corrispondenza di quella variazione di esposizione una variazione di densità compatibile con lo strumento che la leggerà (qualunque esso sia), ma ti dovrai anche occupare che lo faccia in modo adeguato, ovvero che la curva caratteristica abbia l'andamento più adatto al caso.
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Re: Latitudine di esposizione della pellicola

Messaggio da franz »

Silverprint ha scritto:15 stop son ben diversi da 20. Comunque sulla pellicola ci possono stare, il punto cruciale però rimane: lo scanner sarà in grado di leggere l'intervallo di densità che verrà fuori sulla pellicola?
Ci possono stare ma dipende dal tipo di pellicola...non sapendo cosa userò di preciso non ho volutamente detto quale tipo di pellicola è.
Lo scanner non è un problema. Ma se la pellicola non lo registra è inutile che mi preoccupi.
Silverprint ha scritto:Insomma, la critica che ti viene mossa è che NON è possibile, qualunque sia il medium intermedio, prescindere dalla range di densità che verranno prodotte sul negativo.
Ma io non ho mai detto che volevo prescindere da questo ed è stata solo una vostra supposizione. Il concetto che mi guida è che se io non riesco a registrare le densità PRIMA (cioè fare in modo che siano registrate) è del tutto inutile che mi preoccupi di come queste potrebbero venire (DOPO).
Se le cose non ci sono perché preoccuparsi di come potrebbero essere?

Siete stati molto gentili ad aver accolto benevolmente le mie spiegazioni ma ho la vaga impressione che ad ogni intervento faccia un passo avanti verso il cappio. Mi sia consentito di ritirarmi dalla discussione.

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Re: Latitudine di esposizione della pellicola

Messaggio da Silverprint »

franz ha scritto:Ma io non ho mai detto che volevo prescindere da questo ed è stata solo una vostra supposizione.
Sicuro?
franz ha scritto:Credo che il concetto di "latitudine di esposizione" possa (anche) essere svincolato dalla stampa e dal concetto di "stesso range di densità".
franz ha scritto:Alla luce di quanto sopra detto vorrei capire di che utilità mi dovrebbero essere le vostre indicazioni inerenti " il dilatarsi delle zone in funzione dello sviluppo all'interno del range di stampa" o concetti simili da voi espressi che evito di riportare solo per brevità.
Anche lo scanner ha dei limiti. Che sia stampa o scanner il punto è sempre quello, deve poter leggere il negativo e cioè il range di densità che si produrranno sul negativo deve essere compatibile col mezzo che lo leggerà. Il metodo di lavoro é lo stesso.

Guarda che l'incomprensione è tutta li.

Ognuno è liberissimo di scrivere o non scrivere, ci mancherebbe! :D
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Re: Latitudine di esposizione della pellicola

Messaggio da chromemax »

20 stop... forse sarebbe più facile con una pellicola cromogenica o a colori. Esistono sistemi di compressione "pesante" ma quello che si guadagna sulle luci si perde sui mezzi toni. Personalmente non li ho testati a fondo, ma da qualche prova molto superficiale che ho fatto sembrano funzionare, ma ad usarli bene e in modo ripetitivo c'è da spaccarsi di test e prove.
"They say my prints are bad, darling they should see my negatives!"
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