Lavorazione fine-art delle carte (ex Scatole Carta Adox)

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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Re: Lavorazione fine-art delle carte (ex Scatole Carta Adox)

Messaggio da Silverprint »

Pacher ha scritto:Le alte luci sono tappate, grigine. Puo essere anche il D76 a dare questo effetto?
Eccome. Con la Tri-x che ha la spalla precoce, poi...
Tri-x e D-76 in luce naturale si riconosce da lontano per quell'aria di scirocco che va dappertutto, anche se fai le foto con la tramontana.


Andrea Calabresi, a.k.a. Silverprint
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Re: Lavorazione fine-art delle carte (ex Scatole Carta Adox)

Messaggio da Silverprint »

Enrico, certo che ci sono vari livelli di affinamento.

Volendo essere pignoli si può anche perfezionare il sistema zonale e ragionare di fino e sulle zone che di volta in volta fa comodo, per esempio, portare la Zona XIII in IX o la VI in VII e 3/4... e lasciar perdere la nomenclatura tradizionale che muovendosi per stop interi può sembrar di lana grossa. Però un tale livello di precisione non è detto che serva (le luci sono facilmente e finemente lavorabili anche in altri modi) e poi rende tutta la catena estremamente rigida. Tutto ciò può essere giustificato, ma, appunto, deve corrispondere a specifiche e stingenti esigenze.

Questo naturalmente non vuol dire che ci si debba accontentare di mettere l'SBR nell'Iso Range della carta e basta... di più è giusto fare, quanto di più dipende da quanto è precisa e rigida la nostra pre-visualizzazione e anche da quanto sia margine di lavorazione che la catena offre.
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Re: Lavorazione fine-art delle carte (ex Scatole Carta Adox)

Messaggio da Silverprint »

Volevo aggiungere che se si disegna la famiglia di curve per interpolazione di essa si può lavorare con più precisione e senza tanti ammattimenti (però un densitometro a quel punto serve...).
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Re: Lavorazione fine-art delle carte (ex Scatole Carta Adox)

Messaggio da |DDS| »

Volevo aggiungere che se si disegna la famiglia di curve per interpolazione di essa si può lavorare con più precisione e senza tanti ammattimenti (però un densitometro a quel punto serve...) .
Maledetto!!! ~x( :))

(io invece volevo aggiungere solo che sei un gigante Andrea: hai una mostra della madonna da preparare e trovi il tempo per sgarbugliarmi la mente, e ci riesci sempre! Grazie!!! :ymhug: )

Poi mi/ci spiegherai come si disegna una curva per interpolazione (un'idea ce l'ho, ma conoscendomi è sicuramente sbagliata)... POI, con calma, ché sono già abbastanza stordito.
Enrico

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Pacher
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Re: Lavorazione fine-art delle carte (ex Scatole Carta Adox)

Messaggio da Pacher »

Silverprint ha scritto:
Pacher ha scritto:Le alte luci sono tappate, grigine. Puo essere anche il D76 a dare questo effetto?
Eccome. Con la Tri-x che ha la spalla precoce, poi...
Tri-x e D-76 in luce naturale si riconosce da lontano per quell'aria di scirocco che va dappertutto, anche se fai le foto con la tramontana.
Scusa è ma son gnucco come la CM non ho mica tanto capito la storia dello scirocco e della tramontana...Stai prendendo il virus di impressionando? :))
Il rodinal potrebbe rendere quelle alte luci un po più squillanti? e quindi il D76 non si dovrebbe usare con foto su neve per esempio? o con toni alti in generale vista la tendenza a tagliare un po la spalla?

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Silverprint
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Re: Lavorazione fine-art delle carte (ex Scatole Carta Adox)

Messaggio da Silverprint »

:)) :)) Andrea, no. È proprio farina del mio sacco, lo vado dicendo da molto prima che conoscessi Paolo!

Al di la del contrasto generale che si impone all'immagine con lo sviluppo, delle piccolissime aree (volendo anche microscopiche), di densità elevata e tali da apparire bianche o quasi, donano brillantezza all'immagine. I rivelatori compensatori tendono ad inibire lo sviluppo di densità particolarmente elevate e a comprimere la scala tonale sui toni più chiari, se poi vengono usati con una pellicola dalla spalla precoce l'effetto si manifesta anche con livelli di esposizione non elevatissimi. La sensazione risultante è quel "grigiore" che hai notato.

Il Rodinal 1+25 non produce quell'effetto, 1+50 sì però. 1+25 con la Tri-x è troppo duro, e credo avresti problemi a fare gli N- (non l'ho provato con la nuova Tri-x). Il Rodinal ha poi molto carattere e rende tutto un po' graffiante, insomma non è detto che sia adatto o che piaccia. Prova e vedi. Comunque anche con l'HC-110 non dovresti avere le densità più alte "bloccate".

Prova a mettere a confronto due scatti uguali di un cielo con nuvole belle brillanti, uno fatto in D-76 e uno in HC (magari agitando ogni 30") e dovresti vedere subito la differenza.
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Re: Lavorazione fine-art delle carte (ex Scatole Carta Adox)

Messaggio da Pacher »

ok :-bd grazie

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Re: Lavorazione fine-art delle carte (ex Scatole Carta Adox)

Messaggio da gonfiacani »

Silverprint ha scritto:Enrico su ogni scatto puoi mettere più zone, facendo una sorta di provino scalare col volet.

Esponi tutto il fotogramma in zona I (uno), poi chiudi di qualche millimetro ed esponi nuovamente in Zona I (uno), poi chiudi di qualche altro millimetro ed esponi in Zona II (due), poi in Zona III (tre), etc, etc.
Puoi segnare con un pennarello sul volet quanto chiuderlo ad ogni scatto. Se riesci a metterci 12 Zone è il massimo, oppure se le vuoi più grosse ne metti sei su un fotogramma (I-VI) e le sei successive su un altro.

In questo modo con un solo rullo fai il test della S.E e del sistema zonale, e poi hai pure un regolo zonale facile da stampare.
Perdonatemi, ma sono "gnucco" più della Ilford MGIV :(|)
Non mi è chiaro il motivo per cui le prime due aree vengono esposte entrambe con i parametri (tempo/diaframma) corrispondenti alla ZONA I, mentre i successivi dovrebbero essere esposti per le ZONE II, III e così via.
A logica (mia, e probabilmente è qui che sbaglio) esporrei sempre con la stessa coppia tempo/diaframma...
AIUTOOO

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iz7nct
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Re: Lavorazione fine-art delle carte (ex Scatole Carta Adox)

Messaggio da iz7nct »

Semplicemente perché il fattore di esposizione è esponenziale e non liberare... Al raddoppio della luce corrisponde uno stop/zona..

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Re: Lavorazione fine-art delle carte (ex Scatole Carta Adox)

Messaggio da Silverprint »

Unità di luce:

Alla Zona I corrisponde 1 unità di luce.
Alla Zona II corrispondono 2 unità di luce.
Alla Zona III corrispondono 4 unità di luce.
Alla Zona IV corrispondono 8 unità di luce, etc etc.
Ogni Zona uno stop in più, cioè il doppio della luce, della zona precedente.

Espongo la lastra (tranne qualche mm da lasciare in zona 0) e tutta riceve 1 unità di luce, cioè Zona I. A questo punto chiudo il volet di qualche altro millimetro e devo fare Zona II, cioè devo aggiungere 1 unità di luce a quella che già c'è, ovvero espongo nuovamente in Zona I. Sulla lastra a questo punto ci sono Zona 0, Zona I e Zona II, ora devo esporre per avere Zona III, ovvero 4 unità di luce, due già ci sono e quindi espongo in Zona II. E via discorrendo...
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