Leicaflex Standard (1965-1968)

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Andrea67c
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Re: Leicaflex Standard (1965-1968)

Messaggio da Andrea67c »

Ma no, dai, nessuno è granitico, si cerca tutti di migliorare. Si posta, si commenta, si dice e si fa ciò in cui si crede e si va avanti. Orsù!
Quello che è vero, e in un certo senso problematico, è che chi posta (in generale l'artista che mostra il suo lavoro) è sempre uno davanti a molti. E tu fai benissimo a continuare a postare ed eventualmente a mostrare di non gradire alcuni commenti e ad esprimere il tuo dissenso. Che ci sta a fare altrimenti un forum?

Ciao!
A.



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Silverprint
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Re: Leicaflex Standard (1965-1968)

Messaggio da Silverprint »

Non é questione di certezze "granitiche", non diciamo scempiaggini.

Ovviamente in arte ogni cosa è lecita, SE ha un senso. Il punto è proprio quello. Una cosa che non ha una ragione di essere sembrerà comunque "fatta male".

Chiedere le ragioni di un certo operare serve a capire, appunto, se le scelte fatte (ammesso siano scelte) hanno senso, ovvero siano o meno funzionali al raggiungere un certo scopo. Qui mi pare siamo in assenza di motivazione, proprio.
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Re: Leicaflex Standard (1965-1968)

Messaggio da Viator »

Andrea67c ha scritto:
05/01/2022, 10:08
Ma no, dai, nessuno è granitico, si cerca tutti di migliorare. Si posta, si commenta, si dice e si fa ciò in cui si crede e si va avanti. Orsù!
Quello che è vero, e in un certo senso problematico, è che chi posta (in generale l'artista che mostra il suo lavoro) è sempre uno davanti a molti. E tu fai benissimo a continuare a postare ed eventualmente a mostrare di non gradire alcuni commenti e ad esprimere il tuo dissenso. Che ci sta a fare altrimenti un forum?

Ciao!
A.
Questo mi sembra già un ragionamento che ha più senso e civiltà, rispetto ai precedenti.
Ciao a te :-)

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Viator
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Re: Leicaflex Standard (1965-1968)

Messaggio da Viator »

Silverprint ha scritto:
06/01/2022, 9:31
Non é questione di certezze "granitiche", non diciamo scempiaggini.

Ovviamente in arte ogni cosa è lecita, SE ha un senso. Il punto è proprio quello. Una cosa che non ha una ragione di essere sembrerà comunque "fatta male".

Chiedere le ragioni di un certo operare serve a capire, appunto, se le scelte fatte (ammesso siano scelte) hanno senso, ovvero siano o meno funzionali al raggiungere un certo scopo. Qui mi pare siamo in assenza di motivazione, proprio.
E' strano (ma anche indicativo) l'uso di queste affermazioni "tranchant", della scelta di termini come "scempiaggini" per definire le affermazioni altrui, di questi modi "alla Savonarola" (non sarai nativo di Ferrara, eh?)
Suvvia: un po' più di urbanità, modestia, sana autoironia. Oppure le mie immagini ti disturbano tanto? Va bene, non è un problema: saltale a piè pari, sdegnato, considerandole indegne di qualsiasi commento. Per me va bene.
Anche perché, vorrei ricordare, le ho pubblicate su un forum parlando di una macchina fotografica, mica le ho proposte per una personale al MoMa spacciandole per opere d'arte.
Buona giornata :-)

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Re: Leicaflex Standard (1965-1968)

Messaggio da graic »

E' appunto questo il problema, se uno pubblica delle foto per parlare di una fotocamere chiaramente si intende che vuole un giudizio TECNICO su come la qualità della fotocamera si riflette su quella delle foto, e ti è stato risposto che essa è molto peggiore di quanto la fama della fotocamera fa attendere.
Poi sei scivolato sul giudizio estetico-creativo , che ovviamente non c'entra nulla con la fotocamera, sulle foto presentate e a quel punto ognuno ti ha detto coma la pensava, non credo che te la possa prendere se quello che pensavano non si accordava con quello che ti attendevi.
Saluti
Gianni


La situazione è grave ma non seria.

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MarcoA
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Re: Leicaflex Standard (1965-1968)

Messaggio da MarcoA »

La mia reazione istintiva alle foto postate è stata molto influenzata dal soggetto. Non dovrebbe, ma sono umano quindi erro :)

Foto di alberi, radici e cortecce in bianco e nero sono diventate nei social e nei forum l'equivalente dei video di gattini: saturazione totale. È vero che si possono fare progetti stupendi fotografando tronchi d'albero, ma è altrettanto vero - opinione personalissima - che bisogna essere a questo punto dei fotografi con capacità veramente fuori dall'ordinario per poter raccontare qualcosa che non è già stato raccontato da mille angolazioni diverse.

Diventa quindi cruciale quello che diceva @silverprint: le motivazioni sono essenziali. Che storia volevi raccontare che ti sembra diversa da quella dei tantissimi che ti hanno preceduto?

Personalmente abbandonerei il tema e dedicherei le buone idee che hai a soggetti dove i margini di esplorazione artistica sono un pochino più ampi.

Buon lavoro!

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Re: Leicaflex Standard (1965-1968)

Messaggio da Experience »

Ciao Viator,

Non credo tu abbia scattato quelle foto, perche' non sapevi cosa scattare, avrai avuto le tue ragioni, sicuramente alla base c'e' qualcosa di documentaristico, forse e' un progetto cui credevi. Mostrate le foto su un forum di fotografia, da appassionati ed addetti ai lavori, hai ricevuto qualche critica.
Questo dovrebbe farti allertare che magari non stai andando nella direzione giusta. E' pacifico che ognuno fa cosa vuole, ma se tu pensavi di costruirne qualcosa di personale e duraturo, hai compreso che non funzionera'.
Io ho avuto il tuo stesso sconforto per un progetto cui credevo di raccontare la mia terra ove prima @Silverprint in un precedente incontro online mi ha dato qualche suggerimento di integrazione, ma anche lui onestamente non era convinto del soggetto scelto. Recentemente una mia amica che ha visto le foto dal vero, ha detto che non andava bene, che sarebbe stato noioso, ed allora l'ho abbandonato del tutto, pur avendoci investito tempo e denari. Avrei voluto farci una pubblicazione, ma forse e' meglio stato fermarsi che perseverare creando cosi' un grosso buco nell'acqua.

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Re: Leicaflex Standard (1965-1968)

Messaggio da effegi61 »

ed allora l'ho abbandonato del tutto, pur avendoci investito tempo e denari. Avrei voluto farci una pubblicazione, ma forse e' meglio stato fermarsi che perseverare creando cosi' un grosso buco nell'acqua.
Io a questo non ci credo, non so quale fosse il tuo soggetto, ma secondo me anche un sasso vale la pena di essere raccontato basta trovare il modo giusto; più il soggetto è ....banale? ...comune?.... e più renderlo interessante è difficile, ma un modo esiste sempre.
Ecco la foto che oramai parecchi anni fa mi ha convinto su quanto ho scritto
https://artsupp.com/it/artisti/giuseppe ... la-pallina
Se prosegui la visione su quel sito ne trovi di altre a mio avviso assolutamente strepitose
Fabio
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Re: Leicaflex Standard (1965-1968)

Messaggio da Viator »

graic ha scritto:
06/01/2022, 10:38
E' appunto questo il problema, se uno pubblica delle foto per parlare di una fotocamere chiaramente si intende che vuole un giudizio TECNICO su come la qualità della fotocamera si riflette su quella delle foto, e ti è stato risposto che essa è molto peggiore di quanto la fama della fotocamera fa attendere.
Poi sei scivolato sul giudizio estetico-creativo , che ovviamente non c'entra nulla con la fotocamera, sulle foto presentate e a quel punto ognuno ti ha detto coma la pensava, non credo che te la possa prendere se quello che pensavano non si accordava con quello che ti attendevi.
Ma io sul giudizio tecnico relativo alla fotocamera e alle foto che ne ho ricavato non ho nulla da eccepire.
Se le fotografie che ho fatto presentano dei difetti tecnici, sono lieto che mi vengano segnalati.

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Re: Leicaflex Standard (1965-1968)

Messaggio da Viator »

MarcoA ha scritto:
06/01/2022, 10:42
La mia reazione istintiva alle foto postate è stata molto influenzata dal soggetto. Non dovrebbe, ma sono umano quindi erro :)

Foto di alberi, radici e cortecce in bianco e nero sono diventate nei social e nei forum l'equivalente dei video di gattini: saturazione totale. È vero che si possono fare progetti stupendi fotografando tronchi d'albero, ma è altrettanto vero - opinione personalissima - che bisogna essere a questo punto dei fotografi con capacità veramente fuori dall'ordinario per poter raccontare qualcosa che non è già stato raccontato da mille angolazioni diverse.

Diventa quindi cruciale quello che diceva @silverprint: le motivazioni sono essenziali. Che storia volevi raccontare che ti sembra diversa da quella dei tantissimi che ti hanno preceduto?

Personalmente abbandonerei il tema e dedicherei le buone idee che hai a soggetti dove i margini di esplorazione artistica sono un pochino più ampi.

Buon lavoro!
Questo è un mio limite: non frequentando affatto i social e frequentando pochissimo i forum, non ero a conoscenza della proliferazione di fotografie di alberi e della relativa saturazione di cui fai menzione.

Ciò detto, le motivazioni, concordo, sono essenziali. La motivazione delle foto da me realizzate temo sia molto semplice, anche se spero non banale: voglio portare avanti un progetto fotografico, tema "gli alberi", che mi costringa a lavorare su un inizio, uno svolgimento, una fine. Un esercizio, o se vuoi un rito, che mi obblighi alla disciplina necessaria per realizzare un progetto (in questo caso) fotografico.
In questo senso, la fotografia è un mezzo, non un fine. D'altronde per me si è trattato e si tratta sempre di questo, in ogni ambito della vita: essere in grado di svolgere un compito portandolo a conclusione.

Concordo anche sul fatto che, cambiando tema, troverei soggetti di lavoro con margini di esplorazione artistica più ampi e interessanti. Lo farò, sicuramente, tuttavia per quanto banale e scontato possa essere il tema "alberi" l'essenziale, per me, è portare a termine il compito che mi sono prefisso prima di passare ad altro.

Grazie per gli auguri di buon lavoro, che ricambio :-)

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