Libro "La Ragazza con la Leica"

Discussioni sull'etica e sulla filosofia applicata alla fotografia

Moderatore: etrusco

user20190605

Libro "La Ragazza con la Leica"

Messaggio da user20190605 »

Autrice: Helena Janeczek, pagine incirca 330, editore Guanda, prezzo 18 euro ma si trova sui 15.

Un romanzo biografico "neomoderno - tema ambientato attorno ai giovani esuli dai paesi nazi-fascisti negli anni '30, in un'Europa tumultuosa, alcuni di loro futuri scienziati, altri sulla via di abbracciare un'occupazione meno effimera: Gerda Taro, Fred Stein, e nello sfondo anche Robert Capa e David Seymour. Il soggetto principale è Gerda Taro, vista dai racconti di chi l’amata, voluta bene. Una grande donna, grande fotografa.

Perché scrivo nella sezione "Etica e filosofia"? Mi viene a ribadire ancora una volta, quanto fossero importanti quelli impegni dei primi foto-giornalisti dell'epoca moderna e loro sforzo di rappresentare i protagonisti della lotta repubblicana in Spagna, da loro lato e non da lato del fotografo.

Leggendo questo romanzo, anche chi si schiera nel senso puritano, ed è critico nei confronti del loro approccio per via di una singola foto del soldato della Repubblica spagnola, quella montata e "fake" fatta da Capa, quello spero si toglierà questa cortina purista, lontana dalla realtà. Chiedo scusa, ma la penso così. Perché in quell'epoca era necessario attrarre dei volontari internazionali, perché non esisteva prima neanche quel coinvolgimento del fotografo per via dell'attrezzatura pesante e complessa, ora resa versatile e veloce, come lo erano le Leica, Rolleiflex, Contax, Reflex-Korelle. E naturalmente, non vorrei dire che la propaganda di questi foto-giornalisti fosse stata indirizzata agli eventi tragici di morte, esistono tanti foto-documenti scattati da Gerda Taro, di Robert Capa e dagli altri, in cui si nota una vitalità popolare, gioa di vivere che era da difendere dalle forze di tenebre.

E di fronte all'impegno di stare in mezzo, di star tanto vicino in modo che tutte le foto siano buone, tutta la filosofia criticista, non può non cadere.
Ultima modifica di user20190605 il 09/10/2017, 20:02, modificato 2 volte in totale.



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Elmar Lang
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Re: Libro "La Ragazza con la Leica"

Messaggio da Elmar Lang »

Dispiace solo che la foto "simbolo" della Guerra Civile Spagnola sia -cosa questa purtroppo assodata- un falso, esistendo le varie foto di prova, scattate nello stesso luogo ed identica situazione.

Credo che non sia stata quella pur drammatica immagine ad attrarre volontari a difendere la repubblica spagnola in quei difficili anni, visto anche come poi è andata a finire; certo è che in quella guerra, il fotogiornalismo ebbe uno dei suoi primi impieghi su vasta scala, dall'una, come dall'altra "parte". Già nella I Guerra Mondiale, furono realizzati interessanti réportages, nonostante l'attrezzatura degli operatori fosse meno comoda da trasportare.

Sempre di R. Capa, è assai più vera (ed autentica), la drammatica immagine scattata in Normandia, col soldato in acqua durante lo sbarco. Immagine "slightly out of focus", ma divenuta uno dei simboli della foto di guerra.

Leggerò volentieri il volume che hai citato, il cui titolo, se non ricordo male, è quello d'una foto di Rodchenko...
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
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Ivan
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Re: Libro "La Ragazza con la Leica"

Messaggio da Ivan »

Io l'ho ordinato e sono in attesa che mi arrivi, comunque la Ragazza con Leica era la compagna di R. Capa

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Re: Libro "La Ragazza con la Leica"

Messaggio da Elmar Lang »

https://thecharnelhouse.org/2014/09/19/ ... ith-leica/

MI riferivo a questa foto di Rodchenko, intitolata appunto "La Ragazza con la Leica"...
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Re: Libro "La Ragazza con la Leica"

Messaggio da Ivan »


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Re: Libro "La Ragazza con la Leica"

Messaggio da Elmar Lang »

Elmar Lang ha scritto: (...) Leggerò volentieri il volume che hai citato, il cui titolo, se non ricordo male, è quello d'una foto di Rodchenko...
Senz'offesa, bastava leggere quel che avevo scritto nel mio primo intervento.
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user20190605

Re: Libro "La Ragazza con la Leica"

Messaggio da user20190605 »

Elmar Lang ha scritto:Dispiace solo che la foto "simbolo" della Guerra Civile Spagnola sia -cosa questa purtroppo assodata- un falso, esistendo le varie foto di prova, scattate nello stesso luogo ed identica situazione.

Credo che non sia stata quella pur drammatica immagine ad attrarre volontari a difendere la repubblica spagnola in quei difficili anni, visto anche come poi è andata a finire;
Innanzitutto, bisogna distinguere fra vero, verosimile e falso. Quella foto non è falsa, ma verosimile, cioè rappresenta un evento che non è stato scattato in cui è avvenuto, ma ricostruito sulla base di un evento verosimile.

Quando un fotografo fa un servizio per un matrimonio, molto spesso ferma gli sposi per scattare una foto su un determinato momento che non è esattamente vero, tipo lo sposo che bacia con passione la sposa, ma che è verosimile.

Ed in fine, il montaggio verosimile della suddetta foto del combattente morente, è stato scoperto solo nel 2007, quando furono rilevati i negativi dalla famosa "valigia messicana".

Certamente le cause della sconfitta dei repubblicani non furono così evidenti dall'inizio, se pensiamo a come non seppero sfruttare la vittoria di Guadalajara, mi riferisco al tuo commento "come è andata a finire..."

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Re: Libro "La Ragazza con la Leica"

Messaggio da Elmar Lang »

Scordisk ha scritto:Innanzitutto, bisogna distinguere fra vero, verosimile e falso. Quella foto non è falsa, ma verosimile, cioè rappresenta un evento che non è stato scattato in cui è avvenuto, ma ricostruito sulla base di un evento verosimile.
Quella foto, non rappresenta il drammatico istante della morte di un miliziano, mentre un colpo lo ferisce al capo. Sono certo che Robert Capa avrà visto un sacco di gente morire, ma o in quei momenti era acquattato al suolo terrorizzato (come confessò con grande onestà riferendo della sua esperienza allo sbarco in Normandia), o le foto scattate -di morti vere-, non erano sufficientemente "drammatiche"; da ciò, la scelta di inscenare, con molte prove e vari figuranti, la scena del "miliziano morente". La scena è verosimile, perché rappresenta con realismo la morte di un uomo. Purtroppo però, essa sin dall'inizio fu spacciata per vera, pure dall'autore stesso.
Ergo, la foto è un falso.
Scordisk ha scritto:Quando un fotografo fa un servizio per un matrimonio, molto spesso ferma gli sposi per scattare una foto su un determinato momento che non è esattamente vero, tipo lo sposo che bacia con passione la sposa, ma che è verosimile.
In questo caso le foto son state fatte a persone (gli sposi) consapevoli di "ripetere" una scena che il fotografo non è riuscito a cogliere in altri momenti: gli sposi e gran parte degli invitati, tutti veri protagonisti della vicenda in atto, ne sono essi stessi consapevoli: qui si, la foto va considerata verosimile...
Scordisk ha scritto:Ed in fine, il montaggio verosimile della suddetta foto del combattente morente, è stato scoperto solo nel 2007, quando furono rilevati i negativi dalla famosa "valigia messicana"..
Il fatto che sia occorso attendere il 2007 per scoprire o quantomeno divulgare la falsità della scena del miliziano morente, ha semplicemente spostato nel tempo, la scoperta di una falsificazione; un po' come occorse del tempo, per scoprire che certi quadri di Vermeer erano in realtà dei falsi creati dal signor van Meegeren.
Però ricordo che già alla fine degli anni '70 si dubitava sull'autenticità di quell'immagine.
Scordisk ha scritto:Certamente le cause della sconfitta dei repubblicani non furono così evidenti dall'inizio, se pensiamo a come non seppero sfruttare la vittoria di Guadalajara, mi riferisco al tuo commento "come è andata a finire..."
Il sacrificio delle forze antifranchiste lo si può ammantare di tutto il romanticismo che si vuole, ma purtroppo in una guerra non esistono vincitori morali, ma solo vincitori sul campo: nonostante l'appoggio morale e materiale di quasi tutto il mondo democratico e dell'Unione Sovietica, quella guerra fu vinta dai Franchisti, appoggiati da Germania ed Italia.
Infine, un giudizio storico-politico di quella guerra tremenda (nelle guerre civili, tutti i popoli sanno dare il peggio di se stessi), non si è ancora riusciti a darlo in maniera scevra da passioni di parte. Verrà anche quel giorno.
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Re: Libro "La Ragazza con la Leica"

Messaggio da karlo »

Tratto da "La Repubblica":

"Però, nella querelle, la posizione più buffa è quella di quanti se ne lavano le mani. Sostenendo: vera, falsa, che importa? L'essenziale è che la foto sia divenuta un'icona. Ora, che mi risulti, un fotogiornalista non è in primis un fabbricante di icone, ma uno che dovrebbe dire la verità. O almeno provarci. Tanto più se quella verità è l'attimo in cui un uomo crepa. Il segreto del Miliziano lo conosce una persona sola: Robert Capa. Geniale istrione. Che, notoriamente, non è morto nel 1954 saltando su una mina in Indocina. Ma si nasconde su un atollo polinesiano. E il prossimo ottobre compirà 101 anni. Scolandosi una bottiglia dell'adorato champagne. Alla faccia mia e vostra."

Alla faccia mia e vostra...........

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Re: Libro "La Ragazza con la Leica"

Messaggio da Elmar Lang »

karlo ha scritto:Tratto da "La Repubblica":

"Però, nella querelle, la posizione più buffa è quella di quanti se ne lavano le mani. Sostenendo: vera, falsa, che importa? L'essenziale è che la foto sia divenuta un'icona. Ora, che mi risulti, un fotogiornalista non è in primis un fabbricante di icone, ma uno che dovrebbe dire la verità. O almeno provarci. Tanto più se quella verità è l'attimo in cui un uomo crepa. Il segreto del Miliziano lo conosce una persona sola: Robert Capa. Geniale istrione. Che, notoriamente, non è morto nel 1954 saltando su una mina in Indocina. Ma si nasconde su un atollo polinesiano. E il prossimo ottobre compirà 101 anni. Scolandosi una bottiglia dell'adorato champagne. Alla faccia mia e vostra."

Alla faccia mia e vostra...........
In compagnia di Elvis Presley (che come tutti ben sanno, è ancora vivo) e magari di templari ed extraterrestri, ovviamente.

Il tutto, purtroppo, non potrà venire documentato, perché alla Contax di R. Capa si son rotte le fettucce dell'otturatore...
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