È vero, essere estremi non va bene quasi mai. Però in questo caso anch'io l'ho provata sul campo: la mia conclusione è che lightmeter per android stenta assai ad essere utile, perché di fatto le alternative ci sono quasi sempre.
Infatti:
1. se esci con una fotocamera senza esposimetro (o con esposimetro rotto o male alimentato per incompatibilità batterie), allora lo sai in partenza e normalmente ti porti anche un esposimetro esterno (è leggero, super-preciso e molto più veloce nell'utilizzo di quanto lo sia una app).
2. se esci con una fotocamera con esposimetro ben tarato, quello della fotocamera è più facilmente interpretabile della app, anche fosse un non-TTL (verificato con canonet e yashicamat). Se quello della fotocamera è un esposimetro TTL non spot, anche fosse anni 70, è vieppiù meglio interpretabile di quello della app. Verificato inquadrando superfici di luminanza uniforme e misurando sia spot, che TTL che con lightmeter.
In definitiva: la app è utile solo se non hai l'esposimetro ben tarato sulla fotocamera e il tuo esterno è rotto, o se non l'hai ancora acquistato. In questi casi, affrettati a ritararlo, ripararlo o comprarlo, come giustamente consigliava @Lollipop , o l'ipotetico maestro da cui sarei andato io.
È bene specificare questi modi più o meno comodi o efficaci di misurare la luce, perché qualche principiante potrebbe essere tentato di pensare "fantastica questa app, posso comprarmi a pochi euro una vecchia folding e risparmiare sull'esposimetro". Questo è fortemente sconsigliabile, anche economicamente, proprio se si è principianti. L'esposimetro, male che vada, lo rivendi e ci perdi max 20 euro. Coi negativi porcheria, magari MF, ci stai un attimo a far fuori 20 euro.
Ciao!
A.