Analogica.it

Ho dimenticato Isos, mi fa piacere quello che dici. Le foto sono scannerizzate grezzamente con uno scanner piano, di quelli tuttofare Canon che oggi vendono a circa 50 euro..tra l'altro colgo occasione per avere qualche consiglio a riguardo, qualcosa di più serio per scannerizzare stampe (non negativi)...
Le immagini sono impastate, dovuto sia alla scannerizzazione fatta con impostazioni base, sia in generale ai materiali di mediocre qualità, sia sicuramente a non eccelsa competenza.

le foto sono bellissime... cariche di "ingenuità" fotografica; come quelle che faccio io!! ;/) (è una bella scusante)
diciamo che sono come i disegni dei bimbi dell'asilo appesi alle pareti... chi può dire che sono brutti???
Nessuno!! eh eh eh Continua così e nn buttare soldi per uno scanner + performante... a che pro??? IMHO

l'unica cosa veramente importante è .......... Divertiti!!!

non starei qua a discutere (di nuovo.... ) di analogico vs digitale.... ognuno utilizza il mezzo che preferisce...

in generale, ti sono state fatte alcune osservazioni su come un progetto fotografico dovrebbe svilupparsi (identificazione chiara del tema, una certa omogeneità nell'uso di materiali e trattamenti, eccc...)
Il tuo è un progetto all''inizio... ci sta partire e lungo la strada decidere alcune cose... l'importante è essere consapevole delle scelte e delle "non-scelte" che hai e non hai fatto.

Aleksej6 ha scritto: Le immagini sono impastate, dovuto sia alla scannerizzazione fatta con impostazioni base, sia in generale ai materiali di mediocre qualità, sia sicuramente a non eccelsa competenza.

non potendo vedere le stampe, non so cosa influisca sul risultato... sicuramente dai materiali che hai usato si possono tirare fuori cose valide... il consiglio che ti do è di non accontentarti dei risultati e continuare nella ricerca di una certa qualità di stampa...

Aleksej6 ha scritto:Cercherò di migliorarmi, grazie dell'interessamento, veramente, a tutti.

oltre a divertirsi, questa è la cosa importante!

Aleksej6 ha scritto:Ci tengo (da ingegnere, giustamente) a voler comunicare che mezzo ho usato, per destare curiosità nella tecnica analogica, magari da parte di chi legge perché è interessato ai luoghi, e questo almeno mi sembra una buona intenzione...

...non mi dire...

no Isos, non si tratta di farsi tornare il latte alle ginocchia con l'analogico e il digitale bensì di levarsi i paraocchi.
Berengo Gardin non scrive "scattato col Summicron e stampato sulla carta di mia nonna in carriola", e la sua "vera fotografia" col web ha poco a che fare e c'è arrivato anche lui.

quando Aleksej6 dice di non credere nel digitale e di considerare un merito l'assenza del fotoritocco e poi si lamenta delle immagini impastate per via della "scannerizzazione fatta con impostazioni di base" mi chiedo quale scienza ci voglia per accorgersi dell'ossimoro.

bafman ha scritto: no Isos, non si tratta di farsi tornare il latte alle ginocchia con l'analogico e il digitale bensì di levarsi i paraocchi.
Berengo Gardin non scrive "scattato col Summicron e stampato sulla carta di mia nonna in carriola", e la sua "vera fotografia" col web ha poco a che fare e c'è arrivato anche lui.

quando Aleksej6 dice di non credere nel digitale e di considerare un merito l'assenza del fotoritocco e poi si lamenta delle immagini impastate per via della "scannerizzazione fatta con impostazioni di base" mi chiedo quale scienza ci voglia per accorgersi dell'ossimoro.

premetto che anch'io sono connvinto che tutti i discorsi su una presunta superiorità artistica o etica della pellicola sul digitale sono infondati.

Ma non sento il bisogno di riprendere sempre e tutti quelli che dicono di preferire la pellicola, anche quando le motivazioni sono deboli....

Il discorso delle scansioni senza nessun intervento è sicuramente sbagliato, ma più che altro c'è un errore di fondo nella definizione di post-produzione. Un conto è utilizzare tecniche come l'HDR, il timbro clone per cancellare particolari che disturbano ecc... un altro è correggere i limiti intrinsechi del sensore di uno scanner per rendere la scansione più simile possibile alla stampa o, più in generale, elaborare il file digitale con interventi identici a quelli che si fanno normalmente in camera oscura.



tornando in topic... conoscendo i posti, ho capito quali luoghi Simone vuole descrivere della Liguria e quali aspetti vuole sottolineare. Il tema del progetto mi sembra ben delimitato, ma forse, leggendo altri commenti, forse bisognerebbe essere più precisi.
Correggimi se sbaglio, ma direi che ti focalizzi sulla provincia di Savona (in particolare piana di Albenga e zone limitrofe) e sul legame che c'è con l'entroterra. Le importanti vie di collegamento con il Piemonte della zona hanno sempre portato a relazioni più forti con i paesi delll'entroterra ligure e del basso Piemonte, che non con altre città sulla costa. Sono posti di mare, ma che hanno sempre avuto un vocazione principalmente agricola, in particolare con la coltivazione dell'ulivo.

A Savona c'è (o almeno c'era) un bel circolo fotografico con buone competenze nella stampa chimica, non aver fretta di mettere sul web, cerca di acquisire almeno la capacità di sondare le potenzialità della fotografia chimica stampata.

Una volta conosciute le potenzialità e i limiti cerca di sfruttarle/evitarli per ottenere immagini coerenti all'idea del progetto.

L'importante è lavorare, impegnarsi, spendere... di divertente c'è poco.

Cercate, se possibile, di far continuare la fotografia chimica come un prodotto attuale e di elevata qualità non come un nostalgico passatempo che ha senso solo fino a quando diverte.

Ipsos...sul tema sei andato vicino a quello che intendo, una zona allargata all'entroterra, che tu conosci, e che svilupperò con calma.
Bafman...io non mi lamento dell'immagine impastata! Anzi preferisco lasciarla così che utilizzare algoritmi che migliorano il contrasto ma che però, per contro, danno un certo senso di artificiosità. Soltanto volevo spiegare come mai potrebbero dare quella sensazione.
Lucarelli se non ci divertissimo non faremmo questo, visto che non lo facciamo per i soldi! E non è nemmeno un nostalgico passatempo, ma, semplicemente quelle foto le ho fatte all'inizio, con macchine spesso vecchie! Tanto per es. la Ensign Ful Vue II l'ho presa così, e quella era la prima volta che l'ho usata. Mi sono divertito; amo metterla in funzione e adoro la sua estetica. Ora per esempio ho comprato delle macchine più performanti e si vedranno i risultati solo prossimamente... speremmu. Cercherò di impegnarmi nella qualità, tanto che mi sono procurato un banco ottico, un Fatif DS 13x18...vedremo se e come saprò maneggiarlo. Cercherò una strada che necessariamente non sarà quella dell'alta definizione ma potrà anche concedere spazi al lo-fi. Grazie ancora.

mi astengo...

sì, davanti all'estetica della fotocamera lascio cadere la cosa anch'io.


visto che però siamo arrivati già al 13x18 (ullallà) mi permetto un ultimo suggerimento: http://www.triennale.org/it/?option=com ... xYOuY69KSN
non ho letto il volume, è la segnalazione di un amico che ti giro tal quale... magari potrebbe aiutare la tua ricerca più di quanto possa fare una nuova sparafazzoletti.
in bocca al lupo

Aleksej6 ha scritto:Lucarelli se non ci divertissimo non faremmo questo, visto che non lo facciamo per i soldi! ...

Non c'è solo divertimento o profitto. C'è anche la soddisfazione di aver ottenuto un risultato di qualità. C'è la voglia di imparare di crescere e di sentirsi rappresentati da quello che si fa.

E così vorresti fare lo scrittore
di Charles Bukowski

Se non ti esplode dentro
a dispetto di tutto,
non farlo.
a meno che non ti venga dritto dal
cuore e dalla mente e dalla bocca
e dalle viscere,
non farlo.
se devi startene seduto per ore
a fissare lo schermo del computer
o curvo sulla
macchina da scrivere
alla ricerca delle parole,
non farlo.
se lo fai solo per soldi o per
fama,
non farlo.
se lo fai perché vuoi
delle donne nel letto,
non farlo.
se devi startene lì a
scrivere e riscrivere,
non farlo.
se è già una fatica il solo pensiero di farlo,
non farlo.
se stai cercando di scrivere come qualcun altro,
lascia perdere.
se devi aspettare che ti esca come un
ruggito,
allora aspetta pazientemente.
se non ti esce mai come un ruggito,
fai qualcos’altro.
se prima devi leggerlo a tua moglie
o alla tua ragazza o al tuo ragazzo
o ai tuoi genitori o comunque a qualcuno,
non sei pronto.
non essere come tanti scrittori,
non essere come tutte quelle migliaia di
persone che si definiscono scrittori,
non essere monotono o noioso e pretenzioso, non farti consumare dall’auto-compiacimento.
le biblioteche del mondo hanno
sbadigliato
fino ad addormentarsi
per tipi come te.
non aggiungerti a loro.
non farlo.
a meno che non ti esca
dall’anima come un razzo,
a meno che lo star fermo
non ti porti alla follia o
al suicidio o all’omicidio,
non farlo.
a meno che il sole dentro di te stia
bruciandoti le viscere,
non farlo.
quando sarà veramente il momento,
e se sei predestinato,
si farà da
sè e continuerà
finché tu morirai o morirà in
te.
non c’è altro modo.
e non c’è mai stato.

C. Bukowski