Analogica.it

Salve a tutti e buon venerdì 13

Tempo fa ho letto su dei libri in mio possesso e su altri documenti le diverse tipologie di luce per la stampa fotografica, quindi ingranditori;
Luce condensata, diffusa, fredda, puntiforme le + conosciute, ovviamente mi ha incuriosito molto la luce flash adottata in alcuni ingranditori per stampe di elevatissima qualità, é stampa colori ovviamente, non ho trovato nulla sul web a tal proposito ma ho fatto un mio ragionamento (SPERO! ) logico:
La luce dei lampeggiatori viene prodotta da lampade a scarica elettrica che utilizzano gas Xenon e riescono a dare una luce molto intensa e bianca simile alla luce solare.... Quindi senza dominanti
Questo l'ho abbinato alla diversa reazione dell'alogenuro d'argento che subisce in fase d'esposizione da un tempo (relativamente) lungo e un'intensità bassa come per la stampa b/n e da un tempo molto breve e un'intensità molto alta (non riporto il libro perché non lo ricordo! )....
Chiedo a Voi maestri se il mio ragionamento é +o- giusto e se eventualmente avete dei link da prestarmi a riguardo per studiare in modo + approfondito l'argomento!
Vi ringrazio anticipatamente

Ahahahha... ma che sei andato a pescare!

Mai toccati, però so che c'era (una volta, in un paese lontano, lontano ) un ingranditore Minolta che usava luce flash (sintesi additiva a lampi multipli) che era nato per poter fare buone stampe anche in situazioni "vibranti". Era, per esempio, usato sulle navi della U.S. Navy. Pare in effetti che fosse molto buono.

ammazza tutto qui?
credevo che magari c'éra un pò di +....
Ma "elevatissima qualità" perché stavano in alto mare?
son curioso che ci posso fare??

Penso che sia stato pensato proprio per lavorare in condizioni di ambiente vibrante, se non nato addirittura da una specifica commessa militare.

Per l'elevatissima qualità non saprei, mai visto niente e per sentito dire...

Comunque qualcosa sul web c'è, prova così: http://lmgtfy.com/?q=minolta+enlarging+head

ovviamente quello che mi ha incuriosito é aver letto "stampe colori ad elevatissima qualità", non vedo il motivo di specificarlo se si tratta di stampare in situazioni difficili....
Per come era scritto il risultato ottenuto era "grazie" alla luce flash, non avendo trovato nulla ho fatto il mio ragionamento...

Come ho detto, non so quale sia il livello qualitativo.
Sentii dire che era buono. Non so se sono esistite altre teste con luce flash.
So invece che come altre tipologie che usavano lampade speciali e elettronica di controllo abbastanza sofisticata (la luce fredda a contrasto variabile di ZBE e Zone VI, per esempio) è, nel tempo, diventato impossibile ottenere ricambi e assistenza.
Nel caso della ZBE, per esperienza diretta, visto che ce l'avevo, sicuramente si è perso qualcosa di notevole.

Un problema sicuramente c'è con la luce flash: per la stampa fine art avere esposizioni brevi è una seria complicazione visto che renderebbe fare mascherature e bruciature difficile o impossibile.

Silverprint ha scritto: Un problema sicuramente c'è con la luce flash: per la stampa fine art avere esposizioni brevi è una seria complicazione visto che renderebbe fare mascherature e bruciature difficile o impossibile.

la luce flash adottata era per stampe colori, quindi le mie domande erano riferite "strettamente" al tipo di luce più che altro e del resto conosciamo quelle per la stampa b/n ma questa proprio mi manca!
per il bianco e nero bo! Sarebbe mooolto difficile e complesso intervenire con macherature e bruciature ma anche se qualche test l'ho fatto non ho + approfondito....

.....qui allego il link dove avevo letto du' righe a riguardo: www.nadir.it/faq/faq_bn.htm

Ne ho sentito anch'io ma la qualità non c'entrava niente, Il flash, tra l'altro, ha tempi talmente brevi da far insorgere il difetto di non reciprocità della carta.. Nelle stampe, anche a colori, di alta qualità, si maschera e si brucia eccome.
Il motivo delle lampada flash era per sistemi industriali di stampa con ingranditore e trascinatore della carta sensibile; l'uso del flash permetteva di accellerare in maniera drastica i tempi di lavorazione.
BTW il flash l'ho usato anch'io nell'ingranditore, sostituendo la lampadina con un piccolo flash elettronico, può essere comodo in caso di forti ingrandimenti o negativi particolarmente densi o strani (es. i negativi colori stampati in BN su carta standard); luce in abbondanza, niente calore e vibrazioni. Il timer non serve, l'esposizione si regola solo col diaframma e il numero di lampi. E' un po' che ci penso come soluzione, inoltre, per stampare con l'ingranditore usando le carte per stampa a contatto, ma devo trovare un buon sistema reversibile per accrocchiarlo con una buona distribuzione.

.....qui allego il link dove avevo letto du' righe a riguardo: www.nadir.it/faq/faq_bn.htm

Anche nadir prende delle cantonate... basta leggere cosa sono per loro i filtri dicroici