mascherature e bruciature... come-quando-perchè
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- dannyvec75
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Re: mascherature e bruciature... come-quando-perchè
Domanda da ignorante: quando stampate e fate le mascherature e bruciature, il diaframma dell'obiettivo lo tenete tutto chiuso? Perché leggo di tempi di esposizione abbastanza lunghi, mentre nelle mie prime stampe finora al massimo 10 secondi ho usato , quindi senza tempo per fare queste cose


Re: mascherature e bruciature... come-quando-perchè
Per aumentare i tempi di esposizione puoi usare tre metodi:
-chiudere di più il diaframma
-mettere un filtro nd nell'ingranditore (ci sono dei filtri nd in fogli che costano pochissimo)
-mettere una lampada più piccola nell'ingrtanditore (interso come watt non come dimensione)
Tutto questo ovviamente a parità di dimensione della stampa ovvimaente.
Ciao
Marco
-chiudere di più il diaframma
-mettere un filtro nd nell'ingranditore (ci sono dei filtri nd in fogli che costano pochissimo)
-mettere una lampada più piccola nell'ingrtanditore (interso come watt non come dimensione)
Tutto questo ovviamente a parità di dimensione della stampa ovvimaente.
Ciao
Marco
- ammazzafotoni
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Re: mascherature e bruciature... come-quando-perchè
Ciaodannyvec75 ha scritto:Domanda da ignorante: quando stampate e fate le mascherature e bruciature, il diaframma dell'obiettivo lo tenete tutto chiuso? Perché leggo di tempi di esposizione abbastanza lunghi, mentre nelle mie prime stampe finora al massimo 10 secondi ho usato , quindi senza tempo per fare queste cose
Interventi successivi a parte, con quale sistema stampi (potenza della lampada, filtri, obbiettivi, diaframma)? In che formato (distanza della testa dal piano)? Su quali carte? [Quali negativi...?]
Re: mascherature e bruciature... come-quando-perchè
In questi casi usare una focale di stampa maggiore, che ugualmente copra il formato, permette di ottenere due risultati contemporaneamente: alzi la colonna in modo da poter operare sotto più agevolmente, ed abbatti la luce sul piano di stampa aumentandone i tempi. Nel mio caso ad esempio stampare il 135 su 24x30 mi porta la colonna a 28 cm dal piano, al buio è facile picchiarci la testa contro, ma usando l'80mm la colonna sale a 58 cm e perdo un diaframma e mezzo di luce. Le altre considerazioni sono secondarie, è chiaro che se produci negativi leggeri tribolerai, e l'esperienza ti insegnerà a produrli della giusta densità, per non patire POI le pene dell'inferno in stampa.
- dannyvec75
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Re: mascherature e bruciature... come-quando-perchè
La lampada onestamente non te lo so dire perché non ci ho guardato, i filtri sono Foma e al momento sto usando due magenta m1 insieme, l'obiettivo è quello che era con l'ingranditore un componon 50 , e per avere 10sec il diaframma è a f8 . La carta è 24*30 ilford mgiv perla, la testa sarà a una 50ina di cm dal piano per avere una stampa di circa 27*18 , negativo ilford 125 iso fp4ammazzafotoni ha scritto:Ciaodannyvec75 ha scritto:Domanda da ignorante: quando stampate e fate le mascherature e bruciature, il diaframma dell'obiettivo lo tenete tutto chiuso? Perché leggo di tempi di esposizione abbastanza lunghi, mentre nelle mie prime stampe finora al massimo 10 secondi ho usato , quindi senza tempo per fare queste cose
Interventi successivi a parte, con quale sistema stampi (potenza della lampada, filtri, obbiettivi, diaframma)? In che formato (distanza della testa dal piano)? Su quali carte? [Quali negativi...?]
- dannyvec75
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Re: mascherature e bruciature... come-quando-perchè
Ribadisco che sono alle prime stampe , quindi non ho ancora bene il controllo sulla stampa , però mi piacerebbe arrivare anche a fare di questi interventi , quindi cerco di carpire quante più informazioni possibili, visto che dalle mie parti di corsi per camera oscura non ce ne sono , sto facendo tutto da autodidatta
Re: mascherature e bruciature... come-quando-perchè
Istruttivo anche questo intervento. Da collegare direttamente a quanto scritto in un recente altro post:
http://www.analogica.it/distanza-testa- ... 90-20.html.
Seguendo l'esempio:
Grazie.
http://www.analogica.it/distanza-testa- ... 90-20.html.
Seguendo l'esempio:
se la distanza più che raddoppia qual'è l'altra variabile che interviene e non ti fa perdere 2 ma solo 1,5 stop? Tempo o luminosità dell'obiettivo?-Sandro- ha scritto:stampare il 135 su 24x30 mi porta la colonna a 28 cm dal piano, al buio è facile picchiarci la testa contro, ma usando l'80mm la colonna sale a 58 cm e perdo un diaframma e mezzo di luce.
Grazie.
Wendy, I'm home! (Jack Torrance)
Re: mascherature e bruciature... come-quando-perchè
I diaframmi sono entità ritenute "ideali", ma nella pratica soffrono di errori che non permettono un comportamento ideale. Evidentemente il diaframma impostato f/8 dei due obiettivi usati non fa passare la stessa luce come dovrebbe.
Togliendomi lo sfizio di fare qualche misura ho scoperto, che in molti obiettivi passando da un diaframma all'altro vi è un errore di un terzo di stop molto spesso, e in qualcuno anche di due terzi di stop. Insomma sono ordigni su cui sarebbe bene non giurare nulla. Ecco perché quando alzo la colonna lascio perdere le formulette e faccio una misura, faccio prima e non spreco carta.
Togliendomi lo sfizio di fare qualche misura ho scoperto, che in molti obiettivi passando da un diaframma all'altro vi è un errore di un terzo di stop molto spesso, e in qualcuno anche di due terzi di stop. Insomma sono ordigni su cui sarebbe bene non giurare nulla. Ecco perché quando alzo la colonna lascio perdere le formulette e faccio una misura, faccio prima e non spreco carta.
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Re: mascherature e bruciature... come-quando-perchè
Un saluto a tutti,
volevo ringraziare tutti per questa discussione, stampo b/n da qualche tempo ma la sola lettura di tutto questo mi ha chiarito un monte di dubbi e aperto un mondo. Ancora grazie.
volevo ringraziare tutti per questa discussione, stampo b/n da qualche tempo ma la sola lettura di tutto questo mi ha chiarito un monte di dubbi e aperto un mondo. Ancora grazie.
- SweetCake84
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Re: mascherature e bruciature... come-quando-perchè
Ciao a tutti,
riapro questo argomento dopo un po' di tempo.
Prima di tutto vorrei elogiare @Silverprint per la sua conoscenza in materia e ringraziarlo per i preziosi consigli (lecchino vero!).
A tal proposito, visto che qualche altro San Tommaso in questo thread, oltre a me, non riusciva a capire bene come procedere con le mascherature e le bruciature, consiglio di andare a vedere la lezione di fotografia notturna che ha caricato su youtube (consiglio la completa visione, ma nella seconda metà del video fa vedere esplicitamente come bruciare le luci puntiformi).
A questo punto chiedo un consiglio:
Nel thread si è parlato di situazione ad alto contrasto con un orizzonte piatto (cielo su mare), io vorrei provare a bruciare il cielo su di uno skyline o su un profilo più irregolare della linea che crea il mare calmo. Ci sono delle tecniche precise per farlo? Avete consigli su come procedere?
Grazie in anticipo a chiunque risponderà
riapro questo argomento dopo un po' di tempo.
Prima di tutto vorrei elogiare @Silverprint per la sua conoscenza in materia e ringraziarlo per i preziosi consigli (lecchino vero!).
A tal proposito, visto che qualche altro San Tommaso in questo thread, oltre a me, non riusciva a capire bene come procedere con le mascherature e le bruciature, consiglio di andare a vedere la lezione di fotografia notturna che ha caricato su youtube (consiglio la completa visione, ma nella seconda metà del video fa vedere esplicitamente come bruciare le luci puntiformi).
A questo punto chiedo un consiglio:
Nel thread si è parlato di situazione ad alto contrasto con un orizzonte piatto (cielo su mare), io vorrei provare a bruciare il cielo su di uno skyline o su un profilo più irregolare della linea che crea il mare calmo. Ci sono delle tecniche precise per farlo? Avete consigli su come procedere?
Grazie in anticipo a chiunque risponderà


