Analogica.it

La Flexaret è una buona macchina, robusta e sicura, con una buona ottica (il Belar, non altrettanto il Mirar). La Yashica TLR nelle versioni più evolute è una macchina moderna ed al top delle prestazione nell'ambito TLR: ha un sistema di trascinamento sicuro e robusto a manovella, (non come quello della Flexaret III che era fragilissimo, subito eliminato, qualcosa vorrà dire delle capacità meccaniche delle rispettive fabbriche) delle ottiche Yashinon paragonabili sicuramente agli Xenar della Rolleicord e anche ai Tessar della Rolleiflex, tutte quelle comodità e i servizi, che (magari ad un livello qualitativo estremamente più elevato) si ritrovano nelle Rolleiflex, in definitiva sono macchine di classe molto diversa, e quindi la differenza di prezzo che si trova è più che giustificata. Io ho una Mat fine anni 50, senza esposimetro, e ne sono molto contento ho anche una 24 che non posso più usare causa assenza delle pellicole, la 124 certamente è il modello più nuovo, ma con il suo aspetto un po plasticoso e l'esposimetro ballerino non ne sento la mancanza.

P.S. Una cosa su cui non sono d'accordo con buiax è il dispositivo di messa a fuoco, ho usato la Minolta Autocord (altra TLR di classe, forse l'unica vera concorrente giapponese di Rollei) è ho trovato comodo il sistema di messa a fuoco simile a quello della Flexaret.

Salve a tutti vi ringrazio per le risposte. Purtroppo ho avuto problemi con Fastweb e non ho potuto collegarmi in questi giorni..

Alla fine però mi è capitata da un venditore estero una Mamiya c220 con due ottiche (l'80mm e il 135mm) ad un prezzo "aggressivo" (160€).
Ho preferito sforare il budget che mi ero prefissato perché l'idea di una biottica con ottiche intercambiabili mi stimola molto.

Sarà che sono abituato alle Hassy..