Ciao a tutti, questi giorni ho letto diverse discussioni sull’iperfocale, sulla messa a fuoco a stima, sulla correlazione che ha la pdc con l’ingrandimento e tanto altro..
A questo punto volevo chiedervi:
È preferibile usare l’iperfocale, quindi impostando il valore infinito da una parte e di conseguenza avere ad esempio a f11 da 3 metri a infinito tutto “apparentemente” a fuoco o è meglio impostare 3 metri come messa a fuoco e scattare a f11, avendo da 2 a 4 un fuoco preciso e poi “apparentemente” a fuoco? (Magari per la street)
Come è meglio fare? O non ci sono differenze poi in stampa (piccola)?
Mettere a fuoco e iperfocale
Moderatore: etrusco
- claudiofanesi
- guru
- Messaggi: 497
- Iscritto il: 03/12/2022, 20:17
- Reputation:
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato
Re: Mettere a fuoco e iperfocale
Se il soggetto è a 3m la seconda che hai detto, se è più distante di 4m la prima, sinceramente la risposta è contenuta nella domanda
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
- claudiofanesi
- guru
- Messaggi: 497
- Iscritto il: 03/12/2022, 20:17
- Reputation:
Re: Mettere a fuoco e iperfocale
Si @graic in questo caso specifico sicuramente, il mio dubbio sorge se invece il soggetto è a 5-7-10 metri. È più un dubbio di resa finale in stampa più che di come utilizzarle.
Nel senso che entrambe le tecniche di messa a fuoco avranno lo stesso risultato in stampa? Saranno apparentemente a fuoco entrambe allo stesso modo? È preferibile utilizzare l’una piuttosto che l’altra o portano entrambe allo stesso risultato?
Nel senso che entrambe le tecniche di messa a fuoco avranno lo stesso risultato in stampa? Saranno apparentemente a fuoco entrambe allo stesso modo? È preferibile utilizzare l’una piuttosto che l’altra o portano entrambe allo stesso risultato?
Re: Mettere a fuoco e iperfocale
Non ho ben capito qual è il senso della domanda ma provo a dare una risposta ugualmente.
Quando si mette a fuoco, ci sarà uno e un solo piano di fuoco, tutto il resto cade fuori fuoco di più o di meno a seconda della profondità di campo che si ha (data da lunghezza focale, diaframma, distanza di messa a fuoco,...).
La messa a fuco a stima e l'iperfocale sono tecniche che si usano per avere un fuoco sufficiente sui soggetti in ripresa quando si è in situazioni che rendono impossibile un fuoco preciso sul soggetto (o si usa una macchina che permette solo la messa a fuoco a stima).
In strada, di fretta, in scene movimentate e che cambiano rapidamente o in tante altre situazioni non si ha il tempo o la capacità di mettere a fuoco accuratamente sul soggetto e ci si deve ingegnare.
Se si riesce a fare una stima accurata della distanza di messa a fuoco bene, si chiude il diaframma e via. Se invece si sa già di fotografare solo elementi da 3 o 4 metri in poi si può impostare l'iperfocale e non toccare più la messa a fuoco.
Ma il fatto che il soggetto venga definito ("a fuoco") nell'immagine finale non vuol dire che sia perfettamente a fuoco, dovrebbe cadere proprio sul piano focale. Qui la profondità di campo ci dà una mano, per saperne di più cerca nel forum che ci sono discussioni interessanti e tecniche al riguardo.
Sul cosa fare dipende dai casi: per avere la massima qualità possibile bisogna stare il più lontano possibile dai "limiti" della profondità di campo, vale a dire che se con l'iperfocale si ha "sufficientemente a fuoco" da 3 metri ad infinito e si ha un soggetto proprio a 3 metri, è meglio impostare una messa a fuoco a stima più coerente. Se il soggetto si trova a 5-10-20 metri e mettendo a fuoco a 3 metri rientrebbe di poco nell'indicazione di profondità di campo, meglio spostare la messa a fuoco più in là. Ma a quelle distanze vuol dire usare un'ipefocale con la maggior parte degli obiettivi con cui si fanno queste cose (tendenzialmente non più di 50mm su 24x36mm, 80mm su medio formato 6x6).
Insomma: la regola generale è STAI LARGO
Che in sostanza vuol dire di stare lontano dai bordi della profondità di campo indicata, perché sono le zone dove l'approssimazione del fuoco è ovviamente meno corretta e su stampe grandi si potrebbe vedere. Per fare stime più precise puoi leggere gli altri thred in cui si consiglia di usare come indicazioni di prof. di campo le tacche relative ad un diaframma più chiuso di 1 stop rispetto a quello che si sta usando, in questo modo ci si mette "al sicuro".
V.
Quando si mette a fuoco, ci sarà uno e un solo piano di fuoco, tutto il resto cade fuori fuoco di più o di meno a seconda della profondità di campo che si ha (data da lunghezza focale, diaframma, distanza di messa a fuoco,...).
La messa a fuco a stima e l'iperfocale sono tecniche che si usano per avere un fuoco sufficiente sui soggetti in ripresa quando si è in situazioni che rendono impossibile un fuoco preciso sul soggetto (o si usa una macchina che permette solo la messa a fuoco a stima).
In strada, di fretta, in scene movimentate e che cambiano rapidamente o in tante altre situazioni non si ha il tempo o la capacità di mettere a fuoco accuratamente sul soggetto e ci si deve ingegnare.
Se si riesce a fare una stima accurata della distanza di messa a fuoco bene, si chiude il diaframma e via. Se invece si sa già di fotografare solo elementi da 3 o 4 metri in poi si può impostare l'iperfocale e non toccare più la messa a fuoco.
Ma il fatto che il soggetto venga definito ("a fuoco") nell'immagine finale non vuol dire che sia perfettamente a fuoco, dovrebbe cadere proprio sul piano focale. Qui la profondità di campo ci dà una mano, per saperne di più cerca nel forum che ci sono discussioni interessanti e tecniche al riguardo.
Sul cosa fare dipende dai casi: per avere la massima qualità possibile bisogna stare il più lontano possibile dai "limiti" della profondità di campo, vale a dire che se con l'iperfocale si ha "sufficientemente a fuoco" da 3 metri ad infinito e si ha un soggetto proprio a 3 metri, è meglio impostare una messa a fuoco a stima più coerente. Se il soggetto si trova a 5-10-20 metri e mettendo a fuoco a 3 metri rientrebbe di poco nell'indicazione di profondità di campo, meglio spostare la messa a fuoco più in là. Ma a quelle distanze vuol dire usare un'ipefocale con la maggior parte degli obiettivi con cui si fanno queste cose (tendenzialmente non più di 50mm su 24x36mm, 80mm su medio formato 6x6).
Insomma: la regola generale è STAI LARGO
Che in sostanza vuol dire di stare lontano dai bordi della profondità di campo indicata, perché sono le zone dove l'approssimazione del fuoco è ovviamente meno corretta e su stampe grandi si potrebbe vedere. Per fare stime più precise puoi leggere gli altri thred in cui si consiglia di usare come indicazioni di prof. di campo le tacche relative ad un diaframma più chiuso di 1 stop rispetto a quello che si sta usando, in questo modo ci si mette "al sicuro".
V.
"Fra i molti modi di combattere il nulla, scattare fotografie è uno dei migliori", Julio Cortazàr, Le bave del diavolo
Valerio
Valerio
- claudiofanesi
- guru
- Messaggi: 497
- Iscritto il: 03/12/2022, 20:17
- Reputation:
Re: Mettere a fuoco e iperfocale
Si il senso della domanda è proprio la tua risposta @vale_g
È che da ignorante in materia ho pensato, “ perchè dovrei usare l’iperfocale che magari a f11 mi porta una distanza minima di 4 m quando posso mettere il fuoco direttamente a 2 metri e scattare a f11? Così è sicuro che sarà tutto “sufficientemente” a fuoco.
Appunto ho fatto la domanda, perchè forse non è poi così semplice credo
Grazie comunque, si sul fatto di impostare l’infinito al valore +aperto del diaframma, per mettersi in sicurezza e poi scattare a diaframma più chiuso ne ho letti diversi..
È che da ignorante in materia ho pensato, “ perchè dovrei usare l’iperfocale che magari a f11 mi porta una distanza minima di 4 m quando posso mettere il fuoco direttamente a 2 metri e scattare a f11? Così è sicuro che sarà tutto “sufficientemente” a fuoco.
Appunto ho fatto la domanda, perchè forse non è poi così semplice credo
Grazie comunque, si sul fatto di impostare l’infinito al valore +aperto del diaframma, per mettersi in sicurezza e poi scattare a diaframma più chiuso ne ho letti diversi..
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13141
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: Mettere a fuoco e iperfocale
Ciao @claudiofanesi
Usare l'iperfocale significa mettere il limite remoto della profondità di campo ad infinito, non il fuoco.
Non mi torna. O hai sbagliato i numeri dell'esempio, o non hai capito l'iperfocale.claudiofanesi ha scritto: ↑07/04/2023, 20:13“ perchè dovrei usare l’iperfocale che magari a f11 mi porta una distanza minima di 4 m quando posso mettere il fuoco direttamente a 2 metri e scattare a f11? Così è sicuro che sarà tutto “sufficientemente” a fuoco
Usare l'iperfocale significa mettere il limite remoto della profondità di campo ad infinito, non il fuoco.
- claudiofanesi
- guru
- Messaggi: 497
- Iscritto il: 03/12/2022, 20:17
- Reputation:
Re: Mettere a fuoco e iperfocale
Ciao @Silverprint
Allora nell’esempio che hai sottolineato ho citato l’iperfocale mettendo il riferimento dell’infinito su f11 e posto che mi dia la distanza minima a 4 m poi ho pensato da ignorante che allora farei prima a mettere a fuoco a stima, mettendo il fuoco a 2 metri e scattando a f11 (magari in strada, camminando, per foto rapide), in modo da avere quasi se non ogni scena tutta approssimativamente a fuoco.
Questa era la seconda parte dell’esempio.
Appunto mi chiedevo allora quando usare l’iperfocale e quando magari usare il mio secondo esempio (messa a fuoco a stima), o se alla fine il risultato è il medesimo in stampa.
Allora nell’esempio che hai sottolineato ho citato l’iperfocale mettendo il riferimento dell’infinito su f11 e posto che mi dia la distanza minima a 4 m poi ho pensato da ignorante che allora farei prima a mettere a fuoco a stima, mettendo il fuoco a 2 metri e scattando a f11 (magari in strada, camminando, per foto rapide), in modo da avere quasi se non ogni scena tutta approssimativamente a fuoco.
Questa era la seconda parte dell’esempio.
Appunto mi chiedevo allora quando usare l’iperfocale e quando magari usare il mio secondo esempio (messa a fuoco a stima), o se alla fine il risultato è il medesimo in stampa.
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13141
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: Mettere a fuoco e iperfocale
Il risultato non è il medesimo.
Riprendendo l'esempio, con la messa a fuoco a 2m e non a 4m, le parti più lontane risulteranno meno nitide, quanto chiaramente dipende dalla lunghezza focale, con un ottica molto corta le differenze potrebbero essere minime, con una media sono già enormi.
Riprendendo l'esempio, con la messa a fuoco a 2m e non a 4m, le parti più lontane risulteranno meno nitide, quanto chiaramente dipende dalla lunghezza focale, con un ottica molto corta le differenze potrebbero essere minime, con una media sono già enormi.
- claudiofanesi
- guru
- Messaggi: 497
- Iscritto il: 03/12/2022, 20:17
- Reputation:
Re: Mettere a fuoco e iperfocale
Ah ecco, mi sembrava non potesse essere così semplice la questione
Quindi direi che dove non è possibile focheggiare il soggetto è preferibile usare l’iperfocale piuttosto che l’esempio da me citato..
Poi ho letto anche che dipende molto da quanto si ingrandisce la stampa..
Ma anche qui credo non sia così semplice la questione..
Quindi direi che dove non è possibile focheggiare il soggetto è preferibile usare l’iperfocale piuttosto che l’esempio da me citato..
Poi ho letto anche che dipende molto da quanto si ingrandisce la stampa..
Ma anche qui credo non sia così semplice la questione..
Re: Mettere a fuoco e iperfocale
Diciamo così, usare l'iperfocale non è un metodo per avere foto più nitide che con altri metodi, serve solo, NEL CASO CHE SAPPIAMO A PRIORI di non fotografare soggetti più vicini di un TOT, a non perdere tempo con la messa a fuoco e ottenere comunque foto decentemente nitide. Se invece abbiamo tempo e un sistema di messa a fuoco (telemetro, reflex) o almeno una decente capacità di stima è sempre preferibile regolarsi in base alla distanza del soggetto.
P.S. il TOT è quello che ci viene dato dall'indice di sinistra della profondità di campo della focale che stiamo usando quando quello di destra sta su infinito
P.S. il TOT è quello che ci viene dato dall'indice di sinistra della profondità di campo della focale che stiamo usando quando quello di destra sta su infinito
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato