Mettere a posto la mia catena di lavoro.

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

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victorserri
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Re: Mettere a posto la mia catena di lavoro.

Messaggio da victorserri »

Allora, in realtá sono in dubbio se tra 64 e 50.

Allora, quello che ho fatto è stato, in primis prendere una coda, e con la cosa fare un provino scalare trovando il mio tempo minimo di nero massimo(che era di 50 secondi, ossia dai 50 in poi non riconoscevo la differenza tra i neri) .
Poi ho stampato le zone I del rullino, e ho visto che per quella da 64 iso si vedeva che era nera ma che c'era una leggera visibilitá della trama della tela che ho fotografato.
Non sicuro, ho stampato le zone II del rullino e ho visto che per quella da 100 iso la differenza tra il nero era piu' netta, rapportabile a quella della zona I da 64 iso. Di questi quindi ho stampato tutte le zone per avere una idea di come si comporterebbe (tenendo in conto che questa zona II in realtá è la mia zona I)

Stavolta ci siamo?



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Re: Mettere a posto la mia catena di lavoro.

Messaggio da Silverprint »

Sì!!! Ci siamo! :ymparty:

E quindi come sono venute le varie Zone? Cioè che sviluppo è N.... ? Dimmi che son curioso!

La SE dovrebbe essere 64 iso, la differenza dal nero della Zona I dovrebbe essere appena visibile, comunque la differenza pratica è minima (e meglio, nel dubbio, 1/3 di stop in più che uno in meno).
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Re: Mettere a posto la mia catena di lavoro.

Messaggio da victorserri »

Allora! Dire come sono venuti i grinon è proprio facile, e poi dire che tipo di N è potrei averlo steccato alla grande....cmq, descrivo tutte le zone che ho fatto
ricordo che ho fatto
All afine quello che ho fatto è stato stampare tutte le zone del rullino per 100iso.
Quindi c'e':
zona 0 della coda dove c'e' il nero-nero-neropieno,
zona I uguale,
zona II dove si inizia a intravedere la trama ma è nero veramente nero
zona III - Molto scuro e si inizia a intravedere la trama in maniera netta Se dovesse essere questa la zona III ho capito come dovrebbe essere il "nero con dettaglio".
zona IV - é grigia e ha dettaglio
zona V - è grigia, ma me la immaginavo piu' scura.
zona VI - chiara con dettaglio
zona VII - Bianco con un dettaglio netto
zona VIII - bianco con un po' di dettaglio
zona IX - Bianco con un filo di dettaglio
zona X - Bianco puro del foglio
zona XI - idem
zona XII - idem con patate

Quindi, penso, che questo sia uno sviluppo N+1, visto che la V è piu' chiara, la VII è praticamente un bianco con textura e non un grigio chiaro con textura...se considero il rullino a iso 100. Se lo considero alla sua SE sará un N+2.
Giusto?
Ora so, con questa tutta questa catena, che nella mia zona VII sará molto chiara con textura.
Se io volessi con un rullino ripreso a 100iso il mio tempo d N dovrebbe essere attorno ai 5,5 minuti giusto? E se lo volessi a 50 iso direi che il tempo sarebbe di 4 minuti (sempre appoggiandomi ai consigli dei tempi del libro, quindi mi sa che dico cazzat,e e sempre tenendo in considerazione che sono valori orientativi che dovrei poi modellare in funzione delle mie prove).

Ci sono?
Da che parte son girato?

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Re: Mettere a posto la mia catena di lavoro.

Messaggio da Silverprint »

victorserri ha scritto:Ci sono?
Da che parte son girato?
Sempre mezzo storto, le prove le hai fatte bene, pare, le conclusioni a cui arrivi sono abbastanza insensate invece. :))

Il tuo sviluppo è (parrebbe) N+1 visto che il bianco con dettaglio pieno cade in Zona VI. La SE è iso 50. È prevedibile che con i tempi e l'IE suggerito il risultato sia più o meno questo.

Devi scalarlo tutto di una Zona, perché manca la Zona I alla sensibilità di 100.
La SE non è quello che metti sull'esposimetro e basta... è quello che metti sull'esposimetro per avere la Zona I al posto giusto!

Io stamperei anche la serie a 64 iso, per verifica.


Quello che segue non mi pare abbia senso, o almeno io non ce lo trovo. La SE non cambia mica a tuo piacimento!
victorserri ha scritto:Se io volessi con un rullino ripreso a 100iso il mio tempo d N dovrebbe essere attorno ai 5,5 minuti giusto? E se lo volessi a 50 iso direi che il tempo sarebbe di 4 minuti (sempre appoggiandomi ai consigli dei tempi del libro, quindi mi sa che dico cazzat,e e sempre tenendo in considerazione che sono valori orientativi che dovrei poi modellare in funzione delle mie prove).
Faccio finta di non aver letto simili orrori e ti dico cosa fare ora? :-\


:))
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Re: Mettere a posto la mia catena di lavoro.

Messaggio da victorserri »

Deduco che siano orrori dovuto al fatto che non sono tempi ottenuti con delle prove ma ottenuti con dei fattori a occhio di dubbia provenienza...
Deduco che quello che dovrei fare per trovare il tempo N per i 50 iso sia farlo per prove.

Ora, le mie deduzioni erano probabilmente doppie perchè ho considerato che se quello è uno sviluppo N+1 ma io ho ripreso a iso 100, se riprendessi a iso 50, per avere quel risultato (ossia portare i bianchi in quelle zone di stampa) sarebbe uno sviluppo N+2. E si, forse la cosa non ha senso, o forse non è proprio precisa.

So che la mia SE di questa pellicola è iso 50. Proveró cmq la stampa di 64, ma c'e' una cosa che mi sta facendo entrare un po' di dubbi. so benissimo, Silverprint, che consideri Abberrante il tiraggio. Ma questo vuol dire che moltissime pellicole,usate alla ISO nominale sono tirate, giusto? Pure la mia amata trix, che da quello che leggo (e giuro FARO' LE PROVE) pare che abbia una SE di 160iso.
Ok, solo questa cosa mi spaventa un po'. Nel senso, se mi metto a fare le prove, trovo le mie SE per le pellicole che mi piacciono (Che quindi saranno totalmente diverse, ma vabbé), poi stampo, trovo i tempi N, N+1, N+2, N+mondo, cioé, ci metteró 20anni...quasi...

Ok, ora sperando di non averto altri orrori, dimmi cosa devo fare, per continuare su sta strada...

p.s. Si, sto per fare le stesse prove sulla TRIX e sulla NEOPAN across. Oramai, sta cosa delle prove è diventata una droga...

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Re: Mettere a posto la mia catena di lavoro.

Messaggio da Silverprint »

Ciao Victor! :)

Ohi... ohi... :(

Ti sfugge ancora qualcosa di sostanziale.


Allora... l'orrore a cui mi riferivo era l'idea di poter mettere iso a piacere chiamandoli SE... non era riferito alla ipotesi sui tempi di sviluppo, che come dici bene vanno verificati in pratica.

Tornando quindi al "problema" la Sensibilità Effettiva di una pellicola quella è e quella rimane, non cambia mica se cambi gli iso sulla macchina. Ovvero non esiste un tempo che dia sviluppo N a tot iso ed un altro che dia sempre N con altri iso... è una cosa senza senso alcuno.

Dire che uno sviluppo da contrasto Normale (N) significa dire che si è fatto corrispondere determinate densità a determinati livelli di esposizione. Per quanto riguarda le "ombre" ciò si ottiene impostando la Sensibilità Effettiva, mentre per quanto riguarda le luci ciò si ottiene regolando il tempo di sviluppo finché la Zona VII di stampa venga in corrispondenza della Zona VII in esposizione.

Ciò significa che il test che hai fatto scopre che la SE è 50 iso (o 64) e che sviluppando per quanto hai sviluppato il risultato è N+1.

Non conta infatti che tu abbia impostato 100 iso o 50, conta solo dove sia effettivamente la Zona I sulla stampa, se la Zona I non è dove si sperava significa solo che la Sensibilità Effettiva non è quella ipotizzata. Nel tuo caso la Zona I di stampa è venuta al posto della II di esposizione con 100 iso, quindi la sensibilità vale la metà dell'ipotizzato, cioè 50 iso e non 100.
Il test è comunque perfettamente valido, solo che va scalato di una Zona, la Zona II è Zona I e la Zona VII è Zona VI... ciò significa che il tuo sviluppo produce N+1 (N+2 non so da dove tu l'abbia tirato fuori) perché ottieni il tono chiaro con trama e dettaglio in Zona VI.

Riguardo poi la supposta perdita di sensibilità che si avrebbe lavorando con la SE e non con gli IE, è anche questo un discorso senza senso. L'esposizione giusta è l'esposizione giusta, come la si sia calcolata non è importante, se è giusta è giusta!
Insomma se, per esempio, mettendo 400 iso di IE e ragionando sui toni medi espongo in un certo modo e va bene, ragionando con 200 iso di SE ed esponendo per le ombre le coppie tempo diaframma che danno l'esposizione giusta saranno le stesse.
Lavorare con la SE ed esporre per le ombre è solo un metodo più sicuro per calcolare l'esposizione, ma l'esposizione giusta mica cambia! E come potrebbe mai cambiare? La Sensibilità Effettiva NON cambia!!! Significa che sempre quel tot di luce alla pellicola deve arrivare, proprio quel tot li, preciso, preciso.
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Re: Mettere a posto la mia catena di lavoro.

Messaggio da victorserri »

"Momento, momento, momento...Lois, questa non è la mia tazza di batman!"

Boiate a parte.
Ci sto pensando su, mi sfugge qualcosa ma inizio ad esserci, quasi attorno. Oh, giuro, che non sono cosi' scemo di solito.
Allora, io ho la mia SE.
Il tempo N non si sa, ma poco importa. Nel senso, ora ho il mpio tempo N+1, poi troveró con delle prove il mio tempo N.
Prendo il mio fotometro spot. Setto la mia iso SE. Misuro zona III, quello che io vorrei fosse zona III. Misuro la mia zona VII. Vedo quando è lontana dalla zona III, se piu' o meno di 4 stop. Capisco, di conseguenza quanto è contrastata la mia scena. So quindi come dovró fare lo sviluppo N+ o N-. Con la mia misura di zona III salgo di 2 stop e scatto.
Ora la cosa non è precisa perchè anche zona V viene influenza dallo sviluppo N+2 e N-2, quindi in realtá dipende.
Poro il mio rullino, sviluppo con lo sviluppo che ho pensato.
Stampo.
Le mie zone dovrebbero essere dove pensavo che siano, con le rispettive densitá.

Ora:
1)Perchè ho detto n+2? Perchè ho pensato che se scalo di 1 zona (e condecidi il parallelismo automobilistico) dovrebbe scalare tutto. Quindi la mia zona V in realtá sarebbe la mia zona VI, etc. Ma visto che la mia zona VI mi sembrava troppo poco media ho pensato ad un N+2. Era questo il ragionamento che c'era dietro. Ossia un errore.
2) Perchè ho parlato di piu' tempi N? Per un altro errore. ossia la confusione tra SE e IE. Condivido. La SE non cambia, poi io posso fingere quanto voglio che la mia pellicola sia a 1000 iso, ma quel che resta è che la sua SE e' la SE. Su questo ora ci sono.
Ora, se questo lo vedo "facile" con spot e formato medio, mi sembra tosto per il 35mm...che faccio? Misuro spot sulle ombre? E su quelle tipo che non hanno spot, tipo la A1 lavoro sugli IE a 400 iso e sui grigi, giusto?

Le prove a 64 iso non le ho fatte, causa mancanza di tempo oggi e mi sa domani.
Proveró ad uscire a a mettere in pratica un tot di cose in sti giorni e poi richiudermi in camera oscura per pensarci un po' bene (mentre aspetto il sekonic che arriva).

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Re: Mettere a posto la mia catena di lavoro.

Messaggio da Silverprint »

Hahhaha!!!
Non ti preoccuapare c'é di peggio! :))
Credo che la confusione provenga dall'aver mischiato varie letture assortite ed alcune erano di quelle che nel tentativo di semplificare finiscono per confondere.

Meglio?
Un po' sì! un po' no... ma non è più grave (spero :ymdevil: ).

Pare tutto giusto, le cose che non vanno bene sono quelle che seguono.
victorserri ha scritto:Con la mia misura di zona III salgo di 2 stop e scatto.
Scendi, scendi, NON sali! L'esposimetro è tarato sulla Zona V, quindi per avere la Zona III devi sotto-esporre due stop.
victorserri ha scritto:Ora la cosa non è precisa perché anche zona V viene influenza dallo sviluppo N+2 e N-2, quindi in realtà dipende.
No, no, non dipende più (tanto). Perché, in pratica, è come se avessi "starato" l'esposimetro facendolo lavorare su una zona più bassa; zona più bassa che è molto meno variabile con il variare del tempo di sviluppo, quindi aumenta notevolmente la precisione.
victorserri ha scritto:1)Perchè ho detto n+2? Perchè ho pensato che se scalo di 1 zona (e condecidi il parallelismo automobilistico) dovrebbe scalare tutto. Quindi la mia zona V in realtá sarebbe la mia zona VI, etc. Ma visto che la mia zona VI mi sembrava troppo poco media ho pensato ad un N+2. Era questo il ragionamento che c'era dietro. Ossia un errore.
Avevi scalato la zona dalla parte sbagliata... se la Zona II (a cui hai esposto) è in realtà la Zona I (verificata in stampa), devi togliere una zona, non aggiungerla. Comunque si parte sempre dalla Zona I, non si parte dal vedere se i toni medi sono abbastanza medi. Anzi non conta proprio... se ci sono gli estremi i medi ci sono per forza, non scappano.
victorserri ha scritto:Ora, se questo lo vedo "facile" con spot e formato medio, mi sembra tosto per il 35mm...che faccio? Misuro spot sulle ombre? E su quelle tipo che non hanno spot, tipo la A1 lavoro sugli IE a 400 iso e sui grigi, giusto?
Certo che misuri sulle ombre.
Usare sempre il solito esposimetro indipendentemente da quale macchina usi, no?
Ci sono parecchi vantaggi, in primis la taratura, poi l'affidabilità e la precisione, senza dimenticare che diverrà familiare. È più pratico ed immediato usare un solo strumento.

Scoprirai presto quanto sia vantaggioso esporre bene per le ombre, non ci rinuncerai.
Se poi anche in 35mm svilupperai per le luci di certo male non farà, basta solo organizzarsi mentalmente.
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Messaggio da Stefano B »

Mi intrometto nell'argomento, visto che voglio testare la sensibilita effettiva della tri-x e l'accoppiata con il rivelatore Rodinal volevo una conferma se va bene il procedimento che andrò a effettuare:

Con un rullo impostato a sensibilita nominale (400) fotografo un muro bianco con trama in condizione di luce uniforme. parto leggendo l'esposizione sul muro per determinare la zona V da qui faccio il calcolo per aumentare di x stop per arrivare a zona XII e inizio a scattare dimunendo uno stop proporzionalmente a una zona fino ad arrivare a zona I.
Poi aumento di 1/3 di stop la sensibilità nominale (320) (Misuro di nuovo l'esposizione per la Zona V grigio 18% aumenterò di 7 stop per arrivare a zona XII e scatto fino a zona I) poi aumento di 2/3 di stop (250) di 1 stop (200) di 1 1/3 stop (160) di 1 2/3 stop (125) di 2 stop (100). sviluppo i rulli in rodinal diluzione 1+50 per un tempo di 9 minuti 20°.
Regolo l'ingranditore per una stampa di 30x40 faccio un provino scalare su un pezzo di negativo non esposto con tempo ravvicinato e valutero il tempo minimo che occorre per avere un nero pieno cioè che da quel tempo in poi sara tutto nero in maniera uguale, lasciando tutto inalterato posizione e diaframma tempo espongo tutte le zone I una vota asciutta si andrà a trovare la zona I che risulterà diversa dalla zona 0 e al corrispettivo n° del fotogramma corrisponde la sensibilità effettiva. sempre lasciando tutto inalterato stampo i fotogrammi relativi alla sensibilità effettiva per avere una scala del contrasto con uno sviluppo in rodinal a 1+50 per 9 minuti a 20° con agitazione x. e cosi posso fare vari test con la S.E aumentando o diminuendo il tempo di trattamento o di energia dello sviluppo.

Premesso che il procedimento sia giusto e credo di si ho una domanda. :)

- supponendo che la sensibilità effettiva sia 200 iso anche se sviluppo con un'altro rivelatore la S.E rimane uguale?

so che andro a modificare il contrasto (morbidezza o la durezza di un negativo) ma lo sviluppo non influisce sulla sensibilita della pellicola essa è e essa rimane. Almeno a me sembra di aver capito cosi se sbagli spiegate :)

Grazie ciao

Stefano

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Re: Mettere a posto la mia catena di lavoro.

Messaggio da Silverprint »

Ciao StefanoB!

Tutto giusto!

Ma un piccolo particolare merita precisazioni: la Sensibilità Effettiva può cambiare un pochino a seconda del rivelatore usato.
A parte i casi particolari dei rivelatori finegranulanti "al solvente" tipo l'Ilford Perceptol che si mangiano uno stop abbondante di sensibilità, ci sono piccole variazioni dovute principalmente al differente dosaggio degli antivelo.

Il Rodinal, per esempio non sfrutta a fondo la sensibilità e usandolo, rispetto a rivelatori che la sfruttano a fondo (Microphen, per es.), può esserci una perdita anche di 2/3 di stop (a parità di contrasto). Si può comunque dire che "mediamente" la Sensibilità Effettiva cambia poco cambiando rivelatore: frazioni di stop.

È comunque "accademia": cambiando rivelatore bisogna rifare i test, quindi queste piccole variazioni di S.E. sono operativamente ininfluenti.

Anche nello stesso rivelatore, stessa diluizione, si verificano piccoli cambiamenti della Sensibilità Effettiva cambiando il tempo di sviluppo, sempre frazioni di stop.
Nel proseguire i test, una volta trovata la SE per un certo tempo, conviene tenerne conto.
Se per esempio troverai che la SE sia 200 a 9'00 quando testerai tempi minori (circa 20% a volta) scatta anche una serie a 160 iso, e quando proverai tempi maggiori scattane anche una a 250... etc, etc.
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