MOLOCH
Moderatore: etrusco
MOLOCH
l'avventura digitale si sta ogni giorno di più dimostrando un Moloch che divora implacabilmente tutti i suoi figli: l'unica soluzione è disfarsene
http://www.reflex.it/news/2012/02/kodak ... otocamere/
è pazzesco: a fronte di vendite colossali in questi ultimi dieci anni le Case fotografiche si trovano una dietro l'altra di fronte a passivi giganteschi che non lasciano spazio ad ulteriori avventure. Per tutte c'è una motivazione diversa: Minolta, Konica, Praktica, Agfa, Contax, Polaroid, Kodak, Olympus e Pentax (per quanto ancora?), per non parlare di Rollei o dell'industria fotografica sovietica. Alla fine qualcosa non quadra. Menagment, mercato, situazione mondiale, crollo del Muro, e prossimamnte...crollo delle banche giapponesi? e conseguente crollo dei due ultimi colossi?
solo un'ipotesi, ma l'industria giapponese poggia su una base di argilla e nulla è più da esludere a priori.
Di fronte alla ricchezza merceologica degli anni ottanta ci stiamo avviando verso una specie di monopolio, quando tutte le macchine fotografiche saranno prodotte in un solo stabilimento centrale ma con marchi (e colori) diversi.
Pierpaolo
http://www.reflex.it/news/2012/02/kodak ... otocamere/
è pazzesco: a fronte di vendite colossali in questi ultimi dieci anni le Case fotografiche si trovano una dietro l'altra di fronte a passivi giganteschi che non lasciano spazio ad ulteriori avventure. Per tutte c'è una motivazione diversa: Minolta, Konica, Praktica, Agfa, Contax, Polaroid, Kodak, Olympus e Pentax (per quanto ancora?), per non parlare di Rollei o dell'industria fotografica sovietica. Alla fine qualcosa non quadra. Menagment, mercato, situazione mondiale, crollo del Muro, e prossimamnte...crollo delle banche giapponesi? e conseguente crollo dei due ultimi colossi?
solo un'ipotesi, ma l'industria giapponese poggia su una base di argilla e nulla è più da esludere a priori.
Di fronte alla ricchezza merceologica degli anni ottanta ci stiamo avviando verso una specie di monopolio, quando tutte le macchine fotografiche saranno prodotte in un solo stabilimento centrale ma con marchi (e colori) diversi.
Pierpaolo


- chromemax
- moderatore
- Messaggi: 12440
- Iscritto il: 02/08/2010, 16:35
- Reputation:
- Località: Albiate (MB)
Re: MOLOCH
E' da un po' che per avere un'idea degli scenari futuri trovo più utili i romanzi cyberpunk e i film di fantascienza... e non lo dico per scherzo
"They say my prints are bad, darling they should see my negatives!"
Lisette Model
Lisette Model
Re: MOLOCH
L'articolo parla di assenza o, comunque, minore indignazione per questo annuncio, da parte dei consumatori, rispetto a quella che c'era stata negli ultimi anni in occasione delle precedenti uscite di scena delle "pietre miliari" del marchio americano.
Mi auguro che il motivo sia da ricercarsi nel breve periodo intercorso tra l'annuncio e l'articolo e non nel disinteresse apatico figlio di questi brutti tempi che, talmente carichi di brutte notizie, ci hanno visti abituare all'andamento catastrofico che possono prendere gli eventi.
La domanda che mi verrebbe da fare è: "Chi ha voluto e chi ha permesso che avvenisse tutto questo?".
E' vero che per ogni azienda il discorso è diverso, ma forse è possibile riscontrare una base comune nella rottura dell'equilibrio che deve esserci tra domanda e offerta e che è il fondamento di questa nostra economia capitalista.
La nostra percezione di cosa fosse realmente utile, non solo necessario o indispensabile, è stata per anni e anni alterata. Si è arrivati al punto critico, provando insoddisfazione anche con l'ultimo ritrovato tecnologico tra le mani.
La domanda è diventata una bestia che l'offerta non riesce più a sfamare. La corsa al megapixel e alla grandezza del sensore, al rumore e all'autonomia, sono arrivate al giro di boa e si sono lasciate alle spalle una lunga scia di cadaveri.
Oggi anche le case più grosse si trovano a dover affrontare la "belva affamata" e devono provare a convincerla a cambiar gusti per garantirsi un poco di sopravvivenza in più (video-fotocamere?, visto che le foto-camere, figlie di quelle a pellicola, ed ancora a queste legate da un sottile filo fatto di forme, dimensioni e funzioni, sembrano essere arrivate al massimo del loro potenziale???). In ogni caso, però, il futuro vedrà un solo sopravvissuto, alla Highlander, che potrà beneficiare della ricompensa rappresentata dal poter gestire un monopolio. Le nubi nere, però, si addenseranno su noi consumatori, purtroppo. In regime di concorrenza e di pluralità di offerta, contiamo qualcosa ma, in assenza di scelta, non potremo avere più alcun potere.
Che ci aspettino tempi duri mi sembra armai scritto, la cosa buffa è che questi tempi duri aspettano anche gli altri pochi sopravvissuti alla lotta, fintanto che non …..
"Ne resterà soltanto uno!".
Marcello
Mi auguro che il motivo sia da ricercarsi nel breve periodo intercorso tra l'annuncio e l'articolo e non nel disinteresse apatico figlio di questi brutti tempi che, talmente carichi di brutte notizie, ci hanno visti abituare all'andamento catastrofico che possono prendere gli eventi.
La domanda che mi verrebbe da fare è: "Chi ha voluto e chi ha permesso che avvenisse tutto questo?".
E' vero che per ogni azienda il discorso è diverso, ma forse è possibile riscontrare una base comune nella rottura dell'equilibrio che deve esserci tra domanda e offerta e che è il fondamento di questa nostra economia capitalista.
La nostra percezione di cosa fosse realmente utile, non solo necessario o indispensabile, è stata per anni e anni alterata. Si è arrivati al punto critico, provando insoddisfazione anche con l'ultimo ritrovato tecnologico tra le mani.
La domanda è diventata una bestia che l'offerta non riesce più a sfamare. La corsa al megapixel e alla grandezza del sensore, al rumore e all'autonomia, sono arrivate al giro di boa e si sono lasciate alle spalle una lunga scia di cadaveri.
Oggi anche le case più grosse si trovano a dover affrontare la "belva affamata" e devono provare a convincerla a cambiar gusti per garantirsi un poco di sopravvivenza in più (video-fotocamere?, visto che le foto-camere, figlie di quelle a pellicola, ed ancora a queste legate da un sottile filo fatto di forme, dimensioni e funzioni, sembrano essere arrivate al massimo del loro potenziale???). In ogni caso, però, il futuro vedrà un solo sopravvissuto, alla Highlander, che potrà beneficiare della ricompensa rappresentata dal poter gestire un monopolio. Le nubi nere, però, si addenseranno su noi consumatori, purtroppo. In regime di concorrenza e di pluralità di offerta, contiamo qualcosa ma, in assenza di scelta, non potremo avere più alcun potere.
Che ci aspettino tempi duri mi sembra armai scritto, la cosa buffa è che questi tempi duri aspettano anche gli altri pochi sopravvissuti alla lotta, fintanto che non …..
"Ne resterà soltanto uno!".
Marcello
Re: MOLOCH
Dipende da cosa si vuole...
Ora le macchine si dividono in 2 imho: FullFrame che a quanto sembra sono arrivate alla pellicola (come la nuova D800 e la prossima risposta Canon) e le così dette EVIL che nel consorzio 4/3 con panasonic e le altre stanno "spaccando il c..." a tutte le altre reflex con specchio non FF...
Tutto il resto è robaccia. E comunque a parte Nikon e Canon per gli altri ci sono le briciole. In fin dei conti nel mondo dell'informativa il duopolio è molto più presente di un mercato più largo: windows-OSX ATI-Nvidia Intel-AMD etc.
Ora le macchine si dividono in 2 imho: FullFrame che a quanto sembra sono arrivate alla pellicola (come la nuova D800 e la prossima risposta Canon) e le così dette EVIL che nel consorzio 4/3 con panasonic e le altre stanno "spaccando il c..." a tutte le altre reflex con specchio non FF...
Tutto il resto è robaccia. E comunque a parte Nikon e Canon per gli altri ci sono le briciole. In fin dei conti nel mondo dell'informativa il duopolio è molto più presente di un mercato più largo: windows-OSX ATI-Nvidia Intel-AMD etc.
- Silverprint
- moderatore
- Messaggi: 13345
- Iscritto il: 30/08/2011, 2:12
- Reputation:
- Località: Faenza
- Contatta:
Re: MOLOCH
Io lo vedo come un paradosso...
La non elevata resa economica delle tecnologie mature, è già successo (col vinile, ad esempio - che per inciso, risorge) ...
Quando una tecnologia raggiunge apici difficilmente superabili e qualità molto elevata, il mercato dell'hardware tende a saturarsi (noi tutti usiamo ottime macchine "antiche" perfettamente efficienti). All'inizio dell'era digitale i "colossi" non erano poi tanto dei colossi e i "piccoli" stavano tranquillamente al passo, anzi spesso trainavano la ricerca (mentre i grandi stavano al passo) inventando davvero cose per migliorare la fotografia.
E quindi in un mercato hardware poco vivace cosa c'è di meglio che darsi anima e corpo alla promozione di una tecnologia immatura, per la quale la necessità di sostituzione dell'hardware per obsolescenza è rapidissima?
Che poi ciò finisca per essere un mostro distruttore che divora tutto ed alla fine anche se stesso, poco importa...
Ci vorrebbe più consapevolezza tecnica e molto meno fanatismo tecnologico.
La non elevata resa economica delle tecnologie mature, è già successo (col vinile, ad esempio - che per inciso, risorge) ...

Quando una tecnologia raggiunge apici difficilmente superabili e qualità molto elevata, il mercato dell'hardware tende a saturarsi (noi tutti usiamo ottime macchine "antiche" perfettamente efficienti). All'inizio dell'era digitale i "colossi" non erano poi tanto dei colossi e i "piccoli" stavano tranquillamente al passo, anzi spesso trainavano la ricerca (mentre i grandi stavano al passo) inventando davvero cose per migliorare la fotografia.
E quindi in un mercato hardware poco vivace cosa c'è di meglio che darsi anima e corpo alla promozione di una tecnologia immatura, per la quale la necessità di sostituzione dell'hardware per obsolescenza è rapidissima?
Che poi ciò finisca per essere un mostro distruttore che divora tutto ed alla fine anche se stesso, poco importa...
Ci vorrebbe più consapevolezza tecnica e molto meno fanatismo tecnologico.
Re: MOLOCH
Il progresso è progresso, d'altra parte chiusa oggi una Olivetti Lettra 22 o una Valentine?
Forse per la fotografia chimica non sarà òe stessa cosa, ma dobbimo sperare che i nostri vecchi ferri funzionino a lungo.
Personalmente mi preoccupo molto meno della mancanza di pellicola che di rotture disastrose del corpo macchina, specialmente se elettronica.
Ciao Lu.
Forse per la fotografia chimica non sarà òe stessa cosa, ma dobbimo sperare che i nostri vecchi ferri funzionino a lungo.
Personalmente mi preoccupo molto meno della mancanza di pellicola che di rotture disastrose del corpo macchina, specialmente se elettronica.
Ciao Lu.
"La mia non è arte. Faccio il fotografo. Quello che è impresso nel negativo è quello che c'è in realtà" H. Newton
Re: MOLOCH
la d800 è arrivata alla pellicola? Ma intendi come qualità? A me quel sensore denso di pixel non convince per niente, se dovessi prendere una FF preferirei senza dubbio la 5d, sperando che nella nuova versione non la riempiano di megapixel a discapito della resa ad alti iso...rgart1983 ha scritto:Dipende da cosa si vuole...
Ora le macchine si dividono in 2 imho: FullFrame che a quanto sembra sono arrivate alla pellicola (come la nuova D800 e la prossima risposta Canon) e le così dette EVIL che nel consorzio 4/3 con panasonic e le altre stanno "spaccando il c..." a tutte le altre reflex con specchio non FF...
Tutto il resto è robaccia. E comunque a parte Nikon e Canon per gli altri ci sono le briciole. In fin dei conti nel mondo dell'informativa il duopolio è molto più presente di un mercato più largo: windows-OSX ATI-Nvidia Intel-AMD etc.
comunque, sul digitale, le EVIL sono molto interessanti. Chissà se ne faranno mai una FF (che non sia leica, visto quanto costa la M9).
Per il resto: a me sembra che l'analogico stia tornando in voga, secondo me prima o poi ricominceranno a produrre reflex analogiche. proprio come il vinile, bisogna aspettare che la frenesia da digitale passi per poterli rivedere (anche se in misura molto ridotta) nei banconi dei negozi di dischi. Poi, fin quando si trovano macchine e pellicole, a me importa poco se gli altri usano la pellicola o il sensore. Anzi, in meno siamo più affari riusciamo a fare sull'usato ;)
con questo non voglio dire che non mi dispiaccia, è piuttosto una rassegnazione la mia...
Domenico
Re: MOLOCH
il mio post è stato frainteso: non si parla di macchine più o meno riuscite o di progresso (o pseudo tale) ma di società produttive allo sbando, che pur vendendo come non mai, sono sull'orlo del fallimento o vengono acquisite perchè incapaci di andare avanti
vedi
http://www.reflex.it/news/2012/02/penta ... ere-ricoh/
qui si parla di quello che c'è dietro il prodotto, l'idea che lo guida e che lo dovrebbe differenziare dai suoi simili: un nulla concettuale sempre più vasto che sta avvolgendo il settore fotografico, l'aver bruciato la tecnologia digitale in pochi anni, tanto che ora la macchina fotografica è diventata cinepresa pur di offrire qualcosa di diverso.
Era impossibile non distinguera una Contax T da una Canonet, oppure questa da una Rollei 35: le case cercavano di differenziarsi in tutti i modi, esplicando queste differenze tra Porsche Design (Contax), Giugiaro (Nikon F3), passando per Colani (Canon T90). Era il trionfo del Darwinismo e della moltiplicazione delle idee.
Bisognerebbe andare in un negozio e provare a cambiare il marchio delle compatte in vetrina: il risultato sarà sempre lo stesso, perchè sono tutti prodotti senza idee.
Basta rileggere il mio articolo sulla Geografia Zeiss per vedere quanta ricchezza concettuale, di design e di formati era appananggio perfino di una sola marca.
Il futuro sarà nella fotocamera unica?
Pierpaolo
vedi
http://www.reflex.it/news/2012/02/penta ... ere-ricoh/
qui si parla di quello che c'è dietro il prodotto, l'idea che lo guida e che lo dovrebbe differenziare dai suoi simili: un nulla concettuale sempre più vasto che sta avvolgendo il settore fotografico, l'aver bruciato la tecnologia digitale in pochi anni, tanto che ora la macchina fotografica è diventata cinepresa pur di offrire qualcosa di diverso.
Era impossibile non distinguera una Contax T da una Canonet, oppure questa da una Rollei 35: le case cercavano di differenziarsi in tutti i modi, esplicando queste differenze tra Porsche Design (Contax), Giugiaro (Nikon F3), passando per Colani (Canon T90). Era il trionfo del Darwinismo e della moltiplicazione delle idee.
Bisognerebbe andare in un negozio e provare a cambiare il marchio delle compatte in vetrina: il risultato sarà sempre lo stesso, perchè sono tutti prodotti senza idee.
Basta rileggere il mio articolo sulla Geografia Zeiss per vedere quanta ricchezza concettuale, di design e di formati era appananggio perfino di una sola marca.
Il futuro sarà nella fotocamera unica?
Pierpaolo
Re: MOLOCH
la sintesi del mio pensiero è in queste parole...Silverprint ha scritto:
Ci vorrebbe più consapevolezza tecnica e molto meno fanatismo tecnologico.
io non sono contro il digitale, lo uso con soddisfazione, ma credo che il mercato dia più di quello che realmente noi riusciamo a sfruttare....
certo, parla uno che utilizza una superpro....
è vero, ma la superpro viene spremuta fino all'osso prima di cedere il passo...
avevo una D2xs che acquistai nel 2006, 287000 scatti all'attivo prima di pensionarla nel 2010 con una D3.
quest'ultima ha all'attivo 230000 scatti circa, funziona alla grande e non mi sogno di sostituirla finchè funziona.
invece c'è in giro un sacco di gente che compra corredi super professionali, li utilizza un paio di mesi e rivende per l'ultimo ritrovato tecnologico.
questo non lo capisco.
le situazioni di monopolio non le ho mai digerite, e mai lo farò, quindi mi auguro che pentax, sony, olympus e tutte le bistrattate dal duopolio riescano a rimanere in piedi, magari prendendosi delle fette di mercato ancora inesplorate.
non fosse altro che per i posti di lavoro che si potrebbero perdere.
Re: MOLOCH
Quotissimo! E sono proprio loro che portano i marchi a fare scelte a volte insensate per molti amanti veri della FOTOGRAFIA (e non della tecnologia)franny71 ha scritto:invece c'è in giro un sacco di gente che compra corredi super professionali, li utilizza un paio di mesi e rivende per l'ultimo ritrovato tecnologico.
questo non lo capisco.
Bazzicando sul forum Nital dopo l'uscita di D4 e D800 si leggono certe discussioni che rasentano la follia, gente che sembra non poter vivere senza quei pixel in più, ma diamine pensassero a fotografare invece di rincorrere l'ultimo giocattolo! Prima il mercato di massa, quello del fotoamatore e quello del professionista sembravano essere ben distinti... ora vedo che praticamente si sta ammassando tutto e capita di vedere anche il tizio incapace che scatta con la reflex appena uscita rigorosamente in automatico, questo ovviamente porta a fare scelte di marketing abbastanza incoprensibili per chi vuole scattare con una macchina fotografica e non con una play station.
Tornando all'argomento della discussione ormai il mercato reflex è un duopolio e l'hanno capito anche le altre case, infatti la scelta di puntare fortemente sulle EVIL da parte di Olympus & Co. secondo me è stata un'ottima idea, a questo punto bisogna proporre cose innovative per non rimanere schiacciati.
La Kodak invece sono contento che non produca più macchinette giocattolo, cornicette digitali e cose del genere, la produzione già da tempo non era al livello del nome Kodak (oltre che, come ben detto nell'articolo, delegata ad altri), spero che così si concentri maggiormanete sulla pellicola... anzi dico di più... secondo me se avesse il coraggio di produrre una macchina a pellicola di qualità accettabile, "nuda e cruda" ma a prezzi più umani delle Leica secondo me ne venderebbe un bel po'!


