Negativi B/N fissati male
Moderatori: Silverprint, chromemax
Re: Negativi B/N fissati male
Vabbè .. ma a questo punto tagliamo le palle al toro: fai tutto come hai fatto già, ma diminuisci il tempo di sviluppo solo con la HP5 del 10 percento pari a 45 secondi. Dovrebbero a naso uscire giuste. A quel punto, te ne freghi di quali siano le cause, con le altre pellicole non hai problemi a seguire la procedura tua solita, e tutti contenti a mangiare porchetta


Re: Negativi B/N fissati male
cmq tagliando le palle al toro occhio a come fai le manovre .. potrebbe infastidirsi ...
Re: Negativi B/N fissati male
Bom dia Cromemax (poi non ho mai saputo come ti chiami ..!) , volevo solo precisare una cosa in merito all'arresto. L'acido citrico, a differenza dell'acetico, è un acido debole, cioè attacca metalli e tessuti in modo molto blando. Invece, per scopi fotografici, a parità di concentrazione con l'acetico è solo un po' meno rapido. Con l'acido acetico al 6% fotti tutto, mentre con il citrico non succede nulla, ma la sua rapidità di azione è aumentata ovviamente rispetto ad una concentrazione inferiore. Io consiglio caldamente l'uso del citrico al 6% perché produce un arresto istantaneo, al pari dell'acetico, ma senza conseguenze negative per il supporto o l'emulsione. Inoltre non puzza da svenire come l'acetico, sa di lime.chromemax ha scritto:Premesso che nel trattamento fotografico la cosa più importante è mantenere sempre costante il modus operandi, per prassi il tempo di sviluppo si calcola dal momento in cui la prima goccia di sviluppo entra nella tank fino al momento in cui la prima goccia di arresto entra nel tank. Quindi bisogna cominciare a svuotare la tank prima che il tempo scada; quanto prima dipende da quanto ci vuole a svuotare la tank e questo in genere dipende da quanta soluzione c'è dentro; 300 ml si svuotano in 10", 1500ml si svuotano in 30". Le Paterson si svuotano in un attimo, le ISE in acciaio in quasi il doppio del tempo. Fare prove.guazzora ha scritto:No non credo sia questione di tempi sbagliati dichiarati sul bugiardino. Potrebbe anche al limite essere un errore dell'esposimetro, che tende a sovraesporre. A me è successo tre volte, su tre macchine diverse ! Comunque, se proprio vuoi ridurre la densità del negativo, rispetta accuratamente temperatura e tempi del bugiardino, eventualmente per conforto vai su internet e cerca i tempi. Magari hai allungato un po' il tempo nella tank, sappi che lo sviluppo continua anche quando hai vuotato la tank, e non l'hai ancora riempita con l'arresto, perciò comincia a ridurre il tempo effettivo in tank di circa 20 secondi. Questo è il primo passo, per fare uno sviluppo preciso. Poi verifica bene la temperatura, se usi una tank in plastica ed il tempo di sviluppo è attorno ai 5 minuti (da 4 a 6) puoi inserire lo sviluppo MEZZO GRADO PIU' CALDO DEI 20° CANONICI, perché compensi il lieve calo di temperatura quando il liquido entra nella tank. Se usi una tank in metallo UN GRADO IN PIU'. Poi passiamo all'arresto. Molti credono che questo bagno sia il meno importante, invece si sbagliano perché se l'arresto non agiste istantaneamente lo sviluppo prosegue per almeno un altro minuto in modo efficace !!! Quindi, l'arresto fallo così: 60 grammi di acido citrico (in piccoli cristalli) sciolto in 1 LITRO DI ACQUA almeno demineralizzata ed a 20 gradi. Mescoli bene e sciogli tutti i cristalli, poi quando lo metti in tank la capovolgi continuativamente per i primi 30 secondi, poi lasci tutto fermo per altri 30 secondi, poi dieci capovolgimenti e poi altri 30 secondi di sosta, poi vuoti e metti il fissaggio. Se anche così ti resta il problema, allora è un errore dell'esposimetro, che cmq puoi compensare con un diaframma in meno. Ciao, A.G.
Una soluzione al 6% di acido citrico è troppo; con la maggior parte delle pellicole non succede niente, sono fatte belle robuste, con alcune pellicole più delicate però è meglio essere più cauti. Una soluzione al 2-3% è più che sufficiente (20-30g/litro) magari da cambiare spesso. Non serve l'acqua demineralizzata, l'acqua del rubinetto va benissimo. Un tempo di arresto di 2 minuti è troppo; con un arresto efficace (soluzione di cui sopra non sovasfrutatta) si blocca lo sviluppo prima di 5"; 30" di azione con agitazione costante sono più che sufficienti, che poi con i tempi di svuotamento arrivano a 40-45".
La compensazione della temperatura dipende dalla temperatura della tank e dell'aria che c'è nel tank; se fa caldo la temperatura dello sviluppo si alzerà, se fa freddo si abbasserà, per cui se si usa il bagnomaria è meglio farlo anche alla tank (vuota) per almeno una ventina di minuti; in ogni caso la tolleranza nel BN è di 0,5°C (tolleranza significa che le differenze tra uno sviluppo fatto a 20.5 e uno fatto a 20 sono trascurabili agli effetti pratici).
Sovrasviluppo e sovraesposizione sono due cose diverse e le differenze sono percepibili.
I tempi del bugiardino della Ilford sono per un gradiente medio di 0.55 che è abbastanza altino, quindi una piccola "sforbiciata" rispetto ai tempi indicati può fare bene.
Per ultimo, la temperatura dell'acqua nello scioglimento delle polveri non ha nessuna importanza, non deve essere troppo alta perché alcuni composti potrebbero risentirne ma se è troppo bassa si passano le ore a mischiare (e se il cliente si stufa cerca un altro prodotto più pratico); quella riportata in genere è un compromesso tra queste due esigenze.esigenze.
Re: Negativi B/N fissati male
L'acido citrico è un acido più forte dell'acido acetico, basta osservare le costanti di dissociazione:
Ka (acido acetico) = 1.8x10^-5
Ka (acido citrico, prima dissociazione)=7.45x10^-4
Non scriviamo eresie per favore.
Ka (acido acetico) = 1.8x10^-5
Ka (acido citrico, prima dissociazione)=7.45x10^-4
Non scriviamo eresie per favore.
Re: Negativi B/N fissati male
No non e' cosi', stai considerando un parametro non indicativo dell'aggressivita' verso materiali quali metalli, tessuti, legni e polimeri, la costante di dissociazione non descrive l'azione solvente contro i materiali di contatto. Invece proprio la costante dissociazione ci dice he e' CHIMICAMENTE molto attivo, proprio quindi nelle reazioni di distruzione dei sali di argento non esposti (ag ionizzato). Ecco perche' e' perfetto per l'arresto !
Re: Negativi B/N fissati male
No, la distinzione "acido forte" fa riferimento unicamente al suo grado di dissociazione. Che poi un acido debole possa essere più o meno aggressivo su certi materiali è un discorso totalmente differente. L'acido acetico, comunque, alle diluizioni di camera oscura NON è aggressivo. Le idiosincrasie personali non possono modificare lo stato dei fatti, né le definizioni scientifiche.
Re: Negativi B/N fissati male
mi spiego meglio e rapidamente: la costante di dissociazione ci dice quanta percentuale dell'acido puro si dissocia in acqua. Questo è indicativo della velocità dell'arresto, perché se la costante è elevata una percentuale maggiore di acido puro si dissocia in H2O liberando IONE H NEGATIVO, il quale va a caccia di qualsiasi ione positivo che ci sia in giro. Quindi chimicamente è più veloce un arresto con acido a costante elevata. Ma per quanto riguarda il supporto o l'emulsione, di solito materiali polimerici oppure organici, o entrambi, la costante non indica l'azione di attacco contro questi materiali. Quindi la pellicola è salva.
Re: Negativi B/N fissati male
l'acido acetico però (la costante qui non c'entra) se viene usato con "disinvoltura" mangia anche il supporto e l'emulsione. Poi, a latere della funzione arresto e del rischio attacco pellicola, ti dico SI', hai ragione che la puzza è un fatto personale, c'è sicuramente chi piace sniffare le esalazioni di acido acetico. Io preferisco il limone ..
Re: Negativi B/N fissati male
Gli unici acidi che possano distruggere il supporto della pellicola sono l'acido solforico e l'acido nitrico. Di tutti gli altri il supporto si fa un baffo, acido acetico compreso. La gelatina si rammollisce in qualsiasi ambiente acido perché arriva al punto isolelettrico, indipendentemente dalla costante dell'acido usato, è ovvio che un acido forte la disgrega molto più rapidamente (e gli acidi forti NON sono l'acido acetico, ma il solforico, nitrico, cloridrico..). Quindi il problema è irrilevante, usare l'acido citrico è solo una questione di convenienza per quanto riguarda l'odore, ma i risultati ottenuti con l'acido acetico sono identici e non vi è nessun pericolo; un bagno di arresto di acido acetico per 30 secondi a venti gradi NON HA IL TEMPO DI FARE NESSUN DANNO.
Le informazioni sommarie lasciamole su altre piattaforme. E sopratutto è inutile ribattere all'infinito per pagine e pagine sulla stessa cosa, aggiungendo ogni volta poco più che nulla (e tanta noia).
Le informazioni sommarie lasciamole su altre piattaforme. E sopratutto è inutile ribattere all'infinito per pagine e pagine sulla stessa cosa, aggiungendo ogni volta poco più che nulla (e tanta noia).

