Ho ancora mezzo chilo di glicina nel congelatore (unico modo per poterla conservare decentemente) e ho usato l'A130 per anni, anche se adesso sto usando altro. Ancora non sono riuscito a capire se le fantomagiche doti della glicina sono reali o solo frutto di suggestione, in ogni caso queste doti sono relative ad una sorta di "scintillio" della alte luci più che a neri profondi. E' invece vera la lunga durata e la stabilità dell'A130 che continua a lavorare come se niente fosse anche se è di un colore talmente improponibile che risulta difficile vedere l'immagine con la stampa immersa.
Che io sappia l'unico fornitore di glicina fotografica è Photographer's Formulary che la sintetizza nel suo laboratorio regolarmente; è possibile trovarla anche nei cataloghi dei reagenti per analisi di alcuni dei più grandi fornitori di chimica però a prezzi ben più alti.
Da
PF il costo è di circa 0.21$/g per la confezione da 1 libbra (454g) a cui va aggiunta l'IVA, la spedizione e lo sdoganamento, ammesso e non concesso che passi la dogana visto che si tratta di prodotto chimico e considerato a prescindere pericoloso.
Dalla
Merck il costo è di 7.86€/g più IVA e spedizione
L'amidolo invece è una brutta bestia, tossico e cattivo, sviluppa tutto, bacinelle, pinze vestiti e unghie comprese, si ossida alla velocità della luce tanto che è meglio usarlo in soluzione acida per farlo durare un po' di più (in genere non tira 12h in bacinella e poco più in bottiglia), sviluppa con tono freddo e tempi di comparsa minimi ma va caricato di antivelo perché sviluppa fin troppo. Il suo uso elettivo è con le carte per stampa a contatto (lupex) con tempo di sviluppo non superiore ai 60" e regolazione del contrasto con bagno d'acqua. Con dosi massicce di ioduro di potassio e benzotriazolo funziona anche con le carte da ingrandimento, mi ha dato ottimi risultati con la efke e la oriental (ma anche altri sviluppi mi hanno dato ottimi risultati
)
Costa molto ed è più facile da reperire, lo vendono
da LabOldTech2000 ma si trova anche da altre fonti; la versione "cinese" costa meno ma è molto sporca, è una polvere grigio scuro anziché rosino/giallognola e le impurità si decantano sul fondo della bacinella rendendo la soluzione torbida e scura appena si agita la stampa, però funzionare funziona anche quello orientale.
Anche in questo caso su internet si legge di proprietà particolari per cui essendo l'amidolo uno sviluppo di profondità l'immagine comincia a svilupparsi dal fondo dell'emulsione a salire il che sembrerebbe produrre un'immagine che pare "inglobata" nella carta piuttosto che "appogiata" sopra, come accade invece coi normali sviluppi che lavorano in superficie.
Vale la pena? Ognuno faccia le proprie valutazioni.