Una delle mie fisse compositive è il minimalismo, mi piace riuscire a riempire un fotogramma con pochissimo. L'estate scorsa mi sono ritrovato in una bella spiaggia con qualche scatto ancora da fare per terminare un rullino. Giornata assolata, mare calmo, pochissime persone a popolare un arenile grandissimo... Lo sguardo correva a cercare elementi interessanti ma, ahimè, poco o nulla suscitava il mio interesse. Mi sono quindi fermato ad ammirare l'orizzonte, a gustare quella calma e quella sabbia caldissima e, in quel momento, l'idea che spesso nasce casualmente. Ho pensato di sfruttare l'assoluto nulla di interesse a mio favore, la sabbia bianchissima sotto il sole di mezzogiorno, il mare scuro ed il cielo luminoso senza una nuvola mi hanno suggerito uno scatto diviso in terzi orizzontali esatti, un chiaro-scuro-chiaro di esclusivo effetto tonale-geometrico. E' la prima foto che vedete.
La seconda è quella scattata per ultima ma come successione è perfetta in quest'ordine. La scena, altra spiaggia altre condizioni, mi regalava un orizzonte grigio scuro da nuvoloni omogenei, il gioco di luci momentaneo lasciava la sabbia in ombra ed il sole in controluce rendeva l'acqua una distesa meravigliosamente chiara. In pratica questa è il negativo della prima.
L'ultima introduce un elemento diverso, la barca a vela, e semplifica le strisce orizzontali lasciandone solo due perfettamente complementari.
Il legame tra i tre scatti è piuttosto evidente ed è, a tut'oggi, una delle mie cose che mi da più soddisfazione.



Commentate pure come credete, le critiche costruttive sono sempre ben accette.
Ciao,
Osvi.