Ciao a tutti,
è un po' che non "partecipo", gli ultimi 2 anni sono stati fotograficamente "complicati", non avendo più a disposizione una camera oscura permanente (cosa a cui spero di ovviare presto), così poco più di un anno fa ho iniziato una nuova esperienza in qualcosa che non "richiedeva" una camera oscura in senso stretto ( pia illusione, se prima avrei voluto 15 mq per la mia camera oscura ora ne vorrei minimo 50...) ho comprato un banco 8x10 del 1904 e un ottica del 1917 e ho iniziato a fare pratica col Collodio.
Nell'ultimo anno di lockdown sono stato spesso bloccato all'estero per lunghi periodi, ma sono riuscito un poco, quando qui in italia, a fare pratica con questa affascinantissima tecnica.
Ora sto cercando uno spazio mio per rendere possibile una costante pratica con questa tecnica ( e tornare alla mia adorata CO).
vi posto qui alcuni dei miei primi timidi risultati :
prima ho iniziato con le nature morte
Poi mi sono attrezzato per i ritratti in cui trovo che la tecnica è fantastica.
(mamma sorridi "io non sorrido mai in foto")
nuova esperienza colloidale
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Re: nuova esperienza colloidale
Complimenti !!
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Re: nuova esperienza colloidale
Grazie Chromemax, ma ce ne sta ancora da pedalare
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Re: nuova esperienza colloidale
Anche quello fa paret del bello della fotografiaYuZa DFAAS ha scritto: ↑24/01/2021, 20:27Grazie Chromemax, ma ce ne sta ancora da pedalare
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Re: nuova esperienza colloidale
quanto hai ragione
Re: nuova esperienza colloidale
Complimenti.. anche per la perseveranza! sono degli ambrotipi o hai stampato su carta in qualche modo?
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Re: nuova esperienza colloidale
sono tutti positivi poi i supporti sono diversi, per il semplice fatto che ho cercato di sperimentare diverse soluzioni.
i 2 still life qui sono ambrotipi con catramina sul retro illuminati con luce continua ( neon cfl);
quello di mia madre è un ambrotipo coperta l'emulsione con catramina e si giuarda attraverso il vetro ( e raddrizzata l'immagine) illuminata con flash;
gli altri sono fatti su plexiglass nero, che è un ottimo supporto ma ho scoperto ( mio malgrado) che quando togli la plastica di protezione possono esserci residui di collante, o forse anche di elettricità statica, che danno quelle fastidiose linee orizzontali che sono presenti nei ritratti, quindi le lastre vanno pulite meticolosamente con alcool etilico prima della stesa.
In realtà avrei voluto esercitarmi molto di più di quello che ho fatto, ma la difficoltà di avere uno studio a disposizione e il covid non hanno aiutato.
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Re: nuova esperienza colloidale
Ottimi! Complimenti!
Mi affascina molto il collodio ma sono spaventato dalla complessità del procedimento e dal sempre poco tempo a disposizione...
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Re: nuova esperienza colloidale
ahimè il tempo è la prima difficoltà,pollospiedo ha scritto: ↑24/01/2021, 22:56Ottimi! Complimenti!
Mi affascina molto il collodio ma sono spaventato dalla complessità del procedimento e dal sempre poco tempo a disposizione...
ma nel mio caso soprattutto lo spazio.
Per quanto riguarda la difficoltà vorrei puntualizzare che i risultati che ho avuto sono veramente tecnicamente "poveri" e in quest'ottica non sono complicati da ottenere. Risolvere quei difetti, che guardando le foto risaltano ai miei occhi come inaccettabili, invece è più complicato e soprattutto richiede un rigore nel processo che è difficilmente raggiungibile con una pratica estemporanea.
- cloudymoroni
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Re: nuova esperienza colloidale
Che belle, complimenti!
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