Pellicola trasparente nessun fotogramma

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

Moderatori: chromemax, Silverprint

Avatar utente
Federico Pari
guru
Messaggi: 457
Iscritto il: 05/09/2017, 15:36
Reputation:

Re: Pellicola trasparente nessun fotogramma

Messaggio da Federico Pari »

carlo136 ha scritto:
22/09/2021, 0:10
Salve Federico , era di colore marroncino tipo il tè, il fatto è che non ricordordavo il colore appena diluito .
Ora mi è sorto un dubbio ,ma i rivelatori in polvere tipo il D76 o ID11 o Microphen ecc..piuttosto che diluirli e conservare il prodotto liquido ;si potrebbe ogni volta prendere la quntita giusta per ogni rullino e soglierla al momento .
forse che in questo modo si mantiene inalterato piu a lungo ???
grazie,
Come giustamente gia' detto da @Andrea67c non puoi frazionare le polveri perche' costituite da elementi che non sono messi in quantita' uguali. Ma poi nemmeno in quel caso sarebbe opportuno farlo, visto che non e' dato sapere se un componente e' "in fondo alla busta" e l'altro e' "in cima", a meno di non agitare il sacchetto per un tempo tendente all'infinito in modo da rendere massima l'entropia della polvere e avere tutto uniformemente mischiato, giusto prof? :D

A parte la vita sprecata per tentare di uniformare la polvere, andresti comunque incontro ad un altro problema (questa e' l'aggiunta seria alla gia' corretta risposta che ti e' stata data): le polveri sono soggette comunque a scadenza. Fino a qualche tempo fa si parlava di anni, ma i recenti cambi di materiale nella realizzazione delle buste hanno fatto si' che ci si trovasse il prodotto ossidato anche a distanza di pochi mesi 8-|

Non so se il problema sia rientrato ma meglio preparare tutto subito, per sicurezza. Durata 6 mesi senza aria dentro.

Non ricordo se era in questo topic (le digressioni OT dei monelli qua sopra mi hanno fatto perdere il filo =)) ), ma ricordati che per OGNI rullo kodak consiglia di usare un minimo di 250ml di stock. Questo anche se devi fare un 1+1 e svilupparci una 135: non basta arrivare ai classici 300ml della tank Paterson e quindi fare 150ml di stock e 150ml d'acqua, devi comunque preparare 500ml di sviluppo (250ml di D76 e 250ml d'acqua) per avere la quantita' minima consigliata.



Telegram Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato Offerte materiale analogico


Avatar utente
Pierpaolo B
superstar
Messaggi: 8833
Iscritto il: 28/08/2011, 11:08
Reputation:
Località: Reggio Emilia

Re: Pellicola trasparente nessun fotogramma

Messaggio da Pierpaolo B »

Le polveri aperte non si possono conservare perchè sono più o meno tutte igroscopiche e ossidabili. Una volta che hanno preso aria o le diluisci subito o le butti. Come già detto la loro divisione poi non garantisce soluzioni uniformi, ripetibili e costanti. Insomma conviene fare subito un bel tegamone di brodo da usare fino a scadenza piuttosto che farne un po' per volta.
Mi chiamo Pierpaolo.
Uso fotocamere a molla con sensore intercambiabile di dimensioni minime 6x6 cm.

Clicca qui! .....e qui, ...e anche qui!

Avatar utente
chromemax
moderatore
Messaggi: 12079
Iscritto il: 02/08/2010, 16:35
Reputation:
Località: Albiate (MB)

Re: Pellicola trasparente nessun fotogramma

Messaggio da chromemax »

Andrea67c ha scritto:
21/09/2021, 19:31
:D Ok, Diego, ma questa volta non mi prendete in giro come quella volta della mano col grigio medio.... :D (BTW, coll'abbronzatura estiva, sul dorso mi manca appena mezzo stop....), perché anche questa volta la prendo io per primo come una chiacchierata da bar!

La mia idea/supposizione.
Se una ditta dichiarasse la SE, poi riceverebbe critiche a dx e sx per il fatto che non è quella, perché le oscillazioni di un terzo di stop sono inevitabili a seconda dell'utente, soprattutto per le diverse scelte del rivelatore. Allora, per me Ilford o Foma o vattelapesca, tanto vale dichiarare un valore doppio, aggiungendo nel bugiardino che ognuno dovrebbe esporre in base alle sue esigenze, ché tanto chi è un pò esperto si arrangia, mentre chi non lo è fotografa esponendo per il grigio medio e tanti saluti se c'è troppo contrasto. Inoltre, la cosa che fa più figo è mettere in commercio una pellicola più veloce, piuttosto che più lenta. Allora meglio dichiarare metallo più prezioso di quel che è, anziché l'opposto.
Parlo del negativo bn. Perché ricordo che con le dia colore erano (sono ancora?) ben precisi. Per risparmiare, usavo la superia100 e andava tutto benissimo esponendo a 100 e facendo due o tre scatti di bracketing a distanza di mezzo stop.

Dimmi ora la tua, che interessa a tutti credo, visto che pellicole ne hai fatte passare, diciamo, qualcuna tra le mani e di tutti i tipi.

Ciao!
A.
Considera che hai a che fare con ingegneri e chimici fotografici, le fai troppo raffinate queste ditte di fotografia :)) :))
Non ci sono manovre oscure o magheggi del marketing; molto più semplicemente la sensibilità delle pellicole è determinata da uno standard e a quello i produttori si attengono (e del resto, continuando a picconare alcune incrollabili certezze, se si chiede a qualsiasi ingegnere che progetta esposimetri se gli esposimetri sono tarati sul grigio medio risponderà che gli esposimetri non sono affatto tarati sul grigio medio col 18% di riflettanza ma son tarati usando lo standard ISO 2720:1974, in cui non si parla proprio di grigio medio o di 18% :p )
Le domande invece potrebbero essere: perché uno standard non restituisce risultati soddisfacienti all'atto pratico e perché, nello specifico, lo standard ISO 6:1993 (quello usato per determinare la sensibilità delle pellicole fotografiche per fotocamere in BN) non restituisce risultati soddisfacienti all'atto pratico. (1)
La risposta alla prima domanda è semplice: la definizione di uno standard è, nei fatti più utile ai fabbricanti che agli utilizzatori, che possono in questo modo avere un punto di riferimento assoluto nel controllo della produzione, ma anche gli utilizzatori finale ne traggono giovamento, avendo un paragone univoco nel confronto tra diversi prodotti (ma in fondo lo scopo dello standard non è quello di far fare belle fotografie, anche se la cosa è stata sicuramente presa in consiedarazione).
La risposta alla seconda domanda è un po' più articolata:
rect10126.png
Questo grafico (che è di una specifica accoppiata film/sviluppo ma il dato di tendenza è simile per tutte le accoppiate film/sviluppo) mostra come varia la sensibilità al variare del tempo di sviluppo e si vede bene che aumentando il tempo di sviluppo la sensibilità non aumenta (la curva si appiattisce a destra), con buona pace dei "pusher", ma si vede altrettanto bene che la sensibilità diminuisce molto velocemente riducendo il tempo di sviluppo (parte sinistra del grafico).
Fatta questa prima premessa, bisogna anche dire che lo standard ISO stabilisce che per determinarne la sensibilità la pellicola debba essere sviluppata per un gradiente medio di circa 0.6. Ora abbiamo visto da un precedente post che per un negativo sviluppato con gradiente 0.6 e stampato su carta di gradazione 2, il contrasto del soggetto deve essere di 5.8 stop dal quasi bianco al quasi nero e che invece un soggetto di contrasto normale ha uno scarto 7 stop. Ne consegue che lo sviluppo usato dallo standard ISO è nei fatti uno sviluppo N+1. Per sviluppare N bisogna quindi ridurre il tempo di sviluppo ma, come il grafico sopra dimostra, diminuendo il tempo di sviluppo la sensibilità effettiva diminuisce. Ecco perché per ottenere negativi ben stampabili (di soggetti a contrasto normale) è meglio diminuire un po' la sensibilità della pellicola e diminuire un po' il tempo di sviluppo consigliato dai produttori (per quantificare il "po'" servono però i test).

(1) La sensibilità delle negative colore è stabilita dallo standard ISO 5800:1987 mentre le invertibili sono standardizzate nell' ISO 2240:2003; mentre per le prime, similmente alle pellicole BN, si usa un punto sul piede della curva caratteristica, anche se in posizione diversa rispetto al BN, per le invertibili (come per altri materiali fotografici ad alto contrasto) si usa un tono medio. Questo per dire che non si possono confrontare direttamente le sensibilità delle pellicola BN con quelle a colori perché determinate con modelli non confrontabili.

Avatar utente
Andrea67c
superstar
Messaggi: 2773
Iscritto il: 06/05/2021, 18:40
Reputation:
Località: Venezia

Re: Pellicola trasparente nessun fotogramma

Messaggio da Andrea67c »

Ciao Diego, grazie per il contribuito, dopo averlo letto ho riguardato il tuo capitolo 9. Era necessario. Dove tratti lo standard iso. Come sempre, quando si va a rileggere spinti da nuovi stimoli, si vedono cose nuove o cose già note, ma sotto altri punti di vista. Quindi stasera ho visto ancora meglio che hai scritto il tuo articolo in 10 capitoli, condensando il più possibile tante nozioni. È stato un lavoro di lucidità invidiabile, lasciamelo dire.
In particolare, alle prime letture, non mi ero accorto che hai fatto implicitamente le pulci allo standard iso, simulando un grafico con tre sviluppi diversi (rosso verde blu), che porterebbero matematicamente a tre diverse determinazioni iso! Troppo divertente, in perfetto stile "sempre scettici davanti alle misure secche", anche se hanno l'etichetta iso.
Ho anche trovato una tua frase, che pure non avevo notato prima di oggi, che conferma la mia chiacchera da bar, ossia che per un produttore non è male, da un punto di vista pubblicitario, trovare il modo di dichiarare un sensibilità alta, pur aderendo ad uno standard.

Insomma, lo scambio di post è stata un'ulteriore occasione di approfondimento.

Grazie!
A.

Avatar utente
chromemax
moderatore
Messaggi: 12079
Iscritto il: 02/08/2010, 16:35
Reputation:
Località: Albiate (MB)

Re: Pellicola trasparente nessun fotogramma

Messaggio da chromemax »

Andrea67c ha scritto:
22/09/2021, 23:04
In particolare, alle prime letture, non mi ero accorto che hai fatto implicitamente le pulci allo standard iso, simulando un grafico con tre sviluppi diversi (rosso verde blu), che porterebbero matematicamente a tre diverse determinazioni iso!
L'utlima versione dello standard non definisce il tipo di sviluppo da usare e specifica esplicitamente che una stessa pellicola può avere sensibilità iso diverse a seconda dello sviluppo usato per definire la sensibilità stessa. Il grafico a cui fai riferimento mostra (non ricordo di preciso se ho preso dei casi reali o li ho simulati a beneficio della comprensione) come la stessa pellicola possa avere sensibilità legermente diverse ma tutte perfettamente "legittime" a seconda di come il produttore applica lo standard. Ancora un motivo in più per considerare la sensibilità una variabile e non un dogma.

Avatar utente
Andrea67c
superstar
Messaggi: 2773
Iscritto il: 06/05/2021, 18:40
Reputation:
Località: Venezia

Re: Pellicola trasparente nessun fotogramma

Messaggio da Andrea67c »

Così si spiega davvero perché gli iso400 di fomapan400 possano essere "diversi" dagli iso 400 di hp5+, nel senso che quando noi a casa facciamo i due test di SE in condizioni abbastanza simili, poi ne troviamo facilmente una più reattiva dell'altra, magari anche solo di 1/3 di stop. Sbaglio?

Telegram Vieni a scoprire il canale telegram di analogica.it - tantissime offerte su materiale fotografico analogico nuovo ed usato Offerte materiale analogico


Rispondi