franny71 ha scritto:Una considerazione che vale anche per l'altro post in cui si parla di contrasto e grana...
Utilizzare la pellicola più adatta invece che guardare solo allo sviluppo?
Quasi giusto! ;) Però, però... La pellicole è più adatta quando è usata bene. Alcune caratteristiche dipendono maggiormente dalla pellicole altre dallo sviluppo. Ad ogni modo vanno scelte insieme (anche al resto della catena) a seconda del risultato che si cerca.
Vedi la "traduzione" qui a seguire:
franny71 ha scritto:Io ho notato che le T-Max chiudono le ombre da paura...
Traduzione: vanno usate ad una sensibilità diversa, nelle condizioni in cui le hai usate (per esempio scena ad alto contrasto dove l'esposimetro sbaglia) la sensibilità nominale è troppo elevata (la sensibilità effettiva delle T-max è circa il 2/3 di stop inferiore alla nominale.)
franny71 ha scritto:Le hp5 sono contrastate maggiormente...
Traduzione: Lo sviluppo secondo tabella è troppo (sempre riferito alle condizioni in cui le hai provate, anche se in genere gli sviluppi secondo tabella sono duretti), va ridotto il tempo di sviluppo.
franny71 ha scritto:Le delta 100 sparano sui bianchi, e così via...
.
Traduzione: come per HP5, con l'aggiunta che i grani "core-shell" delle Delta richiedono attenzioni particolari. Va trovata la combinazione giusta di rivelatore diluizione ed agitazione.
Sostanzialmente quelle caratteristiche che hai attribuito alle pellicole non sono tanto caratteristiche intrinseche delle pellicole, ma soprattutto risultati dovuti all'insieme di esposizione e sviluppo. ;)
Le caratteristiche delle pellicole che variano meno cambiando sviluppo sono altre. L' inviluppo "tipico" della curva caratteristica: la pendenza e l'andamento dipendono dallo sviluppo, ma un certo carattere la curva caratteristica lo definisce (molte pellicole sono quasi sempre riconoscibili senza incertezze). La capacità di adattarsi ai cambiamenti di sviluppo reagendo bene, ovvero quanto si può sovra o sotto-sviluppare mantenendo una buona gradazione tonale; la "tessitura" della grana -anch'essa quasi sempre riconoscibile anche cambiando rivelatori, diluizioni, etc- che non va confusa col suo essere più o meno netta o appariscente.
Altre caratteristiche sono più "tendenze" che altro, ovvero rappresentano un carattere della pellicola fino ad un certo punto influenzabile dal trattamento (esposizione e sviluppo). Quanto assecondare queste tendenze, o tentare di mitigarle, dipende sopratutto da scelte estetiche... È da li che comincia la "fine-art", la somma di tante piccole sottigliezze che a volte fanno la differenza.