Pellicole diapositive

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia a colori

Moderatori: Silverprint, chromemax

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upupup
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Re: Pellicole diapositive

Messaggio da upupup »

Ho usato la Rollei cr200 135. Pellicola che tende al giallo bassi contrasti ed elevata grana . Visto che non penso che la qualità sia così scadente , credo che sono incappato in una partita difettosa e/o conservata male........Qualcuno di voi la ha mai usata e se mi può dare un giudizio?



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fzernike
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Re: Pellicole diapositive

Messaggio da fzernike »

Emanuele ha scritto:Porcospino99, il problema è anche la precisione di misura della temperatura. Ho almeno 3 termometri, uno specifico per camera oscura, e due con termocoppia per acquario: non vanno mai completamente d'accordo e l'incertezza della misura è di almeno 1 °C :-\ . Nello sviluppo del bianco e nero questo non mi preccupa, al massimo il negativo mi viene appena più o meno denso, ma non mi dà alcun problema per la stampa. Ma, con la diapositiva, un errore di un grado può portare all'insorgere di dominanti?

Inoltre, per assicurare il rispetto delle temperature anche nelle fasi successive, immagino che dovrei operare con una vaschetta abbastanza grande da contenere anche i flaconi per i 4 stadi successivi di lavaggio/svil. colore/lavaggio/sbianca-fissaggio, in modo da averli già alla temperatura richiesta :-?. Tu come procedi?
Per le diapo colore 1° di scarto è abbastanza per ottenere un viraggio di colore che non riesci a recuperare nemmeno in post produzione.
Tetenal indica un campo di tolleranza di +/- 0.3°.Molto importante è il primo step o FD (primo sviluppo) e successivo 1° lavaggio:quì non bisogna sbagliare tempi,temperatura e numero di risciacqui altrimenti il risultato finale sarà sensibilmente compromesso.iL 2° step o CD (sviluppo colore) è importante ma non come il 1°.Quì puoi sforare di +/- 0.5°,il 3° step BX (sbianca) è abbastanza lasco come tolleranza permettendo di operare anche a 30°.Il 4° step FIX lo fai a T ambiente ed è il più comodo.
Cosa considerare (preso dal sito Jobo AG):

Transparency too dark...

• Increase time or temperature of the first developer.

• This effect also could be caused by underexposure of the film.

Transparency too light...

• Decrease time or temperature of the first developer.

• This effect also could be caused by overexposure of the film.

Transparency too light with a color shift toward blue...

• First developer contaminated with fixing bath.

• Clean equipment and mix fresh developer.

Color shift toward blue...

• Be sure to adjust the reversal bath to a 60% solution for Kodak chemicals (Tetenal is already at the correct dilution.)

• For further adjustments, see E-6 manuals from the major chemical manufacturers.

Color shift toward yellow...

• See the JOBO E-6 Handbook, part #4192, or the E-6 Manuals from the major chemical manufacturers.

Strong color shift toward green with insufficient black density...

• Reversal bath is exhausted. Use fresh reversal.

• With three-step chemicals, replace the color developer, as the reversal agent is incorporated in the color developer. Alternately, you may use a reversal exposure, done after the first rinse is completed.

Yellow spots. High minimum density...

• Developer contaminated with stabilizer.

• Clean reels and tanks.

• See comments on stabilizer in the E-6 Process section.

High minimum density...

• Sometimes a gray, muddy appearance to the whole slide (silver residue). Silver has been retained in the film emulsion due to inadequate action of the bleach or bleach-fix. Aerate the bleach, and re-bleach and fix (rinse and stabilize) to remove the retained silver.

• Weak conditioner in six-bath E-6.

Color shift toward magenta...

• Increase the time of the rinse after first developer to a maximum of four minutes.

• Be sure that the temperature of the rinse water is at the processing temperature. Overly cold or hot rinse water can cause color shifts.

• Aerate the bleach or bleach-fix before starting the process.

• Increase the color developer concentration by 10%.

Film end closest to center core of the reel is undeveloped, or streaked...

• Increase the amount of chemicals being used.

Ciao
Ale
Zeiss Ikon Stuttgart
1948-1971
No substitute

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porcospino99
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Re: Pellicole diapositive

Messaggio da porcospino99 »

Emanuele ha scritto:Porcospino99, il problema è anche la precisione di misura della temperatura. Ho almeno 3 termometri, uno specifico per camera oscura, e due con termocoppia per acquario: non vanno mai completamente d'accordo e l'incertezza della misura è di almeno 1 °C :-\ . Nello sviluppo del bianco e nero questo non mi preccupa, al massimo il negativo mi viene appena più o meno denso, ma non mi dà alcun problema per la stampa. Ma, con la diapositiva, un errore di un grado può portare all'insorgere di dominanti?

Inoltre, per assicurare il rispetto delle temperature anche nelle fasi successive, immagino che dovrei operare con una vaschetta abbastanza grande da contenere anche i flaconi per i 4 stadi successivi di lavaggio/svil. colore/lavaggio/sbianca-fissaggio, in modo da averli già alla temperatura richiesta :-?. Tu come procedi?
Così a "naso" mi fiderei di quello da camera oscura, i pesci non hanno dominanti di colore =))

Però non è detto che vada bene. Io procedo con una Jobo Cpe2 che semplifica il lavoro, tutto a mollo nell'acqua a bagno maria. Se proprio vogliamo trovare un difetto è che ad arrivare a temperatura partendo da 18/20 gradi il tutto ci mette circa due ore quindi devo "pensare" per tempo che vado in camera oscura....

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Emanuele
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Re: Pellicole diapositive

Messaggio da Emanuele »

Ho fatto l'altro ieri il mio primo sviluppo dia, con il Colortec E6 della Tetenal (acquistato su Westernphoto): risultato assolutamente eccellente, al di à delle mie migliori aspettative! :-bd
Colori smaglianti, nessuna dominante di colore, nessun graffio o altro danno al supporto dell'emulsione, a cui ero da sempre rassegnato con la lavorazione in laboratorio. La pellicola era una Fuji Provia 100 F.
Certo, il processo è più laborioso rispetto al bianco e nero, e più critico soprattutto per il controllo delle temperature, che riguarda tutte le fasi del processo e non solo quella dello sviluppo, ma ne è valsa veramente la pena: quando ho tirato fuori la pellicola dall'ultimo bagno ed ho visto il risultato, ho fatto salti di gioia. :ymapplause:

Per il processo, ho utilizzato una capiente pentola in cui ho posto tutto a bagno maria, piazzandola su una piastra elettrica. Per il controllo della temperatura, ho usato un termostato digitale per acquario, acquistato ad Hong kong per poco più di 10 € su e-Bay, che si è rivelato molto preciso. Da prove preliminari, ho però constatato che il miglior controllo della temperatura si ottiene manualmente, accendendo e spegnendo la piastra, agendo sulla posizione di minima potenza.
Molto preziosi i consigli che ho raccolto su questo ed altri post analoghi di questo forum, nonché dal sito della Fuji.
"C'è differenza tra una bella ed una buona fotografia. La prima risponde all'estetica, la seconda risponde alla realtà, al racconto veritiero di una storia, scolpita nella lingua della vita e non solo nella forma".
Gianni Berengo Gardin

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