Pentax 6x7, una vera eccellenza.

Discussioni sugli accessori per il medio formato

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-Sandro-
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Pentax 6x7, una vera eccellenza.

Messaggio da -Sandro- »

Dalla mia pagina Facebook.

Oggi, per festeggiare il punto vernale, vi presento un vero e proprio colosso, la Pentax 6x7.
Si legge in giro che questa macchina sia stata ispirata dalla Pentacon six: nulla di più falso, la P6 è un ammasso di ferraglia mal progettata, mal costruita e con debolezze intrinseche che la rendono una vera e propria rumenta nel mondo delle macchine fotografiche. Una di queste P6, presa con la massima buona volontà (e spirito neutrale) qualche settimana fa, mi ha costretto a gettare la spugna dopo sei ore di lavoro, ed è tutto dire, dato che difficilmente mi arrendo e riesco a riparare anche casi tragici.
No, signori, questa Pentax è un autentico capolavoro dell'ingegno umano applicato alla fotografia, da un punto di vista strettamente meccanico è una libidine di altissimo livello: contiene raffinatezze eccelse, ed una grande razionalità costruttiva che la rende facilmente riparabile oltre la qualità dei componenti e delle lavorazioni che posso paragonare, senza tema di smentita, alla più alta qualità tedesca e svedese. Sappiamo tutti che Pentax ha introdotto le più importanti innovazioni nelle sue fotocamere, e questo, ad onor del vero è valso un po' per tutti i produttori giapponesi all'inizio della loro carriera; dovevano ritagliarsi una fetta di quel mercato mondiale che allora era in rapida espasione, e poterono farlo solo sfornando, almeno inizialmente, prodotti di alta qualità. Così le prime Bronica S, pur essendo cervellotiche, sono macchine ben costruite, le Canon a telemetro raffinatissime, le prime Mamiya, le Nikon e così via. Poi si sa, hanno fatto i soldi ed è iniziato il periodo moderno.
Questa Pentax quindi, a mio avviso, rappresenta oggi la miglior scelta sul formato 6x7. Non ha problemi di spaziatura, l'avanzamento si opera con un solo colpo della leva di carica (ragguardevole pensando alla lunghezza del formato); al suo interno è un tripudio di ingranaggi, pignoni, assi di trasmissione, rinvii ... tutto fresato, tutto temprato, gli ingranaggi in testa agli alberi sono svitabili ed hanno filetto sinistro ove necessario per non allentarsi, in modo che potessero essere sostituiti in economia: una macchina pensata per durare.
Certo, pesa uno stonfo: con pentaprisma esposimetrico (preciso), obiettivo mediograndangolo 75, e maniglietta di trasporto in legno (fighissima e solida) siamo su 2.6 kg, una bella bestia.
Niente a che vedere con le Fuji a mattoncino (le telemetrone 6x9): macchinacce costruite al risparmio con una paurosa quantità di pezzi in plastica (sulla GF670 anche la cassa dell'otturatore).
Sulla Pentax 6x7 solo i gusci esterni sono in policarbonato (per fortuna!), il resto è tutto metallo, solidissimo metallo.
La parte elettronica di questa macchina è semplice ed così ben realizzata che difficilmente potrà dare problemi: pochi transistor, qualche resistenza, qualche condensatore. Il controllo elettronico si limita al rilascio della seconda tendina dopo il tempo di posa, tramite un solenoide a doppio avvolgimento che genera un notevole flusso magnetico, considerando che è alimentato a 6V tramite una pila comune, la 4LR44. Inoltre il secondo avvolgimento sul solenoide ha lo scopo di generare un campo magnetico di segno opposto per contrastare l'isteresi magnetica al rilascio e relativo ritardo sul tempo di scatto.
E infine, per i poveretti che ci devono mettere mano, il manuale di riparazione è una perla per completezza ed esaustività, c'è pure lo schema elettronico e la spiegazione dei vari stadi di amplificazione. Attenti al WD40: se impiastrate i freni la macchina è fottuta.

Punti deboli.

Niente purtroppo è perfetto in assoluto, specie quando parliamo di 50 anni: la Pentax 6x7 nata nel 69, poi aggiornata nel 76 con il sollevamento anticipato dello specchio, diventerà Pentax 67 nel 1990 con poche modifiche estetiche (meccanica identica, ma elettronica con componenti smd e non più discreti), mentre nel 1999 verrà ridenominata Pentax 67II con un totale peggioramento della meccanica e l'introduzione massiccia di elettronica (irreparabile).
I problemi tipici di questa macchina oggi sono un rallentamento della risalita dello specchio dovuto sia allo sporco che appesta i meccanismi, ma anche per la rottura dell'aggancio della molla nel bariletto, cosa tuttavia di abbastanza facile risoluzione (mentre sulla Rollei 66 è un incubo). Un altro problema può riguardare la progressiva magnetizzazione del nucleo del solenoide, che però si smonta in pochi secondi e si può smagnetizzare; oppure l'aumento del traferro per usura di battuta dell'ancora, ma si registra.
Il sistema di frenatura delle tendine è basato su una frizione a dischi multipli molto ingegnosa, ma se consumata può dar luogo a rimbalzi antipatici.
Insomma, è una macchina che si può riparare e resuscitare, ma conviene smontarla tutta, c'è veramente una grande quantità di meccanismi al suo interno, e lasciare indietro qualcosa per risparmiare può significare avere futuri problemi, cosa che peraltro non faccio mai.
Dato l'attuale valore di questa macchina, direi che ha poco senso lavorarci al risparmio.
Il modello che vedete ha anche una storia: è appartenuta a Rudy Faccin Von Steidl, famoso fotografo genovese di moda con sede a Milano, deceduto purtroppo due anni fa. Ho trovato questa macchina su un mercatino, ad un prezzo ridicolo per il suo valore, ed era bloccata e inoperativa; l'ho comprata con l'esclusivo intento di rivenderla perché so quanto valga. Però, mannaggia, una volta arrivata a casa, dopo averla smontata, capita, riparata, ho deciso di onorare la memoria di Rudy e ho deciso di tenerla, corredarla e usarla.
Qualche foto del suo interno completa questo lungo pistolotto di primavera, buona visione!
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Ultima modifica di -Sandro- il 11/11/2023, 0:27, modificato 6 volte in totale.


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luix
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Re: Pentax 6x7, una vera eccellenza.

Messaggio da luix »

Bellissima "recensione" se si può definire così, leggo sempre con piacere i tuoi post con foto delle meccaniche!

Ne approfitto per farti una domanda, dove si impara l'arte? esistono dei libri dove iniziare a studiare la meccanica di precisione? che ne so, quelli delle vecchie scuole di avviamento al lavoro, magari un manuale da orologiaio?

Le costruzioni meccaniche mi incuriosiscono assai, mi piacerebbe studiarle (quando avrò tempo) ma non saprei da dove iniziare.

Grazie mille!
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-Sandro-
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Re: Pentax 6x7, una vera eccellenza.

Messaggio da -Sandro- »

Cercando in rete si possono trovare manuali generici di fotoriparazione, in lingua inglese ovviamente, e con grafica illeggibile perché scansioni di plurifotocopie.
Il manuale di eccellenza per l'orologeria è "l'orologiaio riparatore" del De Carle su cui ho proficuamente studiato.
Le fotocamere però sono tutte uguali e tutte diverse, quindi è il mestiere che ti insegna a riparare.
E poi non sottovalutare l'attrezzatura: fa la parte del leone. Con poco o niente, non fai niente, e molti attrezzi bisogna costruirseli.
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Re: Pentax 6x7, una vera eccellenza.

Messaggio da durstm850 »

Grazie Sandro della tua disamina. Bella macchina.
Ho una 67II perche dici irreparabile? lo sospetti ho hai avuto esperienze dirette? La mia fu riparata qualche tempo fa per un problemino da Pentax ora non saprei---
Grazie

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-Sandro-
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Re: Pentax 6x7, una vera eccellenza.

Messaggio da -Sandro- »

Perché se ti salta l'elettronica di bordo, poi son dolori, devi iniziare una lunga e dolorosa ricerca per trovare chi possa ripararla. Un conto sono sette transistor su basetta in vetronite, un altro conto sono microprocessori e componenti SMD saldati su flat.
E' probabile che ancor oggi Pentax abbia ricambi in casa visto che la II è relativamente recente, ma una volta finite le scorte in caso di guasto è da buttar via. Questa è del 75, ed è risorta tornando gagliarda.

Guarda tu stesso cosa contiene, e la meccanica è stata pesantemente ridotta e semplificata.
s-l1600.jpg
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Re: Pentax 6x7, una vera eccellenza.

Messaggio da bengi3 »

resoconto memorabile, mannaggia a te! che mi fai riprendere la voglia...

quindi confermi che la scelta migliore è la 6x7 mlu o la 67?

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Re: Pentax 6x7, una vera eccellenza.

Messaggio da Devis91 »

Meno male che il formato 6x7 non mi attrae per niente! Altrimenti dopo questo tuo post sarebbero stati dolori!


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Re: Pentax 6x7, una vera eccellenza.

Messaggio da -Sandro- »

Devis91 ha scritto:
22/03/2022, 12:12
Meno male che il formato 6x7 non mi attrae per niente! Altrimenti dopo questo tuo post sarebbero stati dolori!
Sono già stato accusato di aver fatto impennare i prezzi delle pentax 6x7 !!!
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Re: Pentax 6x7, una vera eccellenza.

Messaggio da Rodinal »

Facendo i dovuti scongiuri, è bello sapere che ci puoi mettere le mani! Grazie per la relazione.

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teofilatto
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Re: Pentax 6x7, una vera eccellenza.

Messaggio da teofilatto »

Voglio morire..... a saperlo che @-Sandro- le riparava mi sarei risparmiato l'incubo che sto vivendo. Ho spedito la mia Pentax 6x7 MLU a Londra dove mi è stata riparata, peccato che è ferma in Dogana in Italia dal 3 febbraio. Mi stanno facendo mille problemi e 'minacciano' di far tornare la macchina in UK nonostante il riparatore abbia specificato che si tratta di una riparazione che non prevede spese di sdoganamento aggiuntive. Pur di riaverla sono disposto a pagare il "pizzo" ma vi lascio immaginare la semplicità con cui mettersi in contatto con loro.....l'ultima volta si sono messi in contatto con me spedendomi una raccomandata....
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