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Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 09/11/2012, 11:37
da NikMik
Ho letto su una rivista (mi pare Il fotografo) della possibilità di stampare a contatto (anche in formato A4 !) con un negativo stampato con stampante digitale a getto d'inchiostro. Serve una carta negativa speciale per stampante, che si chiama Pictorico (la vende Ars Imago).
Sono molto incuriosito di sapere se qualcuno di voi lo ha provato e con quali risultati; la recensione della rivista era entusiastica.
A me Pictorico sarebbe utile per stampare a contatto in camera oscura diapositive o negativi a colori scansionati (ovviamente stampa BN) o anche, perché no, foto digitali, o anche (ma molto secondariamente) negativi BN scansionati con cui uno si sia divertito a fare un po' di post produzione.
Grazie a tutti ! E scusate se la cosa era già stata dibattuta. Io non ho trovato niente, ma sono nuovo del forum e non mi oriento ancora bene.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 09/11/2012, 12:06
da DanieleLucarelli
Non mi torna.
Se vuoi stampare a contatto un un file basta che lo stampi negativo su un lucido e utilizzi la normale carta da CO (esiste anche una carta della Foma che è specifica per le stampe a contatto, permette tempi di stampa più lunghi in quanto poco sensibile).
Se vuoi stampare a contatto positivi puoi usare le carte positive (http://www.ilfordphoto.com/products/product.asp?n=65)
Che io sappia la Pictorico è una carta per stampanti Inkjet che simula la resa del Cibachrome (superfice molto lucida).

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 09/11/2012, 12:20
da chromemax
Premetto che non ho mai usato questo procedimento e parlo solo per "sentito dire".
Il prodotto Pictorico a cui si fa riferimento non è una carta ma una film trasparente sul quale è possibile stampare con una stampante Ink-Jet. Esistono anche prodotti analoghi di altri produttori. E' possibile quindi stampare con Ink-Jet un negativo di grande formato che è poi possibile stampare per contatto. Il procedimento è molto usato con tecniche antiche e stampa al platino/palladio, tutte tecniche con le quali non è possibile usare l'ingranditore. L'immagine di origine può essere qualsiasi cosa che può essere messa in forma digitale, dai file delle macchine digitali a negativi scannerizzati. In postproduzione è possibile adattare il contrasto al tipo di materiale usato per la stampa.
Non vedo vantaggi nell'usare questa tecnica usando poi per la stampa a contatto la comune carta fotografica, molto meglio e meno costoso un ingranditore.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 09/11/2012, 12:28
da NikMik
Rieccomi. Grazie mille per le risposte.
Ho davanti l'articolo de Il fotografo. Vi si dice che le carte normalmente usate per fare lucidi da stampanti Ink-jet NON sono adatte a stampe ad alta risoluzione, invece questa carta Pictorico sì.
Loro dicono che Pictorico è un supporto "adatto alla stampa di negativi ad alta risoluzione"; hanno usato quello perché non hanno trovato disponibili altri prodotti simili (pur esistenti) sul mercato italiano; hanno provato a stampare a contatto questo Pictorico in camera oscura utilizzando carta fotografica tradizionale e i risultati li definiscono "eccellenti". Il vantaggio sarebbe quello, come dicevo, di stampare economicamente file digitali su carta argentica (avete presente quanto costa un ingranditore De Vere che, allo stesso scopo, proietta i file?...), di qualsiasi provenienza essi siano (foto digitali, oppure stampare in BN file derivanti da scansioni di diapositive o negativi colore). O sbaglio qualcosa?

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 09/11/2012, 12:47
da chromemax
No, non sbagli. Ribadisco che imho non lo trovo un sistema razionale, il digitale va col digitale, l'analogico con l'analogico; se voglio stampe "argentiche" scatto con la pellicola. C'è gente che lo fa e se la cosa ti interessa puoi farlo anche tu. BTW l'accoppiamento tra la curva dell'uscita digitale e la curva della carta analogica non è una cosa semplice semplice.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 09/11/2012, 13:48
da NikMik
...Voglio dire (forse mi sono spiegato male): certo che per un negativo BN è meglio un ingranditore e su questo non ci piove; ma nel caso (in particolare) di file digitali oppure anche di scansioni di negativi colore o di diapositive che si vogliano stampare in bianco e nero, mi pareva (almeno sulla... carta, appunto) che Pictorico fosse una soluzione interessante, se è vero che i risultati, come dice la recensione de Il fotografo con molta enfasi, sono "eccellenti".
Alternative migliori per usare la camera oscura con file digitali non ne vedrei; o ce ne sono (a parte l'ingranditore De Vere...)? Certo, come è stato detto, si possono usare lucidi per stampare un positivo su carta lucida normale e poi stampare a contatto con la carta autopositiva. Ma quest'ultima possibilità avrebbe due svantaggi: la carta autopositiva costa di più di Pictorico, e la carta lucida normale, stando a quello che dice Il fotografo, non è adatta a buone stampe a contatto. Ancora: si potrebbe usare Pictorico per stampare un positivo lucido e poi usare carta autopositiva (che però, ripeto, mi pare assai più cara del Pictorico, che viene a poco più di un euro a foglio A4).
Chiedo lumi perché far stampare in buona qualità i file digitali costa molto (sia che tu lo faccia in proprio - ottima stampante, cartucce, carta costosa - sia che tu ti rivolga a un buon laboratorio), e comunque la stampa argentica a me piace di più di quella a getto d'inchiostro (bella scoperta, eh?), e già che ho cominciato a usare la camera oscura potevo stamparci a questo punto un po' di tutto (non solo negativi BN).
...Quando si dice pensare soltanto all'essenziale !...

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 09/11/2012, 13:57
da NikMik
chromemax ha scritto:No, non sbagli. Ribadisco che imho non lo trovo un sistema razionale, il digitale va col digitale, l'analogico con l'analogico; se voglio stampe "argentiche" scatto con la pellicola. C'è gente che lo fa e se la cosa ti interessa puoi farlo anche tu. BTW l'accoppiamento tra la curva dell'uscita digitale e la curva della carta analogica non è una cosa semplice semplice.
Grazie della risposta. Sì, in linea di principio sono d'accordo con te: analogico con analogico. Io scatto praticamente sempre con pellicola (ecco perché sono qui!), ma mi capita talvolta di usare la macchina digitale in viaggi in cui reperire rullini mi causerebbe problemi, e mi capita di fare in digitale qualche buono scatto. Inoltre c'è il problema della stampa da laboratorio di diapositiva e da negativo colore, che, salvo nicchie costosissime, non è più analogica. Allora poteva essere un'idea ricavarne (quando possibile) dei bianco e neri attraverso scannerizzazione+postproduzione+pictorico+camera oscura. L'idea di Pictorico mi piaceva per dare anche a questi scatti stampa argentica... In effetti sto passando quasi integralmente al bianco e nero, proprio perché mi piace di più la stampa analogica. Faccio un po' fatica a smettere con le diapositive, però.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 09/11/2012, 14:05
da NikMik
Sì, scusate: stampa "argentica" è un francesismo un po' orrendo. Dovrei dire "ai sali d'argento", vero ?

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 09/11/2012, 15:11
da chromemax
Sì, scusate: stampa "argentica" è un francesismo un po' orrendo. Dovrei dire "ai sali d'argento", vero ?
Non devi scusarti, le mie virgolette non erano per sottolineare un tuo errore, che non c'è, ma un modo, poco chiaro mi sembra, per distinguere tra i molti e diversi tipi di stampa che sono usciti in questa discussione e risparmiarmi un po' di digitazione.

Per il resto, come ti ho detto, si può fare, anche se è un po' macchinoso e costoso, e probabilmente le ragioni che porti sono giuste, è solo che io non lo farei, ma del resto io non ho neanche una macchina digitale degna di 'sto nome, ammesso che ne esista una... di degna :))

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 09/11/2012, 22:28
da NikMik
C'è del vero e del saggio in quel che dici... ma allora dovrei rassegnarmi a stampare le mie diapositive nei lab che di solito fanno un disastro ? Anche loro, poverine, sono analogiche e meriterebbero una stampa analogica !
E poi sì, condivido la delusione per le macchine digitali, non ci siamo proprio. Cose normalissime su una macchina analogica, come la presenza di un buon mirino ottico o della ghiera dei diaframmi sugli obiettivi o della ghiera dei tempi sulla macchina sono viste come miracolose raffinatezze e -ovvio- costosissime. L'attivazione manuale di uno zoom viene vista come una caratteristica notevolissima.... mah !
Per il pictorico, allora, aspettiamo che qualcuno lo usi e che abbia la bontà di dirci come viene ! Se sarò io ve lo dirò. Idem per le carte autopositive BN al fine di stampare diapositive sotto l'ingranditore. O questo qualcuno l'ha già fatto?
Grazie a tutti delle risposte,
N.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 10/11/2012, 16:31
da chromemax
Idem per le carte autopositive BN al fine di stampare diapositive sotto l'ingranditore. O questo qualcuno l'ha già fatto?
Ho usato (molto poco) la harman direct positive, ha un contrasto molto alto e non la vedo proprio adatta alla stampa delle diapositive che, se sono a colori, avranno anche problemi sulla resa tonale, dato che la carta non è sensibile a tutti i colori.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 10/11/2012, 17:21
da NikMik
chromemax ha scritto: Ho usato (molto poco) la harman direct positive, ha un contrasto molto alto e non la vedo proprio adatta alla stampa delle diapositive che, se sono a colori, avranno anche problemi sulla resa tonale, dato che la carta non è sensibile a tutti i colori.
Grazie della risposta. Di male in peggio... ma allora, mi (vi) chiedo: qual è il modo migliore di stampare diapositive oggidì?

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 10/11/2012, 17:28
da chromemax
qual è il modo migliore di stampare diapositive oggidì?
Quanto vuoi spendere? ;)
Questo è rimasto sempre uguale sia in analogico che in digitale; stampe eccellenti costano tanto, a prescindere dalla tecnologia usata.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 10/11/2012, 17:56
da NikMik
[quotequote="chromemax"]
qual è il modo migliore di stampare diapositive oggidì?
Quanto vuoi spendere? ;)
Questo è rimasto sempre uguale sia in analogico che in digitale; stampe eccellenti costano tanto, a prescindere dalla tecnologia usata.[/quote]
[/i][/i][/i][/quote]

Ottima domanda... non saprei esattamente; se con stampa analogica anche più di 10 euro per un 20x30; in digitale (a pigmenti su buona carta - ma quale? ) mi pare che si vada sui 12-15 euro, no? Ma, cercando di mettere ordine in me stesso, vorrei sapere:
1) Esiste ancora la possibilità di (far !) stampare diapositive in modo analogico? E se sì, come e dove?
2) Se invece ci si deve rassegnare a una scansione seguita da stampa a getto d'inchiostro, qual è la soluzione migliore (qualitativamente) per diapositiva: stampa a pigmenti? E con quale tipo di carta?

Scusate se le domande sono ingenue. Sono andato in letargo (fotograficamente parlando) intorno al 2004 e quando mi sono risvegliato non esiswteva più il Cibacrome (almeno nei laboratori da cui mi servivo).

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 03/02/2013, 15:49
da riccardo_Tokyo
Sono tornato adesso adesso dal Photo Show di Yokohama, ho visto questa carta pictorico e le stampe a contatto ricavate. Ragazzi,... dovete vederle prima di giudicare. Io ne sono rimasto estasiato!

Qui 2 video sul processo di produzione.

http://www.youtube.com/watch?v=9v-wSCe6SWU

http://www.youtube.com/watch?v=xpQHurlfZLw

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 03/02/2013, 16:26
da chromemax
Ragazzi,... dovete vederle prima di giudicare. Io ne sono rimasto estasiato!
Mi sa che è più merito del platino/palladio che della Pictorico :)

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 03/02/2013, 16:40
da riccardo_Tokyo
ahaha certo! :) Vabbe hai capito l'estasi insomma.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 16/10/2013, 19:03
da kaos777
salve! anche a me interessa molto questo tipo di stampa. finora l'ho utilizzata solo per i provini a contatto ma sarebbe interessante fare stampe anche di dimensioni maggiori...anche partendo da foto digitale. se dovessi stampare una foto digitale su foglio trasparente in modo da trasformarla in 'negativo' di grandi dimensioni come faccio a stamparla in negativo? c'è un modo di renderla negativa con photoshop oppure lo si fa in fase di stampa con la stampante?

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 16/10/2013, 21:11
da giuliosera
Io ho provato, basta invertire l'immagine con Photoshop poi ho stampato con una stampante laser su fogli trasparenti per lavagna luminosa e infine ho stampato a contatto.
Ovviamente è un ibrido ma volevo stampare un paio di foto fatte con la digitale e il risultato comunque non è male.


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Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 22/12/2013, 10:09
da matteo95
ciao! :) volendo partecipare ad un concorso che la mia scuola organizza per il suo quarantesimo anniversario, volevo utilizzare una delle fotografie fatte con la digitale quest'estate... (la hassy purtroppo non l'avevo portata dietro quel giorno :wall: :wall: ) comunque ho fatto una fotografia in b/n che mi piace particolarmente e volevo chiedervi se la qualità sarebbe migliore stampando su pictorico e poi su baritata oppure se sarebbe meglio far fare una stampa digitale con inchiostri ai pigmenti
di carbone? il costo del primo metodo è più alto e quindi per restare nel budget farei fare una stampa più piccola... però mi sorge un altro dubbio, potendo stampare più in grande dato il costo inferiore della stampa digitale, quale sarebbe la misura massima entro cui stare per non iniziare perdere qualità? la foto è stata scattata con una nikon d90 (12.3 megapixel effettivi) in jpeg

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 20/02/2014, 14:36
da ivanonicolardi
Il discorso è molto complesso, perché nella teoria i risultati sono eccellenti con queste tecniche, molti usano ingrandire negativi tramite stampante inkjet o crearne da file digitali e dopo stampare a contatto con le varie tecniche antiche. Ma in pratica è una cosa molto difficile e richiede conoscenze specifiche di tutta l attrezzatuta a disposizione, scanner/stampante/monitor e ancora maggiore conoscenza di tutta la dotazione software a corredo, io ho fatto un paio di prove dato che ho gia tutta l attrezzatura per farlo, ma comprare tutto solo per stampare qualche foto a contatto non ha molto senso, io consiglio di farlo solo nel caso si hanno già in studio o a casa tutti gli accessori, altrimenti per la stampa di negativi o dia le moderne stampanti inkjet offrono risultati migliori di qualsiasi laboratorio se usate nel modo giusto e costano come un ingranditore usato.
Ma imho una grande conoscenza di camera oscura e tecniche di stampa sono ancora un gradino piu in alto rispetto a tutto...ad avercele :wall: :wall:

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 20/02/2014, 23:25
da NikMik
Credo (e il racconto dal Giappone lo conferma) che parte dello "spirito" autentico di Pictorico sia quello di consentire di produrre, a partire da qualsiasi fotografia scattata su qualsiasi supporto, negativi grandi a piacere per stampare con antiche tecniche che richiedono appunto la stampa a contatto. Un vantaggio della tecnica 'ibrida' è poi poter produrre inoltre un negativo esattamente come lo si vuole, attraverso il fotoritocco, con un altissimo grado di precisione.
Ma forse è anche interessante il caso in cui si abbiano negativi vecchi o antichi molto rovinati (o anche vecchie stampe di cui si è perduto il negativo), che si possono così scansionare, "restaurare" digitalmente e attraverso Pictorico tornare a stamparli sulla loro destinazione 'naturale', la carta chimica, nei formati che si preferiscono.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 21/02/2014, 1:49
da chromemax
Ma il punto è che è l'anello più debole che fa la forza della catena e a prescindere dal supporto di stampa quello che si riesce ad ottenere è solo quello che può dare la stampante e il file digitale; insomma in termini di qualità usare il platino/palladio non dà niente di più di quello che si può ottenere da una buona carta di stampa ink-jet e quindi rimane più che altro un esercizio di stile che un'esigenza qualitativa; insomma imho un po' uno spreco snob o il tentativo di conferire una "preziosità" ad una cosa che ne è intrinsecamente priva.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 21/02/2014, 8:16
da NikMik
Può darsi che tu abbia ragione (anzi, senza può darsi). Ma se non c'è dubbio che "in termini di qualità" le cose stiano come dici tu (nel senso che il file digitale dà quel che può dare - e non di più - in qualsiasi supporto lo si stampi), rimane in ogni caso una questione non tanto di qualità, secondo me, quanto di DIVERSITÀ della carta da stampa chimica e/o di certe tecniche di stampa (platino-palladio ecc.), che ad alcuni può piacere di più di una stampa a getto d'inchiostro.
(Detto questo, preciso che io nel frattempo ho rinunciato ad ogni forma di tecnica ibrida e sono completamente de-digitalizzato: la mia catena va felicemente da pellicola a carta fotografica, senza passare in nessuna fase dal computer... e per me è una liberazione; questo di per sé non ha migliorato le mie foto, ma io mi diverto di più).

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 19/01/2017, 23:56
da Salvo Veneziano
Wow! Allora qualcuno lo ha letto il mio articolo!!!!
Lo scopro con "qualche" anno di ritardo grazie ad un amico, grazie Gerlando!
In effetti la Pictorico nasce ed è principalmente utilizzata per produrre negativi OGF (originali di Grande Formato) destinati alla stampa delle antiche tecniche, la sua alta risoluzione la rende ottima per l'utilizzo con tecniche di stampa ricche di di dettaglio come la gomma bicromatata, il PT PD, la carta salata, il Van Dyke etc. Per tecniche di stampa meno esigenti in termini di risoluzione come ad esempio la cianotipia va benissimo anche la molto più economica carta da lucido.
La Pictorico funziona davvero bene anche in camera oscura tradizionale come ho scritto qualche anno fa dopo averla messa alla prova, ma adesso si trovano in commercio diversi altri prodotti simili altrettanto buoni e spesso più economici, come ad esempio la carta trasparente ad alta risoluzione commercializzata da Ferrania (non ne ricordo il nome esatto), e per chi non volesse impazzire con stampanti e inchiostri, c'è sempre la possibilità di farsi stampare in un buon fotolab o in tipografia i propri negativi, quasi sempre con ottimi risultati e in ogni formato possibile.
Ottenere un buon negativo non è facilissimo, ma durante l'ottimizzazione del negativo è possibile effettuare tutte le classiche operazioni di mascheratura e bruciatura usando (in maniera decisamente poco classica) Photoshop, ottenendo un negativo finale che può arrivare anche oltre i limiti di gamma di un negativo "argentico" (è un francesismo ma mi fa simpatia) Occhio però a non esagerare finendo col fare cose "finte" che poi non vi piaceranno.
Le indicazioni di massima per realizzare il negativo le trovate nell'articolo al link sotto
http://www.ars-imago.com/productinfos/p ... OGRAFO.pdf
ma probabilmente potrete non tenere in considerazione i passi che servono a rendere il negativo di un colore tendente al rosso, con il passare degli anni ci siamo accorti che gli inchiostri delle stampanti inkjet sono diventati molto più inattinici e quindi quasi certamente un negativo stampato in nero andrà benissimo!
A che può servire?
Se avete già un negativo "vero" usate l'ingranditore e stampate con quello! Ma se lo avete perso e volete ricavarlo da una scansione del positivo o se volete stampare in CO una foto scattata in digitale allora la realizzazione di un OGF può essere la soluzione giusta.

Vorrei infine rispondere a Chromemax che scrive: "usare il platino/palladio non dà niente di più di quello che si può ottenere da una buona carta di stampa ink-jet e quindi rimane più che altro un esercizio di stile che un'esigenza qualitativa", facendo notare che una stampa inkjet, per quanto di ottima qualità, rimane comunque "la riproduzione" di una" fotografia", mentre una stampa al platino palladio o anche una realizzata in CO con negativo a contatto sono "oggetti" prodotti dalla luce su materiali fotosensibili, insomma "vere" fotografie... e secondo me c'è una bella differenza :)
S.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 20/01/2017, 12:26
da chromemax
Ciao Salvo e benvenuto su analogica.it; magari quando puoi facci una tua presentazione sull'apposita area del forum.
La mia frase che hai sottolineato era relativa solo alla qualità, nel senso che la stampa al platino/palladio è rinomata per l'elevata estensione tonale che può riprodurre mentre un "negativo digitale" è limitato nella sua estensione tonale dalla capacità dell'accoppiata supporto/stampante/rip che è sostanzialmente la stessa sia che si stampi su supporto cartaceo che su Pictorico o simili. Non vedo quindi vantaggi qualitativi nello stampare un file digitale su pt/pl rispetto che a stamparlo sulle carte Epson e simili, se non, come ho detto, il tentativo di conferire una "preziosità" ad un prodotto che ne è intrinsecamente privo.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 07/11/2017, 9:16
da azade
ciao
qualcuno ha Firenze stampa i negativi digitali ?

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 07/11/2017, 13:29
da graic
Secondo me è una colossale ca.....ta, una volta che partendo da qualsiasi cosa hai un file digitale non c'è motivo al mondo per non trattarlo per quello che è.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 07/11/2017, 14:05
da azade
??

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 07/11/2017, 15:33
da graic
Scusa ho visto per la prima volta il topic, e mi riferivo al discorso in generale, non ai tuo post

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 18/01/2018, 13:53
da Noctilux
Buongiorno,
ripesco questo argomento perché ho provato la tecnica del negativo digitale, sia con Pictorico sia con Ferrania, stampati poi su Ilford MG FB.
Per ottenere una curva di correzione (diversa a seconda della marca dell'acetato) che si adatti alla risposta chimica della carta, e quindi una stampa molto fedele all'immagine sul monitor, ci ho messo qualche mese e un'infinità di tentativi. Ogni cambiamento anche solo di un valore numerico di un punto della curva ha conseguenze visibili sui rapporti tonali della stampa di quella zona (più o meno ampia), quindi il processo è molto sensibile. In particolare, le alte luci e le ombre profonde sono molto critiche.

Lasciando da parte la "filosofia" dietro a tale procedura e restando su un piano tecnico, ho riflettuto sulle osservazioni di chromemax, riferite al platino/palladio ma credo applicabili anche ai sali d'argento:
chromemax ha scritto: [...] è l'anello più debole che fa la forza della catena e a prescindere dal supporto di stampa quello che si riesce ad ottenere è solo quello che può dare la stampante e il file digitale; insomma in termini di qualità usare il platino/palladio non dà niente di più di quello che si può ottenere da una buona carta di stampa ink-jet
[...]
la stampa al platino/palladio è rinomata per l'elevata estensione tonale che può riprodurre mentre un "negativo digitale" è limitato nella sua estensione tonale dalla capacità dell'accoppiata supporto/stampante/rip che è sostanzialmente la stessa sia che si stampi su supporto cartaceo che su Pictorico o simili. Non vedo quindi vantaggi qualitativi nello stampare un file digitale su pt/pl rispetto che a stamparlo sulle carte Epson e simili [...]
Io ho notato due cose: la prima è che il negativo digitale può contenere molte informazioni agli estremi dell'istogramma che superano la capacità della carta (Ilford in questo caso) di renderle, e quindi la scala tonale va compressa per non avere perdita di dettagli nelle luci (il nero pieno si controlla col tempo di esposizione); la seconda è che la carta fotografica è in grado di rendere variazioni di grigio totalmente invisibili a occhio nudo sul negativo digitale, che addirittura presentano un identico valore misurato con Photoshop in 8 bit, cioè sulla scala da 0 a 255, ma che ovviamente non sono identiche se misurate in 16 bit (0-65535).
Forse la trasparenza aiuta nel distinguere toni che per riflessione, su una stampa digitale, non si distinguerebbero?

In ogni caso per queste ragioni credo che la stampa digitale su acetato trasparente non sia l'anello debole, anzi. E che quindi il processo stia in piedi se si desidera trasporre un'immagine digitale su carta baritata, per ritrovare la profondità e lo spessore (dell'emulsione) che nessuna distesa di inchiostro a mio avviso può ancora eguagliare.

Ma forse tutto questo discorso vale solo per i sali d'argento e non per il platino/palladio!

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 18/01/2018, 17:45
da graic
Scusate la mia ignoranza, ma se uno ha un file digitale da stampare, piuttosto che stamparlo in negativo e poi fare il positivo a contatto, non è meglio stampare direttamente il positivo? Oppure è solo della serie "'O famo strano"?

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 03/03/2019, 11:24
da guillermo
Buongiorno a tutti, dopo un lungo letargo mi sveglio ancora una volta su analogica.it. Ho partecipato poco ma vi seguo sempre per ricavare fra le righe quello che serve.

Vi saluto e vi dico che seguo con interesse questo argomento.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 20/08/2019, 11:59
da Andrea F.
Il "sistema", o per meglio dire "l'escamotage" del produrre un negativo attraverso la stampa glicèe su un supporto trasparente non sarebbe di per sé un'opzione poi cosi peregrina...
Dal punto di vista dell'attrezzatura si salta piè pari l'ingranditore, ma questo non penso sia un grande vantaggio in quanto si dovrà investire in una stampante di alto livello (Canon Pro-1 a salire!!) . Il problema è la difficoltà di gestire il work-flow di stampa , e questo è un gran casino!! Riportare su lucido un negativo con le caratteristiche ottimali per la stampa a contatto è molto più complesso (anche se non sembra) di quello che è stampare in tradizionale con il classico ingranditore. A partire dalla difficoltà di "tarare" il monitor per avere esattamente a video quello che sarà stampato dalla stampante, e a seguire la costruzione delle curve caratteristiche da applicare su Photoshop in fase di creazione del del file (un casino infernale) per chi vuole approfondire:http://www.internetcamera.it/corsi-nega ... nk-jet.asp
Detto questo, se l'aspirazione è quella di arrivare ad una stampa argentica di elevata qualità partendo da un file B&W digitale di qualità (Sigma DP4H o Leica Monochrome) allora potrebbe e sottolineo potrebbe essere una strada percorribile, ma i costi non sarebbero certamente inferiori e cosa peggiore si dovrebbero passare decine e decine di ore a studiare e provare allo sfinimento per ottenere un work-flow standardizzato che permetta di ottenere una costanza di rendimento.
Cosa diversa se l'intento è quello di arrivare all'utilizzo di stampe a contatto non "convenzionali", leggi Platinotypia o Callitipia (molto simile alla precedente ma mooolto più economica) per chi volesse approfondire (www.youtube.com/watch?time_continue=9&v=sDsUv4qPt6o.)
In questo caso a mio personalissimo avviso la stampa a contatto da negativi digitali avrebbe un suo senso e sicuramente un'elevata qualità nelle stampe, ovviamente il prezzo da pagare è uno studio assiduo e ore di prove e test in CO. Concludendo, la stampa argentica a contatto a mio avviso ha un senso se si utilizzano negativi ottenuti da fotocamere di GF 8x10 a salire, altrimenti è un mero esercizio tecnico senza alcun vantaggio ne in termini qualitativi e men che meno in termini economici.
Saluti
Andrea

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 22/08/2019, 16:58
da areabis
io avevo la necessità di dover accostare delle stampe argentiche con stampe di file digitali, la soluzione più semplice sarebbe stata quella di fare tutte stampi digitali scansionando i negativi ma siccome mi piacevano più quelle argentiche ho fotografato delle stampe digitali su una buona carta inkjet con dei negativi 6x9 e le ho stampate poi in ingranditore ... risultato? discreto direi.

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 22/08/2019, 17:35
da graic
Diapositive analogiche, ma di che formato? Se è di grande formato lo stampi a contatto su carta positiva oppure facendo una doppia inversione.
Se di piccolo medio formato non comprendo cosa significhi a contatto

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 13/05/2020, 20:08
da mgregolin
Ciao ho usato per molto tempo il Pictorico, avevo trovato anche delle curve in un sito americano che nbon erano male, ma credimi io dopo un bel po l'ho abbandonato, la risposta dei negativi non erano molto soiddisfacenti, ( anche se non amel) e poi rimaneva sempre la problematica della stampa a contatto... io se fossi in te non mi inoltrerei in questa vventura. Sprechi soldi e tempo per un risultato al 40% del tuo originale . Michele

Re: Pictorico: qualcuno lo ha provato?

Inviato: 16/07/2020, 19:32
da Esus9
Quella della stampa fotochimica da file digitale è una pratica che ho iniziato a intraprendere poco più di un paio di anni fa per stampe in camera oscura, per il platino/palladio e da un annetto anche per il carbon transfer. Ho potuto provare vari acetati (Ilford, Agfa, Pictorico e Ferrania) e non ho visto differenze degne di nota relative al supporto ma in quanto a risultati in linea di massima qualche problema c'è sempre. Pur dando per scontato un ottimo processo di profilazione esistono tuttavia alcune criticità:
1. Le stampe a contatto da acetato sembrano ottime fino a che non le si osserva ingrandite, lì si potrà vedere il pattern delle goccioline di inchiostro che noteremmo guardando allo stesso ingrandimento una stampa inkjet. Il processo al pt/pd non ne risente particolarmente immagino a causa dell'assorbimento da parte delle fibre della carta. Questo punto potrebbe o meno essere un problema, dipende a mio avviso dalla destinazione d'uso della stampa.
2. Le cose sono più complicate invece per ciò che riguarda il trattamento del file. Visto che vogliamo tradurre una rappresentazione lineare di valori in una non lineare avremo necessità di comprimere enormemente alcuni range di toni per espanderne altrettanto enormemente degli altri, se a questo aggiungiamo che è necessario invertire luci e ombre otterremo un file che abbonda di artefatti, a meno di non partire da una post produzione al pc minima, non c'è nulla da fare.
Per queste ragioni ho negli ultimi mesi abbandonato questo processo per iniziare a sostituirlo con uno che risolve i due problemi esposti in precedenza. Il procedimento è ben spiegato in "Way beyond monochrome" ma in breve si tratta di riprendere su pellicola piana una stampa inkjet su carta matte e poi profilare il file, sempre tramite curva o filtro gradiente tono su tono, fino a che non si ottiene il risultato desiderato per il processo specifico. Detta così pare facile ma non lo è da nessun punto di vista, bisogna gestire le densità degli inchiostri e la ripresa/sviluppo in modo tale che si escludano informazioni registrate in prossimità del piede e della spalla, ma anche che la gamma non sia eccessivamente compressa per evitare errori di lettura dei toni in fase di profilazione. E' un bel rebus insomma ma per me molto stimolante.