Io personalmente dico EVVIVA!
Eppure infuriati strali e guaiti di scandalo si stanno sprecando insieme ad inutili fiumi di parole sul web e sulla carta...
E, badate bene, non dal passante di turno (che ritiene scandalosa qualsiasi alta cifra spesa per un opera d'arte - ci sono infiniti esempi), ma dalla comunity dei "fotografi".
Che ne pensate?
Gursky oltre i 4 milioni di dollari!
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Re: Gursky oltre i 4 milioni di dollari!
$4,338,500
Dimensions 190 cm × 360 cm
Stiamo parlando di un'opera d'arte grande quanto una parete di una stanza eh...
E comunque beato chi l'ha comprata... A me gursky piace ed emoziona...
Re: Gursky oltre i 4 milioni di dollari!
i "fotografi" pensano sempre di avere una foto nel cassetto che "è più bella".... e la rabbia del fotoamatore medio s'impennaaa , parafrasando la voce narrante fuori campo di Carcarlo Pravettoni...Silverprint ha scritto:
infuriati strali e guaiti di scandalo si stanno sprecando insieme ad inutili fiumi di parole sul web e sulla carta...
E, badate bene, non dal passante di turno (che ritiene scandalosa qualsiasi alta cifra spesa per un opera d'arte - ci sono infiniti esempi), ma dalla comunity dei "fotografi".
Ovvio che la foto in questione sembra piuttosto banale e quattro milioni e mezzo probabilmente "non li vale" (ma chi dice cosa vale quanto ?) ma ci sono sotto vere e proprie strategie di investimento, ecc....
ricordo che, dove lavoravo prima, l'ammministratore delegato (impresa piuttosto piccolina) "imboscava" soldi guadagnati in nero con altre attività acquistando quadri, i quali mi risulta non siano sottoposti a particolari controlli fiscali (almeno fino a poco tempo fa...)
in pratica, sembrerebbe che se hai una Ferrari la Finanza ti fa il c.lo ma se hai un Matisse appeso sul caminetto, niente...
A mio avviso questo tipo di mercato si sta probabilmente spostando a settori alternativi alla classica pittura (quadri d'autore) perchè sono opere oramai talmente conosciute (ed il meccanismo è talmente sfruttato) che non passano più tanto inosservati...
poi naturalmente c'è anche il super-riccone che compra per avere l'opera, a qualsiasi prezzo (vedi tipicamente gli Emiri Arabi), ma sono delle persone talmente ricche e "consumate" che si "ingolosiscono" dell'opera non per l'opera stessa ma per il suo valore di mercato. Te la comprano solo per poter dire di aver speso 5 milioni, insomma...se la stessa opera glie la vendi a 1000 Euro, non te la prendono. Sono degli esibizionisti. 2 anni fa a Trieste un' Emiro è arrivato con il suo super-panfilo. Una delle sue mogli non stava bene ed ha mandato a chiamare un medico, che prontamente si è recato sullo yatch. L'emiro non aveva contante ( ) ed ha pagato il medico con una grossa pietra preziosa (mi pare fosse uno smeraldo) !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
quindi non festeggerei tanto: nel 98% dei casi sono furberie di qualche riccone per far sparire soldi "strani". Poi in più si crea il "valore di mercato" e qualche altro riccone glie lo ricomprerà per 5 milioni (sporchi) e nella speranza di rivenderlo a 5 milioni e mezzo ,ecc....ecc...ecc....
nel restante 1% trattasi di super-ricconi rimbambiti dai loro soldi che si fanno fare Roll-Royce d'oro e che pagano i medici con pietre preziose...
forse resta un 1% rappresentato da musei, gallerie e collezionisti seri. Ma ho i miei dubbi.
Re: Gursky oltre i 4 milioni di dollari!
Ciao, quando si parla di "arte", le cifre non seguono la ragione.
Una cosa non costa quanto vale in assoluto, ma quanto è disposto a pagare chi la vuole avere.
Fatta eccezione per gli "investimenti", siano essi leciti o illeciti (riciclaggio di danaro, ad esempio), che normalmente seguono una certa logica di mercato e per gli acquisti fatti da chi non conosce limiti (emiri, sceicchi, ecc, ed esempio), le opere acquistate da appassionati ed amatori non possono seguire un listino.
E' normale quindi vedere una foto di Gursky venduta a questa cifra? Non ne ho idea! Bisognerebbe vedere chi l'ha acquistata e chi ha partecipato all'asta.
Io, danaro permettendo, pagherei un opera con l'"in più" dato dall'essere considerata artistica, solo se fossi sicuro che almeno questa fosse unica e irriproducibile, oltre che, ovviamente, di mio gusto.
Diciamo che è un "paletto" che non sarei disposto ad eliminare o a spostare, al momento della mia personale valutazione.
Ad esempio, due settimane fa, al mercatino delle pulci dove ogni tanto vado, c'era un tipo con una bellissima serie di oltre 50 ferrotipi. Conoscendone il valore, oltre che la normale quotazione su ebay, non ho stentato a credere che le etichette esposte sulle pagine del raccoglitore che li conteneva e recanti numeri variabili tra 20 e 35, fossero l'indicazione del loro prezzo. Pur conscio di poter trattare, dato che al mercatino è d'uso comune, non ho neppure chiesto conferma dell'importo e, dopo essermeli visti per bene, li ho lasciati dove si trovavano dato che non mi ero portato dietro nemmeno 20 euro.
Questa domenica ci sono tornato per acquistarne uno e, sorpresa, quelli esposti non erano i prezzi!!!
Voleva 6 euro l'uno, trattabili per acquisti multipli. Felicissimo, quindi, ho preso i 25 euro che mi ero portato apposta, nella convinzione di acquistarne uno, e li ho consegnati al venditore in cambio di ben 6 ferrotipi.
Per "me" valevano molto di più, fortuna che lui non potesse leggermi nella mente!
Marcello
Una cosa non costa quanto vale in assoluto, ma quanto è disposto a pagare chi la vuole avere.
Fatta eccezione per gli "investimenti", siano essi leciti o illeciti (riciclaggio di danaro, ad esempio), che normalmente seguono una certa logica di mercato e per gli acquisti fatti da chi non conosce limiti (emiri, sceicchi, ecc, ed esempio), le opere acquistate da appassionati ed amatori non possono seguire un listino.
E' normale quindi vedere una foto di Gursky venduta a questa cifra? Non ne ho idea! Bisognerebbe vedere chi l'ha acquistata e chi ha partecipato all'asta.
Io, danaro permettendo, pagherei un opera con l'"in più" dato dall'essere considerata artistica, solo se fossi sicuro che almeno questa fosse unica e irriproducibile, oltre che, ovviamente, di mio gusto.
Diciamo che è un "paletto" che non sarei disposto ad eliminare o a spostare, al momento della mia personale valutazione.
Ad esempio, due settimane fa, al mercatino delle pulci dove ogni tanto vado, c'era un tipo con una bellissima serie di oltre 50 ferrotipi. Conoscendone il valore, oltre che la normale quotazione su ebay, non ho stentato a credere che le etichette esposte sulle pagine del raccoglitore che li conteneva e recanti numeri variabili tra 20 e 35, fossero l'indicazione del loro prezzo. Pur conscio di poter trattare, dato che al mercatino è d'uso comune, non ho neppure chiesto conferma dell'importo e, dopo essermeli visti per bene, li ho lasciati dove si trovavano dato che non mi ero portato dietro nemmeno 20 euro.
Questa domenica ci sono tornato per acquistarne uno e, sorpresa, quelli esposti non erano i prezzi!!!
Voleva 6 euro l'uno, trattabili per acquisti multipli. Felicissimo, quindi, ho preso i 25 euro che mi ero portato apposta, nella convinzione di acquistarne uno, e li ho consegnati al venditore in cambio di ben 6 ferrotipi.
Per "me" valevano molto di più, fortuna che lui non potesse leggermi nella mente!
Marcello
Re: Gursky oltre i 4 milioni di dollari!
ognuno la vede a proprio modo e secondo le proprie esperienze.ryo ha scritto: quando si parla di "arte", le cifre non seguono la ragione.
Io non sono del tutto d'accordo, anzi: questo secondo me vale proprio per i sopracitati sceicchi e farabutti che imboscano soldi sporchi.
Avendo lavorato 3 anni e mezzo in un piccolo posto dove il direttore è un artista (piuttosto affermato) e collezionista e l'(ex) amministratore delegato un gran gran farabutto di quelli sopra, ne so abbastanza. Io e il direttore discutevamo parecchio alla macchinetta del caffè...e diverse volte gli ho sistemato con Photoshop le foto che faceva alle sue opere ed installazioni a scopo di pubblicazione.
Ti garantisco che quello del collezionismo d'arte è un mercato, ne più ne meno di quello ortofrutticolo. Si compra solo e solo se la rivalutazione nel tempo è garantita, con tanto di certificati emessi e venduti a peso d'oro dagli eredi (c'è un mercato parallelo anche per quelli e solo gli sprovveduti acquistano senza avere "il pezzo di carta" in mano, senza il quale talvolta il quadro non ha mercato).
Ovvio che il collezionista "gode" dell'oggetto acquistato, ma lo fa con cognizione di causa e non per impulso.
se poi parliamo delle stampe vendute a 6 euro sulla bancarella o della vecchia fotocamera da 100 Euro su Ebay allora ok.
Ma il discorso che "le cifre che non seguono la ragione" è un luogo comune frutto della fantasia popolare, che vuole il collezionista come un impulsivo benestante un pò estroso, disposto a spendere follie pur di avere l'agoniato oggetto d'arte.
Secondo me invecie (impressione mia personale) il fenomeno appartiene solo e solamente ai 2 casi descritti: scopi "finanziari" e bulimia da denaro (il classico sceicco).
I collezionisti d'arte tutto sono meno che degli sprovveduti che buttano i loro soldi dalla finestra, soldi con i quali
1) devono finanziare la loro atività-passione,
2) si permettono di acquistare gli oggetti d'interesse (motivo per il quale non spenderanno mai 4 milioni per un pezzo solo).
Anzi: da quel che ho potuto vedere con mio grande stupore e disillusione, seguono logiche piuttosto scaltre e "capitaliste"...
rarissimi se non unici saranno i casi del super-riccone che è pure competente e "collezionista seriamente motivato"...o il caso del museo che fa di tutto per avere (o riavere) il pezzo.
Re: Gursky oltre i 4 milioni di dollari!
Non ho mai parlato, nel mio intervento precedente, di "collezionisti", ma di amatori ed appassionati; non è la stessa cosa!!!
Ho parlato, invece, di acquisti fatti per investimento (sia leciti che illeciti); questi sì, decisamente accomunabili con il collezionismo, seguono logiche di mercato, ma non l'ho mai negato, anzi, l'ho espresso chiaramente!!!
La tua esperienza mi sembra alquanto limitata, comunque, per poter escludere categoricamente l'esistenza anche degli amatori ed appassionati; coloro che, in pratica, acquistano perché sentono di "non poter vivere" senza avere la possibilità di ammirare, quando vogliono, quella certa opera. Non è detto che siano i più ricchi e nemmeno i più numerosi, ma l'arte non è solo quella da 4milioni di euro o quella che passa per le case d'asta. Ad una fiera ti può capitare di vedere un'opera di un artista sconosciuto e di avvertire la "necessità" di farla tua; non importa a che prezzo, sia esso alto o basso. Il listino, il buon senso, la ragione, in quel caso, non sono elementi che prendi in considerazione.
Marcello
PS: i ferrotipi non sono stampe!
Ho parlato, invece, di acquisti fatti per investimento (sia leciti che illeciti); questi sì, decisamente accomunabili con il collezionismo, seguono logiche di mercato, ma non l'ho mai negato, anzi, l'ho espresso chiaramente!!!
La tua esperienza mi sembra alquanto limitata, comunque, per poter escludere categoricamente l'esistenza anche degli amatori ed appassionati; coloro che, in pratica, acquistano perché sentono di "non poter vivere" senza avere la possibilità di ammirare, quando vogliono, quella certa opera. Non è detto che siano i più ricchi e nemmeno i più numerosi, ma l'arte non è solo quella da 4milioni di euro o quella che passa per le case d'asta. Ad una fiera ti può capitare di vedere un'opera di un artista sconosciuto e di avvertire la "necessità" di farla tua; non importa a che prezzo, sia esso alto o basso. Il listino, il buon senso, la ragione, in quel caso, non sono elementi che prendi in considerazione.
Marcello
PS: i ferrotipi non sono stampe!
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Re: Gursky oltre i 4 milioni di dollari!
Dai, dai, non buttiamola solo sul mercato, secondario per altro.
Nel mercato primario, ovvero andando da Gursky a comprarsi una foto, le quotazioni sono molto, molto più terrene.
Secondo me il merito di Gursky e della scuola di Düsseldorf (I Becker, Ruff, Struth, Höfer, Hütte con l'aggiunta di Sugimoto) è quello di esser riusciti a portare nel mercato dell'arte di alto livello immagini fotografiche non esclusivamente concettuali (è sempre possibile una lettura concettuale, ove sia riconoscibile un oggetto), come fatto in precedenza dalla Sherman (le cui immagini vivono solo di una lettura concettuale).
Insomma è stato abbattuto un "muro" che teneva un po' ghettizate immagini non conformi al mainstream concettuale e si è costruito un ponte di possibile riavvicinamento con la tradizione evolutiva dell'arte occidentale. Per me questi artisti rappresentano la speranza di un superamento della frattura con la nostra tradizione dovuta alla contro-rivoluzione duchampiana.
Nel mercato primario, ovvero andando da Gursky a comprarsi una foto, le quotazioni sono molto, molto più terrene.
Secondo me il merito di Gursky e della scuola di Düsseldorf (I Becker, Ruff, Struth, Höfer, Hütte con l'aggiunta di Sugimoto) è quello di esser riusciti a portare nel mercato dell'arte di alto livello immagini fotografiche non esclusivamente concettuali (è sempre possibile una lettura concettuale, ove sia riconoscibile un oggetto), come fatto in precedenza dalla Sherman (le cui immagini vivono solo di una lettura concettuale).
Insomma è stato abbattuto un "muro" che teneva un po' ghettizate immagini non conformi al mainstream concettuale e si è costruito un ponte di possibile riavvicinamento con la tradizione evolutiva dell'arte occidentale. Per me questi artisti rappresentano la speranza di un superamento della frattura con la nostra tradizione dovuta alla contro-rivoluzione duchampiana.
Re: Gursky oltre i 4 milioni di dollari!
concordoryo ha scritto:Non ho mai parlato, nel mio intervento precedente, di "collezionisti", ma di amatori ed appassionati; non è la stessa cosa!!!
ed infatti non l'ho assolutamente esclusa categoricamenteryo ha scritto: La tua esperienza mi sembra alquanto limitata, comunque, per poter escludere categoricamente l'esistenza anche degli amatori ed appassionati;
anzi. secondo me son di più quelli che gli altri, ma "bazzicano" con...le stampe (oops: immagini positive dirette su lastre di metallo con collodio umido) da 6 Euro e le fotocamere su Ebay per 100 Euro. Solo che qua si parla di cifre tipo 4,5 milioni di Dollari..e gli appassionati ed amatori secondo me sono quasi sempre lontani anni luce .luca_dega ha scritto: Secondo me invecie (impressione mia personale)
Lo so cosa sono i ferrotipi,ryo ha scritto: PS: i ferrotipi non sono stampe!
Anch'io in quanto appassionato di fotografia e non analfabeta, sfoglio libri sui generis, ogni tanto
ho solo buttato là l'esempio di stampe sulla bancarella o fotocamere su Ebay. potevo anche dire ferri da stiro alle fiere e vecchi bauli dalle soffitte...il concetto l'hai capito benissimo, ma evidentemente vuoi "punzecchiarmi"...con una frase di chiusura "ad effetto"
va là va là...
Anch'io se avessi soldi comprerei per millemila Euro le opere che mi piacciono ma, visto che non sono un'afferrato ed esperto collezionista al quale mancano solo i danari per realizzare le proprie ambizioni...
sarei consapevole che così facendo entrerei a pieno diritto nella 2a categoria, assieme agli sceicchi (che possono benissimo essere "appassionati" o "affascinati" e non solo dei coglion..zi spendi-soldi).
Non discutiamo "animatamente" di cose ben al di la delle nostre...consapevolezze: qualcuno ha speso 4 milioni di EURI per una foto. Punto. A me vien da pensare ad un evasore fiscale o ad uno sceicco cazzeggiatore e son convinto che è assai improbabile che non sia così, a te vien invecie da pensare ad un'appassionato collezionista, ma visto che ne io ne te c'eravamo...
è vero, infatti in questo caso, con 'ste cifre (e sono i casi dei quali parlo), il mercato secondo me è quello "strano"Silverprint ha scritto: Dai, dai, non buttiamola solo sul mercato, secondario per altro
Nel mercato primario, ovvero andando da Gursky a comprarsi una foto, le quotazioni sono molto, molto più terrene.
mandi!
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Re: Gursky oltre i 4 milioni di dollari!
Mi ci volevano 4 milioni di euro? Non buttiamola sul mercato, ok, ma sembra che ci sia voluto il mercato per abbattere 'sto muro... mumble mumble.... la merda sarà pure d'artista, ma sempre merda rimaneInsomma è stato abbattuto un "muro" che teneva un po' ghettizate immagini non conformi al mainstream concettuale e si è costruito un ponte di possibile riavvicinamento con la tradizione evolutiva dell'arte occidentale. Per me questi artisti rappresentano la speranza di un superamento della frattura con la nostra tradizione dovuta alla contro-rivoluzione duchampiana.
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Re: Gursky oltre i 4 milioni di dollari!
Ma cavolo! È il barattolo che fa la differenza!chromemax ha scritto:.... la merda sarà pure d'artista, ma sempre merda rimane
Ultime conseguenze del surrealismo a parte, il mio discorso sul "muro abbattuto" è vero da qualche anno: gli artisti citati sono da un po' nel giro del grande collezionismo. Io credo sia comunque un segnale importante. Secondo me le alte quotazioni raggiunte possono essere di stimolo per i galleristi ad andare un pochino oltre (insomma ci spero... 'che son proprio duri! ) e anche (perché no?) per quei fotografi legati ad un'estetica un po' troppo bloccata in schemi autoreferenziali.
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