Dubbio temperature

Discussioni su pellicole, carta e chimica per la fotografia in bianco e nero

Moderatori: chromemax, Silverprint

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mennagia
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Re: Dubbio temperature

Messaggio da mennagia »

chromemax ha scritto:Vabbé... dopo 'ste due paginate di inutilità assortite...
Lo sviluppo è una reazione chimica e come molte reazioni chimiche col caldo accellerano e col freddo rallentano, come e quanto dipende dagli elementi chimici che sono in gioco.
La formulazione più diffusa degli sviluppi per carte (e molti anche per pellicole) prevede l'uso di due agenti rivelatori che lavorano in coppia, in genere metolo (M) e idrochinone (Q), detti anche sviluppi MQ.

M e Q quando sono insieme lavorano più della somma di quando lavorano da soli; ad esempio (con numeri a caso) se M ha energia 5 e Q 15, uno sviluppo MQ non ha energia 20 ma ha un'energia più alta, che sò 27, questo comportamento si chiama "superadditività"

M sviluppa a basso contrasto, in superficie e non annerisce tanto e funziona sempre in un range di temperature molto ampio, soprattutto verso il basso;
Q ha un contrasto più alto e più energia, dà neri rpofondi ma smette di funzionare abbastanza presto appena si scende sotto i 16°C
Adesso penso che tu ci possa arrivare anche da solo; a bassa temperatura funziona M ma poco o niente Q, la stampa in qualche mdo "viene fuori" ma se fai le prove che ti ha consigliato bafman vedrai che che ci sono delle differenze, in genere la stampa sviluppata "a freddo" è più morbida, i neri sono meno corposi e, dato il comportamento di Q, anche ad allungare di tanto il tempo di sviluppo, la situazione non migliora (lavora solo M e più di tanto non riesce a dare). Anche la tonalità è diversa.
Per andare sul sicuro e avere dei risultati ripetibili è meglio rimanere nel range di temperature 18-24°C; per il tuo garage ti posso consigliare un termoconvettore elettrico per scaldare un po' l'ambiente, così lavori anche meglio, e un sistema per scaldare le bacinelle, con dei veri e propri scaldabacinelle, moltio funzionali ma costosi, oppure resistenze di riscaldamento per terrari, resistenze a filo, bagnamaria, ecc, ecc (nel forum è stato spiegato come fare... funzione "cerca")

Qualsiasi commento OT è assolutamente fuori luogo, quindi astenersi tutti, grazie!
ImmagineImmagineImmagine...92 MINUTI DI APPLAUSIIIII!!! Cit. Fantozziana!!!

Quando si dice il Moderatore! Era l'unica risposta che volevo leggere! Me la immaginavo pressoché come la tua per togliere i miei dubbi, invece di leggere inutilità varie costernate da battute e simpatia di bassissimo livello! Immagine che creano solo confusione!

Vabbe basta così e grazie ! Immagine



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Gvido
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Re: Dubbio temperature

Messaggio da Gvido »

Leggendo l' intervento di Chromemax mi è venuto un dubbio di natura "chimica", una domanda che pongo a chi di chimica ne sa più di me: se non ricordo male, tra i tanti fattori in grado di spostare l' equilibrio di una reazione chimica (aumentando/diminuendo la velocità della reazione diretta o inversa, giusto?) ci dovrebbe essere la concentrazione dei reagenti. Ora, visto che gli agenti rivelatori più comuni (metolo, idrochinone, ma anche acido L-ascorbico) non sono di natura enzimatica, la temperatura molto bassa non potrebbe essere adeguatamente compensata da un consistente aumento di concentrazione del rivelatore? Qualcuno di voi ha mai provato a sviluppare, non so, intorno ai 10 gradi, ma con concentrazioni del rivelatore più alte del normale?

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-Sandro-
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Re: Dubbio temperature

Messaggio da -Sandro- »

Credo che la tua "teoria" non possa funzionare.
La velocità di una reazione chimica dipende dalla temperatura in modo non lineare, approssimativamente, raddoppia ogni 10°C.
Lavorando a 10°C (temperatura della cantina non riscaldata), la velocità di reazione dello sviluppo è così lenta che non può essere compensata, in modo efficace, da un'aumento della concentrazione, senza compromettere totalmente il funzionamento dello sviluppo.
Ti consiglio la lettura del testo "Le basi scientifiche della fotografia", di Walls e Attridge edito da Ciapanna nel 1978.
Tratta la chimica e la termodinamica della chimica fotografica in modo interessante e facile da comprendere anche se non hai cultura universitaria (che invece mi sembra tu abbia).
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Gvido
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Re: Dubbio temperature

Messaggio da Gvido »

Partivo da presupposti sbagliati, e un po' me ne dispiaccio, ma d'altronde non chiedo troppo alla mia preparazione in chimica: un solo esame condensatissimo, volto a dare più un' "impressione" che una conoscenza approfondita della materia :|
Farò, per pura curiosità, una prova a concentrazione elevata, visto che uso il rivelatore D100AM della Bellini che non è a base di idrochinone, ma di vitamina C e dimezone. Dopodichè, cercherò di mettere in atto qualche sistema per alzare la temperatura dei bagni.

Ho preferito chiedere semplicemente perchè per me sarebbe un problema riscaldare l' ambiente in cui stampo: un garage di più 30 metri quadrati privo di riscaldamento, non coibentato, e pieno di spifferi...

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chromemax
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Re: Dubbio temperature

Messaggio da chromemax »

Gvido ha scritto:Ho preferito chiedere semplicemente perchè per me sarebbe un problema riscaldare l' ambiente in cui stampo: un garage di più 30 metri quadrati privo di riscaldamento, non coibentato, e pieno di spifferi...
Se non è un problema scaldare solo le soluzioni, magari in un altro locale, la Kodak in questi casi suggerisce il sistena del "drift-by":If you have difficulty maintaining the processor at the processing temperature, use the“drift-by” method. With this method, you preheat the solutions to a temperature higher than the normal processing temperature to compensate for cooling that occurs during processing.

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-Sandro-
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Re: Dubbio temperature

Messaggio da -Sandro- »

Gvido ha scritto: Ho preferito chiedere semplicemente perchè per me sarebbe un problema riscaldare l' ambiente in cui stampo: un garage di più 30 metri quadrati privo di riscaldamento, non coibentato, e pieno di spifferi...

Questo s'era capito, ma se tutto il mondo lavora a 20°C e sconsiglia temperature più basse, il motivo c'è.
In fin dei conti non è difficile lavorare a 20 gradi, basta organizzarsi. Per esempio, con una changing bag, puoi evitare di andare nel garage e sviluppi in casa.
Poi è bene sperimentare, sapendo fin da subito che otterrai risultati non ottimali, che getterai tempo e materiale, ma che nel contempo avrai imparato una cosa che ti apparterrà per sempre. Purtroppo l'esperienza degli altri serve solo quando si sbaglia, mai prima.
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Re: Dubbio temperature

Messaggio da Gvido »

Il sistema del drift-by potrebbe fare al caso mio, posso scaldare la soluzioni a bagnomaria: le preparo, le metto nelle bottiglie (stampo solo fino al 18x24 in bacinelle piccole, quindi me la cavo con quelle da 1,5L), e le bottiglie le metto in un catino con acqua pre-riscaldata, ripetendo il processo se necessario. Per quanto riguarda l' uso (spreco?) iniziale dei materiali, l' ho messo in conto... e poi è parte del divertimento!

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chromemax
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Re: Dubbio temperature

Messaggio da chromemax »

Con le bacinelle la superficie esposta è ampia e la perdita di calore è molto rapida, e la sessione di stampa dura parecchio, quindi per la stampa forse la soluzione migliore è un sistema di riscaldamento per le bacinelle fatto con le resistenze a filo per terrari;. Il "drift-by" funziona bene per le tank delle pellicole che sono più "compatte", la perdita di calore inferiore, e il tempo di trattamento breve.

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Gvido
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Re: Dubbio temperature

Messaggio da Gvido »

Le resistenze a filo si possono immergere direttamente nella bacinella? O si rischia di alterare la carta/la soluzione?

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Walter
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Re: Dubbio temperature

Messaggio da Walter »

Eviterei di immergere le resistenze nel liquido. Alcuni tipi di resistenze lo consentono ma per altre ci sono GRAVI rischi per la persona più che per la chimica. Se non ricordo male esistono sacchetti di "sabbia" riscaldati su cui appoggiare le bacinelle


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