Visto che si ianiziano a suggerire esposimetri al selenio io utlizzo un weston master V che trovo eccezzionale. col suo invercon per misurare la luce incidente.
L'ho confrontato con diversi esposimetri e ho notato che e' molto preciso, si trova a prezzi ridicoli.
Consiglio esposimetro piccolo e non troppo costoso
Moderatore: etrusco
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Re: Consiglio esposimetro piccolo e non troppo costoso
Sicuramente i Weston Master sono esposimetri di riferimento dell'era del selenio (basta guardare il mio avatar) ma sono già più impegnativi come dimensioni e nel meccanismo di impiego, il mio consiglio era legato più che altro al concetto della piccolezza e della semplicità unita ad affidabilità e precisione. Nel caso dei Weston Master poi l'incidenza dei "campioni" rinvenuti attualmente starati o non funzionanti è maggiore, magari perchè essendo prevalentemente usati da professionisti hanno subito un trattamento più "duro".
Zeiss comunque gli esposimetri al selenio li faceva maledettamente bene, anche quelli che venivano montati sulle fotocamere, la percentuale di contessa, contaflex, contina e nomi del genere con esposimetro tuttora funzionante è estremamente maggiore di quella di fotocamere di altre, e altrettanto primarie, marche.
Zeiss comunque gli esposimetri al selenio li faceva maledettamente bene, anche quelli che venivano montati sulle fotocamere, la percentuale di contessa, contaflex, contina e nomi del genere con esposimetro tuttora funzionante è estremamente maggiore di quella di fotocamere di altre, e altrettanto primarie, marche.
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Re: Consiglio esposimetro piccolo e non troppo costoso
Probabilmente perché non hanno risparmiato sull'oro.
Il problema delgli esposimetri al selenio, non è che si esaurisce il selenio, il selenio amorfo usato non si esaurisce, non evapora, non si ossida, in una parola: è praticamente eterno.
Il vero problema sta nello strato conduttivo, semitrasparente, di oro su esso posato che funge da catodo, mentre la lastrina in ferro su cui è deposto il selenio funge da anodo (o viceversa, ora non ricordo con esattezza). Sullo strato di oro poi viene deposto e bloccato meccanicamente un reoforo che serve al trasporto della corrente. A volte è una cornice metallica, a volte sono reofori incollati, esistono tante tipologie.
Lo strato d'oro è sottilissimo ed è assai critico il collegamento con il reoforo che porta il flusso di corrente al galvanometro.
A volte si ossida semplicemente la lastrina in ferro e la riparazione è immediata ma quando il collegamento si interrompe sulla parte superiore, l'esposimetro cessa di funzionare; basta puntare un voltmetro sulla superficie del selenio per rendersi conto che è ancora funzionante. Purtroppo deporre un nuovo strato di oro è cosa assai difficile, può essere fatta chimicamente in casa, ma occorre maneggiare veleni mortali (cianuri). L'ho fatto per riparare il raro esposimetro di una canonflex 2000, ma non lo farò mai più nemmeno sotto tortura!
Il problema delgli esposimetri al selenio, non è che si esaurisce il selenio, il selenio amorfo usato non si esaurisce, non evapora, non si ossida, in una parola: è praticamente eterno.
Il vero problema sta nello strato conduttivo, semitrasparente, di oro su esso posato che funge da catodo, mentre la lastrina in ferro su cui è deposto il selenio funge da anodo (o viceversa, ora non ricordo con esattezza). Sullo strato di oro poi viene deposto e bloccato meccanicamente un reoforo che serve al trasporto della corrente. A volte è una cornice metallica, a volte sono reofori incollati, esistono tante tipologie.
Lo strato d'oro è sottilissimo ed è assai critico il collegamento con il reoforo che porta il flusso di corrente al galvanometro.
A volte si ossida semplicemente la lastrina in ferro e la riparazione è immediata ma quando il collegamento si interrompe sulla parte superiore, l'esposimetro cessa di funzionare; basta puntare un voltmetro sulla superficie del selenio per rendersi conto che è ancora funzionante. Purtroppo deporre un nuovo strato di oro è cosa assai difficile, può essere fatta chimicamente in casa, ma occorre maneggiare veleni mortali (cianuri). L'ho fatto per riparare il raro esposimetro di una canonflex 2000, ma non lo farò mai più nemmeno sotto tortura!
- Elmar Lang
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Re: Consiglio esposimetro piccolo e non troppo costoso
Una mia Contax-III del 1939 aveva l'esposimetro al selenio "morto". Leggendo qua e la, ho poi provato a smontare il telaio e, "muovendo" la lastrina fotosensibile sui suoi contatti, come per incanto l'esposimetro è risorto, fornendo dati davvero precisi.
Complimenti a Sandro per l'intervento davvero importante sulla Canon. L'uso dei cianuri, pur con le necessarie precauzioni è proprio pericoloso.
Enzo
Complimenti a Sandro per l'intervento davvero importante sulla Canon. L'uso dei cianuri, pur con le necessarie precauzioni è proprio pericoloso.
Enzo
"Evitate il tono troppo aspro e duro, usato dalla maggior parte di coloro che debbono nascondere la loro scarsa capacità".
(Erwin Rommel)
(Erwin Rommel)
Re: Consiglio esposimetro piccolo e non troppo costoso
piacevole spiegazione Sandro.
per chi volesse QUI una panoramica per immagini dei vecchi esposimetri, da una collezione piuttosto completa e con belle fotografie di dettaglio (sebbene carente di note storiche).
mia nota personale: occhio a fidarsi delle scale in ASA o DIN (e della correlazione tra le due) nei prodotti antecedenti al 1962 circa, perchè a fine anni ´50 ci furono una serie di cambiamenti nelle norme (tipicamente gli ASA "raddoppiarono" ma si trovano incongruenze in giro).
per chi volesse QUI una panoramica per immagini dei vecchi esposimetri, da una collezione piuttosto completa e con belle fotografie di dettaglio (sebbene carente di note storiche).
mia nota personale: occhio a fidarsi delle scale in ASA o DIN (e della correlazione tra le due) nei prodotti antecedenti al 1962 circa, perchè a fine anni ´50 ci furono una serie di cambiamenti nelle norme (tipicamente gli ASA "raddoppiarono" ma si trovano incongruenze in giro).
Re: Consiglio esposimetro piccolo e non troppo costoso
Sono bellissime le immagini, qui ci sono un po più di notizie http://www.jollinger.com/photo/meters/
Saluti
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Gianni
La situazione è grave ma non seria.
Re: Consiglio esposimetro piccolo e non troppo costoso
ma se è questo che accade perchè gli esposimetri iniziano a deperire starandosi sempr edi più? in caso di guasto meccanico si dovrebbe avere un decadimento repentino no?-Sandro- ha scritto:Probabilmente perché non hanno risparmiato sull'oro.
Il problema delgli esposimetri al selenio, non è che si esaurisce il selenio, il selenio amorfo usato non si esaurisce, non evapora, non si ossida, in una parola: è praticamente eterno.
Il vero problema sta nello strato conduttivo, semitrasparente, di oro su esso posato che funge da catodo, mentre la lastrina in ferro su cui è deposto il selenio funge da anodo (o viceversa, ora non ricordo con esattezza). Sullo strato di oro poi viene deposto e bloccato meccanicamente un reoforo che serve al trasporto della corrente. A volte è una cornice metallica, a volte sono reofori incollati, esistono tante tipologie.
Lo strato d'oro è sottilissimo ed è assai critico il collegamento con il reoforo che porta il flusso di corrente al galvanometro.
A volte si ossida semplicemente la lastrina in ferro e la riparazione è immediata ma quando il collegamento si interrompe sulla parte superiore, l'esposimetro cessa di funzionare; basta puntare un voltmetro sulla superficie del selenio per rendersi conto che è ancora funzionante. Purtroppo deporre un nuovo strato di oro è cosa assai difficile, può essere fatta chimicamente in casa, ma occorre maneggiare veleni mortali (cianuri). L'ho fatto per riparare il raro esposimetro di una canonflex 2000, ma non lo farò mai più nemmeno sotto tortura!
invece succede come le vecchie calcolatrici: iniziano a funzionare male con poca luce, poi bisogna puntarle sotto al sole per farle sunzionare ed infine si spengono appena si va all'ombra.
Re: Consiglio esposimetro piccolo e non troppo costoso
In caso di guasto meccanico (rottura del galvanometro), oppure distacco di qualche filo saldato, ovviamente il guasto è subitaneo.
Il decadimento dello strato conduttivo superficiale, o l'ossidazione della lastrina di ferro posteriore, invece è lento e dovuto probabilmente ad agenti atmosferici. Di conseguenza dà l'impressione di un esaurimento per via della progressione con cui avanza fino a rendere inoperativa la cellula.
Il decadimento dello strato conduttivo superficiale, o l'ossidazione della lastrina di ferro posteriore, invece è lento e dovuto probabilmente ad agenti atmosferici. Di conseguenza dà l'impressione di un esaurimento per via della progressione con cui avanza fino a rendere inoperativa la cellula.
- aferrarini
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Re: Consiglio esposimetro piccolo e non troppo costoso
Secondo me ti conviene puntare sul 308s, è ottimo e leggerissimo e inoltre usa una comune pila stilo. Io lo uso principalmente con la rolleicord come esposimetro a luce incidente e lo puoi impostare in modo che ti dia la lettura in EV al posto della coppia tempi-diaframma che è molto comodo sia con la rolleicord che con gli obiettivi di altre medio formato. Ho anche il 208 e devo dire che non è così male... confrontato in luce incidente con il 308 non ho notato differenze significative. Non ho confrontato invece le letture in luce riflessa.
EDIT: opps... vedo ora che è un topic vecchiotto... sorry
EDIT: opps... vedo ora che è un topic vecchiotto... sorry
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