Analogica.it

Pippo Pronti per la foto (1950): https://youtu.be/YYsYrInOrn8

Un simpatico cartone in cui Pippo si diletta con la fotografia medio formato e tutti i suoi problemi ;)

Santo cielo, lo vidi in bianco e nero almeno 45 anni fa!!!

La qualità artistica, morale e intellettiva di questi capolavori è decisamente irraggiungibile oggi.

Non c'entra nulla con la fotografia e poco con il tread però nei titoli a lato ho trovato questo:

https://www.youtube.com/watch?v=ogI0kvc5Vw0

quando ero piccolo mio papà (ogni tanto, dopo numerose suppliche) proiettava, dopo cena, qualche cortometraggio col super8 muto.

Questo era tra le bobine "sfigate" .

Ciao

Marco

sisi, me lo ricordo pure io quando lo ri-facevano su Italia1...

"con quei POCHI ed ECONOMICI oggetti..." ahahahah

Wow davvero simpatico.... troppo divertente quando deve caricare il rullo ahahaha

Ma il famoso uccellino esisteva davvero come accessorio fotografico (compare anche nel cartone) per distrarre i bambini mentre si faceva loro un ritratto? O era solo un modo di dire?

Devis91 ha scritto:Ma il famoso uccellino esisteva davvero come accessorio fotografico (compare anche nel cartone) per distrarre i bambini mentre si faceva loro un ritratto? O era solo un modo di dire?

Prendo da quanto scritto nell’inserto relativo alla storia della fotografia del National Geographic: al tempo fare ritratti era una cosa piuttosto lunga con tempi di posa anche di alcuni minuti, quindi il soggetto doveva stare il più possibile immobile. Per quanto riguarda gli adulti la cosa era fattibile (con l’utilizzo di fermi per la testa ed il busto) mentre per i bambini era quasi del tutto impossibile, pertanto i fotografi si erano ingegnati in vari modi, alcuni dei quali piuttosto estremi quali l’utilizzo di droghe (cloforormio, tintura di laudano, etc.). Altri immergevano le dita del bimbo, precedentemente ricoperte di melassa, in sacchi di pium costingendolo quindi a stare il più possibile in posizione durante l’esposizione mentre cercava di togliersi le piume.
Un fotografo invece (dicono solo che si chiamasse Davis, null’altro) si pensa sia l’inventore del famoso “guarda l’uccellino”. In sostanza aveva addestrato un canarino a cinguettare quando toglieva il tappo dell’obiettivo. Lo scopo era quello di distrarre il soggetto facendogli dimenticare di essere fotografata.

ghiro1985 ha scritto:...i fotografi si erano ingegnati in vari modi, alcuni dei quali piuttosto estremi quali l’utilizzo di droghe (cloforormio, tintura di laudano, etc.)...

Sono convinto che ancora oggi si utilizzino questi metodi vedasi le immagini di Anne Geddes e le si raffrontino con le proprie esperienze di rapporto fra macchina fotografica e neonato.

Addirittura?! Credevo fosse illegale farlo ora. Non ho esperienza con neonati quindi posso solo immaginare quanto possa essere difficile fotografarli in posa e soprattutto non "sbraitanti"!