L'estetica del falso

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isos1977
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L'estetica del falso

Messaggio da isos1977 »

Anch'io mi sono abbonato ad Argentique e ho ricevuto anche il libro "l'estetica del falso".

Ieri avevo da sciropparmi un po' di ore di viaggio e ne ho approfittato per leggerlo.

Fin dalle prime pagine emerge la passione dell'autore per la fotografia e la lettura scorre bene.

Il libro fa un'analisi lucida di alcune tendenze della società, che inevitabilmente impattano anche sulla fotografia.

Condivido quest'analisi ma ci sono alcune cose su cui non sono totalmente d'accordo.

Nel libro vengono contrapposte le fotografie analogiche che sono vere e le immagini digitali che sono false.

indubbiamente i programmi di fotoritocco lasciano spazi di intervento sulle foto tali da porre (giustamente) delle questioni etiche.

Però non mi sentirei di marchiare a priori il digitale come falso e la pellicola come vero.

La letteratura è piena di analisi sulla discrezionalità del fotografo nel rappresentare la realtà come vuole (magari distorcendola pesantemente), anche usando la pellicola.

Insomma, condivido al 100% l'analisi, ma mi focalizzerei più sul comportamento e i valori dei fotografi e dei fruitori della fotografia, piuttosto che sul supporto usato.


"Se il fotografo non vede, la macchina fotografica non lo farà per lui" - Kenro Izu

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Re: L'estetica del falso

Messaggio da Silverprint »

Direi!

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Jerry Uelsman 100% analogico.
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Re: L'estetica del falso

Messaggio da giofex »

Secondo me è più una questione di intenzione verso la fotografia, indipendentemente dal mezzo fotografico che si ha tra le mani. E' forse vero che la manipolazione digitale dell'immagine e' più facile ed immediata rispetto a diavolerie fatte sotto l'ingranditore ma a mio avviso tutto è' legato a come il fotografo intende la fotografia
ciao

Giorgio

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Re: L'estetica del falso

Messaggio da Arbogast »

Ho letto anche io il libretto e devo dire che concordo con l'autore sul fatto che prima la fotografia per essere fruita non aveva bisogno di "filtri" quei "filtri" che oggigiorno l'immagine digitale ci impone di avere. Da questo una differenziazione dei due media.

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isos1977
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Re: L'estetica del falso

Messaggio da isos1977 »

il mio dubbio è qua: è proprio vero che la fotografia analogica può essere guardata senza "filtri"?
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Specchificio
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Re: L'estetica del falso

Messaggio da Specchificio »

isos1977 ha scritto:Anch'io mi sono abbonato ad Argentique e ho ricevuto anche il libro "l'estetica del falso".

Ieri avevo da sciropparmi un po' di ore di viaggio e ne ho approfittato per leggerlo.

Fin dalle prime pagine emerge la passione dell'autore per la fotografia e la lettura scorre bene.

Il libro fa un'analisi lucida di alcune tendenze della società, che inevitabilmente impattano anche sulla fotografia.

Condivido quest'analisi ma ci sono alcune cose su cui non sono totalmente d'accordo.

Nel libro vengono contrapposte le fotografie analogiche che sono vere e le immagini digitali che sono false.

indubbiamente i programmi di fotoritocco lasciano spazi di intervento sulle foto tali da porre (giustamente) delle questioni etiche.

Però non mi sentirei di marchiare a priori il digitale come falso e la pellicola come vero.

La letteratura è piena di analisi sulla discrezionalità del fotografo nel rappresentare la realtà come vuole (magari distorcendola pesantemente), anche usando la pellicola.

Insomma, condivido al 100% l'analisi, ma mi focalizzerei più sul comportamento e i valori dei fotografi e dei fruitori della fotografia, piuttosto che sul supporto usato.
Pienamente d'accordo con te...e credo che in alcune occasioni si può distorcere almeno in parte anche in ripresa...indipendentemente dal mezzo usato.

E mentre leggevo mi sono posto la tua stessa domanda...in fondo già il nostro bagaglio culturale non è di per se un filtro?

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