il titolo è volutamente, e bonariamente, provocatorio, ma la domanda è seria
Sono un fotografo della domenica, quasi, e avrei bisogno di qualche chiarimento riguardo l'utilità di compensare l'esposizione.
Faccio un esempio: intendo riprendere, visualizzando al meglio i colori del piumaggio, un falco che vola sullo sfondo di un cielo sereno e luminoso.
Lavorando in "auto" capisco che, senza compensazione, la lettura anche se "spot" risulterebbe troppo influenzata dalla luminosità dello sfondo...ma se, come faccio quasi sempre, uso l'impostazione manuale, posso ugualmente esporre per la corretta luminosità del soggetto, senza ricorso a compensazioni.
In definitiva, lavorare in manuale è alternativo al ricorso alla compensazione dell'esposizione, vero?
un saluto da
renzo
la compensazione dell'esposizione è veramente utile?
Moderatore: etrusco
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Re: la compensazione dell'esposizione è veramente utile?
Mi sa che hai le idee poco chiare.
Tornando al tuo esempio del falco in volo, se lo segui in modalità esposizione spot, semmai l'esposizione sarà influenzata dal colore del piumaggio, che non essendo bianco, ma scuro tenderà a far sovraesporre: ha senso usar lo spot proprio per evitare l'influenza dello sfondo, a meno che non inquadri un ragno con il grandangolare.
La compensazione dell'esposizione può essere utile, ma fa parte di quei sistemi ideati "per ingannare l'esposimetro", non si sa bene come, non si sa bene di quanto, considerando sopratutto che gli schemi di esposizione delle fotocamere cosiddette evolute sono assolutamente incogniti ed impenetrabili nel loro progetto: in pratica la macchina fa quel che vuole indipendentemente dalla tua volontà.
Tornando al tuo esempio del falco in volo, se lo segui in modalità esposizione spot, semmai l'esposizione sarà influenzata dal colore del piumaggio, che non essendo bianco, ma scuro tenderà a far sovraesporre: ha senso usar lo spot proprio per evitare l'influenza dello sfondo, a meno che non inquadri un ragno con il grandangolare.
La compensazione dell'esposizione può essere utile, ma fa parte di quei sistemi ideati "per ingannare l'esposimetro", non si sa bene come, non si sa bene di quanto, considerando sopratutto che gli schemi di esposizione delle fotocamere cosiddette evolute sono assolutamente incogniti ed impenetrabili nel loro progetto: in pratica la macchina fa quel che vuole indipendentemente dalla tua volontà.
Re: la compensazione dell'esposizione è veramente utile?
la compensazione è una "staratura" volontaria dell'esposimetro della fotocamera, se lavori in manuale cosa stari? te stesso? ;)renzo1165 ha scritto:lavorare in manuale è alternativo al ricorso alla compensazione dell'esposizione, vero?
Massimiliano
Re: la compensazione dell'esposizione è veramente utile?
emmeffepi ha scritto:la compensazione è una "staratura" volontaria dell'esposimetro della fotocamera, se lavori in manuale cosa stari? te stesso? ;)renzo1165 ha scritto:lavorare in manuale è alternativo al ricorso alla compensazione dell'esposizione, vero?
Sotto un punto di vista del risultato finale, si, lavorare in manuale è alternativo alla compensazione dell'esposizione, alla fine il risultato è lo stesso, raggiunto in due modi diversi.
E' la forma mentis che cambia.
Io ho notato che tutte le persone che non usano un esposimetro esterno, sono portate a ragionare in funzione degli esposimetri interni delle fotocamere, quindi, come nell'esempio, si pongono interrogativi esistenziali su quali funzioni usare e come. Alla fine non è cambiato nulla perché, in realtà, non si sa veramente esporre, e si preferisce affidarsi all'automatismo, riservandosi di "ingannarlo" in quei casi in cui si sa in partenza che la lettura sarà sbagliata. Ovviamente ci siamo passati tutti, quindi la cosa non deve essere intesa come un atto di accusa, ma come un suggerimento. Riflettere ed interrogare se stessi con questa domanda: "ma io so veramente esporre o mi illudo di saperlo fare?"
Re: la compensazione dell'esposizione è veramente utile?
Io seguirei i consigli di Sandro.
Mi pare di poter suggerire in ogni caso di imparare ad esporre SENZA usare automatismi, ma solo in manuale (con esposimetro esterno o interno non importa; l'importante è sapere come funziona e ragiona il proprio esposimetro), a meno che non si diventi davvero esperti.
Io ho passato qualche anno a togliermi dalla testa strane idee e a studiare la questione dell'esporre, che è molto complessa e che presuppone la consapevolezza della sua importanza fondamentale, che si può comprendere solo in relazione alle altre due fasi dello sviluppo e della stampa.
Usare bene gli automatismi, al contrario di ciò che si potrebbe pensare, è molto difficile, e presuppone che si sappia esporre molto bene. E se si sa esporre molto bene, difficlmente si usano automatismi, tranne in poche circostanze molto concrete in cui lo si ritiene utile per qualche motivo.
Non esiste qualcosa che si chiami "la corretta luminosità del soggetto": esiste soltanto la luminosità del soggetto.
Buon lavoro!
Mi pare di poter suggerire in ogni caso di imparare ad esporre SENZA usare automatismi, ma solo in manuale (con esposimetro esterno o interno non importa; l'importante è sapere come funziona e ragiona il proprio esposimetro), a meno che non si diventi davvero esperti.
Io ho passato qualche anno a togliermi dalla testa strane idee e a studiare la questione dell'esporre, che è molto complessa e che presuppone la consapevolezza della sua importanza fondamentale, che si può comprendere solo in relazione alle altre due fasi dello sviluppo e della stampa.
Usare bene gli automatismi, al contrario di ciò che si potrebbe pensare, è molto difficile, e presuppone che si sappia esporre molto bene. E se si sa esporre molto bene, difficlmente si usano automatismi, tranne in poche circostanze molto concrete in cui lo si ritiene utile per qualche motivo.
Non esiste qualcosa che si chiami "la corretta luminosità del soggetto": esiste soltanto la luminosità del soggetto.
Buon lavoro!
- renzo1165
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Re: la compensazione dell'esposizione è veramente utile?
ringrazio tutti per gli interventi.
In realtà non ho alcun problema con la compensazione dell'esposizione in quanto, lavorando in manuale, non l'ho mai usata.
La mia richiesta scaturiva dall'osservazione della crescente attenzione dei costruttori nel rendere sempre più agevole tale azione. Ormai non c'è fotocamera che non abbia una ghiera, immediatamente accessibile, per questa operazione e ciò mi ha un pò incuriosito.
un saluto da
renzo
In realtà non ho alcun problema con la compensazione dell'esposizione in quanto, lavorando in manuale, non l'ho mai usata.
La mia richiesta scaturiva dall'osservazione della crescente attenzione dei costruttori nel rendere sempre più agevole tale azione. Ormai non c'è fotocamera che non abbia una ghiera, immediatamente accessibile, per questa operazione e ciò mi ha un pò incuriosito.
un saluto da
renzo
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Re: la compensazione dell'esposizione è veramente utile?
Sandro ha completamente ragione!
Sono giunto da poco alla medesima conclusione, riguardo i miei personali risultati: negativi con risultati imprevedibili, esposizioni sballate e conseguente scoramento. E come detto da Sandro, la mancanza di un esposimetro esterno è la causa principale di questi risultati incoerenti.
L'uso di macchine differenti (dalla Ricoh GR1s in modalità P alla Rolleiflex) ha contribuito pesantemente a rendere il tutto più confuso.
Per questo ho deciso di iniziare a mettere qualcosa da parte per l'acquisto di un buon esposimetro esterno e ricominciare con criterio.
Sono giunto da poco alla medesima conclusione, riguardo i miei personali risultati: negativi con risultati imprevedibili, esposizioni sballate e conseguente scoramento. E come detto da Sandro, la mancanza di un esposimetro esterno è la causa principale di questi risultati incoerenti.
L'uso di macchine differenti (dalla Ricoh GR1s in modalità P alla Rolleiflex) ha contribuito pesantemente a rendere il tutto più confuso.
Per questo ho deciso di iniziare a mettere qualcosa da parte per l'acquisto di un buon esposimetro esterno e ricominciare con criterio.
Luca
Re: la compensazione dell'esposizione è veramente utile?
Beh, lavorando in manuale è assolutamente superfluo usare la compensazione, in quanto quest'ultima è una funzione apposita per bypassare gli automatismi dell'automatico e semiautomatico. Quindi dice bene Sandro: sono due strade diverse per raggiungere lo stesso scopo. Ma sono d'accordo anche con Nik: padroneggiare gli automatismi non è così banale!
Certo che riprendere un falco in volo è qualcosa di veramente difficile, almeno per me... Ci vuole tanta esperienza o tanti tentativi sbagliati!
Certo che riprendere un falco in volo è qualcosa di veramente difficile, almeno per me... Ci vuole tanta esperienza o tanti tentativi sbagliati!
Re: la compensazione dell'esposizione è veramente utile?
Io invece sostengo che il tempo impiegato a "padroneggiare gli automatismi" è tempo sprecato. Meglio studiare seriamente altre cose, tramite le quali, poi, degli automatismi non importerà più nulla. Ma all'inizio non lo si sa, il guaio è questo.Mr Mario ha scritto: Ma sono d'accordo anche con Nik: padroneggiare gli automatismi non è così banale!
- renzo1165
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Re: la compensazione dell'esposizione è veramente utile?
anche se devo essermi espresso male, la mia domanda è nata appunto dalla diffidenza verso gli automatismi.
Come detto, sono un fotografo scarso, ma provengo dall'analogico, la mia prima fotocamera seria è stata una Minolta SR7 quando non era ancora classificata "vintage", le cui pellicole sviluppavo e stampavo in casa, sono poi passato al digitale per motivi legati alla professione, ma ho conservato una certa diffidenza verso gli automatismi, tant'è che che, anche con le digitali, ho lavorato quasi sempre in Manuale con misurazione esposimetrica Spot.
"per Sandro"
l'esempio del falco e misurazione spot possibilmente influenzata dallo sfondo, stava a significare la difficoltà di esporre quando il soggetto, in forte contrasto con lo sfondo, si trova in volo a molti metri da terra...e la mia scarsa fiducia verso l'esposimetro interno in quelle condizioni. In questi casi preferisco esporre su di un oggetto a terra con luminosità comparabile con il piumaggio del volatile"
Mi ha solo incuriosito il "peso" crescente che i costruttori assegnano alla compensazione dell'esposizione...tutto qui.
grazie per i tanti interventi interessanti
Come detto, sono un fotografo scarso, ma provengo dall'analogico, la mia prima fotocamera seria è stata una Minolta SR7 quando non era ancora classificata "vintage", le cui pellicole sviluppavo e stampavo in casa, sono poi passato al digitale per motivi legati alla professione, ma ho conservato una certa diffidenza verso gli automatismi, tant'è che che, anche con le digitali, ho lavorato quasi sempre in Manuale con misurazione esposimetrica Spot.
"per Sandro"
l'esempio del falco e misurazione spot possibilmente influenzata dallo sfondo, stava a significare la difficoltà di esporre quando il soggetto, in forte contrasto con lo sfondo, si trova in volo a molti metri da terra...e la mia scarsa fiducia verso l'esposimetro interno in quelle condizioni. In questi casi preferisco esporre su di un oggetto a terra con luminosità comparabile con il piumaggio del volatile"
Mi ha solo incuriosito il "peso" crescente che i costruttori assegnano alla compensazione dell'esposizione...tutto qui.
grazie per i tanti interventi interessanti
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