Analogica.it

Salve a tutti,
è il mio primo post su questo grande forum; il primo post di uno che ritorna in camera oscura dopo anni e... deve recuperare non poco.
Ho ricominciato a stampare su Ilford Multigrade FB IV che avevo a casa. A poco a poco vorrei stampare una selezione delle immagini scattate dal 2009 in poi, di cui ho solo le scansioni e alcune stampe digitali. Potreste dirmi, e mi scuso se l'argomento è già stato trattato, quali possono essere le alternative a questa carta? Sono soddisfatto della Multigrade FB, ma quando finirà questo pacco da 100 fogli vorrei provare qualche altra baritata a contrasto variabile, di costo non eccessivo. Il formato che ho adottato per questa specie di archivio è il 18x24. In seguito farò una ulteriore scelta di immagini da stampare in formato più grande.
Grazie a chi vorrà aiutarmi.
Luigi

Senza esigenze specifiche ogni carta neutra a contrasto variabile potrebbe andare bene!
Anche il prezzo delle varie carte di questo tipo è abbastanza allineato.

Silverprint ha scritto:Senza esigenze specifiche ogni carta neutra a contrasto variabile potrebbe andare bene!
Anche il prezzo delle varie carte di questo tipo è abbastanza allineato.

Grazie. Ho visto che le differenze di prezzo, almeno tra Ilford e Adox sono minime; qualcosa in meno costa invece la Foma Variant 111, ma di Foma ho provato molti anni fa solo le carte a gradazione fissa. Forse per sperimentare qualcosa di diverso dovrei vedere le differenze tra le carte a tono caldo e freddo...

Io mi sono innamorato della Berger, ho amato la ilford, anche politenata che uso molto per stampe meno impegnative.
La foma variant non mi ê piaciuta molto ma sono gusti, ho però curiosità di provare quelle a grado fisso.
Sconosco la adox.

Comunque la Berger provala, la semi-matt tono caldo è superba.

vlisse ha scritto:Io mi sono innamorato della Berger, ho amato la ilford, anche politenata che uso molto per stampe meno impegnative.
La foma variant non mi ê piaciuta molto ma sono gusti, ho però curiosità di provare quelle a grado fisso.
Sconosco la adox.

Comunque la Berger provala, la semi-matt tono caldo è superba.

Berger puntata, allora. Ma non mi sembra sia disponibile in formato 18x24, o sbaglio?

Più della scelta della carta il punto fondamentale è l'ottimizzazione della catena.

Io non mi ritengo in grado di suggerire una carta senza sapere cosa si cerca e da quali negativi si parte. Sempre parlando in generale, una stampa ottima si fa su qualunque carta, se si sa stampare. Se non si è piuttosto bravi è anche difficile capire le differenze importanti tra una carta e l'altra, si nota magari l'Iso-R diverso (che non è tanto importante) o la diversa sensibilità, ma non si comprendono invece le cose importanti come l'inviluppo della curva, né tanto meno quanto questo possa essere controllato nel trattamento.

Per come la vedo io, chi è agli inizi impara di più se non cambia materiali e si concentra invece sul loro uso. È troppo facile ed errato pensare che se le cose non vengano come ci si aspetta sia colpa dei materiali usati quando, nel 99% dei casi, il problema è usarli bene.

Silverprint ha scritto: Per come la vedo io, chi è agli inizi impara di più se non cambia materiali e si concentra invece sul loro uso. È troppo facile ed errato pensare che se le cose non vengano come ci si aspetta sia colpa dei materiali usati quando, nel 99% dei casi, il problema è usarli bene.

Sono d'accordo sullo sperimentare a fondo un materiale per volta per conoscerne le potenzialità. Mi considero solo un ex appassionato, ritornato da pochissimo alla stampa analogica, di cui devo riprendere quasi da zero molte cose. Nel passato ho stampato abbastanza e provato diverse cose, ma adesso non mi interessa molto cambiare per cambiare, quanto trovare qualcosa che mi soddisfi e concentrarmi su questa. Sono contento della Multigrade FB lucida con cui sono ritornato in camera oscura. Dopo sei anni di sola elaborazione e stampa digitale, la prima sorpresa positiva che ho avuto con questa carta è che richiede minori interventi per ottenere stampe che, viceversa, trattando la scansione del negativo in photoshop e stampando con una Epson R3000, avevano richiesto "esposizioni" (maschere) locali diverse. A parte le differenze nella resa tonale e nella naturalezza complessiva, mi ha meravigliato questa maggiore latitudine che non so se attribuire alla stampa analogica, in generale, o a questa carta in particolare...

La scansione ha molta più latitudine della carta, di solito. La carta fotografica BN è invece un materiale molto contrastato. Insomma la caratteristica che hai notato dipende da altri fattori.

È molto difficile fare buone stampe digitali partendo da scansione di negativi, specialmente se in BN. La scansione è un arte che richiede molte conoscenze ed anche apparecchi estremamente costosi (non disponibili per amatori non milionari).

Nello specifico dell'IsoR (la latitudine) della Ilford MG IV essa è abbastanza media. Le differenze tra l'IsoR delle carte VC neutre non è marcatissima, vale a dire che si corregge con variazioni di contrasto contenute. Sono più evidenti le differenze di inviluppo della curva caratteristica.

Silverprint ha scritto:La scansione ha molta più latitudine della carta, di solito. La carta fotografica BN è invece un materiale molto contrastato. Insomma la caratteristica che hai notato dipende da altri fattori.

È molto difficile fare buone stampe digitali partendo da scansione di negativi, specialmente se in BN. La scansione è un arte che richiede molte conoscenze ed anche apparecchi estremamente costosi (non disponibili per amatori non milionari).

Grazie, scopro sempre cose nuove... Forse vado OT, ma il discorso scansione-stampa bn continua a interessarmi, nonostante il ritorno di fiamma della camera oscura. Mi rendo conto che con attrezzature amatoriali i risultati non possono essere eclatanti (anche se, nel mio piccolo, tutto sommato soddisfacenti). Riprendo il punto della "naturalezza" nel confronto tra stampa in c.o. e in digitale. Il mio scanner è un modesto Plustek 7400. Le scansioni bn sono dettagliate (uso Silverfast in modo HDR, specie di raw, che poi tratto in Photoshop). Alla fine le stampe appaiono più "naturali" che nella visione su monitor, dove la grana è più evidente. Resta però il fatto che la restituzione tonale, rispetto alla stessa immagine stampata in c.o. appare più "compressa" nella stampa digitale (Epson R3000). Se invece del Plustek utilizzassi uno scanner tipo Coolscan V, avrei differenze apprezzabili da questo punto di vista?
Ciao
Luigi