Buongiorno a tutti,
vi chiedo consiglio su una cosa accaduta ad una pellicola da poco sviluppata e che non riesco proprio a capire.
Posto un'orrida scansione di un fotogramma per mostrare ciò che è accaduto.
In pratica si sono formate delle strane striature presenti in tutti i fotogrammi. Non mi è mai accaduto niente di simile.
La pellicola è una Ilford Pan F Plus esposta a 50 iso.
Siviluppata in D76, 1+1, per 6 minuti.
La temperatura ambiente era torrida: 31,5°, e il rivelatore è stato portato a 19° gradi con l'ausilio del freezer. Durante lo sviluppo la temperatura sale costantemente da ~19° a ~23°. Non sarà il massimo del rigore, ma in piena estate ho sempre fatto così e finora non ho mai avuto sorprese.
Fissaggio con Ag-Fix 1+7 nuovo.
Lavaggio tipo Ilford come al solito.
Ultimo risciacquo in acqua demineralizzata per evitare tracce di calcare.
L'unica differenza rispetto alla mia solita prassi è questa: avevo quasi finito l'acqua demineralizzata, e quella che avevo non bastava a coprire la spirale con il rullo 120, allora (per non usare l'acqua del rubinetto) ho pensato di aggiungere acqua minerale (leggermente effervescente). Ma per raggiungere il livello desiderato ne avrò messo non più di mezzo bicchiere. Mi sembra improbabile che un po' di acqua frizzante, a fine processo, possa fare 'sto macello all'emulsione.
La pellicola non era freschissima, ma mi pare che l'ho acquistata non più di due anni fa' (Ho usato pellicole b/n anche con 25 anni sulle spalle, e sebbene non le userei per lavoro, non ho mai riscontrato problemi simili).
Qualcuno ha mai avuto esperienza di un simile disastro? A cosa può essere imputabile?
Sviluppo disastroso
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Re: Sviluppo disastroso
Ciao!
Non ho idea di quale sia la causa, però, sinceramente, l'acqua frizzante non l'avrei usata, molto meglio quella del rubinetto.
Arresto e fix erano a temperatura ambiente? Se si, potrebbe essere dovuto allo shock termico?
P.S. Riguardo la temperatura, hai provato con il bagnomaria? Un catino da 15-20 litri, una pompetta d'acquario e un paio di mattonelle ghiacciate per borse frigo (da togliere e mettere in base all'andamento della temperatura. Deve sempre esserci un termometro in vasca e va controllato spesso). Io così ho mantenuto i 20°C costanti per un'ora (processo inversione b/n bellini) senza troppi problemi. Certo, è più laborioso, ma almeno non hai sbalzi così notevoli.
Non ho idea di quale sia la causa, però, sinceramente, l'acqua frizzante non l'avrei usata, molto meglio quella del rubinetto.
Arresto e fix erano a temperatura ambiente? Se si, potrebbe essere dovuto allo shock termico?
P.S. Riguardo la temperatura, hai provato con il bagnomaria? Un catino da 15-20 litri, una pompetta d'acquario e un paio di mattonelle ghiacciate per borse frigo (da togliere e mettere in base all'andamento della temperatura. Deve sempre esserci un termometro in vasca e va controllato spesso). Io così ho mantenuto i 20°C costanti per un'ora (processo inversione b/n bellini) senza troppi problemi. Certo, è più laborioso, ma almeno non hai sbalzi così notevoli.
Re: Sviluppo disastroso
L'acqua frizzante è addizionata di acido carbonico, il suo pH è tutt'altro che neutro, inoltre c'è da considerare l'azione dell'effervescenza. Io non l'avrei proprio usata. Se rispetto agli altri sviluppi l'unica variante è questa la causa è sicuramente questa.
Tieni presente che le macchie sono una brutta bestia, a volte possono volerci anni per comprendere perché compaiono, e quasi sempre si tratta di problemi con l'acqua usata.
Tieni presente che le macchie sono una brutta bestia, a volte possono volerci anni per comprendere perché compaiono, e quasi sempre si tratta di problemi con l'acqua usata.
- Palazzoliano
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Re: Sviluppo disastroso
Per quanto riguarda lo sviluppo "termostatato", in passato l'ho fatto spesso, esattamente come indicato da roby: vasca con acqua fredda e mattonelle ghiacciate da aggiungere e togliere all'occorrenza, a seconda di quello che diceva il termometro.
Poi mi sono un po' stufato di mettere in moto una macchina del genere ogni volta che dovevo sviluppare una pellicola. Soprattutto se i tempi di sviluppo sono sotto i 10 min.
Però riconosco che volendo procedere in modo scientifico è l'unica via, e all'occorrenza lo faccio ancora quando serve, e so essere molto preciso.
Per quanto riguarda l'acqua effervescente, in effetti è l'unica nuova variabile nella mia prassi più che consolidata.
Però sono sicuro di aver letto su questo forum che qualcuno aveva l'abitudine di usarla (per no so quale ragione) durante il processo di sviluppo. Inoltre ne ho usata davvero poca, e diluita in acqua demineralizzata.
Piuttosto vorrei capire una cosa che non mi è molto chiara. Ho letto in vari contesti che la temperatura dei vari bagni dovrebbe essere il più possibile costante (e vicina ai 20°) perchè lo shock termico non fa bene all'emulsione.
In cosa consiste questo "non far bene all'emulsione"? Si tratta di un'abitudine semplicemente auspicabile al fine di standardizzare il processo, o sono documentati danni visibili e concreti?
Perchè quando è ora di lavare la pellicola, d'inverno l'acqua del rubinetto è abbondantemente sotto i 20° e d'estate abbondantemente sopra.
Poi mi sono un po' stufato di mettere in moto una macchina del genere ogni volta che dovevo sviluppare una pellicola. Soprattutto se i tempi di sviluppo sono sotto i 10 min.
Però riconosco che volendo procedere in modo scientifico è l'unica via, e all'occorrenza lo faccio ancora quando serve, e so essere molto preciso.
Per quanto riguarda l'acqua effervescente, in effetti è l'unica nuova variabile nella mia prassi più che consolidata.
Però sono sicuro di aver letto su questo forum che qualcuno aveva l'abitudine di usarla (per no so quale ragione) durante il processo di sviluppo. Inoltre ne ho usata davvero poca, e diluita in acqua demineralizzata.
Piuttosto vorrei capire una cosa che non mi è molto chiara. Ho letto in vari contesti che la temperatura dei vari bagni dovrebbe essere il più possibile costante (e vicina ai 20°) perchè lo shock termico non fa bene all'emulsione.
In cosa consiste questo "non far bene all'emulsione"? Si tratta di un'abitudine semplicemente auspicabile al fine di standardizzare il processo, o sono documentati danni visibili e concreti?
Perchè quando è ora di lavare la pellicola, d'inverno l'acqua del rubinetto è abbondantemente sotto i 20° e d'estate abbondantemente sopra.
Re: Sviluppo disastroso
Bha
L'acqua gasata non l'avrei usata neppure io
Però mi sembra di notare che le striature sono equidistanti, le bolle del gas me le sarei attese distribuite in modo casuale
Ciao
Marco
L'acqua gasata non l'avrei usata neppure io
Però mi sembra di notare che le striature sono equidistanti, le bolle del gas me le sarei attese distribuite in modo casuale
Ciao
Marco
- Pierpaolo B
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Re: Sviluppo disastroso
L'acqua frizzante non l'avevo mai sentita!
....la scadenza di quel PanF?
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Re: Sviluppo disastroso
Sbalzi di temperatura (notevoli) possono provocare la reticolazione dell'emulsione, ovvero una sua rottura in piccole parti che, tipicamente, formano una sorta di reticolo, da cui il nome. Il reticolo è irregolare, ma non tanto da non riconoscerlo come tale. È piuttosto difficile produrre reticolazione sulle emulsioni moderne, ma qualche volta mi è capitato di vederne.
Non saprei però dire se la Pan-F reticoli in quel modo li e le pellicole reticolate che ho visto erano un po' diverse.
Sbalzi di temperatura modesti producono comunque uno stress all'emulsione costretta a repentini restringimenti e dilatazioni. Il danno è, di solito, abbastanza visibile a forti ingrandimenti come alterazione della texture della grana e come perdita di definizione. Anche questo fenomeno può essere più o meno visibile e raramente è evidente, però accade più spesso di quanto s'immagini.
Non saprei però dire se la Pan-F reticoli in quel modo li e le pellicole reticolate che ho visto erano un po' diverse.
Sbalzi di temperatura modesti producono comunque uno stress all'emulsione costretta a repentini restringimenti e dilatazioni. Il danno è, di solito, abbastanza visibile a forti ingrandimenti come alterazione della texture della grana e come perdita di definizione. Anche questo fenomeno può essere più o meno visibile e raramente è evidente, però accade più spesso di quanto s'immagini.
- Pierpaolo B
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Re: Sviluppo disastroso
Una texiture identica (anche se meno accentuata) l'ebbi su rulli AgfaPan 25 scadenza fine anni '80 comprati per nostalgia.
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- Palazzoliano
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Re: Sviluppo disastroso
Grazie per le risposte, in particolare a Silverprint per avermi sciolto i dubbi sugli effetti dello shock termico.
Per quanto riguarda l'uso dell'acqua frizzante, ho ripescato il post in cui se ne parlava:
http://www.analogica.it/post10401.html#p10401
Giustamente suscitò qualche sopracciglio inarcato tra gli utenti più esperti, ma non credo che edoardo72 avrebbe continuato ad usarla di fronte a questi risultati sulle emulsioni.
@ impressionando, mi hai messo la pulce nell'orecchio riguardo l'età della pellicola. Avevo alcuni rulli 120 (d'annata) provenienti dalla dismissione di un laboratorio fotografico universitario, e altri comprati un paio di anni fa (e tenuti in frigo). Ora non sono più sicuro a quale lotto apparteneva questo. Anche se mi pare che fosse uno di quelli "nuovi".
Tra perentesi, che goduria occuparsi della dismissione di un laboratorio fotografico. Mi sentivo come come Homer lasciato solo nella fabbrica Duff . Tra le altre cose raccattai alcuni rulli della defunta Agfa Scala. Peccato che gli ingranditori non erano opzionabili.
Per quanto riguarda l'uso dell'acqua frizzante, ho ripescato il post in cui se ne parlava:
http://www.analogica.it/post10401.html#p10401
Giustamente suscitò qualche sopracciglio inarcato tra gli utenti più esperti, ma non credo che edoardo72 avrebbe continuato ad usarla di fronte a questi risultati sulle emulsioni.
@ impressionando, mi hai messo la pulce nell'orecchio riguardo l'età della pellicola. Avevo alcuni rulli 120 (d'annata) provenienti dalla dismissione di un laboratorio fotografico universitario, e altri comprati un paio di anni fa (e tenuti in frigo). Ora non sono più sicuro a quale lotto apparteneva questo. Anche se mi pare che fosse uno di quelli "nuovi".
Tra perentesi, che goduria occuparsi della dismissione di un laboratorio fotografico. Mi sentivo come come Homer lasciato solo nella fabbrica Duff . Tra le altre cose raccattai alcuni rulli della defunta Agfa Scala. Peccato che gli ingranditori non erano opzionabili.
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