Analogica.it

claudiamoroni ha scritto: ispirato alla tradizionale idea shintoista giapponese secondo la quale gli dei inabitano tutte le cose

Chissà se Spinoza sia stato a conoscenza di tale idea, e ne sia stato influenzato.

Onestamente, con tutto il rispetto per Kobayashi, c'è una miriade di fotografi che fa le stesse cose. Non ci trovo niente d'originale, anche l'uso di tecniche miste, analogiche e digitali, sa di deja vù.
Capisco le perplessità di Chromemax e Fenolo, sono le stesse che ho anch'io, se gli levi i passaggi analogico-digitale-analogico, compreso l'uso stampa al palladio, non resta granché da commentare, personalmente non credo che meriti di essere inserito trai "grandi".

Avevo visto a suo tempo il video e l'avevo trovato interessante per l'approccio e la filosofia che stava dietro al lavoro (nonostante il peccato veniale per l'uso di un processo ibrido... )

Sicuramente non è l'unico a usare la tecnica platino-palladio, ma la serie, in sè, ha un suo spessore. Certo, non si può considerare un "grande", anche perchè il suo lavoro per ora non ha l'ampiezza necessaria per valutarlo.

Visto che l'approccio mi era piaciuto, avevo cercato un po' di informazioni su Kobayashi e ho avuto l'impressione che questo progetto fosse un po' una mosca bianca nel suo lavoro, che mi sembra avere un altro registro.